vivamerlin vive

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giovedì 9 febbraio 2012

PER SFUGGIRE AL DIAVOLO AVVERTITE ALMENO CENTO PERSONE.

Martedì, 09 Novembre 2010

Fate un elenco, senza possibilmente farvi notare, e poi un giorno date notizia a tutti insieme. Il mago/diavolo avrà cosi tanto lavoro per far tacere loro, che non baderà a voi… Io ho avvertito solo due persone e le conseguenze sono state prima buone, poi disastrose. E ora che le due persone sono state messe a tacere ecco che pare vicina la mia uccisione.

Ultimamente, cioè a maggio pressappoco, sentendomi sempre oberata dal peso del diavolo, il suo lavorio continuo su di me, diurno e notturno, ebbi una pensata. Ecco cosa pensai: SE AVVERTO altri di chi è Junk cioè un diavolo (ora già sento che batte.. insomma è un avvertimento .. mi si può avventare sopra …)che calunnia e rivela spudoratamente a tutti i segreti che possiede su di te, che distrugge la tua vita e quella di chi ti sta attorno, cosi giocando mandandoti in rovina e uccidendo con gusto .., se avverto altri lui si darà da fare per farli tacere e tu sarai alleviata dalle pene costanti.

Detto fatto scrissi a due persone che mi pareva potessero essere interessate a sapere. Junk non mi notò. Stavo in biblioteca, io e la penna stilografica nuova e cento figli intonsi.. ecco che tutto fluì abbastanza bene e imbucai. Mandai messaggi.

Quando Junk lo scoprì si diede da fare con loro, anzi su di loro cosi che non prendessero sul serio ciò che scrivevo.

Un giorno mi chiese se volevo continuare a scrivere su di lui e io gli dissi di sì. Lui mi gridò “Tu mi uccidi” si avventò su un mio parente e lo uccise. In meno di un’ora da quando io, ignara delle conseguenze, gli avevo detto che avrei continuato, egli uccise il mio parente.

Per due giorni rimasi come nell’illusione che fosse solo una coincidenza. Che non l’avesse ucciso. Egli, Stefano, era morto perché gli si era fermato il cuore mentre lavorava serenamente in campagna, cosa che era il suo hobby nei fine settimana. Però venni a sapere anche che la sua gola era piena di segni viola. I medici cercarono di rianimarlo ma non riuscirono. Fu dichiarata morte naturale.

Stefano apparteneva a una famiglia che mi era molto cara e Junk lo sapeva e prima di ora ci fu un altro morto, suicida, proprio quando io mi rifiutai di suicidarmi. Avevo pensato allora, tra me e me, che non volevo suicidarmi perché non volevo dar dolore ai miei parenti e pensavo a quella famiglia sopratutto. In quello stesso anno ci fu il suicidio. Dunque ora se la prendeva con quella stessa famiglia.

Non voglio parlare di tutto questo, che ha prodotto in me, in particolare questa ultima morte, una situazione interiore che non avevo conosciuto. Mi sembrava di precipitare in uno stato di morte interiore. Fu allora che percepii una presenza alla mia spalla destra che mi consolò per ore. Mi disse in primo luogo che avevo fatto bene a cercare di avvertire su Junk e che dovevo continuare..
Pensai di aver percepito un angelo per la prima volta nella vita. poi mi accorsi che molti anni prima, in un altro momento molto difficile una presenza cercò di avvertirmi di un errore molto grave che stavo per fare. Allora non avevo dato un nome alla presenza. Ora so che posso chiamarli angeli. Ma non mi hanno detto il nome. La prima volta sbagliai a non seguire il consiglio e feci quell’errore molto grave. Ora l’angelo mi diceva che avevo fatto bene.

Sto deviando dal discorso che volevo fare all’inizio.
Dunque torno indietro al punto in cui io ho mandato messaggi o lettera a solo due persone. Il diavolo Junk, che era un mago in vita e che si spacciava per guru, ebbe modo di andare da loro e lavorarli per diversi giorni, direi alcune settimane, e poi mi presentò davanti due immagini, una dopo l’altra. Non si distingueva l’identità – del resto io avevo scritto a persone che non avevo mai visto – anche perché occhi, bocca e cuore forse erano come sigillati. Al posto degli occhi c’erano dei bottoni cuciti, al posto della bocca del nastro isolante che le tappava e la terza cosa non ricordo bene dove e come era chiusa. Ma significava che non avrebbero parlato. Di uno non so nulla, dell’altro so che è vivo e vegeto. Ne ho sentito parlare ecc.

Prima di farmi vedere che aveva fatto tutto il lavoro per bene per impedire loro perfino di ricordare, mi disse che se non fosse riuscito nell’intento avrebbe distrutto i miei più prossimi parenti.
In seguito mi fece avere un incubo su una mia stretta parente che abita molto lontano e con cui non ci sentiamo da mesi. Un uomo dal viso invisibile, come con una maschera scura e vestito con una specie di uniforme le sparava.
Insomma il diavolo si diverte …

Nel mentre che il diavolo lavorò sulle due persone cui avevo scritto egli non mi disturbò come al solito. Non aveva tempo. Arrivava a tormentarmi al mattino dopo che io generalmente ero sveglia e avevo dormito indisturbata. Ah! Era proprio un’altra vita! Tornavo come una volta!
Forse poi Junk cominciò  lavorare sul parente che uccise. L’ultimo ricordo che ho di Stefano è molto bello. Ero in visita e mentre eravamo insieme lui e la sorella Franzisca, mia amica carissima da sempre, risero- però carinamente- sul come ero stonata nel tentare una canzone sacra popolare che aveva fatto parte della nostra infanzia. Con naturalezza Stefano e Franzisca la intonarono insieme:  che armonia!
A volte fantastico che la presenza vicino a me fosse Stefano che, saputo il perché era stato ucciso era venuto a verificare e vedendomi in tale stato di disperazione mi abbia confortato Mi disse anche: “tutto va bene!” e io vedevo come un bambino vicino a lui. Egli ha fogli che ancora abbisognerebbero di un padre.

Tornando a ciò che volevo dire, se io avessi scritto a cento, mille persone di Junk, questo diavolo non avrebbe potuto chiudere la bocca e la mente e gli occhi di tutti.

E forse non avrebbe avuto il tempo di uccidere. Forse avrebbe avuto paura che si venisse a sapere. Io, dopo, ho passato un brutto periodo. Di fatto ho smesso di inviare lettere. Scrivo, ma non imbuco.

Junk ha ripreso a tormentarmi, sempre di più. Ha creato tensioni tra me e una nuova amica molto simpatica .. che ha spaventato.

Ora sto peggio di prima, e vengo tormentata anche perché nel mio piccolo non riesco a stare zitta. Scrivo nel blog. Scrivo messaggi su Junk anche se non oso dire chi era veramente. Nonostante le parole dell’Angelo io non posso pensare a nuovi omicidi

DICO A JUNK DI UCCIDERE ME!! NON GLI ALTRI!

Cosi, una morale si può trarre da questa esperienza: se volete liberarvi dall’accerchiamento del diavolo ricordate quello che vi dico: comunicatelo a moltissime persone contemporaneamente. (E bene sarebbe che il diavolo no sapesse neppure bene quali siano ! ) Solo  se centinaia lo sapessero Junk sarebbe impotente!



postato da: vivamerlin alle ore 19:37 | Permalink | commenti (1)
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