vivamerlin vive

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giovedì 9 febbraio 2012

L’ ALCOOL FACILITA NOTEVOLMENTE LA SUGGESTIONABILITÀ IPNOTICA, INVECE LA VITAMINA B1…

Sabato, 23 Ottobre 2010


L’alcool facilita notevolmente la suggestionabilità ipnotica. Chi scrive ricorda che, nel 1929, dopo abbondanti libagioni a unafesta delle matricole, caddero in profondo stato sonnambolico molti compagni d’università, recatisi a teatro per assistere allo spettacolo di un ipnotizzatore. Gli stessi compagni, tornati dopo due sere sul medesimo palcoscenico. Senza aver bevuto, furono per l’ipnotizzatore dei soggetti tutt’altro che facili; alcuni, che precedentemente si erano comportati come ridicole marionette nelle sue mani, stentarono finanche a raggiungere una lieve trance dall’accompagnamento musicale adatto di un pianoforte. Chi scrive ricorda ancora lo stupore e il disappunto dell’ipnotista, il quale, sicuro di tenere un interessante spettacolo teatrale con i soggetti che aveva già sperimentato felicemente, dovette invece limitarsi a poche dimostrazioni non molto divertenti. Né interessanti per la platea.
La prova dell’azione agevolatrice dell’alcool nell’induzione ipnotica è stata poi da me ripetuta, in vari soggetti, con esito positivo, nella pratica clinica degli anni 1937-38, con le precauzioni, il procedimento e il rigore dell’esperimento scientifico. È stata infine constatata centinaia di volte  nella pratica ipnositerapica degli alcolisti presso l’Ospedale di Vercelli.
Sono state riferite diversità di comportamento di fronte all’ipnosi deicardioinsufficienti e del soggetti conipovitaminosi B1. Nei primi vi sarebbe la tendenza a cadere in profondo e prolungato sonno, perdendo il rapporto con l’ipnotizzatore,e anche nei secondi si osserverebbe un sonno improvviso, di lunga  durata. La saturazione di VITAMINA B1 porta invece a una resistenza all’ipnosi, a una facile reazione a tutti gli stimoli esterni e a un sonno notturno agitato e inquieto. L’ipersonnia verrebbe  spiegata con un accumulo nel sangue di prodotti di combustione imperfetta degli idrati di carbonio; e la resistenza causata dalla vitamina B1 si spiegherebbe con una riattivazione dei processi metabolici, per cui il cervello diventerebbe più sensibile alle eccitazioni e l’insorgenza del sonno ipnotico, quindi, ostacolata.
                        Granone F. 1983, pag. 216.

GRANONE, Franco
1983, TRATTATO DI IPNOSI
Torino, Boringhieri, pp. 897
(la citazione è tratta dal cap. 6°: Percentuale dei soggetti ipnotizzabili e condizioni che influiscono sull’induzione ipnotica, pp. 211-230)


Io ho letto una minima parte del libro. Non mi sembra cheGranone si ponga la domanda: che fare per resistere all’ipnosi? Del resto per lui, medico ben intenzionato e convinto che curare con l’ipnosi sia un bene, il problema è come rendere efficace l’induzione ipnotica, non come rendersi impermeabili ad essa.
Vado a un mio prontuario di medicina alternativa, manon dice una sola parola sull’ipnosi. Trovo in appendice (nell’elenco degli elementi e minerali)  l’utilità delle vitamine B nel loro insieme e gli elementi che contengono la B1:

Jackson, Miltred, N.D. e Teague, Terry K.
1975, THE HANDBOOK OF ALTERNATIVES TO CHEMICAL MEDICINE
P.O. Box 656, Oakland, California 94604


Vitamin B1

USE
The entire B.-complex improves appetite, tones the muscles, helps prevent nervous disorders, helps stop muscle cramping and acts as a general stimulant to the system.

SOURCE
Bell peppers, sunflower seeds, prunes, peaches, artichokes, string beans, barley, spinach, dandelion and rosehips.
                                    Jackson, Miltred, N.D. e Teague, Terry K. 1975, p. 148


Ci si può consolare all’idea che la suggestione ipnotica costa una gran fatica, richiede un costante impegno:

Certo bisogna ricordarsi che la suggestione ipnotica, come del resto tutte le psicoterapie,impegna a fondo la personalità del medico; non è come la semplice ricettazione, che richiede assai meno spreco di tempo e di energie. L’ipnotismo terapeutico esige sacrificio, costanza e passioneche non tutti hanno, specie quando ci si trova di fronte a soggetti che stentano a raggiungere quella profondità di trance necessaria per la cura. Questa è stata un’altra difficoltà che ha ostacolato il progresso dell’ipnotismo nel tempo; …
                                                            Granone F. 1983, p. 66

NOTA. Invito a leggere il Trattato di Granone. Nonostante sia un trattato per esperti è almeno parzialmente comprensibile da un profano.
Dopo aver letto le parti citate mi sono chiesta se il diavolo sa che l'alcool aumenta il potere di chi ipnotizza. Credo di si, del resto ha una lunga esperienza. Mi sono ricordata che una volta ho visto come particolarmente attraenti delle bottigliette di liquori vari che stavano nella mensola della mia cucina. Erano li abbandonate da anni. Ma in quel momento vidi che splendevano come se volessero attrarmi. Non sono mai stata proclive all'alcool. Del resto non lo reggo, anche un piccolo quantitativo mi fa sentire male. E poi forse avevo già capito il significato del brillio delle bottiglie, l'intervento di J. su di loro. E' piu facile non farsi attrarre quando si sa che è opera del diavolo.
Mi sono anche ricordata ciò che avvenne invece a un uomo indiano di cui mi sono innamorata l'anno dopo che presi atto che Junk era un demonio. Questo uomo aveva avuto un passato di dipendenza all'alcool ma ormai viveva in monastero da dieci anni, avendo completamente dimenticato il suo passato. Era una tra le persone piu spirituali che ho mai conosciuto. Le sue lettere erano divertentissime ... .Leggeva tra le righe  e rispondeva al loro significato spesso velato.
Non ricordo per quale vendetta particolare contro di me - che cercavo di avvertire gli altri del pericolo che lui rappresentava - , Junk un giorno mi disse: "lavorerò su di lui", cioè Ram. Da quel momento Ram non imbucò lettere per qualche settimana (mentre prima scivevamo quasi ogni giorno: erano fogli di carta leggerissima celeste ... )  E mi arrivarono lettere completamente sconnesse, dove scriveva una parola per riga. Ram era ricaduto nella vecchia dipendenza dall'alcool e si comportava anche in modo inaccettabile. In un giorno fu a rischio di perdere lavoro e casa. Solo l'intervento del suo maestro spirituale, di cui Ram era il primo allievo, lo salvò. Il suo maestro (di Vedanta) insegnava l'indifferenza al tutto: "Nulla esiste, solo Dio è." (Questa era la sentenza chiave dell'insegnamento vedanta). "Dio è il tuo assassino, Dio è la pistola che ti uccide ..." (Sono frasi che ricordo di quel saggio vecchio dall'aspetto bellissimo ). Ram non si rese conto della causa del suo comportamento. Mi stupivo della sua assoluta debolezza rispetto al diavolo, per quanto in realtà non si comportasse mai in modo violento o malvagio...
Se io avessi saputo quanto sia debole la persona dipendente dall'alcool rispetto alla possessione e all'ipnosi, se Ram stesso lo avesse saputo, sarebbe servito a qualcosa? In ogni caso è meglio saperlo.
Qui però sto scivolanto su un tema che non ho ancora trattato, di cui tuttavia nel "Trattato .." di Granone si parla, naturalmente. Il fatto è che il potere dell'ipnotizzatore dipende anche da poteri parapsicologici ch'egli possa avere.. Tornerò sull'argomento, un giorno ...

postato da: vivamerlin alle ore 05:48 | Permalink | commenti
categoria:alcolismo, vitamina b1, alcol facilita suggestione ipnot

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