vivamerlin vive

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giovedì 9 febbraio 2012

DIARIO. ANDANDO A SPASSO COL DIAVOLO SENZA SAPERLO… finché non ho guardato la storia di Faust mago e negromante

Lunedì, 25 Ottobre 2010

Credo che negli ultimi due giorni Junk si sia messo in testa di rendermi invisibile. Cosi mi avvolge, credo, in qualche modo, e la gente non mi vede. Lo scopo da raggiungere è isolarmi degli altri. So che ho fatto qualcosa che lui reputa inaccettabile: chiacchierare con qualcuno di lui. Giorni prima la signora negoziante che conosco da molti anni e con cui sono in buoni rapporti, mi disse che aveva sentito qualcuno affermare che

“Junk non è normale.”

Poiché conosce perfino familiari di Junk, di cui ha un’ottima opinione (non diversa dalla mia, del resto), non mi stupirei che a dirlo fosse proprio un familiare. Junk affermava che lui non era un normale, uno come tutti gli altri, come erano i suoi fratelli. Lo diceva con un evidente senso di superiorità. Dunque ho pensato che gli altri della famiglia anche intendessero bene che lui

“non era normale”.

Solo che il tono doveva essere di chi non dava del suo non essere normale un carattere di superiorità. Era un modo pietoso per dire che Junk era anormale. L’espressione della mia amica diceva questo. Lei però, sul momento, non volle “sbottonarsi”  né volle che io le dicessi nulla. Insomma capii che quel silenzio significava:

“E’ morto e mettiamoci una pietra sopra.”

Supposi che Junk fosse presente e manovrasse per impedire che il dialogo procedesse. Ma giorni dopo la curiosa negoziante mi chiese semplicemente:

“Allora, che pensa di Junk?”

Io non riuscii a trattenermi dal dire la verità, le prime cose che mi vennero in mente:

“Era uno che aveva seguito un corso di magia e faceva il medium in sedute spiritiche fingendo l’apparizione di defunti … ”.

Chiusa li. Naturalmente lei ha fatto un’espressione indignata verso questi orribili misfatti. Comunque, giorni dopo ha mostrato che aveva pensato a quelle parole.

“Perché lei legge libri su questi argomenti strani?”
Io le ho risposto sinceramente: “Non creda che mi diverte. Però ho bisogno di capirli. Ma,  non avendo un’istruzione scientifica – a parte il poco che ho fatto al classico - certo fatto fatica a capire ..”
Replica: “No, no, lei capisce. Lei mi fa paura.. ”
Io: “Capisco per esperienza”.

Il diavolo non legge il futuro, non sa nulla, eccetto quello che riesce a scoprire entrano nei  pensieri degli altri. Io tengo la radio accesa per confonderlo, rendergli più difficile la lettura dei miei pensieri. Ma certo deve avere scoperto tutto ciò anche facendo un breve giro dall’amica negoziante. E forse Junk si è messo in testa di farmi diventare invisibile, o poco gradevole e amichevole alla vista…
Infatti percepivo che l’espressione sul mio viso era fissa e infelicissima. Mi stupivo. Non sono cosi.
Infatti, nel mio isolamento, ecco che sono molto socievole con tutti. Supplisco al mio isolamento chiacchierando con chiunque sia disponibile. Il che naturalmente ha i suoi vantaggi. Infatti per esempio una donna peruviana che ha venduto fiori in Perù per molti anni mi ha raccontato del come chi comperava fiori avesse a volte lo scopo di fare un rituale portafortuna ( per esempio per trovare lavoro), a volte di allontanare gli spiriti maligni. In generale i fiori erano in numero di sette per tipo. Mi sembra di ricordare che per scacciare gli spiriti maligni occorra la buccia di setta mandarini, sette fiori di garofano  rossi, e poi della ruta con fiori, senza i gambi… per farli bollire tutti insieme e poi versare il succo nell’acqua del bagno. Mi ha anche raccontato che lei ha ricevuto la luce in un gruppo religioso il cui centro sta in Giappone ..  e ci siamo perfino scambiate il numero di telefono.
            Credo che Junk abbia per un giorno cercato di starmi sopra, per avvolgermi con l’idea che non è il caso che io stia in pubblico.. e inoltre le persone non mi rivolgevano la parola .. come se non ci fossi. Oppure anche mi ha dato un’aria strana. Per esempio ho notato che un impiegato della libreria che generalmente non mi degna si uno sguardo, preso dal suo lavoro ovviamente, si è fermato a fissarmi, come se vedesse qualcosa di inusuale. In quel momento mi sento col collo leggermente storto e lo sguardo triste e immoto. Continuo andando in giro freneticamente, ma a un certo punto, ecco che cosa succede. In biblioteca scrivo l’indicazione di un libro e la porgo. Tutto normale. Poi il libro mi viene dato. Io ho trovato un titolo interessante, ho scritto la collocazione, ho  preso il libro e ne guardo tranquilla la copertina, che finora non ho mai visto, ma non sento stupore: si tratta, proprio come io ho chiesto, del vecchio libro di Spies : Storia del dottor Faust il noto mago e negromante…  sento una fortissima  reazione di spavento attorno a me. Subito la paura che mi avvolge cambia di luogo, lo spirito del diavolo si è rifugiato nel mio cuore... E mi preme alle pareti del cuore, provocandomi un senso di forte oppressione. Io ho riconosciuto subito che il diavolo era terrorizzato. Mi successe molto tempo fa la stessa esperienza: sentii il diavolo rifugiarsi nel mio cuore, ma senza farmi male. Erano i giorni in cui io dopo aver  scoperto che Junk era un demone, avevo chiesto ad un’ amica intima di vederci. Era stata lei, che, seppure indirettamente, me lo aveva fatto conoscere, facendomi entrare in quel “giro”. E ora eravamo nel parco io lei e i suoi cinque cani lupo, che continuava a portare nel parco anche se i poliziotti l’avevano diffidata dal portarli dentro ( forse perché nel parco vi era un asilo). Volevo dirle di Junk, quello che avevo scoperto. E lo spirito di Junk(il cui corpo fisico aveva magari 30 chili di lardo in eccesso) si era messo dentro il mio cuore come in una fortezza, per dirmi:“tu non mi tradirai, ne sono sicuro”. Invece raccontai. Non era un tradimento, ma un diritto e un dovere smascherarlo.
            Ora la reazione di terrore da parte di Junk era meccanica. Era come se non si rendesse conto che era invisibile ... Come se fosse lì  in corpo fisico e non volesse essere riconosciuto per quello che era veramente: un mago nero.  Per questo quando era in vita si faceva regalare questo genere di libri. E’ stato a me che ha chiesto, per es., di procurarli unbestiario medievale ossia un libro di figure demoniache. Ma non accettai di procurarglene uno di evocazioni diaboliche… Solo dopo ho capito che gli servivano per fare orridi scherzi alla gente. Scherzi che posso immaginare: farsi invocare per poi apparire come spirito potentissimo, presentandosi con fogge spaventevoli.. (Come mai la gente non capisce he il diavolo accede ai libri e li può anche studiare qualche frase di antiche lingue, memorizzare immagini antiche con cui apparire…)
            Io rigiravo il libro tra le mani e nella stessa copertina stava scritto che Faust fece una orribile fine. Il diavolo lo uccise. E’ molto probabile che Junk  abbia letto il libro quando era in vita.
Certo sapeva che non era conveniente mostrarsi come mago. Infatti Junk faceva tutto occultamente. Non si presentava, come invece fece Faust, come mago.
            Comunque Junk non riuscì a evitare di fare una brutta morte. Ma se Faust secondo la storia è finito all’inferno, Junk dopo la morte ancora sta sulla terra compiendo i peggiori delitti a danni di chi non lo conosce neanche. Eppure ancora combatte per impedire che si sappia era un mago nero e che è un demone, calunniatore e omicida fin dal principio.



postato da: vivamerlin alle ore 12:05 | Permalink | commenti
categoria:mago, faust, negromante, diavolo è anormale

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