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giovedì 9 febbraio 2012

Informazioni interessanti dal testo di un viaggiatore astrale: Gianpiero Vassallo.

Giovedì, 04 Febbraio 2010

Ho tratto informazioni interessanti dal testo di un viaggiatore astrale, Gianpiero Vassallo. Occorre essergli grati per farci parte delle sue esperienze. Sapere le possibilità e i limiti dello spirito che viaggia fuori dal corpo serve a preparare una difesa, nel caso in cui una persona malvagia cerchi di approfittare delle sue capacità e dell’anonimato di cui lo spirito gode, per farci del male.


Vassallo, Gianpiero
2002, VIAGGIO ASTRALE. 6 tecniche per uscire dal proprio corpo e rientrarvi con lo sdoppiamento evolutivo.
Firenze, Giunti Gruppo Editoriale, pagg. 96

Pag. 53:
Durante un viaggio astrale non bisogna portare oggetti metallici addosso (anelli, orologi, catenine e così via), perché possono variare lo stato energetico della persona: basta una collanina al collo per disturbare moltissimo.

Pag. 32:
[uscendo fuori del corpo puoi]… sviluppare la capacità di vista a 360°.

Con la pratica, si avrà sia la possibilità di ottenere sia la vista microscopica, sia quella macroscopica;

Alla vista astrale sono chiaramente percepibili i raggi infrarossi, ultravioletti ...


Pag. 67:
[Attraverso lo spirito fuori del corpo c]on un po’ di allenamento, potrete penetrare gli oggetti e capire come è fatta la materia.
Potrete fare interessanti esperimenti con oggetti di metallo, per esempio ferro, e affinandovi molto, riuscirete, addirittura, a percepire delle incrinature interne, esattamente come è possibile vedere con una radiografia eseguita con apparecchiature costosissime. Per ora, però, dovrete escludere dalle vostre diagnosi i metalli molto pesanti, come platino, oro, piombo e quelli con caratteristiche di radioattività: non riuscireste ad entrare e potreste incontrare complicazioni. (corsivo aggiunto).

[FIN QUI IL LIBRO]

Di quali complicazioni l’autore parla, esattamente? Vassallo non lo specifica. Ma ci basta capire che i metalli sul corpo danno complicazioni per pensare utile l’utilizzo dei metalli sui nostri corpi. Una volta che lo spirito è entrato nei nostri corpo, il nostro corpo è suo, e dunque anche i nostri metalli gli daranno fastidio.
In effetti, come ho già detto altrove nel blog, viene consigliato – usato per esempio a scopo protettivo dai brujos in Perù - l’uso dell’acciaio a scopo protettivo. (Vassalli non  nomina esplicitamente l’acciaio).
Un mago consiglia un largo pendaglio di acciaio sul cuore, che certo protegge da un attacco diretto su quel punto poiché probabilmente l’acciaio non può essere attraversato da uno spirito, in alcun modo.
Inoltre le punte di acciaio. Che aggiungono al metallo le punte
Gli orecchini che s’infilano nei lobi delle orecchie, in particolare. Esistono inoltre collane con punte, e perfino bracciali.
Nei fatti, per un periodo ho indossato molte pesanti collane di metallo, senza punte, che peraltro non mi parve mi proteggessero. Andavo in giro debolissima.
Le punte, sia chiaro, credo proteggano, ma solo se il diavolo o spirito maligno le tocca. Ma una volta che sa dove le abbiamo, ecco che semplicemente sta attento ad evitarle. Cosi è una buona cosa indossare collane con punte o orecchini o un pendaglio sul cuore, ma non fanno certo miracoli.

Si considerano importanti a scopo protettivo gli anelli. Devo aver letto da qualche parte che l’anello non fa passare energie. A che cosa può servire una informazione del genere?
Io, come certo ho riportato sul blog, all’inizio della mia ricerca di difese dal mago nero Junk, allora vivo e vegeto e pestilenziale - ho comperato tre anelli d’argento (che comperai per 52 mila lire l’uno) che mi fecero ad intendere che fossero protettivi. Mi fecero intendere che erano esattamente gli anelli  protettivi nominati in un libro intitolato “Introduzione all’esorcismo” di Spinardi – il quel purtroppo non descrive l’anello in alcun modo-, che dedicava una parte alle preghiere e un’altra alle difese. Ho parlato del libro in questo blog, in un posto lunghissimo dedicato alla bibliografia.
Una volta una gentile fanciulla a nome Nefertiti per caso li notò. Mi disse che il disegno era il simbolo – spero di ricordare bene - di una divinità egizia. Ne fece il nome, ma non me la ricordo. Comunque il disegno è costituito da tre righe parallele due triangoli e due punti. Il disegno è armonioso. Me ne appesi uno al collo in quanto troppo grande per le mie dita e indossai gli altri. Inutile dire che non osservai alcun effetto positivo.

Nella lunga pratica ho potuto osservare in che modo gli anelli siano utili. Il disegno non ha rilevanza. Ho riscontrato che lo spirito maligno Junk succhia ( con effetto vampirico anche sul cuore ) le punte delle dita, se quelle dita non hanno anelli. Se li hanno lascia perdere il dito e si attiva invece sul dorso della mano. Ovvero agisce perfino a contatto con l’anello, il che significa che il contatto con il metallo non gli nuoce, in sé per sé, ma agisce sul punto in cui il dito è attaccato al resto della mano. Insomma mi pare che sia vero che in qualche modo l’anello – non so se l’essere di metallo o meno sia essenziale, ma di fatto io ho fatto queste osservazioni quando indossavo anelli di metallo e dunque non so se un anello di pietra o di plastica avrebbe lo stesso effetto - impedisce al diavolo di aspirare energie. Dunque diciamo che gli anelli di metallo hanno un potere limitato, ma hanno un potere.

Questo potere mi è stato utile in questi giorni per completare la difesa delle mani. Per stanotte ho indossato anelli in tutte le dita. Un anello per ogni dito. Ho indossato 5 anelli d’argento (tra cui i tre cui accennavo prima) 5 di acciaio.
In una sola notte sono stata assalita due volte. In entrambe Junk non ha colpito le dita. Non è arrivato alle dita oltre il punto in cui era piazzato l’anello.
Dunque in effetti l’anello ha un suo ruolo protettivo. Faccio rilevare che in questo caso io indossavo guanti protettivi e questo ha evitato che il diavolo, per esempio, colpisse duramente le dita. Se le dita fossero state libere da guanti protettivi, anelli o no io sarei stata colpita per esempio alle nocche. È successo molte volte e per questo io uso guanti protettivi, quando dormo.

Per avere una difesa completa delle mani io ho dovuto indossare degli specifici guanti, di cui ho parlato in un post precedente. Inoltre ho sistemato dentro i guanti, in corrispondenza del palmo delle mani, un sacchettino di canfora e ho anche gettato dietro i guanti, prima di indossarli, delle gocce di olio di tigre, ho perfino indossato delle fasce elastiche per i polsi. In questo modo, ricorrendo a più generi di difesa, compresi i guanti, le mie mani sono risultate interamente protette.

In attacchi precedenti, in cui io non avevo indossato anelli in ogni dito, di fatto sono stata colpita fortemente al dito mignolo senza anello, che è stato attraversato fino in fondo. Per via del colpo venivo svegliata da un sonno profondo due volte in una notte.

Dunque per concludere, occorre per ogni difesa sapere in che modo sia protettiva, per usarla correttamente. Altrimenti può servire poco e niente.

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