vivamerlin vive

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giovedì 9 febbraio 2012

COME JUNK MAGO-DIAVOLO HA TROVATO GRUPPO ESOTERICO ADATTO A LUI

Sabato, 13 Marzo 2010

Prima di partire per luoghi infreddoliti polverosi e ventosi è meglio che mi tolga qualche altro sassolino dalla scarpa..

Una volta ho chiesto a Junk qualcosa rispetto ai gruppi esoterici in cui eravamo. Al momento io non avevo il minimo sospetto sul suo essere un criminale occulto, un assassino, un traditore degli amici i benefattori e perfino dei parenti e della sua stessa madre, un calunniatore, uno stupratore, un pedofilo, che conduceva una doppia vita …
Io avevo il tipico atteggiamento della persona che ha appena fatto passi importanti in quel gruppo. in precedenza avevo perso la mia armonia interiore, emotiva. La mia concentrazione era saltata. La mia generazione aveva conosciuto (parlo di me soprattutto ) tutta la repressione sessuale e tutta l’educazione al controllo di sé, e di colpo, come quegli uccelletti che stanno sempre in gabbia e in qualche modi sono arrivati a starci di colpo decide forse quello che Adamo ed Eva hanno fatto, secondo la storia. E cioè: no sono gli altri che mi devono dire chi sono, come sono, i miei limiti, quello che mi fa bene e quello che no, eccetera..
Naturalmente un uccelletto che non è abituato alla libertà va a sbattere contro i muri, sanguinando … Racconto questo perché il mio “marito” (le parentesi sono giustificate dal fatto che il nostro matrimonio non fu fatto in chiesa e soprattutto che cui fui tirata per i capelli in famiglia e minacciata di essere buttata fuori di casa se no mi sposavo. Anche se vi era stato un lungo fidanzamento io non volevo sposarmi più e in effetti poi appena possibile le nostre strade si divisero ) , amava gli animali in gabbia… cui a volte tagliava le ali e tra le mie ribellioni, identificandomi coi pappagallini che teneva in gabbia, aprii le loro gabbie e li vidi sbattere e sanguinare…
Comunque io ce la misi tutta per provare me stessa, eccetto che non partii per la legione straniera e non feci illegalità eccetera.
Detto questo, e senza entrare in ulteriori particolari su di me, dunque quando io chiedevo a Junk di raccontarmi del suo incontro col gruppo mi immaginavo quel tipico atteggiamento che si ha verso il proprio guru principale, che ha nel proprio cuore un peso maggiore del proprio padre … Il guru ci ha dato la salvezza quando ormai avevamo perso il meglio di noi: la serenità interiore.. Io avevo perso me stessa.
Ma la risposta di Junk non fu nulla di tutto ciò. Lui non era un ricercatore come un altro, infatti lui non era un ricercatore.
Per esempio il mio proprio Guruj aveva sofferto molto.. era stato un attivista politico trascinato in campo di concentramento nazista. Quando parlava della sua propria guida spirituale si commuoveva, teneva la sua foto in bella mostra. Lei lo aveva messo in difficoltà e lui aveva sofferto molto, facendo di tutto perché lei continuasse a insegnargli.
Io stessa, anche se il mio guru non era tanto perfetto, era però il mio guru, cioè quello mi aveva salvato la pelle. Poiché una persona che ha perso l’armonia non è più lei. Arrivare a lui mi era costato anni di ricerca.
Ecco dunque che mi aspettavo che Junk parlasse del tempo mitico in cui aveva incontrato il gruppo, che esprimesse devozione per l’insegnamento e la guida spirituale …
Non c’era la foto della sua guida, di nessuna… ma non era questo il punto. (Nella sede dove il gruppo si riuniva c’era una foto del fondatore del gruppo, “Gordon”, che aveva una espressione che non mi piaceva, come fosse malvagia.
 Io appena aveva aperto la porta avevo chiesto: dov’è il tuo angolo di meditazione?
Una guida di gruppo lui stesso, in un gruppo in cui si parlava soprattutto della propria meditazione, cuore dell’insegnamento, immaginavo che avesse un luogo, un angolo.
Junk mi indicò un piccolo cuscino di quelli che si mettono per dare colore a una poltrona, un cuscino che certo no aveva mai usato. Il cuscino era messo su un pavimento di mattonelle, davanti a un mobile scrittoio, chiuso, con dei piedini fragilissimi. Ora, io avevo già, per anni e anni osservato Junk quando stava seduto nei gruppo.si metteva parecchi cuscini, sotto e di schiena. E il tutto stava su perlomeno due stradi di tappeti. Dietro di sé c’era un muro. Junk era l’uomo più grosso del gruppo, diciamo più grasso. Infatti una volta si era imprestato, per partecipare a un matrimonio, il vestito di “Assan”, che era il secondo in quanto a peso, e quasi non lo infilava.
C’era un lettino con la rete piuttosto molle, una sedia dietro uno scrittoio.. insomma nulla di quell’angolo dove uno si sieda a meditare…
            E quando, arrivati sul portone sotto, avevo chiesto del come era entrato nel gruppo, rispose che era entrato per via di Erika, cioè una del gruppo. E disse di essere cosi arrivato nel posto giusto. Lo disse freddamente, senza alcun riferimento alle solite cose che gli allievo dicono dei maestri…
Non nominò nessuno.. Io osservai che tutti parlavano di Lady Elisabeth (quella di cui Ramon teneva la foto ) come di una persona che aveva una spettacolare energia, tanto che si poteva sentire al sua presenza da non so quale distanza … Junk replicò che all’inizio Lady Elisabeth aveva più energia di lui, ma che alla fine erano uguali. Parlava freddamente, senza inflessioni.            Junk, e questa è una bella differenza, non aveva mai avuto problemi. Aveva fatto un percorso scolastico che non aveva trovato difficoltoso, non aveva avuto assolutamente problemi. Dunque che ci va a fare in un gruppo uno che non ha bisogno di nulla, la cui vita è stata una passeggiata? collezionava insetti seccati da tenere al muro fissati con uno spillo. Una volta glie ne regalai uno io, poiché me lo chiese.. (la cosa non mi piaceva .. ) spingendomi come se fosse lui stesso ad andare, non io. Voleva che glielo portassi a casa di sua madre, dove la domestica lo prese nelle scale…
            Dunque nulla MI DISSE Junk sulle motivazioni della sua entrata. Disse che capi di aver trovato quello che cercava. La mia mente suppliva alla totale mancanza di parole. Io pensai che erano motivazioni come quelle di tutti. ma non ricordo che abbia detto nulla. insomma io proiettai s di lui le motivazioni che io avevo o quelle simili che io avevo già sentito.
            Che cosa in realtà portò Junk al gruppo? Non soffriva.
Aveva frequentato una scuola di magia, prima. Che tipo di scuola, che mai avesse imparato, davvero mi piacerebbe saperlo. Io so per certo, poiché me lo disse un anziano del gruppo, che seguì un gruppo di magia.
Inoltre, aveva praticato sedute spiritiche essendo il più veloce a fare apparire qualunque spirito. Era il più bravo, subito lo spirito appariva.
Uno cosi, che cosa ci fa in un gruppo di ricerca interiore? E soprattutto, però, perché in quel gruppo? Ecco l’argomento di cui volevo parlare qui.
Mai, dico mai, nominò poi, in tante ore in cui lo vidi nel gruppo e anche da solo, fuori, le guide dei gruppi. Né i coraggiosi pionieri che cominciarono, sulla base di sole letture .. che poi trovarono, col loro impegno, una guida che aveva imparato da Gordon stesso…
Mi disse che lui si sedeva vicino, il più vicino possibile alle guide,  cosi da capire bene che cosa succedeva. Mi disse questo testualmente. Io leggo questo come una attenzione a capire bene che cosa succedeva in modo da poter imitare bene quello che le guide fanno. Un allievo normale sta li per imparare, per cogliere il senso della risposta. Lui invece disse che voleva capire che cosa succedeva. Insomma non come crescere spiritualmente ma che cosa il guru facesse. Insomma è come mettere il carro davanti ai buoi.
Un’altra cosa di cui Junk parlava era del fatto che ricordava il momento della nascita, come usciva dal tunnel.
Poi raccontava che non era un bambino comune, normale come suo fratello. Fin da quando era nel ventre materno sua madre lo capì che lui non era un bambino comune, ma ben meglio del fratello. Io associo questo discorso di Junk a una immagine: lui che esce dal grembo materno in forma di palla e si mette a darsi colpi da solo, cosi da rimbalzare di fronte a sua madre. Perché io ho quest' immagine? Quando si è formata? Suppongo che Junk mi abbia suggerito l’immagine mentalmente, proprio mentre ne parlava. La madre, certo, deve aver inteso confusamente qualche cosa. Non ho idea perché Junk mi impedì di conoscerla. Anche se lei voleva conoscere me e io lei. M' invitò molto cortesemente a entrare (un’altra volta in cui portavo una qualche cosa a Junk …).
In tutto il tempo che io passi da sola con Junk naturalmente speravo che mi parlasse del
Lavoro interiore. Ma la parola nulla è la più adeguata a raccontare che cosa disse.
            Una volta sola parlai della mia esperienza di illuminazione, una esperienza attiva, un grande sforzo in mezzo al nulla, e senza speranza.
Lui mi replicò che l’illuminazione si può avere adagiandosi. Fece infatti il gesto di chi si stia sdraiando all’indietro. Parlava di abbandono, non di sforzo attivo, che era quanto detto dal mio guru e quanto a me era capitato, in verità. (E quanto per esempio racconta l’avatar indiano Ramakrsna nella parabola che descrive l’illuminazione: un uomo ha un parente malato e lui deve guarirlo. L’uomo siede per terra all’angolo di una camera oscura e aspetta vigile. Aspetta fissando una ciotola che sta nel mezzo della stanza. Il parente guarirà quando si verificheranno tre cose: un raggio di luce, in un solo momento, penetrerà e illuminerà la ciotola. In quello stesso momento una rana attraverserà di corsa la stnza facendo pipì nell ciotola. L’uomo sarà presente/attento in quel momento esatto. Allora il parente/sé stesso sarà guarito. Insomma Ramakriscna narra un’impresa pressochè impossibile. Ma anche la descrizione dei cercatori di verità che devono attraversare bendati, a cavallo, un ponte sottilissimo librato sul vuoto –con grave rischio di un passo falso, di una mancanza di attenzione fatale - fa capire come il tutto si basi sull’attenzione e non sull’addormentamento, evocato di Junk ). Anzi probabilmente stava evocando il morire che si ha uscendo fuori del corpo e cosi liberando sé stessi dal proprio corpo fisico. Il corpo resta come cadavere, in realtà. Ecco ciò che, in alternativa alla illuminazione, il diavolo cercava notte e giorno, e questo no cambiò, né prima né dopo l’entrata nei gruppi. Egli mi disse un giorno, rispondendo alla domanda del perché non andava mai in vacanza, mentre stavamo cenando insieme fuori: “non ne ho bisogno, quando dormo vado dove voglio, da chi voglio”. Cercai di assicurarmi che non si introducesse anche in casa mia chiedendogli di avvertirmi prima di arrivare. Junk si rese conto che, pur di non mostrarsi inferiore, ma superiore, aveva fatto un passo falso, e al prossimo incontro mi raccontò che per vedere Samanta, una donna stupenda che conoscevo, e voleva telefonarle ma c’era il marito, dovette ricorrere a una “medium, una meridionalona grassa” con marito e bambini che gli permetteva di parlare con lei “ buttandosi per terra mugolando). Riflettei e intesi che da mesi Junk entrava in casa mia e parlava con me, che credevo di conversare con me stessa. Pensate alle possibilità che da a un malfattore questa possibilità, di entrare nelle case altrui ad auscultare ogni cosa, compreso entrare nei corpi altrui… Non mi potevo bere la faccenda del ricorso a terze persone.
Una volta, a una espressione che usai nella mia domanda nel gruppo “la mia energia” replicò: “la tua energia?” come se l’energia mia non fosse mia. Ora penso che volesse dire: la tua energia? Io sono un vampiro e prendo la tua energia quando mi pare.. l’energia non è tua, è mia…
Non ho ami sentito qualche risposta che mi facesse crescere, illuminante..
Una cosa che ricordo delle sue risposte è questa, che constatava l’insegnamento di Gordon.
A noi veniva insegnato a meditare dicendo:  Io voglio essere me, io desidero essere me, io ho bisogno di essere me. lui replicò, non so se a ora di cena o nella risposta del gruppo, che io sono me è sbagliato. Perché chi è “me”? diceva che la nostra personalità dà un’immagine di ciò che siamo, dunque uno dovrebbe solo dire: io voglio essere, e basta.
Qui ci vedo un senso diabolico. Infatti se una persona in effetti dice : io voglio essere e basta, quella persona allora vuole solo essere qualunque cosa faccia. Dunque se per esempio una persona fosse posseduta dal diavolo, allora segue poiché il suo problema non è altro che essere quello che capita che dentro di sé sente l’impulso a fare..
Insomma mi pare la diavoleria di Junk in azione …
Mentre la mia guida, seguendo le istruzioni di Elisabeth diceva di meditare più volte al giorno, due o tre, Junk diceva che una o due bastava e che se si meditava troppo si rischiava la pazzia. Scoraggiava piuttosto… mentre io lavoravo anche se venivo invogliata e incoraggiata, magari rimproverata…
Altra cosa. Junk seguiva anche lo Yoga, cosi non seguendo con tutta l’anima il ricchissimo e completo insegnamento di Gordon. E credo in questo la prova che l’insegnamento del gruppo no era per lui cosi ricco e soddisfacente. Questa era una critica che Pedro, la mia guida, gli faceva, che pasticciava e seguiva qualunque cosa… Io stessa andai a fare Yoga ma Junk fece in modo, con poteri ipnotici, in una scena che conosco bene, di farmi interrompere la pratica. Non gli andava che io facessi altro, non so, ma sono sicura del fatto che mi ordinò di smettere. Io ero consapevole che qualcuno mi aveva dato l’ordine, ma non sapevo chi. Ad allora G era solo la guida del gruppo, non lo conoscevo di persona, in privato, dico. Né del resto nella esperienza si sentì che un ordine, no un volto. Non una voce che io riconoscessi.
Dunque torno ora alla domanda: perché Junk voleva entrare ed entrò nell’insegnamento di Gordon, o per meglio dire nei gruppi? Perché no scelse un altro gruppo?

Sviluppo domani, se Dio vuole, l’argomento.
Domani, ore sei. Mi sveglio mentre sento che il diavolo Junk mi lavora la mano destra che è dolorante, gonfia. Sta lavorando unicamente sul pollice, tutto intorno e dentro. La calamita della mano colpita è fuori posto, cosi che resta dietro la piastra d’acciaio, il cui contatto diretto no infastidisce Junk. Le dita sono intoccate, il che può provare che il balsamo di tigre passato sulle unghie ha un certo valore. Gli spilli su quel guanto, in corrispondenza del dito grande non sono fissati. Dunque posso modificare la cosa, ma prima decido di lavorare, mentre lui credo che se ne vada. Continuo dunque ora.

Il gruppo, intanto, era una preda golosa. Aveva conquistato uno spazio tale che qualcuno parlava di quello come di una nuova religione. Prestigio che si basava sulla bontà dell’insegnamento interiore, sulla sua efficacia, sulla capacità dell’insegnamento di essere veloce, furbo. Era pieno di professionisti, gente che aveva anche denaro, c’erano personaggi prestigiosi. Ma il clue era la bontà dell’insegnamento e il fatto che la guida finalmente trovata era una donna favolosa. Dunque un gruppo stupendo, perché l’insegnamento era autentico in quelle persone .. era un mondo raffinato e prestigioso, di danze che insegnavano e mostravano al pubblico la straordinarietà dell’insegnamento. Io ero entrata come un gattino affamato e avevo capito.
Essere a capo di un gruppo di tutto rispetto non poteva non fare gola a Junk, che era appunto uno che aveva fatto un gruppo di magia e partecipava con successo a sedute spiritiche, che aveva perso un concorso universitario – che un altro aveva vinto - perché nella sua professione faceva cose diverse senza uno stile suo, mi raccontò una volta.
Egli si sedeva davanti a tutti per studiarsi bene gli insegnanti. Per capire come facevano, cosa succedeva in loro, come ho detto prima. Insomma imparava a imitarli, a darsi tono da guru e c’era in Junk una esagerazione. Ma torniamo ai motivi per i quali Junk pensò di aver trovato quello che cercava.
Una cosa senza la quale tutte le qualità prima dette non sarebbero state utili a farlo entrare era la personalità di Gordon, il fondatore. Infatti su Gordon si raccontavano molte cose tutt’altro che positive, infine. C’erano leggende in corso: che tutte le allieve andavano a letto con lui, che anche Elisabeth lo aveva fatto, e questo nonostante fosse un vecchio. In libri testimoni raccontano che egli colpì con la sua energia il sesso di una donna seduta di fronte a lui, e lei emise un urlo. Si racconta che una volta egli abbia riunito degli uomini di tutto rispetto nel campo spirituale e che abbia loro proposto di lavorare insieme ma quelli non si era fatto convincere. E si racconta che lui, vedendoli andare via abbia loro urlato: "qual è il vostro dio, un dio di merda.." e li abbia fatti rotolare giù dalle scale. Egli era misogino. Raccontava della piccineria delle donne. Raccontava anche che uno non deve parlare di un fatto cui non era presente. insomma la testimonianza di un altro non doveva avere valore. Quando si parli di poteri l’unica cosa però sono le testimonianze… Era misogino, raccontava della piccineria delle donne. Diceva però che Elisabeth era l’unico uomo del gruppo, cosi definendo come donne gli uomini che c’erano. (Anche Junk era misogino, fece sapere cosi nel gruppo, durante la cena. )
Egli diceva di aver rinunciato ai poteri. si diceva che chi ha poteri è ostacolato sulla via della ricerca spirituale. i racconti fatto mostrano che egli usava i suoi poteri.
Si racconta che egli sapesse guidare male, ma guidasse, a macchina carica di passeggeri, come un pazzo. Si racconta anche che dopo la morte i medici verificarono che il suo ventre era morto da un pezzo, e si ventilava qualcosa di diabolico.
Io dico queste cose sulla base sia di libri che ho letto io, sia di sentiti dire del mio guru, sia di racconti fatti da un’allieva di breve durata … (io, accogliendo un qualche suggerimento, cercavo di immaginare le guide come ottime, cosi da lavorare meglio… cosi rifiutavo di aprire le orecchie anche solo per un istante a discorso contro Junk che una donna che lo conosceva voleva farmi…)
Ad ogni modo questi comportamenti erano presi senza scandalo… ma qui ecco che Junk, uomo grossolano, poteva sfruttare la nomea del capo per imitarlo .. Le altre guide non erano come lui. certo però non era vietato fare sesso con le allieve, rompendo con l’idea che uno psicologo o un equivalente non dovrebbe, per deontologia professionale, avere relazioni con chi è in un particolare stato di dipendenza. Nel gruppo non c’erano regole del genere. Eppure il rapporto che si instaura tra un guru e l’allieva sono dello stesso genere.
Tornando a Gordon si raccontava che lui facesse attività benefica a vantaggio di vecchi bisognosi.
Il migliore allievo di Gordon, patito di Kabbalah e arte dei numeri, era uno che alla fine dichiarò infine, come, dopo aver osservato Gordon maltrattare volgarmente un contadino, che il sistema meditativo era buono, ma Gordon non lo era.
Questo allievo, che Gordon si permetteva di ingiuriare dicendolo sono uno scrivano di poco conto (peraltro occorre rendersi conto di quanto noiosi furono i libri di Gordon. Perfino il suo maggiore è un mattone), morì invece alcolizzato, due anni prima di Gordon.
Un altro aspetto significativo di Gordon e di un allievo oltremodo importante era che l’allievo mostrava di non credere al diavolo, definito da lui come ciò che l’uomo crea nella propria mente. Il diavolo chiaramente viene detto non esistere. Col diavolo che non esiste si conversa, anzi.
Il diavolo è saggio, si vede, se si conversa con lui e sono materiali che si danno da leggere agli allievi.
Gordon anche si dedicò a racconti in cui il diavolo ci ammannisce consigli e insegnamenti da buon uomo bonario. Ecco dunque che i due erano satanisti. Quel genere di satanisti che descrivono il diavolo, emblema del male, come persona buona. Si esclude che il male esiste.
Escludendo che esista evidentemente si rende le persone incapaci di vederlo, di prevederlo. O se lo si vede, di intendere che ciò che fa tanto cattivo non può essere.  Faccio notare che mentre io ero nel gruppo col mio vero guru non veniva consigliata la lettura delle chiacchiere col maligno. In quello di Junk si, era lettura primaria. Un libro insulso, di cui non mi rimase dentro nulla, comunque. Leggerlo perché? E perché poi dare risalto proprio alla esposizione dei consigli del diavolo alla carne della sua carne? A questo si diede maggiore risalto e fu anche tradotto. (il diavolo, Junk magari, tenuto fuori dalla operazione, in persona si sbeffeggiò di loro perché qualcosa andò storto..  e ci troviamo che chi si occupa di questa operazione pare dormire in piedi… anche il titolo è sbagliato…)
Io ho a volte pensato che Gordon –e quest’idea cercherebbe di salvare Gordon e il suo insegnamento – sia stato oggetto, alla fine della vita, di possessione e oppressione diabolica. Del resto, se c’è un diavolo, perché non dovrebbero disturbare anche un gruppo che, con il suo lavoro, al momento opportuno, renderebbe le persone in grado di vederlo, di sentirlo, insomma di individuare al sua presenza? Ma certo dovrei fare un lungo lavoro per appurare che ciò che dico è vero.
In ogni modo sentii anche dire che molti dei migliori allievi morirono in breve tempo, in circostanze drammatiche.
I figli di Elisabeth erano tutti tossicodipendenti.
Lei morì offesa con gli allievi e non diede loro gli ultimi insegnamenti prima di morire. Ma qui torniamo a Junk e alle ragioni per impegnarsi in questo gruppo.
            Dunque la personalità di Gordon, i suoi fatti non proprio da educanda, era congeniale a Junk, che avrebbe potuto parlare anche agire con grossolanità, senza che gli altri potessero poi tanto scomporsi. E chi si componeva poteva essere occultamente spinto fuori dal gruppo stesso, poteva semplicemente sentirsi trascurato e andarsene.
            Le guide più importanti dell’organizzazione raramente erano presenti al lavoro di gruppo per osservare ..
            Dunque ci sono elementi alidi per giustificare l’entrata di Junk nel gruppo. poteva essere grossolano come era e non ci si sarebbe offesi, si era abituati e anche se il modo di essere volgari peggiorava non si stata a sindacare più di tanto. Una volta mi fu pizzicata la tetta da uno degli allievi, proprio nell’entrata della stanza dove il gruppo si riuniva, da uno studioso di medicina, e io, che certo avrei reagito, non dissi nulla. Junk era proprio li seduto, e molto probabilmente aveva girà organizzato la scena, proprio per poterci assistere, una sorta di umiliazione per me. era li che osservava. Sempre il solito “medico” una volta disse entrando nella stanza dove il gruppo era già pieno di donne e non solo prima dei cominciare il gruppo.. di concedere sesso alle guide, che avevano poco tempo.. Lo stesso, una volta, mi incontrò con sua moglie e mi tenne la mano a lungo, impedendomi di toglierla. Un’altra volta arrivò al gruppo come ispirato avendo scoperto quanto Junk fosse spirituale e portando tutti i frutti del suo orto, solo per lui, Junk, che prese, grazie, e portò da sua madre –che si reggeva su una struttura di metallo, per camminare-, che avrebbe cucinato per lui.
            Junk mostrò a me di poter fare tutto quello che Gordon si diceva facesse. Junk pescava tra le e sempre con donne del gruppo, su cui poteva avere ascendente. Eccetto, poi prostitute di cui parlava (dicendo che salvavano la sua normalità) o bambine di cui parlava in maniera velata.
            Poi mostrò a me che nulla di quello che Gordon aveva saputo fare, sia del suo sistemarsi sul cuore dell’allievo a distanza, cosa che l’allievo no gradi, sia battere sul sesso di una donna con il suo spirito (questo era), e usare il suo spirito allenatissimo, per condurre ogni tipo di azioni: mostrarsi in mille forme/apparizioni diverse eccetera. Differenza tra Gordon e Junk è che Gordon era un uomo di vero autentico talento e certo ispirazione per il gruppo, mentre >Junk era una imitazione che mai aveva né cercato né avuto illuminazione. Pigro e grasso, preferiva sfondare il suo letticello realizzando una vita da diavolo. mentiva tanto che “prese in giro” gli altri anziani (come lui stesso mi disse in una conversazione in forma incorporea, da vivo, se mal non ricordo).
            Aveva una enorme energia. Gordon presumo bene che la ricavasse dal suo lavoro interiore, mentre Junk la prendeva dagli altri. non negava il suo vampirismo, solo velava la cosa. Accennò  che leccava la energia che qualcuno buttava fuori chiacchierando. (ho leccato le tue energie come zucchero, disse una volta a allieva che riportò. Con al sua energia grandissima impressionava. Il suo corpo ne era circondato. I suoi trucchi non li addebitavo al diavolo, visto che il diavolo no esiste.
            Dunque ora Junk entrava nel gruppo e cominciava a lavorare per diventare il capo, per avere il potere e il prestigio.

Continuo la prossima volta. Preso nello stendere le ultime pagine ho visto riapparire Junk, che ha fatto un rumore e mi ha attaccato alla vita, disturbandomi. Ho cercato di continuare, ma ora vado a dormire e dopo continuerò.
Ora si tratta di raccontare ciò che Junk ha fatto nei gruppi e per emergere nel gruppo, per diventare il primo anzi l’unico…

Riflettendo sul fatto che di Junk ho raccontato in tutto questo blog, credo che questo post possa chiudersi.


POST SCRIPTUM. Dopo aver scritto questo post mi sono venute in mente diverse cose che non ricordo più, eccetto una di grande importanza. Suppongo di averne già parlato nel blog, però credo bene insistere qui.
Il gruppo di ricercatori spirituali produce una gran massa di energia sottile, frutto di lungo lavoro inteso al progresso spirituale del praticante. Il mago–diavolo Junk aveva nel gruppo un polmone di energie di cui si appropriava occultamente. Poi, di fronte agli altri impoveriti, appariva ricchissimo di energie, che venivano travisate da me come dagli altri come espressione di una sua alta spiritualità, più alta di quella altrui. (Poi metteva anche in bocca ad altri le sue lodi, cosi che chi non si accorgeva personalmente che Junk avesse mai detto nulla di buono perlomeno sentiva qualche altro tesserne le lori e magari credeva di non essere all’altezza di comprendere…) Inoltre egli danneggiava il funzionamento interiore delle persone, in modo che non facessero progressi.
Junk diceva che non bisognava meditare tanto, che una volta al giorno bastava, che facendolo tre volte si diventava pazzi!  (Questo in contrasto con ciò che era stato insegnato da Lady Elisabeth.) Dopo di che diceva di dolersi molto perché non c’era nessuno in grado di essere una guida!
Certo aveva bisogno di alcuni che reggessero il gruppo, le piccole incombenze, come per esempio aprire o chiudere la sede, e tenere rapporti amichevoli con ogni allievo. Ma anche a questi sostegno non lasciava energie e possibilità di perfezionamento o perfino di successo nella loro professione. Faceva si che avessero una qualche dipendenza e non fossero famosi. Insomma bisognava essere mediocri. Se non lo si era lo si diventava. Una volta finalmente fui invitata a vedere lo studio professionale del suo più stretto collaboratore del gruppo. Era uno studio penoso, squallido, come nessuno avrebbe potuto mettere insieme. Io credo che Junk svuotasse le vite di tutti. Veramente demoniaco qualcuno che finge di essere la guida spirituale di persone ignare cui distrugge la professione e le possibilità di lavoro spirituale. Dopo di che, veniva a dire a me che io “non facevo nulla!” Era vero che io provavo e provavo, ma non avevo energie, ma questo solo dopo che Junk cominciò a demolire il mio corpo e impossessarsi delle mie energie!
Junk fingeva di non essere per nulla coinvolto nelle faccende del gruppo, andandosene sempre prima, cosi da apparire distaccato, disinteressato alle chiacchiere che immancabilmente seguivano l’incontro del gruppo e la cena, nel dopo-gruppo. Allora certo origliava essendo li in “astrale..”. Ma la cosa che voglio aggiungere per finire è che, contro Junk, sono stato io a dar fuoco alle polveri, dicendo che Junk manipolava occultamente le mie impressioni (anche con la possessione da parte del suo “astrale”)  per farmi credere di essere interessata/innamorata a lui. Le persone del gruppo mi hanno creduto, suppongo, ma si sono disinteressate della cosa. Junk è caduto miseramente. Ma dopo la morte lo spirito di Junk è ancora attivo e credo, intuitivamente, che si dia da fare ancora su quelle persone, sui gruppi che continuano, per farli funzionare male come prima, per fargli sentire che stavano meglio quando Junk era in vita. Per esempio so che si incontrano con meno frequenza di prima, piccola conferma al mio intuito.



POST POST SCRIPTUM

La via spirituale delineata da Gordon era più veloce di ogni altra, niente monaci stupidi o yogi comunque lenti. Ecco come di fatto molte cose sorprendenti avvenivano quando una persona cominciava la pratica di lavoro in calma. Non era come prendere l’acido, ma molto meglio. Non si abbassava la voce, non doleva la pancia e non si avevano allucinazioni: si vedevano le cose più nitidamente sia fuori di noi (anche io che ero un poco miope) sia soprattutto dentro di noi. Si potevano avere esperienze interiori inaspettate e reali. Il mondo reale, non per nulla, è ciò che percepisce dentro di sé.
Dunque molte cose sorprendevano. Se nella massa delle cose che succedevano una persona avesse rifilato che certe persone perdono molta energia nel fare pipì oppure mentre entravano in biblioteca, si sarebbe potuto pensare che in effetti la improvvisa mancanza di energia era stata già predetta nel gruppo. e non invece che qualche vampiro di passaggio o addirittura una delle persone presenti in veste di guide spirituali, come Junk, facessero man bassa delle energie delle persone, vuoi mentre una entrava in biblioteca, come successe a me, oppure quando facevano pipì oppure in qualunque altro momento. Gordon sosteneva che la luna si nutre delle nostre chiacchiere.
Insomma non dovevamo sospettare dei belzebù, che erano presentati come dei saggi ma piuttosto la luna…
Gordon diceva anche che dentro di noi ci sono molti personaggi. Che in certi momenti si fa vivo l’uno, e in altro il secondo. Per esempio se noi promettiamo di esserci ad un appuntamento con tizio, poi al momento vero scopriamo che invece non ne abbiamo voglia e non andiamo. L’esempio parecchio si applica a me, poiché c’è un personaggio che vuole far piacere ei dice si, ma un altro che invece preferirebbe essere altrove… Purtuttavia questa teoria si prestava a dare invisibilità all’azione del diavolo-mago Junk, poiché quando per esempio io intavolavo una conversazione con Junk e lui era li, invisibile, io credevo di avere in me due personaggi, di cui già avevo sentito parlare nei gruppi: uno rispondeva all’altro..
Ecco come l’insegnamento di Gordon camuffava gli eventi reali, gli permetteva di trovare una interpretazione.
Oggi si ritiene che i posseduti sono gente che ha una doppia personalità. Ecco che gli stessi medici hanno a portata di mano una interpretazione dei fatti. Non mettono in conto che il diavolo e la persona fanno in effetti due.
Le persone sono informate della possibilità di una doppia personalità ma danno per scontato che credere alla magia, al diavolo alla possessione sarebbe superstizioso. Cosi io ho pensato di essere in procinto di diventare pazza fino a che, come ho raccontato ampiamente, ho visto entrare dalla parte alta della finestra aperta una spirale bianca che è arrivata sul cuore e di li è scomparsa, ma immediatamente ho cominciato, nel mezzo del nulla, a sentire che amavo Junk e dovevo tornare, e una voce che diceva che avrei preso il primo volo per tornare a casa, da Junk. Non avevo notato che nella Bibbia sta scritto che lo spirito è un filo bianco. A quel punto non mi era necessario. Avevo visto nitidamente il filo e mi ricordo che ho esclamato tra me e me: ma allora è vero che i diavoli esistono! E da allora sono grata a chi afferma che il diavolo esiste, poiché se non avessi avuto alcun riferimento del genere, che cosa avrei potuto pensare? Che  le nuvole in forma di filo si prendono la briga di entrare dalla finestra e invadere il cuore e la pancia degli uomini?
Si diceva che si doveva tenere i segreti per sé, poiché gli altri non avrebbero comunque capito ..
Sulle tecniche meditative – più precisamente dette “lavoro in calma”- si era incoraggiati a tenere il segreto, oserei dire.
Invece credo che coloro che qualcosa hanno capito dovrebbero scriverla nero su bianco, cosi che chiunque abbia voglia possa quanto meno tentare di seguire i consigli. Al massimo sarebbe inutile, non però nociva. Cosi almeno io credo.



DIVERSI GIORNI DOPO AGGIUNGO QUANTO SEGUE:


JUNK NON È SOLO UN MIO PROBLEMA, è una questione di vita o di morte per i gruppi di ricerca spirituale.

Una volta una guida del gruppo (“Rinaldo”) guardando un gruppetto di donne sedute per terra che pendevano dalle labbra di Junk, seduto contro la parete, disse che eravamo “suggestionabili”. Ricordo nitidamente il fatto. Quello era il tempo in cui io ero probabilmente prossima ad avere una relazione con Junk.
Una donna del gruppo molto socievole (che chiamerò “Lafranzesa”) che sapeva tutto di tutto perché aveva anche l’incombenza di tenere le fila per certe questioni, come per esempio organizzare la cena, mi raccontò una volta che in passato tutte le donne del gruppo (ora relativamente anziane rispetto a me eLafranzesa, anni prima, avevano mostrato di essere cosi gelose di Junk che l’una aveva gelosia dell’altra e ci fu un giorno che si battibeccarono tra loro.
Ma erano solo le donne a essere suggestionabili?
Rinaldo una volta fu cosi bravo alla guida delle danze che io mi dissi, ragionando lucidamente, al tempo in cui io avevo già una relazione con Junk, ma ero evidentemente scontenta: “Perché dovrei seguire/ascoltare Junk, che non mi da nulla come guida spirituale? da ora in poi seguirò Rinaldo.”
La volta successiva in cui si danzava in quella impressionante stupenda danza rituale tuttavia Rinaldo si mostrò tutt’altro che capace: pareva un uomo comune, sbagliava continuamente … io allora non pensai più di seguire lui. potrebbe essere che Junk abbia sentito i miei pensieri, e certo non avrebbe sopportato un “tradimento” un allontanamento da parte della sua preda del momento. Ma Rinaldo avrebbe potuto essere “lavorato” con il vampirismo, o distratto con altri mezzi, in modo che non fosse, al momento della danza, veramente concentrato, come era di solito. In quella occasione fece gli errori che facevano tutti. Junk aveva bisogno delle altre guide per la conservazione del gruppo e per portare a lui altri elementi, le guide essi dovevano essere bravi. Ma in quella occasione fece in modo che non sembrasse un granché.


A proposito! : Junk danzava malissimo, mi disse sempre Lafranzesa, non seguiva l’esempio della stupenda guida Miranda o delle altre guide, che erano perfette. Junk si muoveva in modo aggrovigliato..   un vero disastro, come se seguisse altro ritmo. Junk si muoveva in modo aggrovigliato..  me lo immagino girando disordinatamene su se stesso…
Io non ho visto mai Junk danzare, non facevo caso, ma se è vero ciò che Lafranzesa disse, un buon modo per stanare una specie di “infiltrato” (un traditore), come Junk, potrebbe essere non mettere alla guida dei gruppi uno che nemmeno si sforza di seguire la danza, che non mostra presenza di sé.


A volte, secondo me, Junk entrava nel corpo di un’altra guida, magari più rinomata di lui, per infilare delle risposte sue, per essere lui a rispondere, col fine o di dare una lezione alla persona che ascoltava, un’allieva, per esempio, oppure per far fare una magra figura alla guida stessa. Le capacità che Junk aveva di uscire in spirito fuori dal corpo ed entrare nei corpi altrui prendendone possesso, facendo reagire quel corpo come se fosse stato il proprio, gli davano questa e altre possibilità.
Ci sono fatti che ricordo che ricollego a questa capacità.
Per esempio, una volta un’amica di Junk (che credeva Junk un uomo buono mentre lui si permise di rovinarle la vita personale e familiare in misura cosi ignobile come solo un demonio può fare) mi disse che quando Junk parlava diceva la cosa giusta e quando intervenivano gli altri rovinavano tutto. credo francamente che Junk le mettesse in mente e magari perfino direttamente in bocca simili cose.
Ma il fatto è che le altre guide non dovevano, secondo me, non dovevano mai essere migliori di lui. se lo erano, dovevano essere mutilate in qualche modo, con qualche trucco, in modo che non brillassero. Egli doveva sempre sembrare il migliore. Se uno di loro lo fosse stato, glielo avrebbe impedito.
Junk era un verme tale, e l’ho detto altrove, che non permetteva poi a nessun allievo di brillare.
Ecco due eventi che ricollego all’intervento di Junk.
Nel gruppo c’era una ragazza bellissima, nonché elegantissima, armoniosa e parlava sempre con spirito e allo stesso tempo con grazia leggera. Chiamiamola Michaela. Junk si infilò nella sua vita familiare e assistetti io stessa, attimi prima dell’inizio del gruppo, a Junk che cercava di calmare il marito, non so per quale cosa. Questo anni prima che io entrassi in relazione con Junk (notate sempre che la “relazione” è parola impropria viste le manipolazioni pesanti su di me di cui suddetta “relazione” era il risultato), proprio nel periodo in cui io entravo in quel gruppo, strappata al gruppo d’origine, dove stava il mio guru principale. Junk non ebbe mai relazioni fisiche con Michaela. Lei disse alla sua migliore amica, che disse a me, che Junk non era faceva sesso. Comunque, in un momento di distrazione, la bellissima Michaela volse il suo sguardo su un allievo assai bello nonché buono, a quanto pare anche a letto! Junk non lo sopportò e si vendicò. Intanto voleva cacciare quella donna dal gruppo e cacciarla in malo modo. Che fare?
Si servì addirittura della guida più importante, che, piena di autorità, con funzione anche di controllo, veniva da un altro paese per guidare il gruppo. Questo uomo onesto e buono non conosceva Michaela, non poteva sapere nulla di lei. E se avesse saputo che Junk perfino intesseva relazioni con un’allieva sposata e madre di famiglia avrebbe certo trovato contestabile il tutto. ma ignorava tutto. Michaela pose una questione e lui la coprì di critiche incomprensibili. Lei reagi con aplomb e si mise a fare i piatti, ma dopo o comunque nel giro di pochissimo, non venne più. e più avanti, io andai per farmi curare, da lei, e vidi un particolare nel suo abbigliamento che la faceva apparire trascurata. Michaela non pareva la stessa. Ebbe una storia con un ragazzo che le diceva che era vecchia… (lei che era l’essere “più leggiadro del mondo”!) insomma tutto fa pensare che Junk realizzasse le sue vendette nella maniera più sanguinosa. Queste sfortune toccarono anche a me e Lapizia e naturalmente dico solo i primi nomi che mi vengono in mente.

Questo episodio me ne fa ricordare un altro, che qualcuno mi raccontò. La guida suprema di cui sopra, a una domanda in cui un allievo diceva esitando: “Mi sento pieno di… mi sento pieno di…” aveva risposto violentemente ch' era “pieno di m. ”. Questo episodio mi fa sospettare di Junk.

Durante un ritiro spirituale, mentre Junk era occupato molto nella sua parte di guida di un gruppo d’arte, in cui io non riuscii a combinare nulla, come fossi deficiente, una mattina, mentre scendevo le scale una donna guida delle danze, una persona seria, con cui non avevo scambiato mai una parola fino allora, si avventò a parole contro di me. io non aprii bocca. Mi disse che sembravo una barbona, con tutte le borse che portavo (per andare in bagno al mattino presto, con tutto quel che serviva, poiché non trovavano nulla e perfino i vestiti da indossare dopo, poiché poteva non esserci tempo per tornare nella camere, prima di cominciare i lavori …) , dal punto più alto della scala. Non è solo quel che disse, ma la furia con cui lo disse. In realtà. Per esempio, in quel ritiro, ricordo me in piedi, e vicino a me Rinaldo che mi disse: “Sei cosi luminosa che, se non fossi sposato, ti corteggerei.”
Io ero preda di tentazioni di “tradimento”, che mi arrivavano ogni volta che Junk distoglieva il suo “sguardo” da me. In quel ritiro trovavo spesso, a qualche metro da me, un uomo che faceva un qualche lavoro. Poiché la cosa si ripeté più volte e non ero nata ieri, pensai –dopo diversi episodi in cui lo trovai nei miei pressi mentre ero all’aperto a lavorare in quel luogo molto grande - che probabilmente io piacevo a questo uomo e lui si metteva vicino aspettando l’occasione per conoscermi. Era una guida delle danze, se mal non ricordo, giovane, della seconda generazione, diciamo. Tuttavia ero interessata a conoscerlo poiché una guida era preziosa. E mi sembrava carino, anche se non perfetto. E io mi ricordo che rimuginavo del come volevo mollare Junk che del resto mi trattava indegnamente. Suppongo dunque che la vendetta di Junk si realizzò facendo diventare una “bestia” la donna in cima alle scale. Più tardi la rividi e non parlò e percepii che si vergognava per avermi insultato. Lei stessa aveva fatto una magra figura. Aveva mostrato tale ira velenosa di fronte a un mucchio di gente, il via vai di tutte le donne che salivano e scendevano per i bagni.
Investita dagli insulti da parte di questa donna che non conoscevo di persona ma che avevo visto sempre seria (si potrebbe quasi dire “fin troppo” seria ) io non avevo spiaccicato una parola e continuato per la mia strada. Dopo il gruppo, cercai al telefono Junk, lo cercai da sua madre, da cui sapevo che non era. Credo che Junk abbia prodotto in me un senso di colpa … e come di volermi assicurare che tutto continuasse. Ordinariamente mi avrebbe rimproverato per avergli telefonato a ora impropria, ma questa volta non lo fece.

E questo è l’episodio con cui voglio chiudere qui. Fu forse l’ultima volta in cui vidi “Morrison”, l’uomo, di cui prima ho parlato, che era superiore in grado di Junk e con un incarico ufficiale anche di controllo rispetto al nostro gruppo. Era venuto e stava seduto su una sedia, pacato, benevolo. (è lo stesso che trattò male Michaela). Ricordo che Junk lo trattò in modo del tutto irrispettoso, molto arrogante. Morrison non replicò. Fu forse dopo che il vecchio Morrison cadde e poi cadde di nuovo e non si riprese più. E poi morì. Sua moglie, che poteva succedergli, sostituirlo nel lavoro, ebbe un incidente gravissimo e non si sentiva di prendere quel posto (e certo Junk aveva ogni capacità di farla sentire stanca, se mai non lo era ) e, guarda guarda, Junk stette per prendere il posto che prima era del “vecchio” Morrison e poi della moglie.
Junk stava per raggiungere cosi due suoi obbiettivi: essere pagato per il lavoro e essere in un posto di maggiore potere.
Le altre guide a quel punto si ribellarono e ci fu una rivolta di fronte al gruppo degli allievi. Le mie stesse lettere furono un aiuto agli altri in quella guerra finale contro Junk.
Questi elementi dovrebbero fare riflettere sull’importanza del mettere in conto figure come Junk. Un diavolo in carne umana da vivo, un attivo spirito maligno da morto.
Egli mi tormenta diverse volte ogni giorno e ogni notte. Firtunatamente a volte non percepisco la sua presenza per molte ore. In certi giorni lo percepisco poco, a parte qualche attacco notturno e diurno per debilitarmi. Che cosa fa in tutto il suo tempo? Io credo che tra le sue vittime siano ancora i gruppi, gli allievi, le altre guide. Probabilmente lui partecipa ancora ai ritiri, dove prende energie e dove fa più male che può.

postato da: vivamerlin alle ore 08:06 | Permalink | commenti
categoria:magia, gruppo esoterico, gruppo a servizio del guru

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