vivamerlin vive

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sabato 28 gennaio 2012

WANTED. COME FARE RICERCA SUL DIAVOLO

Martedì, 17 Ottobre 2006

Gli studiosi fanno le ricerche sul diavolo supponendo che egli non sia presente. Essi non tengono conto di ciò che la sua esistenza può implicare. Potremmo infatti pensare che se il diavolo (se è intelligente come si dice sia) sa che è in corso una ricerca su di lui, si darà da fare per farla fallire o rendere i risultati del tutto falsi e inattendibili.
I testimoni apparirebbero mentitori se dicono la verità, invece sincerissimi se dicono falsità comode al diavolo stesso. Alla fine si direbbero molte parole che "versano il vuoto nel nulla" e uscirebbe un manuale di consigli di Belzebù al suo nipotino... O si finirebbe sostanzialmente come col diavolo del romanzo "Il profumo".
Gli studiosi che finora si sono impegnati nella ricerca sul diavolo, se pure a volte hanno creduto che il diavolo esista non hanno realmente preso atto delle implicazioni di questa esistenza. Ancora di più, gli studiosi che partono dal presupposto che il diavolo non esiste (peraltro senza prove concrete e irrefutabili), non hanno preso atto di ciò che la sua esistenza implicherebbe. Secondo la tradizione, i testi biblici e testimonianze di esorcisti e persone convinte di essere tormentate da demoni spiriti o maghi neri possono descrivere ciò che sperimentano in termini per molti versi simili.
Ciò che ritengo sia importante per i ricercatori, almeno una volta, è presupporre, dare il beneficio del dubbio a chi sostiene che il diavolo sia una entità intelligente ( intesa anche, in termini di scienza della fisica come una energia statica) capace di azioni dannose per gli esseri umani (oltre che per animali e piante) e agire di conseguenza.
Cominciando dalle testimonianze delle persone sul, anzi meglio sui diavoli, possiamo farci un'idea dei poteri che hanno. Certamente la capacità di mentire, mettere zizzania (creando false impressioni etc. ), far ammalare, far sembrare pazzi o peggio,spingere a compiere crimini di ogni tipo.
Potremmo infatti pensare che se il diavolo (se è intelligente come si dice sia) sa che è in corso una ricerca su di lui, si darà da fare per farla fallire o rendere i risultati del tutto falsi e inattendibili. Chiunque testimoniasse potrebbe apparire, almeno a una parte delle persone, del tutto inattendibile...Infine si darebbe come risultato il risultato di un niente di fatto, ovvero arrivare alla conclusione che egli non esiste.
A partire dalla previsione che il diavolo sia capace di agire in modi specifici (che si cercherà di appurare) si potrà pensare a fare una ricerca di tipo diverso.
In primo luogo si cercherà di mettere insieme tutti gli elementi che possano neutralizzare il diavolo, curare eventuali effetti di suoi attacchi, ecc.
Ho potuto condurre già in parte questa ricerca e ho messo insieme finora una bibliografia di libri che sono stati pubblicati in Italiano. Ho trovato attualmente in vendita in Italia circa 15 libri che vertono sulla protezione dal diavolo che raccolgono informazioni dalle culture contadine e da altre fonti. (v Riferimenti) Ho anche esplorato la letteratura in inglese. Non direi che il versante delle difese sia molto ricco. Eccetto per le preghiere e gli esorcismi, che tuttavia non sono riconosciuti dagli esorcisti stessi di assoluto valore. In realtà insieme alle preghiere, se pure in minore, è spesso indicato l'uso di acqua e sale benedetto e acqua benedetta, nonché consigliati digiuni clisteri, digiuni, medicamenti per provocare il vomito e anche l'impiego di erbe. (Per  esempio ilMalleus maleficarum include diverse pagine a questi rimedi popolari).
L'esempio più cospicuo che io ho trovato finora di cultura nella quale il diavolo non è un tabù, e non sono un tabù le cure, le medicine che si impiegano a scopo protettivo è la cultura e la medicina tibetana, che prevede specifiche medicine intese a curare gli ailments che spiriti vari o spiriti maligni possono produrre. Ho trovato tre pillole che hanno questa indicazione nella ricetta.  Nei libri di medicina tibetana si lista come una delle quattro possibili cause di malattie 360 demoni. (cfr pillole tibetane)
Tutte le conoscenze sulle cure e sulle possibili protezioni non sono prese in considerazione nel campo di una ricerca sul diavolo. Eppure, dando appunto il beneficio del dubbio sulla esistenza dei demoni, sarebbe logico cercare di impiegare ogni possibile protezione per fare si che le testimonianze e il lavoro di ricerca non sia inquinato da interventi occulti di vario genere, di cui si può essere del tutto ignari.
Per il momento credo importante continuare a raccogliere materiali da ogni possibile cultura, che possa  essere in vario modo vagliata anche consultando anche persone esperte in campi diversi per produrre una selezione del materiale. Le difese listate spesso assommano a centinaia se non migliaia e spesso le indicazioni sono alquanto vaghe, senza indicazioni precise della quantità e della frequenza con cui si dovrebbero adoperare.
Le persone stesse in corso d'opera dovrebbero impiegare le difese, per comprenderne gli effetti su se stesse, e inoltre evidentemente su un campione di altre persone che sostengono di averne bisogno o che siano disponibili a prestarsi come "cavie".
Trovare persone disposte a sottoporsi a queste cure non dovrebbe essere difficile visto che moltissime persone lamentano di essere vessate dal diavolo e molte lo pensano anche se non osano raccontarlo neppure gli amici più intimi. E altri potrebbero farsi coinvolgere per altri motivi, non ultma la sete di conoscenza.
Possiamo considerare il diavolo allo stesso modo in cui consideriamo una grave malattia: si ha la certezza di conoscerla davvero quando la si è sgominata, curata completamente.
Qui si tratta di mettere in atto diverse cure, cercando di trovare il modo di curarle. Un abate ha compiuto un esperimento simile. Egli ha aperto un luogo di cura per malati mentali, che curava con gli esorcismi. Diversi furono curati. Altri no. Ciò che occorre fare, a mio avviso,  è tenere conto non solo dell'aiuto rappresentato dagli esorcismi, ma da tutte le protezioni e anche cure mediche  che in varie culture sono state accumulate per curare ammalati, non solo mentali. E perché no, aggiungere i carcerati, che potrebbero aver commesso delitti sotto l'influenza del diavolo, come certi studiosi pensano. Ovvero studenti o la popolazione in genere, la popolazione sana.
La cura e protezione di tutte le persone che lavorassero al progetto di ricerca, e di ogni persona coinvolta potrebbe essere assai istruttiva.
Si potrebbe in primo luogo fare un controllo medico accurato e analisi mediche di vario genere che possano testimoniare dello stati di salute delle persone, prima di entrare nella ricerca, compresi test psicologici e di altro tipo. Le persone tutte, compresi i ricercatori potrebbero essere sottoposti agli sessi controlli in diversi periodi, cosi da notare ogni cambiamento.
Se una ricerca di questo tipo fosse fatta su un campione molto esteso, credo che si potrebbe migliorare la conoscenza del diavolo o quanto meno delle cure previste per il diavolo stesso. La cosa non è di poco conto, per l'importanza che questi libri hanno per le persone che non ricorrono al medico in questi casi, ma ai consigli che trovano in questi libri.
Questo blog dunque raccoglie informazioni in materia da ogni persona e da ogni provenienza.
Io stessa applico a me stessa da molto tempo cure e protezioni eriporto i risultati. Vuoi farlo anche tu?
[Un problema specifico di questa ricerca è il fatto che si considera pazze le persone che ha visto il diavolo. Questo non è considerato un arricchimento per la ricerca, come invece negli altri ambiti.  Questo diminuisce la ricerca.  ]




postato da: vivamerlin alle ore 12:39 | Permalink | commenti (2)
categoria:28 progetto ricerca sul diavolo, difese per carcerati, per un progetto di ricerca sul d

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