vivamerlin vive

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sabato 28 gennaio 2012

UN RIFUGIO DAI FANTASMI.. CON UN LETTO A BALDACCHINO..



Giovedì, 04 Gennaio 2007

Ci si stufa di essere perseguitati ogni giorno. Più volte al giorno.
Avrei voluto inscatolare il diavolo. Non mi pareva difficile, a parte difficoltà tecniche ... certo personalmente impossibili da superare.
Io so che il diavolo non passa la plastica... ed è l'unico elemento che conosco che sia cosi impermeabile al diavolo come alla pioggia ..
Anche, cosa poi interessante, pensavo due elementi: il diavolo fa certe operazioni solo se trova lo slancio. Per es. R. Monroe (riferimenti), una volta, cercò di uscire da una stanza col suo astrale, ma si trovava a rimbalzare sul soffitto.
Anche, pensavo al diametro minimo che il suo corpo può avere. Una corda d'argento, per quanto sottile, forse non può diventare davvero sottile come un filo...[Per chi non lo sa, lo spirito o astrale è spesso rappresentato come un filo o corda d'argento.. ]  Avevo visto dei tubicini, con i quali si travasa il vino, a volte lunghi metri e metri e metri... Se io avessi avuto una cameretta di plastica, e sulla sua parete ci fossero stati dei buchetti cosi sottili che il diavolo a forma di filo non avrebbe potuto attraversare... o meglio, se io avessi fatto entrare l'aria nel mio abitacolo attraverso dei tubicini immensamente lunghi... ecco che il diavolo non sarebbe riuscito a entrare... I tubicini li avrei messi anche a gomitolo, o in modo arzigogolato, in modo da rendere difficile il passarci attraverso..
Certo il diavolo o  fantasma avrebbe potuto entrare quando entravo io, con me ...ma non era conveniente per lui, poiché avrebbe dovuto aspettare che uscissi io per uscire. Infatti cosi come non avrebbe potuto entrare dai tubicini, cosi non avrebbe potuto uscirne...
Sarebbe stato bello provare... anche solo per un po' di tempo, come sarebbe bello stare in un posto in cui un diavolo non può arrivare... 
Dunque ho pensato di utilizzare un letto a baldacchino relegato in soffitta, senza dover spendere soldi. Sarebbe bastato avvolgere tutto il letto -un ampio letto - con la plastica... Dopotutto bastava una lampada per la notte e c'era spazio per poggiare un sacco di libri... Ho comprato una lampada da marinai, che si poteva appendere senza problemi alla struttura di ferro ...
Naturalmente c'era il problema del come entrare io. Ho costruito un'apertura tubolare larga abbastanza per me: mi introducevo di spalle, e mi trovavo pressappoco seduta al centro del letto. Poi attiravo verso l'interno il tubo di plastica molle (che ricadeva come fosse una tenda) che costituiva la porta e ne chiudevo l'estremità con uno spago. Poi ancora inserivo l'estremità chiusa con lo spago dentro una busta pure di plastica. Usavo ancora dello spago per chiudere la busta per bene. Dentro la busta avevo messo del materiale dannoso per il diavolo, se avesse osato provarci. Aglio fresco certamente..  e non so se anche calamite, poiché forse in quel tempo non avevo ancora imparato a usarle per difesa.
Inizialmente difendevo le entrate anche con dei ventilatori: sia l'entrata per me, che quella dei tubicini. Temevo che il diavolo entrasse lo stesso..
Tuttavia dentro c'era molto umido, le pareti stillavano acqua... era troppo per me. Cosi smisi di impiegare i ventilatori, ma c'era caldo. E poi finii per aprire aperture più larghe che  chiudevo. Erano aperture costituite da bottiglie di plastica ( di cui tagliavo via il fondo) con i loro tappi da chiudere e aprire...
C'era stato un grande uso di nastro isolante di plastica, che tuttavia si scollava un pochino... tutto era imperfetto. Non avevo certo impiegato un saldatore... insomma  temevo che da quelle aperture involontarie il diavolo entrasse...
ma non mi accorsi mai che lui fosse li. E' un fatto che voglio dire. Dormii in quel luogo per diverse settimane, direi alcuni mesi...
Infine presi un'influenza, e i microbi li dentro si moltiplicavano, con effetti facili da pensare. Cosi un giorno decisi di smantellare quella inestetica costruzione, riportare il letto in solaio e basta.
Facevo le mie fantasie: se quel tipo, quella valanga d'immondizia, cosi lo chiamavo (1) , fosse entrato in un luogo cosi piccolo allora avrei potuto acchiapparlo facilmente. Avrei potuto stancarlo inseguendolo con un piccolo aspirapolvere messo già in un sacco di plastica... [avevo perfino adocchiato un piccolo aspirapolvere che va a batteria, senza fili ] l'interno dell'aspirapolvere avrebbe avuto chiodi o altri elementi che lo avrebbero sfinito ... e poi occorreva chiudere ermeticamente aspirapolvere e diavolo...
I problemi della conservazione del diavolo  in luogo sicuro si sarebbero potuti trattare dopo..
Comunque non ebbi mai l'impressione che il diavolo entrasse li dentro, nè con me nè da solo... Non ebbi neppure un incubo … Solo che la plastica era un luogo scomodo anche per me...
  
Nota. Mi è capitato di comprare una giacca di plastica intesa adatta per la pioggia. La plastica di cui era costituita permetteva comunque il passaggio dell'aria attraverso dei piccolissimi fori. L'intera stoffa era costituita da plastica piena di fori. Era una plastica bucherellata. Credo che impiegare questa plastica sarebbe stata una soluzione comunque migliore. Forse non è necessario comprare decine di metri di tubicini di plastica...
Mi ricordo però che successivamente andai a comprare una giacca nuova, ma non la trovai poiché, mi dissero, non era più in produzione.

NOTA. QUESTO NON E' UN INVITO A VIVERE IN UN ANGOLO DI PLASTICA. HO SENTITO DIRE CHE LA PLASTICA NON FA PASSARE LE ENERGIE COSMICHE. VIENE CONSIGLIATO DI NON USARE SCARPE COL FONDO DI PLASTICA ... non ho mai pensato di usare la "scatola di plastica a lungo, era giusto un tentativo per capire ... 

Naturalmente ho pensato spesso a costruire una stanza o quanto meno un angolo protetto, utilizzando in gran parte materiali ritenuti protettivi, come per es. ferro in unione con calamiteacciaioramegranitopietre ecc. ( vedi anche i riferimenti) e riservando la plastica solo per le porte o finestre. Le porte avrebbero potuto essere come quelle che abbiamo per il frigorifero, che terminano con la plastica e sono tenute chiuse proprio con delle calamite. Questo avrebbe reso quanto meno l’operazione di entrare e uscire più facile.
Mi sono chiesta se i bunker antiatomici possano essere protettivi rispetto a questo. Mi sono chiesta se delle camere iperbariche possano essere utili, se i magneti potenti, capaci di sollevare quintali possano essere inavvicinabili dal diavolo. (Ma i grandi magneti sono intesi essere nocivi per noi…) Più volte ho desiderato di vivere in altro pianeta, tanto lontano da non essere raggiungibile dal diavolo …
Comunque mi accontenterei di qualcosa di percorribile: un luogonaturalmente protetto.
Sto parlando dei luoghi ventosi lontanissimi, magari piovosi e freddi… Ne parlerò.
  

ATTENZIONE Credo che se ora potessi costruire un rifugio per fantasmi proverei ad utilizzare delle calamite bucate  come prese d’aria (tanto piccole e numerose quanto necessario). Se lo spirito entra per quella strada ritengo che perda molto del suo potere. Probabilmente questo sarebbe un buon deterrente per lui… non gli piacerebbe entrare.


Un chiarimento necessario.Quando ho costruito questa specie di gabbia avevo a che fare con un demone disincarnato, uno spirito.


PENSIERI SPARSI

Diversi mesi fa  ho letto un racconto di Isaac B. Singer (il premio Nobel ) forse intitolato: Una gabbia per Satana. La struttura era di ferro, e ci stavano appese sopra delle scritte ... insomma quella che ho pensato io è molto diversa ...

Le domande che mi ponevo quando il diavolo che ho conosciuto era in vita era su come impedirgli di entrare in azione coi suoi poteri letali. [Poteri che oggi non sono riconosciuti e che permettono di fare del male restando invisibili, e quindi di essere immuni da pene. Conoscendo bene i fatti noi oggi non possiamo dire di avere la “certezza del diritto”, molte volte, quando un demone è in azione. ]  Si sarebbe potuto, per es. tenere un ventilatore sempre in funzione nella sua casa, in modo da disturbare le sue uscite fuori dal corpo, o renderle impossibili.. costringerlo ad avere diversi telefoni sempre in funzione cosi che avrebbe potuto essere disturbato e controllato.. Si sarebbe potuto costringerli ad avere un cinturino ( come si fa oggi coi criminali) cosi da monitorare in ogni momento –a partire dal loro particolare modo di respirare durante i viaggio- se stanno viaggiando fuori del corpo o no. Si potrebbe colorare molto i loro muri, visto che per non essere disturbati coprono tutto di bianco (cosi faceva il diavolo Junk ...)
Un mago che venga anche arrestato e imprigionato potrebbe, se tenuto nelle attuali prigioni come ogni altro, compiere delitti senza muoversi dalla cella.

Comunque l’argomento può portarci molto lontano. Come riconoscere socialmente i maghi, come arrivare a sapere chi sono …come farli uscire allo scoperto… Ci sono società che hanno potuto farlo…E' meglio riconoscerli e riconoscere loro un ruolo, piuttosto che negare i loro poteri ... So che in Danimarca si può essere riconosciuti, credo iscritti a un albo, ma tenuti a non impiegare i loro poteri negativamente ...

Si dovrebbe vietare esplicitamente l’uso delle capacità  occulte… a danno altrui…cosi come ora si proibisce il "pugno proibito"... e naturalmente studiare modi per rilevare e punire le infrazioni.. 
    
NOTA (1) Valanga d'immondizia. Questa espressione mi veniva ispirata (cosi come Spazzatura) dal fatto che questo diavolo entrava nei corpi di chiunque, condividendo le loro esperienze (e costringendo persone non consenzienti, come me, a condividere la sua mente sporchissima ).

  

Nota. Al tempo in cui ho messo su la costruzione di plastica dovevo, oltre che svolgere il mio lavoro remunerato occuparmi di una persona ammalata. Il che, come sanno le persone (di solito donne) che si occupano del lavoro di cura, era assai impegnativo, fisicamente ed emotivamente. Si trattava di prendere il treno per andarla a trovare più volte alla settimana, comprarle le leccornie farla ridere eccetera. Mi sentivo veramente stanca, spossata... Può darsi che, se non fossi stata tanto in difficoltà non avrei tentato questo esperimento? La necessità aguzza l'ingegno, fa tentare anche l’improbabile, se non ci sono altre alternative … Comunque i commenti sono troppo brevi per capire il loro reale significato... Se non avete letto i miei precedenti post certo il tutto può apparire bizzarro anzi pazzesco... Non è cosi.. Non trovo che sia stato inutile il mio tentativo. Ho potuto osservare. Per esempio io mi sarei aspettata che vivere dentro la plastica in sè e per sè potesse essere peggio di quello che poi è stato... Per esempio io non ho mai percepito la presenza del diavolo dentro l’abitacolo… benchè le imperfezioni della costruzione fossero grandissime… Successivamente le mie difese sono molto migliorate e non ho gli impegni di cura di allora…


Posto scriptum:

LA FORTEZZA DI  MILAREPA


LA FORTEZZA PROTETTIVA COSTRUITA DA  MILAREPA POTREBBE SERVIRE A NOI!

Vita di Milarepa. I suoi delitti, le sue prove, la  sua liberazione.
(Le poète tibétain Milarépa. Ses crimes, ses épreuves, son nirvana).

[Nel libro si racconta come prima  di officiare la magia (buttare il malocchio) occorre costruire una fortezza, di 3 piani sotto terra, di pietra, per essere protetti dai nemici.  Visto che stavano per cominciare un attacco magico credo logico pensare che la protezione fosse costruita per difendersi non solo da uomini, ma altri maghi  ] 

Pag. 30:
Costruimmo una casa che aveva tre piani sotto terra e uno solo al disopra del suolo. Fornimmo questo piano di solide travi legate tra di loro. Lo circondammo di un muro continuo in blocchi di pietra grossi come yack, non lasciando intervalli, in modo che nessun altro potesse scorrere un’entrata della casa né scoprire il modo di assalirla. Allora il Lama ci diede l’incantesimo magico.

[Per compire un sortilegio Milarepa lavorerà con concentrazione continua. Occorre un certo tempo, qui sette giorni, anzi 14 per via della distanza. Nella fortezza non verrà disturbato].

Ciò che voglio far notare qui è che io stessa mi ero accorta che la pietra era più protettiva del legno,
quando avevo comprato una base di tre centimetri di granito sardo come base per il mio letto, visto che la base di legno (che era arrivata a 12 cm di altezza) non mi difendeva da attacchi che arrivavano da sotto il letto. Solo con la pietra mi ero trovata protetta dalla negatività].

Per ciò che riguarda la fortezza costruita da Milarepa, credo che sia buona. Potrebbe anche difendere noi da attacchi. Se io fui difesa da 3 cm di pietra, qui il fatto che i blocchi fossero molto più spessi certo proteggeva molto di più, anche da colpi che partivano con molta forza e velocità.. forse anche il colpo più forte non sarebbe riuscito ad attraversare il muro …

Ora abbiamo un materiale che allora neppure esisteva…la plastica, con cui si potrebbero fare le finestre e buchi di entrata cosi piccoli che probabilmente non potrebbero essere attraversati..

Ancora, si può comprendere che tre piani fossero stati costruiti sottoterra, poiché anche la terra certo oppone più resistenza al passaggio dei corpi astrali.. il mito del diavolo direbbe che passano indenni per ogni tipo di materiale, ma non necessariamente è cosi..
Il passare per aria è certo più facile per loro che passare per terra e per acqua… v il post in proposito sulle misure del diavolo


Post post scriptum: la mia personale  incapacità –ancora presente – a fare un uso utile  dell’informazione, mi ha fatto dimenticare di riferire della gabbia di Faraday come gabbia per fantasmi, secondo quanto riportato dall’americano Robert Monroe, che ne ha fatto personale esperienza. Ecco dunque:

GABBIA DI FARADAY, OVVERO UNA GABBIA PER FANTASMI

Voglio riportore anche qui alcuni passi dall'importante libro di 
Robert Monroe I miei viaggi fuori del corpo, rimandando alla lettura completa del testo:

7 luglio 1960 – pomeriggio
Ecco un esperimento che non vorrei ripetere. Ero nella gabbia Faraday, carica (schermo di rame, 50KV in corrente continua). Cercai di muovermi nella gabbia. Uscii dal fisico senza difficoltà, poi mi sembrò di essere prigioniero in una grande rete fatta di filo flessibile. La “rete” o sacco cedeva sotto la mia pressione, ma non riuscivo a perforarla. Lottai come un animale preso in trappola e infine tornai nel fisico. Evidentemente, non fui trattenuto dal filo in se stesso, ma dalla corrente elettrica che aveva più o meno la forma delle gabbia, ma più flessibile. Forse potrebbe essere la base per costruire una “trappola per fantasmi!”
Monroe 1974: 136

Nel corso di un esperimento già citato nel libro, fu tentata la dissociazione di Faraday carica, dove il corpo fisico era circondato completamente da un forte campo di corrente continua. Fu constatato che il movimento attraverso le pareti della gabbia, in Secondo Corpo, era impossibile; quando fu tolta la carica elettrica, non ci fu alcun problema. (ib.: 209 )

           (vedi dati bibliografici su Monroe nei riferimenti )

Leggendo queste cose mi ero chiesta come avrei potuto fare a creare questa gabbia, ma non ero in grado di capire come la suddetta gabbia fosse veramente e come ci si facesse passare l’elettricità … se io persona umana avrei potuto starci dentro ecc. ancora non lo so…


 DULCIS IN FUNDO. 
Il mio medico mi ha raccontato che una sua conoscente che ha il suo letto dentro  un contenitore completo fatto di rete di ferro. Per entrare dentro apre una parete e poi la chiude stando attenta a fare combaciare i punti della rete che fanno da porta al resto della rete. C'è una "presa a terra". io dicevo la medico che il mio pavimento è un parquet, è legno.. mi diceva che il tubo di ferro che farebbe da presa a terra si può far finire nel calorifero...anzi la cosa migliore sarebbe di attaccarlo al tubo dell'acqua.
Quale stupore e timore! So questa notizia da parecchio... ma non ho ancora provato. dicevo la medico che, male che vada, metterei  delle calamite numerosissime a distanza ravvcinata tra di loro per tutta la rete. Il ferro è conduttore, e per questo ogni parte del ferro sarebbe magentizzato. Cosi forse il diavolo avrebbe remore a entrare... o sperabilmente ne verrebbe indebolito...
Ancora non ho provato... però quando ci proverò, se sarò cosi coragggiosa come  dovrei, andrò al mio vecchietto fabbro ferraio e gli dirò: vorrei costruire una voliera  di due metri ... tutta completamente fatta di rete di ferro senza interruzioni di sorta..



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