vivamerlin vive

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domenica 29 gennaio 2012

SAPERNE UNA PIÙ DEL DIAVOLO.. PER EVADERE IL DIAVOLO

Domenica, 06 Maggio 2007

Il diavolo ha poteri limitati. Non è invincibile, invisibile. Lascia tracce. Conoscerli da opportunità per metterlo in difficoltà.
Si sa che il diavolo può dare la morte ma non la vita.
Il diavolo non conosce passato presente o futuro. Non può dunque predirti il futuro. Il diavolo non può possedere due persone insieme. Il diavolo non può agire contemporaneamente e direttamente in due luoghi diversi.
Il diavolo può essere testato, i suoi rumori, perfino le voci registrate,  e reso visibile, fotografato, usando anche i raggi infrarossi. [NOTA 1]
Le prove, comunque trovate, possono essere un deterrente all'azione del diavolo. Faccio esempi concreti.

Si sa che un diavolo può dare la morte ma non la vita. Affermazione mai messa in dubbio.
Racconto un piccolo episodio personale. Una volta, al tempo in cui non sapevo che il diavolo era il diavolo, e mi ricordo che eravamo all’aperto gli parlavo di un libro scritto dallo stesso autore di: Il gabbiano Jonathan.
Lo avevo trovato in una bancarella e comperato perché, pur non avendo letto il libro che ho citato, ne avevo sempre sentito parlare bene.. Il libro che avevo comperato non mi entusiasmò ma mi colpì un punto che diceva che se uno uccide dovrebbe essere capace di far ritornare in vita. Se mal non mi ricordo si parlava di uccidere insetti. Forse un mago che esibiva il fatto che potesse farlo. Sono passati molti anni, ma credo che si trattasse di una conversazione tra un saggio e un mago che faceva cose del genere.
Lo raccontavo al diavolo con entusiasmo. Il diavolo non obbiettò, e disse un : “Eh!” con aria di chi non ha possibilità..
   
Viene detto su diversi demoni che conoscono presente passato e futuro.  (v airiferimenti  J. Collin de Plancy 1976 Il diavolo) Non certo il mio.
Un volta gli chiesi quando sarebbe morto. Eravamo all’aperto. Io ero un pò dietro di lui. Mi disse la data. Ne aveva ancora da vivere! Anche io dissi a che età sarei morta.Tanto per dirne una dissi 74 e lui: si non ti ci vedo a sopportare gli acciacchi della vecchiaia.  Poi nel discorso lui disse che sarebbe stato accudito amorevolmente da una allieva diversa ogni giorno fino alla sua nobile fine. Rimasi male .. credevo che lo avrei accudito solo io… in quel momento sentivo questo. non avevo idea di tutto quello che sarebbe successo… di tutto quello di cui poi mi sarei resa conto ..
Non aveva idea che "la donna piu stupida che conosceva" (io) avrebbe invece capito tutto.  
Tutto ciò che successe gli diede torto marcio. La sua morte non era lontana.. ecc. ecc.
Dunque non poteva certo predire l’avvenire ecc.
Era anche un tipo distratto, a volte, una volta dimenticò di mettere il freno a mano e rischiò un incidente. Una volta entrando a casa mia con me disse: qui non c'è nessuno. Invece c'era una persona che dormiva quietamente.. per questo allora mi chiedo come potesse invece trovare le persone ovunque si trovassero.. Deduco che prima di fare certe operazioni si prepari, si carichi di energie.. E' un fatto che non è sempre uguale a sè stesso...
     
 Il diavolo non può possedere due persone insieme. In fin dei contilui non può essere nel corpo di due diverse persone contemporaneamente con la stessa forza. non è più una possessione.. forse una fortissima influenza, ma non è la stessa cosa.

Una situazione in cui è più facile dominare due persone diverse è quella di due amanti..  perché nel sesso sono vicinissimi fisicamente.. di questo può approfittare .. per dare luogo a violenze e abusi.. se i due non stanno ben attenti ad evitarlo... non è facile...
Una carta dei tarocchi –in un mazzo “classico” – raffigura  il diavolo (carta XV) che sta su un piedistallo alto, mentre un uomo e una donna nudi in piedi, separati, tenuti ai due lati della statua sono tenuti legati con catene.  Significa forse che fare il terzo incomodo è il suo “sport” preferito…
Se le due persone sono distanti, anche nella stessa stanza, il potere che sentono è certo diluito rispetto a quello che sentirebbero se fossero seduti vicini. In certi casi sarebbe meglio “tenere le distanze”. Separare le persone che si pestano può servire anche a questo. A meno di non venire poi coinvolti nella stessa atmosfera…
Il diavolo può cercare di dominare la volontà di più persone andando da una all’altra…ovvero può coprire col suo pensiero (infestazione) l’intera stanza cosi che il pensiero o “emozione” poi domina. Per liberarsene basta perfino aprire le finestre, aprire un aspiratore o purificatore d’aria, ventilare (anche agitando in giro la propria giacca o altro elemento apposito) ... assicurarsi che ci sia un continuo ricambio d’aria… lasciare magari in giro della canfora naturale a contatto dell'aria può impedire che il diavolo prepari la sua azione..

Il diavolo non può agire contemporaneamente e direttamentein due luoghi diversi. Due città diverse, poniamo.
Il Diavolo può provare a produrre due distinte azioni perfino in luoghi separati e distanti, lavorando in anticipo perché un fatto succeda senza la sua presenza, per esempio infestando un luogo o indebolendo la forza vitale di una persona prima che un certo fatto accada, ma in definitiva lui non può agire su due luoghi diversi allo stesso modo, con la stessa forza. Potrà anche provare a farlo. Può anche volare da un punto all'altro veloce più del fulmine. Ma se la sua attenzione non è totale rischia che entrambi le azioni falliscano. Può privilegiarne una e in quel caso probabilmente l'altra sarà un mezzo fallimento. Nel posto dove non sarà concentrato si avranno meno danni, forse le persone si metteranno infine d'accordo, per esempio in una rapina il rapinatore con ostaggio accettarà di arrendersi, ecc.
            Sapere che un diavolo non può possedere due persone, in particolare se fisicamente distanti, oppure che non può essere in spirito in più di un posto può suggerirci espedienti difensivi.
            Se vogliamo, per esempio, fare un incontro all'insaputa del diavolo, ci conviene cercare di capire quando il diavolo è occupato, e non può assolutamente muoversi. (Per esempio se in quel momento deve fare qualcosa in pubblico, come cantare, o discutere..  di sicuro non può occuparsi anche di noi. Stare seduto in “meditazione” non ci da sicurezza: può fingere…). Io ho usato questo espediente, quando il diavolo che ho conosciuto era in vita. Conoscevo delle persone che lo conoscevano e una di loro in particolare mi riferiva quando certi incontri con lui avvenivano. Cosi mi potevo organizzare. [Una volta in cui un appuntamento fu spostato di mezzora me ne accorsi subito e in effetti trovai conferma dalla persona che mi informava: c'era stato uno spostamento di mezzora esattamente. Al tempo in cui non ero capace di difendermi  aspettavo con ansia questi momenti: significava avere un momento di sollievo ...]. Ovviamente il diavolo fece di tutto perché io e la persona che mi informava interrompessimo i rapporti.
Se ci rendessimo conto che un diavolo ci perseguita ma non avessimo la più pallida idea di chi sia potremmo cercare di capire per esempio se è un uomo con poteri o lo spirito di un morto a partire dai momenti in cui ci perseguita. Per esempio il diavolo J.  da vivo era fortissimo all’ora che faceva la pennichella pomeridiana. O meglio subito dopo, direi. Era a quell’ora che restava sdraiato e indisturbato. E la notte, stessa cosa, quando era a casa. Nelle ore in cui lavorava era mediamente meno forte. Anche se il suo lavoro era piuttosto elastico, diciamo, tuttavia i suoi impegni potevano impegnarlo, prima o poi…
Se avessimo sospetti su chi conosciamo, potremmo osservare le coincidenze tra le ore di attacco e le sue ore in solitudine o comunque silenzio.. Ovviamente questo non potrà costituire una prova di per sè...
Tenere un diario con le ore degli attacchi potrebbe essere utile .. per individuare le costanti di presenza o assenza.
Dopo la morte non ha più orari “lavoro-tempo libero”. È sempre libero..  Tuttavia anche lui ha impegni fissi, per sua scelta o necessità. Certi luoghi persone, incontri cui partecipava da vivo, credo che lo impegni anche in morte.. . Nei giorni di festa infatti ha sempre molto da fare... segue le persone che gli interesano fuori paese ecc.
Un modo per mettere in difficoltà il diavolo potrebbe essere il cercare le prove della sua esistenza, presenza.
 Soprattutto nel caso il demone sia in carne ed ossa, ritengo che non sarebbe contento che le sue apparizioni, non importa l'aspetto, siano fotografate, i suoi rumori registrati, o le sue infestazioni analizzate.. Sarebbe infatti comunque una prova del fatto che la vittima è effettivamente colpita, non s'inventa nulla...
[Qui occorre la massima attenzione. Infatti il mago nero che ha paura divenire scoperto -e quello che io conoscevo lo metteva in conto- può scegliere perfino un capro espiatorio per far ricadere i sospetti sull'altro... Il diavolo che io ho conosciuto fece cosi.  Dunque nessuna mossa avventata..].
Nel mio caso, quando il diavolo era in vita e cominciai a registrare i suoi rumori, li faceva solo se era certo che il registratore fosse spento. Dopo che, una volta,  sono riuscita a registrarli, smise quasi di farli e se li faceva erano più flebili di prima. Riascoltati, i battiti, che avevano intervalli regolari, si sentivano.
         
         Il punto forte del diavolo è raggiungere chi vuole in massima rapidità.
         Il diavolo ha potuto per esempio raggiungermi col suo corpo astrale o che dir si voglia in luoghi dove io stessa non sapevo che sarei andata, distantissimi. Gli occorre tempo, a volte forse anche ore (e del resto sapeva in qualche modo in che direzione del globo sarei andata) ma certo può davvero trovare noi fossimo pure "un ago in un pagliaio". E se vicino a noi, cosi distante, c'è un'altra persona, può memorizzare e raggiungerla, anche se non l'ha mai incontrata di persona e non ha mai visto una sua foto, per esempio.
Io non ho ancora capito con certezza come evitare di essere raggiunta, finora.
La grandissima distanza evidentemente rallenta la ricerca, anche di ore, credo, ma non la impedisce: è solo questione di tempo.
Le forti tempeste con vento e pioggia possono impedire di raggiungerci, non so se di capire dove siamo.
C’è la possibilità che una pila da nove volt tenuta in tasca insieme a una calamita possa fare il “miracolo” : potrebbe confondere le nostre tracce invalidando i “radar” o “raggi X” – un modo per dirlo, nient’altro- del diavolo come pare che metta in difficoltà i sistemi sofisticati di individuazione dei terroristi spie ecc.. Ho parlato di questo argomento in vari post.
            Ho avuto l'impressione che entri nelle case dalle finestre, piuttosto che dai muri. Ho anche avuto l'idea che in edifici ristrutturati modernamente, con finestre chiuse ermeticamente, gli sia più difficile entrare, a meno che non segua chi entra. In ogni modo non sono certa. Potrebbe essere un caso: ogni volta che ero li era assente. Ovvero può succedere forse un’altra cosa, che ho anche osservato: se il tutto è ermeticamente chiuso e non può passare a fessure, per esempio, arriva dentro senza i suoi poteri. Può essere che i vetri o il soffitto non gli impediscano di passare come spirito, ma non carico di energie .. questo sarebbe un bel vantaggio… Anche questo l’ho osservato più volte, e se non è un caso anche questo..
         
POST SCRIPTUM.
             Per sfuggire al diavolo è opportuno usare il telefono piuttosto che gli incontri di persona. Tuttavia è capace di manipolare una telefonata, organizzarla e preparare le due persone...
Un gruppo di discussione invece cui partecipano molte persone che si vedono su uno schermo, ma fisicamente distanti l'una dall'altra è più sicura ...

La rete, i blog permettono di mettere in difficoltà il diavolo. Infatti si può comunicare con molte persone, cosi che il diavolo non può assolutamente tenere dietro a tutti. E' un mondo che non può controllare se non in parte. Certo può cercare di capire come funziona e introdursi attraverso alcuni, ma è un mondo troppo grande per lui. Lui è sempre e solo un essere. Non sono più le decine di persone (magari anche più di cento) che può seguire in un modo o un altro anche perché si incontrano fisicamente tra di loro. Che lo informano facilmente di ciò che è successo. La rete sfugge a questo. Gli stessinickname, i nomi e i luoghi inventati, gli renderebbero difficile o impossibile individuare le  persone.
  Il diavolo può anche lavorare su una o più persone in rete, ma il grande numero di persone che sono in rete è troppo vasto anche per lui.
Può scegliere una persona che gli sembra adatta e lavorarla perché faccia ciò che lui vuole… Può possedere politici, anche G.W. Bush se per questo.. può agire sul singolo.. e su quello che questo con tutta la sua influenza sugli altri può fare … non può però lavorare direttamente sulle persone che in un numero limitato. Poniamo decine di persone… un centinaio, ma solo su poche potrà, lavorando intensamente, controllarle fino in fondo… certo può in un attimo vampirizzare una persona.. e questo è già un metodi di controllo perfetto… se vuole che una persona sia una fallita gli basta farla dormire e alzare solo per mangiare…
           Il diavolo che ho conosciuto faceva pochissime telefonate, per esempio.
Se doveva telefonare e aveva gia minimamente abituato la persona delle sue capacità, arrivava in presenza "astrale" e avvertiva. Dunque il diavolo potrebbe usare il cellulare ma certo ben poco. Ecco come evitava. Una volta per esempio,mentre mi preparavo a uscire col diavolo che mi veniva a prendere a casa, le mie più care amiche, Clara e Ninetta passarono a trovarmi, senza alcun preavviso. Ero felice di questa visita. A un certo punto dissi loro che avevo da fare, non mi ero ancora preparata per uscire. Ma oramai era tardi e fui presa da una forte agitazione. il diavolo in presenza astrale -non si vedeva nulla ma si sentiva come un pensiero ma nitido- mi disse chiaramente di fare con calma, che anche lui era in ritardo. E arrivò quando io ero pronta, almeno mezz'ora in ritardo. esattamente quanto era necessario ... Voglio specificare che il diavolo non era mai in ritardo, mai.
           Un altro esempio. Una volta il diavolo mi ha raccontato una cosa che gli era appena capitata. Mi disse che era andato in banca a chiedere un prestito ma che si aspettava che glielo avrebbero rifiutato visto. era gia gravemente indebitato con la banca e non era nelle condizioni per cui avrebbero dovuto concederglielo. con l'espressione di un gatto soddisfatto disse che "invece la persona preposta gli era venuta incontro spontaneamente e gli aveva detto: "No! No! Anzi!" che erano contenti di fargli un ulteriore prestito. aveva l'aria di chi avrebbe voluto raccontare di più.. ma non lo fece... il brutto del mestiere di diavolo è non avere persone con cui vantarsi...Ognuno di noi sa come è difficile avere prestiti in banca... Comunque lui poteva, senza telefonare, "trovare" la persona che gli veniva incontro benché insolvente, per offrirgli ulteriore prestito.. [Nota 2]
           Come per ogni telefonata non solo si faceva telefonare secondo la sua personale urgenza, ma la persona che telefonava gli diceva proprio quello che lui voleva che gli dicesse...
         Il diavolo che ho conosciuto ha studiato indefessamente per capire il funzionamento del corpo umano. Gli serviva bene per compiere oculate azioni sui sogni, sulla memoria.. Ha seguito per anni e anni nella maniera più solerte diversi insegnamenti spirituali. Si sedeva sempre vicinissimo agli insegnanti per capire bene ogni cosa. Cosi mi disse di persona. Cosi credo che il suo lavoro sia più sofisticato di un altro spirito che non ha la sua perizia in materia.
           Il diavolo si serviva maggiormente di azioni occulte che dirette. In vita combinava insieme azioni visibile e occulte per mandare avanti le sue strategie... il lavoro sporco lo faceva fare agli altri, del tutto ignari e convinti di fare la cosa giusta.
           Lavorava (parola che lui stesso impiegava) sulle persone, nella mente e il corpo delle persone, e poteva usare metodi violenti, se necessario, per portare le persone a “collaborare”. Per esempio la sofferenza intensainsopportabile e la promessa occulta che se faranno quanto detto saranno lasciati in pace..
            A volte ci si sentiva “teleguidati” cioè in realtà lui entrava nel corpo come in una macchina e faceva, e la persona poteva assistere stupita al suo corpo che faceva cose che disapprovava. Per esempio una volta sono andata a un negozio a comperare una farfalla conservata e fissata con uno spilli. Diventata quadro, morta. Non è un regalo che io avevo mai fatto in vita mia e non lo ritenevo giusto per nulla. Sapevo che comperare quegli animali significava incentivare la loro caccia. Cosi mi osservai “volare” a comperare quell’animale e portarlo in regalo al diavolo… Lui era .. diciamo… un collezionista .. e io lo sapevo… mi ricordo che mi guardavo fare tutto ciò come se il mio corpo andasse da solo… ero stupita e sapevo che facevo una cosa che disapprovavo.. ecco per dire quanto è pericoloso il diavolo..
            Un’altra volta volevo assolutamente parlare del diavolo con una certa persona. Non riuscivo però a decidermi. Mentre andavo in giro per il paese mi resi conto che non stavo facendo nulla che avesse una logica dal mio punto di vista .. una cosa che non mi capita mai. Se faccio qualcosa, come gironzolare .. in qualche modo scelgo la strada che ha una vetrina … per esempio, ma non allora...  Mi resi conto del fatto. Dopo poco arrivai a una piazza dove incontrai la persona che avrei voluto vedere. Pensai che fosse un caso di cui avrei dovuto approfittare. Niente affatto: il diavolo aveva fatto in modo che ci incontrassimo nel momento in cui lui era presente. Probabilmente aveva saputo che la persona, Ella, andava li per comperare un paio di scarpe e aveva diciamo “arrangiato l’incontro” a nostra insaputa..
            Una volta questo mi è costato la perdita di un lavoro frutto di anni e anni. Quando si parla di qualcuno che ne sa una più del diavolo capiamo che in effetti il diavolo ne combina tante…e proprio impensabili.. Dovendo partire per mesi per Londra ho riordinato tutti i materiali più importanti di un mio lavoro in un contenitore marrone. Curiosamente io non ho messo il contenitore nella mia stanza ma altrove, nella stanza di mia “madre”. E’una cosa che io da sola non avrei fatto mai! Non ho mai perso nulla, eccetto alcuni fogli, una volta. Tendo a fare fotocopie ecc. Quando sono tornata dalle vacanze il plico era sparito. Punto. Certo mia madre non l’ha buttato via. Ci sono state visite di parenti e una stretta parente, durante il suo trasloco, che avvenne allora, si rifugiò a casa per lavorare in pace…portò un sacco di plichi simili a quello in questione.. e poi portò tutto via…senza accorgersi  … questa è la ricostruzione… la stretta parente Jennifer si rifiutò di aiutarmi a vedere se per caso il mio plico fosse tra le sue cose.. anzi subito dopo la mai richiesta venni a sapere  che gettava via sacchi di fogli .. anche gli altri parenti che abitavano con le, quando cercai il loro appoggio, non se ne diedero pena affatto... Voi potreste pensare che i mie parenti siano mostri o che tutto sia stato un caso… ma ricordo che nel mettere il plico nella stanza c’era come un fascio sopra di me, che mi orientava a metterlo lì, in quella stanza… per il resto suppongo che abbia lavorato sui miei parenti per renderli ostili e impossibili... Non era cosi prima... Il danno anche psicologico di quella perdita è stato enorme. Questo è ciò che il diavolo fece a me un anno o due prima che uscissimo insieme…
            Spero che questi eventi, veri, facciano capire come il diavolo lavora.. non è del tutto invisibile.. io ho potuto ricordare cose visibili.. se  io allora avessi saputo che cosa era in grado di fare, e leggere il senso di un “fascio di luce”, ecc. probabilmente avrei potuto difendermi meglio…
             Il diavolo, che era un uomo, non era onnipotente affatto. Pagava caro l'uso dei suoi poteri ... Egli rovinò irreparabilmente la sua salute proprio per questo... non aveva rispetto o amore neppure per se stesso ...


[NOTA 1] SU FOTO CON INFRAROSSI.

CITO DAL LIBRO:
Elvira Marteles 1993 Fantasmi: leggenda o realtà? Hobby & Work Italiana Editrice S.r.l. 112pp.
A pag 51:

Verso la metà del secolo XIX, i fotografi degli spiriti, in collaborazione con medium e occultisti, riuscirono a cogliere con lemacchine le evanescenti figure di alcuni spettri.

A pag. 81:

Nell'inverno del 1953, la medium Ethel Post Parrish materializzò il fantasma della sua guida spirituale, “Silver Bell”, mediante strisce di ectoplasma. Silver Bell, cheassomigliava molto ad una principessa indiana, fu fotografata a brevi e regolari intervalli utilizzando luci infrarosse e potè essere perfino toccata da alcuni spettatori.

[Per fare queste foto occorre una macchina fotografica che abbia la tac infrarosso. Inoltre occorre una pellicola ad infrarosso. Anche, non dappertutto la sviluppano.
Naturalmente esistono anche delle telecamere ad infrarosso...
Queste informazioni le ho avute dalla mia amica A., appassionata di fotografia]
 Anche di recente mi è capitato di vedere delle foto di fantasmi. Non ho pratica in materia, ma credo importante esplorare questa possibilità.
Io non ho mai neppure provato,  ma suppongo che quando sono visibili all’occhio possano essere fotografati anche con una macchina fotografica .. .. naturalmente occorre sorprenderli.. e possono dissolvere la loro immagine all’istante (tenere l’immagine costa al diavolo una grande concentrazione, basta che non voglia apparire per scomparire.. )  .. dunque sarebbe certo più facile filmarli gli spiriti con una telecamera  e inoltre occorrerebbe che il diavolo non avesse idea che la telecamera è li, altrimenti non si mostra di sicuro..
 Nello stesso libro si parla del fatto che le stesse voci sono registrabili.  A pagg 16-17 parla di un ornitologo, Jurgenson, che si accorse, ascoltanto le registrazioni di canti degli uccelli, che "erano state registrate anche altre voci, nonostante non avesse incontrato alcuna persona durante lo svlgimento del suo lavoro. Il giorno seguente ripetè l'esperimento...  A partire da quel momento Jurgenson si dedicò allo studio di tele fenomeno... e giunse a registrare, prima della sua morte (1974) piu di 70.000 voci".
Aggiungo una riflessione personale a proposito di registrazione di "voci". Anche la registrazione delle voci sarebbe uno strumento di prova e di difesa. Se io avessi potuto registrare  il viso e le parole del diavolo un giorno in cui nella sua forma astrale ma con le sue sembianze e con una voce che pareva proprio la sua, mi ha detto delle parole calunniose verso altri credo che avrei potuto usare questa prova come arma per essere lasciata in pace. Avrei trovato alleati per combatterlo. L'unione fa la forza.
Egli in astrale diceva cose che poi di persona negava di aver detto. Nel caso che ho descritto cercava con parole false di manipolare la mia percezione della realtà. Creava un capro espiatorio per le proprie malefatte. Diceva infatti che certi suoi comportamenti errati erano dovuti ai ricatti di una certa persona. Devo dire che non credetti a una sola parola, e non ne tenni mai conto. Non ne parlai con nessuno. Ma in qualche modo arrivai a dimenticare le cose per cui lo avevo lasciato, una volta di più.
Certo però non ci si può aspettare che una persona come questa si lasci fotografare  e registrare in flagrante delitto. Occorre di più che molta astuzia.. occorre "saperne una piu del diavolo" tuttavia secondo me non è impossibile.. lo si può distrarre, depistare.. fare in modo che non sia consapevole della presenza di una telecamera accesa..  Green (prima ed. 1974) nel suo manuale per cacciafantasmi principianti (v ai riferimenti  e nelpost immediatamente successivo a questo sulle conseguenze della credenza che il diavolo non esiste) si sofferma su questo. Nonchè sul fatto che è necessario poi provare che la pellicola non è stata manomessa per far apparire un fantasma inesistente. Per questo consiglia di non svilupparla da sè e perfino racconta di cacciafantasmi che hanno chiesto un certificato alla casa produttrice della pellicola.



Nota 2  Ecco due citazioni a proposito del lavoro del mago sulla mente delle persone dal romanzo:

Kossi Komla-Ebri 2005 La sposa degli dei. Nell’Africa degli antichi riti.
Bologna Ed. dell’Arco – Marna: 193pp.

L’autore, nato in Togo, ha studiato in Italia e lavora come medico in un ospedale italiano. Nel libro non si spiega se le cose raccontate sono vere o meno.. e certe mi paiono davvero incredibili..  -fino a quando non lo vedessi coi miei occhi-comunque questo passo mi pare quasi descrivere quello che il diavolo che io ho conosciuto faceva. Anche le parole impiegate.. Al da là del contesto. Qui lo spirito faceva favori a pagamento per le persone.

Pag. 74
Addirittura le persone si rivolgevano a lei per cercare lavoro. Bastava scrivere una lettera come quelle per la richiesta di lavoro e affidarla durante la cerimonia del vodù. La persona, aspettando poi tranquillamente in casa, si vedeva recapitare una lettera d’assunzione per il posto desiderato. Si sosteneva che il vodùtraduceva la lettera in spirito, poi andava a lavorare lui stesso nella mente del datore di lavoro, che non poteva fare altro che assumere al persona.

Fuori dalla retorica, faceva quello che J. certo fece sul funzionario di banca…
E mi piacerebbe sapere di più su queste  piante grasse, che libera dalla possessione:

pag. 41

La cosa più straordinaria era che, una volta lavatale la testa con l’acqua delle erbe grasse per liberarla dal vodù, lei tornava la donna mite e gentile di sempre.

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