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sabato 28 gennaio 2012

NOMINATO IL DIAVOLO NE SPUNTA LA CODA? SI, PERCHÉ LUI NOMINA SE' STESSO E POI APPARE.

Giovedì, 02 Novembre 2006

Mentre ero al cinema mi sentii pensare: “Come mi piacerebbe che J. fosse qui! “ [Junk o J. è il solito diavolo di cui parlo sempre]. Ecco che sentii J. di fronte a me che mi diceva: “Ciao, come stai?” ... mi faceva credere che io avevo affetto e desiderio per lui, e d’altro canto credevo che lui fosse davvero un tipo speciale.
Ecco .. spiegate forse le messe nere o gli adoratori del diavolo: qualcuno crede  che desidera conoscere il diavolo…e  lo vede apparire..Il diavolo gli appare potente come Dio, capace di ascoltarlo ovunque .. In realtà ti ha scelto come vittima … e non ha nulla da offrirti... Ecco svelata un' inconfessabile debolezza del diavolo: non sopporta che si venga a sapere. C’è un film che da un’idea della sofferenza che si prova nell'essere posseduti da un'anima criminale ... Strange Days, della regista K. Bigelow. ...
Nota: Il diavolo ha poteri limitati e si può approffittarne.

Secondo le previsioni del diavolo io sarei morta prima di avere il tempo di raccontare le cose che lui mi ha fatto vedere per spaventarmi. Gli è andata male.
E la cosa che oggi voglio sottolineare è che il diavolo può invadere, entrare in, passare dentro tutti, anche te. Dunque tu la tua mente il tuo corpo e cuore e sesso sarai il luogo -non importa se sei consenziente o se ti opponi con tutte le tue forze-di tutto ciò che il diavolo è o porta con sé: pensieri desideri volontà…
Non è una cosa piacevole come si immagina nella letteratura.
Non intendo dire che tu farai quello che lui ti farà fare.
Sto, per il momento, parlando del fatto che lui ti può occupare e tu sentirai tutto quello che lui sente. Proverai ciò che lui prova.
C’è un film che da un’idea. Strange Days, della regista Kathryn Bigelow. (USA 1995)  Anno 1999. I protagonisti della storia hanno accesso a una specie di registratore celebrale, lo squid, che si vende illegalmente. Questa calotta (che si pone sulla testa) da la possibilità di sentire tutto quello che c’è dentro un’altra persona: sensazioni emozioni, pensieri… per esempio una persona costretta su una sedia a rotelle sente tutto ciò che una ragazza che corre coi piedi nudi sulla sabbia bagnata sente: vive la sua gioia, le sue sensazioni .. e le immagini del film possono dare l’idea di questo.. Poi c’è un assassino che sta uccidendo qualcuno, e persone che non possono impedirlo ma che provano tutto quello che l’assassino prova. La sofferenza che provano è indicibile.
Sentire anche accidentalmente che cosa un criminale incallito prova, sentire quei pensieri, e tutto il suo vissuto può essere un’esperienza devastante.
Parlo della mia esperienza del diavolo
Dovrei forse spiegarmi meglio. La cosiddetta tentazione del diavolo non è un suggerimento verbale o di pensiero esterno a noi che ci permette di riflettere tranquillamente di dire si o no.
E’ qualcuno che è entrato nel nostro corpo e noi siamo costretti a sentire il vissuto di un altro come se fossi io. Ma in un corpo c’è posto per uno solo. Io.
A volte il diavolo entra e semplicemente ci espone a sè. Non sapendolo, noi osserviamo ciò che c’è dentro il nostro corpo e pensiamo: “Io sono cosi.”
Immaginiamo il delitto che ci fa più orrore.
Ed ecco che il diavolo ci fa provare ciò che lui prova.
Vorrei che si immagini questa esperienza: su persone diverse e ignare produce diverse conseguenze, diverse reazioni.
Come minimo possiamo non essere affatto contenti di noi. Possiamo perdere fiducia in noi stessi.
A volte credo che il diavolo faccia questi “giochetti” proprio per questo fine. Non è affatto innocuo per noi.
Ecco un altro trucco tra i più facili per il diavolo ma non necessariamente innocui per noi. Questo è capitato a me.
Ero andata con un’amica al cinema, un film di grande importanza per la comunità in cui vivevo. Sarebbero state presenti anche la regista ecc.
Mentre ero li mi sentii pensare: “Come mi piacerebbe che J. fosse qui! “
Ecco che sentiti j di fronte a me che mi diceva: “Ciao, come stai?”
Solo un anno dopo capivo come da un lato mi faceva credere che io avevo affetto e desiderio per lui, e d’altro canto credevo che lui fosse davvero un tipo speciale. Non avevo mai avuto un fidanzato cosi. Nessuno appariva appena lo desideravo!
Con questo sistema si prende in giro il mondo!
Ecco un esempio che mi è venuto in mente che potrebbe riguardare altre persone, quelle che per esempio fanno messe nere.
L’idea di questo mi è venuta considerando che J. una volta alla mia offerta di regalargli un libro di suo gusto mi chiese di procurargli il libro:Il Grimorio di papa Onorio. Mi disse che era curioso ma di non sapere di che cosa parlasse. Mi citava solo il titolo e non il sottotitolo. Mi resi conto che mentiva. Che non poteva non sapere il sottotitolo, che era “Evocazioni diaboliche”. [Avevo anche io la lista dei libri da cui aveva scelto, e vidi che il titolo era completo di sottotitolo]. Non sospettavo nulla, allora, ma non mi parve il caso di regalare una roba del genere. Non ne parlai più.
Col senno di poi tuttavia ora sospetto l’uso che intendeva farne.
Recitare quelle evocazioni dentro qualcuno e fargli credere che desidera davvero evocare il diavolo…lo prega, con parole appropriate …
Il farsi poi vivo da fuori come a risposta di queste evocazioni da loro l’idea che lui ha il potere di captare tutto a ogni distanza. Come fosse simile a Dio.
In realtà ha scelta la sua vittima …
Una volta il diavolo J. ha raccontato la storia dello scorpione che promette a una tartaruga che se la portava dall’altra parte del fiume non l’avrebbe punta. Lei diceva: mi hai punto una volta, non mi fido. E lui. Questa volta è diverso: non ti pungerò, prometto.
Ma invece la pungerà e farà affondare. Ho afferrato ascoltandolo ciò che il diavolo personalmente voleva dire, e evidentemente parlava di sé: ognuno non può che seguire la propria natura. Fare promesse e non mantenerle è parte della propria natura.
E inoltre: i suoi poteri non sono quelli fatti credere …. evidentemente.
 
NOTA . R. Monroe racconta (v riferimenti) del come dopo un viaggio astrale, per sbaglio entra nel corpo di un altro e ne prova orrore. Immediatamente esce da quel corpo che non è suo. Evidentemente per il diavolo che ho conosciuto invece non era cosi.

NOTA.  Altri trucchetti che il diavolo faceva era fingere di essere lo spirito di un morto, un parente o altro. Ed era anche suo costume entrare nel corpo di un qualche “mago”. Dava l’indirizzo di una maga, che, sicuramente ignara non dubitava che a parlare fosse il suo spirito guida… Si serviva di questo per manipolare le opinioni degli altri su di lui (il che poteva anche condurre gli altri ad essere generosi con lui, e parlo prorpio di denaro o altri vantaggi economici), servendosi della autorità di un sedicente “angelo custode”, per bocca di altri che io ritengo fossero in buona fede.
Ogni lettore può pensare che a lui non sarebbe successo mai di farsi raggirare cosi, che queste persone da cui J. era circondato -essi stessi oggetto dei suoi sanguinosi trucchi- erano degli incolti ecc. Tutto il contrario.



Nota: il diavolo ha poteri limitati e si può approfittarne.

           Si sa che un diavolo può dare la morte ma non la vita.
Il diavolo non può agire contemporaneamente direttamente in due luoghi diversi. Può provare a produrre due distinte azioni perfino in luoghi separati, lavorando in anticipo perché un fatto succeda senza la sua presenza, per esempio infestando un luogo o indebolendo la forza vitale di una persona prima che un certo fatto accada, ma in definitiva lui non può essere nel corpo di due diverse persone contemporaneamente.  Se le due persone sono distanti, anche nella stessa stanza, il potere che sentono è certo diluito rispetto a quello che sentirebbero se fossero seduti vicini.
Questa informazione dice che se vogliamo, per esempio, fare un incontro all'insaputa del diavolo, ci conviene cercare di capire, se possiamo, quando il diavolo è occupato, e non può assolutamente muoversi. (Per esempio se in quel momento deve fare qualcosa in pubblico, come cantare, o discutere.. ). Io ho usato questo espediente, quando il diavolo che ho conosciuto era in vita. Conoscevo delle persone che conoscevo che mi dicevano quando certi incontri con lui avvenivano. Cosi mi potevo organizzare. [Una volta in cui un appuntamento fu spostato di mezzora me ne accorsi subito e in effetti trovai conferma dalla persona che mi informava: c'era stato uno spostamento di mezzora esattamente. Al tempo in cui non ero capace di difendermi  aspettavo con ansia questi momenti. significava avere un momento di sollievo ...].Ovviamente il diavolo fece di tutto perché io e la persona che mi informava interrompessimo i rapporti.
           Il diavolo ha potuto per esempio raggiungermi col suo corpo astrale o che dir si voglia in luoghi dove io stessa non sapevo che sarei andata, distantissimi. Gli occorre tempo, a volte forse anche ore (e del resto sapeva in qualche modo in che direzione del globo sarei andata) ma certo può davvero trovare noi fossimo pure "un ago in un pagliaio".E se vicino a noi, cosi distante, c'è un'altra persona, può memorizzare e raggiungerla, anche se non l'ha mai incontrata di persona e non ha mai visto una sua foto, per esempio.
Io non ho ancora capito come evitare di essere raggiunta, finora. Ho avuto l'impressione che entri nelle case dalle finestre, piuttosto che dai muri. Ho anche avuto l'idea che in edifici ristrutturati modernamente, con finestre chiuse ermeticamente, gli sia più difficile entrare, a meno che non segua chi entra. In ogni modo non sono certa. Potrebbe essere un caso.
           Per sfuggire al diavolo è opportuno usare il telefono piuttosto che gli incontri di persona. La rete, i blog permettono di mettere in difficoltà il diavolo. Infatti si può comunicare con molte persone, cosi che il diavolo non può assolutamente tenere dietro a tutti. E' un mondo che non può controllare se non in parte. Certo può cercare di capire come funziona e introdursi attraverso alcuni, ma è un mondo troppo grande per lui. Lui è sempre e solo un essere. Non sono più le decine di persone (magari anche più di cento) che può seguire in un modo o un altro anche perché si incontrano fisicamente tra di loro. Che lo informano facilmente di ciò che è successo. La rete sfugge a questo. Gli stessi nickname, i nomi e i luoghi inventati, gli renderebbero difficile o impossibile individuare le  persone.

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