vivamerlin vive

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martedì 31 gennaio 2012

MISURE ANTI-DIAVOLO: SPILLI DA SARTA, SPILLE A BALIA MODIFICATE E COLLANE CON PUNTE

Venerdì, 22 Maggio 2009

Del valore della punte ho già parlato. Ho scritto che il diavolo è una energia statica (si può percepire chiaramente come una presenza che si muove a mezz'aria ) che si scarica con le punte.Uno spirito che incroci una  perde forza. Se è lo spirito di un vivente porta con sé quanto meno la propria forza. Alla propria forza può aggiungere quella che ottiene appropriandosi delle energie altrui. Vampirizzare significa tempo e sforzo: lavoro. Scontrarsi con una pianta spinosa o con delle punte di qualche tipo significa perdere le energie.  Dunque ci sono probabilità che il diavolo scelga una vittima inerme, e non una che porti punte su si sé.
Ricordo come le punte siano una difesa tra le più antiche e diffuse, presente in diverse culture. Già gli antichi ebrei consideravano protettive le piante spinose. Anche, ho trovato le punte usate in Siberia a scopo protettivo (vedi nei riferimenti Adria Tassoni). Noi troviamo l’uso contadino dei chiodi, che mettevano nei materassi. L’ho ricordato altrove.
Se potessimo far cadere il diavolo  su una pianta spinosa ovvero su un mazzo di chiodi messi in un bicchiere con le punte in su come fiorellini gli faremmo un bello scherzetto.
La misura di un centimetro è quella che troviamo sempre nelle punte che si trovano nelle collane che si usano in Sudamerica a scopo protettivo. Possiamo presumere che la lunghezza di almeno un centimetro sia sufficiente allo scopo. La mia esperienza lo ha confermato.
Fissiamo dunque un obbligo all’uso di punte di perlomeno un centimetro.
Io uso le punte in questa forma:
1.      Spilli da sarta.
Li ho infilati nella imbottitura dello sgabello su cui studio e anche nellasedia imbottita del mio posto di lavoro. da il vantaggio di non sentire mai il diavolo che ci lavora comodamente poggiando o toccando quelle imbottiture. Si tratta di infilare anche completamente le spille da sarta dentro l’imbottitura spingendole dalla capocchia. Ci si dimentica poi di avere quelle difese, ma continuano nel tempo a proteggerci. Si potrebbero anche infilare nel materasso dalla parte del fondo, ma per proteggere dagli attacchi del materasso io trovo più sicuro semplicemente usare una plastica tipo tenda da doccia stesa su tutto il materasso, sotto il coprimaterasso.
2.      Collane con punte di un centimetro.
Queste collane le ho trovate nelle bancarelle e a quanto ne ho capito provengono dal Sudamerica. Hanno uno scopo protettivo rispetto al diavolo, alle azioni degli stregoni. Gli stessi stregoni ne hanno bisogno per difendersi dagli altri stregoni. E se non lo sanno loro…Il bello di queste collane è che fa rende i chiodi o le spine, diciamo, portabili direttamente sul corpo. infatti queste punte non costituiscono pericolo per la persona che le indossa.
Ce ne sono a una sola punta fissa, con la punta piuttosto grossa. Ce ne sono a due punte, fisse, che non costituiscono pericolo visto che si tratta di collari, diciamo, che stanno fissi al collo. Ce ne sono altre con 8 (otto) punte, di solito.  queste punte sono di forma cuneiforme. La parte più grossa, alla base, permette di passare dentro il filo della collana. Questi piccoli cunei si muovono liberamente attorno al filo. Per questo non mi è mai capitato di esserne punta. Infatti la punta se trova un ostacolo cambia posizione, non oppone resistenza. Direi che queste collane costituiscono un progresso decisivo rispetto al limitarsi a usare le punte come chiodi nel materasso o nel porre due piante di biancospino ai lati della casa come beneaugurante. (Ho visto una bella fotografia in un libro ) .
Io ho usato lungamente queste collane e ho potuto vedere che proteggono il punto del collo. Se si indossa una di queste collane si può essere attaccati sopra la collana, alla testa, oppure sotto. ma non si assiste più a un attacco complessivo che comprenda spalle e testa. è comunque un risultato! comunque è proprio vedere queste punte sudamericane cosi astute da poter essere appese che mi è venuta l’idea folgorante che segue, che permette di coprire quasi tutto il corpo di punte, di metterle dove si vuole senza pericolo.
3.      Ciondoli a due punte ottenuti spuntando spille a balia.
Un ciondolo a due punte si può ottenere spuntando una spilla a balia, eliminando cioè il punto che serve a chiudere e poi spuntando leggermente la punta viva. Devo dirlo, mi sento più sicura se la spunto appena un poco. le punte delle collane del resto non sono punte vive, sottilissime come un ago. E la mia esperienza mi dice che sono efficaci comunque.
La modifica alla spilla a balia sta nel tagliare  via la chiusura e spuntare la punta viva. Io l'ho fatto con un trincetto abbastanza piccolo, che ho comperato dal ferramenta, lungo circa 20 centimetri e con una punta, dalla vite in su, di 5 centimetri -
Avevo avuto in passato l’idea di piegare un pezzetto di filo di ferro  in modo che formasse un anellino e due punte. incollando e appendendo con una cordicella questa specie di ciondolo lo si sarebbe potuto appendere ovunque si volesse nel corpo. poiché la punta pende liberamente non costituisce pericolo.  Il tutto appariva difficile a realizzarsi. Tanto più che sarebbe stato necessario che il ciondolo fosse di acciaio.
 Mi sono accorta, questo è il mio piccolo "colpo di genio", che le solitespille a balia, con una piccola modifica, diventano un perfetto ciondolo a due punte. sono, diciamo, quasi pronte all’uso.
Occorre solo scegliere, perché la spilla sia adatta, il tipo di spilla, che fra l'altro mi sembra il più consueto, che ha, a una delle due estremità, un piccolo cerchietto, come un anellino, insomma un buchetto. Li possiamo fare passare una cordicella sottile cui appendere la spilla a balia.
Dobbiamo anche scegliere delle spille non piccolissime. Ogni punta deve essere lunga perlomeno un centimetro dopo aver spuntato la spilla. Si possono appendere anche più lunghe, ma francamente preferisco che siano solo un poco più lunghe di un centimetro.
Come fissarle? Si possono fissare con qualche punto di cucito la cordicella sottile, fare passare un capo dentro e poi fare un nodo, un fiocchetto. Io per il momento uso un metodo un poco spartano. Semplicemente mi servo di una spilla a balia che sia sicura, più piccola possibile. infilo nel buchetto di questa seconda spilla il filo della prima, chiudo con un piccolo nodo. La spilla è pronta, fatta da una spilla a balia piccola che sorregge il ciondolo formato dalla seconda. È chiaro? Spero di si, che non sia necessario che io accluda una fotografia.
Essendo punte che pendono da una cordicella, che deve avere una lunghezza di almeno qualche centimetro in modo che oscillino e si muovano con libertà, non costituiscono pericolo. Le uso ormai da diversi mesi. Le uso a decine, presumo ormai superino il centinaio.
Ovviamente non posso appenderle nella parte esterna dei vestiti. Ho applicato questo sistema estensivamente a un pigiama di cotone e a una maglietta di cotone che porto sotto, sulla pelle. Nonché, dimenticavo per pudore, su delle mutande pure di cotone. Si può appendere le punte sia in modo che le punte tocchino direttamente la pelle, sia, e credo che abbia lo stesso valore, dalla parte esterna. Il cotone difende noi il nostro corpo fisico dal contatto con le punte, e dunque ci è utile, ma un corpo disincarnato non è in alcun modo protetto dalle punte se le trova appese fuori o dentro un semplice strato di cotone.
Se un demone si avventa su di noi, tutte queste piccole punte costituiscono una barriera. Di fatto quella presa forte che il diavolo ha se non si usano punte ora non la può avere. Tuttavia devo dirlo: occorre che come minimo l’interno del corpo sia protetto bevendo acqua in cui per dodici ore si sia lasciato macerare dell’aglio tagliato a fettine. Diluite con del succo di limone, il succo di tutto un limone e anche con ulteriore acqua se necessario, o del succo di frutta di vostro gradimento, o sciogliendo dentro un poco di miele, se volete.
Ecco che facendo solo queste due cose, usando aglio e punte, voi ottenete una difesa molto grande.
Direte che orrore: ma a mali estremi, estremi rimedi. Io ho usato a difesa tante cose che si dicono protettive, come anelli con disegni particolari, che ho ancora alle dita perché sono carini, ma non servono a nulla. Solo per fare un esempio.
Dimenticavo: io evito con cura di appendere queste punte nei luoghi dove si possa rischiare che le punte incrocino gli occhi o la spina dorsale. Sto attenta a questo. Fatelo anche voi. Io metto delle punte nelle maniche del pigiama, ma non nell’ultima parte della manica.. insomma voi stessi state attenti al pericolo, evitate anche il minimo rischio. Stessa cosa per la spina dorsale.  Tutta la fascia della spina dorsale è scoperta. Io faccio cosi. fatelo anche voi. Prendete tutte le precauzioni che ritenete opportune. Anche, finora non ho messo punte né sui piedi né sulle caviglie. Le metto dentro dei guanti particolari, molto grossi, da cui le punte non possono uscire.
Posso solo dirvi cosa faccio io. Non mi prendo responsabilità per ciò che farete voi.
Queste due difese insieme sono importanti, ma ancora non del tutto sufficienti per tutto il tempo. non sempre avete voglia di bere l’aglio. E comunque può non bastare. Di fatto io uso anche le calamite e le piastre di acciaio.
I punti dove non si mettono punte si proteggono con altri metodi, piastre o calamite, e infine c’è l’olio canforato con essenze vegetali.. ovvero i composti come l’olio o balsamo di tigre o altro composto a base di canfora. Ne abbiamo parlato.
postato da: vivamerlin alle ore 05:38 | Permalink | commenti
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