vivamerlin vive

vivamerlin vive

martedì 31 gennaio 2012

MISURE ANTI-DIAVOLO. RICOMINCIANDO DA ZERO, DOPO LE VACANZE.

Mercoledì, 12 Agosto 2009

Nelle vacanze sono stata costretta ad abbandonare le difese, con la sola eccezione di una bella colalna di acciaio con una sola punta, di provenienza messicana (pare). Cosi ho poi avuto l'opportunità di rimettere, lentamente, nel corso di diversi giorni, una dopo l'altra le varie difese. Tutte si rivelano importanti.
Ricordo (per chi passa di qua per la prima volta, che il diavolo di cui parlo l’ho conosciuto quando era un uomo e dopo la morte il suo spirito continua ad agire malignamente. Poiché l’ho “sputtanato” vistosamente in vita, non manca, diverse volte al giorno, di farsi vivo con me.
Ho  fatto una vacanza di una settimana e non ho potuto usare le mie solite contromisure.
Forse per la fretta al momento della partenza ho racchiuso in un sacchetto di tela (di quelli che si portano in giro per fare la spesa) e l’ho messo in valigia. Tutto quello che avevo addosso era un reggiseno con poche punte che penzolavano con un filo rosso, quà e là. Nel tempo, molte erano cadute.
Inoltre, avevo, incorporata nel mio corpo, una certa quantità di aglio, preso in ogni modo che ho descritto nei post. Ma col caldo estremo del primo giorno di vacanze, tra la gente, ho avuto modo di sentire prima un odore di aglio che a me risultava gradevole, e poi ahimè da tutto il mio essere, sottoposta a un calore che pareva equivalente a quello di una sauna, da ogni poro usciva un odore più pesante.
Nel tratto molto lungo che feci in un treno sovraffollato cedetti più che volentieri il mio posto a un bambino piangente, che nel giro di poco vi si addormentò beatamente. Non avevo modo di farmi una doccia e  preferivo non stare al chiuso, nel limiti del possibile.
In tutta la settimana di viaggio non mi fu possibile consumare un po’ d’aglio, anzi che dico, neppure di cipolla… Le difese che avevo nel mio zaino consistevano in due blocchi identici, uno da tenere sul cuore e l’altro sul bacino, e ciascuno era costituito dall’insieme di tre cose: una piastra di acciaio, fissata agli indumenti con almeno tre calamite, una posta nella parte esterna dell’indumento, e due nella parte interna. Alla parte interna delle calamite era fissata una collana di punte comperate nel banchetto di una donna argentina. Questi due gruppi sono un poco pesanti e anche ingombranti. Avevo anche due pezzi di stoffa con molte punte appese, che aggiungevo al gruppo.
Dimenticai perfino di aver portato con me tutto questo.
Per una settimana restai praticamente “implume”, senza difese.
Ultimamente il diavolo-mago che conosco è molto indaffarato. Nel viaggio raramente ebbi modo di percepire chiaramente la sua presenza. Mi sentivo stanca. Al risveglio avevo la percezione che ero stata vampirizzata attraverso le dita.
Prima della partenza ero stata attaccata per giorni alla testa piuttosto brutalmente. Dal parrucchiere avevo sentito il massaggio alla testa non piacevole come al solito, ma fastidioso, anzi praticamente doloroso. E in diversi casi mi capitava di dimenticare delle cose che avrei dovuto ricordare. Mancavo di attenzione.
Per molto tempo lo spirito maligno in questione si attaccava alle dita delle mani, ogni notte, per succhiare le mie energie.  Poi avevo trovato modo di difendere le mani anche appendendo (si, la cosa è stravagante, ma cosa non si fa per evitare un danno ) delle punte, cioè dei ciondoli di punte non vive ricavati da spille a balia, a diversi anelli.
Il tutto ha una storia. Quando io avevo il cuore e la pancia e l’osso sacro scoperti il diavolo attaccava quei punti direttamente. Ora che mi coprivo di punte e delle altre difese l’energia veniva estratta dai piedi e dalle mani. Per questo cercavo di trovare difese varie anche per mani e piedi. Una volta difese sufficientemente le mani e i piedi, ecco che l’attacco andava a una parte che in quel momento dimenticavo di difendere: la testa.
Quando i miei amici arrivarono a casa mia offrii loro il mio unico ventilatore. (Del resto la loro stanza era più esposta al sole della mia. ) Mi ero liberata di alcuni ventilatori, regalandoli a mia sorella. Ora, per una notte, ero rimasta senza. Devo dirlo: al risveglio la testa mi doleva più che mai. Solo un lato della testa, in alto. Il lato sinistro. Il diavolo aveva approfittato subito della assenza del ventilatore per attaccarmi. E mi ha attaccato in cima alla testa, poiché ai lobi delle orecchie ho da diverse settimane, due piercing con due punte ciascuno. (Con tutti gli splendidi orecchini che posseggo, guarda cosa mi tocca fare!)
AVEVO GIÀ VISTO IN UN NEGOZIO UN NUOVO TIPO DI VENTILATORE, CON FUNZIONE ANCHE DI IONIZZAZIONE. Ora che avevo capito che la ionizzazione purifica l’aria, ero interessata. Inoltre costava 65 euro (sessantacinque euro). Non volevo passare una notte di più sottoposta a un tale lavorio. Dunque lasciai i miei amici e mi precipitai al negozio.
La seconda notte passò molto meglio. Non solo misi in funzione l’apparecchio nuovo, ma anche coprii la testa con una larga fascia elastica.
Dopo la partenza degli amici ho anche messo, quando dormo, una cuffia di plastica da doccia. Gli attacchi alla testa sono scomparsi. Una volta ho sentito il diavolo che vi si era infilato dentro, ma appoggiando la mano, visto che il diavolo non può passare la plastica, l’ho diciamo, schiacciato. La percezione di fastidio è prontamente scomparsa.
Ora mi chiedevo se tutte le numerose difese che usavo prima erano realmente necessarie.
Comunque, nel passare per le strade, noto in una bancarella delle cavigliere composte di un filo cui sono appese delle mezzelune e delle stelline: forme che hanno delle punte, per quanto piccole. Detto fatto, le compro e appena arrivata  casa le metto.
Non solo, cerco anche UNA FIBBIA PER CAPELLI CON STRUTTURA DI FERRO, IN CUI OCCULTARE UNA QUALCHE CALAMITA. HO TROVATO E COMPERATO UNA FIBBIA PER CAPELLI, DI PLASTICA, che è fatta di parecchi “denti” di plastica. Ritengo che, per il materiale plastico di cui è comunque formata, possa impedire che il diavolo mi lavori la testa con comodità. Inoltre forse le punte dei denti della spilla possano anche, eventualmente servirmi a protezione. È un fatto che un qualche disturbo la plastica al diavolo la dà. Non potrà avventarsi sulla testa nuda.
Ripresi le difese poco a poco, sperando che un numero inferiore di difese fosse sufficiente.
Ho cominciato con uno spicchio d’aglio, per bocca. POI LA SUPPOSTA DI AGLIO, FORSE IL GIORNO DOPO. MI SENTIVO MEGLIO, PIÙ SVEGLIA, DICIAMO. Poi fu l’ora dell’infuso d’aglio, per ottenere il quale occorrono dodici ore. Mettere le piccole fette di uno spicchio l’aglio nel bicchiere di vetro con acqua calda -io mi dimentico sempre questo particolare, e la lascio fredda – e poi buttare via le fettine di aglio e bere il liquido, dopo averlo stemperato con succo d’arancia. Ho pensato che era troppo poco e ho aumentato il numero di spicchi da mettere in infuso, due anzi poi tre.
Continuavo a sentirmi però stanca. Certo io ho l’abitudine di mangiare poche proteine e questo, come mi spiegava l’amica che ospitavo, che studiahealth education a scuola, è causa di stanchezza.
Cosi mi sforzo di mangiare le suddette proteine – in forma di tonno in scatola condito con aceto, per esempio, oppure del muesli composto di cereali e vari tipi di frutta, che prendo insieme ad abbondante yogurt - e mi sento in effetti meglio.
Tuttavia la mia forza di volontà appare scomparsa. Sembra che io non abbia la forza, la voglia, di fare nulla. In realtà io voglio fare diverse cose, ma è come se le forze non mi sostenessero. Non faccio che rimandare. Anche rispondere a dei messaggi mi appare faticoso. Rimando al giorno dopo, quando avrò le forze.
Sono alle prese con gli otto grossi volumi di:
LYNN THORNDIKE. History of magic and experimental science. Columbia University Press.
L’autore ha pubblicato il primo volume nel 1923 e lavorato circa quarant’anni per finirlo, negli anni cinquanta.
I volumi m’interessano poiché ci sono molti richiami ai “remedies” contro la magia e i diavoli.
Non so ancora se troverò qualche spunto utile dal punto di vista pratico. Nel primo volume, che concerne A history of magic and experimental science during tre first thirteen centuries of our era, c’è una invocazione agli dei perché sia punita una maga. ( a pag. 19 del primo volume). Le parole usate per descrivere le azioni di questa strega potrei usarle anche io per Junk.
… because of  the evil they have done,
Of  the impure things which they have handled.
May she die! Let me live!

           May her words return to her mouth, her tongue be cut off.

Il componimento è piuttosto lungo. E io comincio a essere stanca di nuovo. Infatti mentre scrivo il ventilatore ionizzatore è distante di parecchio. (Sta nella posizione in cui lo metto quando dormo, ai piedi del letto ). Ho tolto le difese alle mani per poter battere a macchina, il mio viso è scoperto, i piedi sono improttetti.
            Ieri notte ho anche ripristinato il mio pigiama con punte appese nella parte interna, che sono molto numerose, dappertutto. Le punte sporgono anche sui polsi e sulle caviglie.
Col caldo, non metto altri indumenti con punte, che aumenterebbero le difese.
Ho anche riportato in auge la cintura, ma ne ho costruito una più leggera, sostenibile con il caldo, su cui ho fissato 4 (quattro punti calamitati). E ho aggiunto vari punti calamitati sul reggiseno e mutande, esattamente come prima, come ho scritto nel post apposito, l’ultimo della lista. E ieri sera ho messo sulla testa un pochino di balsamo di tigre. E di fatto non ho dolori alla testa.
Riportando in auge tutte le difese mi sono svegliata abbastanza bene e ho potuto scrivere tutto ciò. Però ora vado a riposare un poco.

Da notare: Ho dormito senza mettere alcuna plastica sotto il coprimaterasso. E credo che si stia meglio che con la plastica. Ma mi sono sentita di farlo perché ho dormito finora sul duro: il coprimaterasso su due tappeti, di cui uno di materiale sintetico. Finchè starò comoda sul duro, continuerò cosi.
POST SCRIPTUM (due giorni dopo). Dopo una ulteriore notte in cui mi sono svegliata rendendomi conto di essere stata vampirizzata dalla mano sinistra, sono ricorsa velocemente all'uso di un balsamo di tigre. Di produzione cinese, quello bianco. (Ha una base di canfora, come gli altri). L'ho passato su mani peidi nuca viso e collo. (Anche per via del caldo le ho lasciate completamente improtette. Certo avrei potuto passare il balsamo la sera tardi, ma non l'ho fatto). Ora, dopo aver di nuovo dormito, sono sveglia e mi sento bene. Credo però che il balsamo funzioni solo per diverse ore dopo averlo passato. Mi  viene in mente la mia visita a un museo di Washington (D.C.) dove si potevano ammirare le tute degli austronauti. C'erano varie cose in vendita, per esempio bustine di cibo liofilizzato identiche a quelle che gli austronauti portavano in volo. Speravo che vendessero anche le tute spaziali, ma non era così. Chissà forse avrebbero potuto servire anche a me? In ogni caso occorre che io ricordi anche a me stessa quanti progressi ho compiuto in questi anni, nelle difese. Una volta, quando non avevo difese, i dolori fisici e psichici erano cosi gravi che sono sfuggita a stento al suicidio. Ora posso sentirmi stanca o anche sentire dolore in un punto specifico, ma so come trovare riparo, seppure, in certi casi, solo temporaneo. Per ciò che riguarda sopratutto l'aglio e il balsamo di tigre, la loro utilità si perde nel passare del tempo e occorre usarle ogni giorno.

Nessun commento:

Posta un commento