vivamerlin vive

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martedì 31 gennaio 2012

Misure anti-diavolo 2009: sono molto più efficaci di quanto immagini

Giovedì, 28 Maggio 2009

In questo blog descrivo misure capaci di diminuire in misura assai consistente i danni prodotti dal diavolo a livello fisico/psichico. La ricerca è andata avanti e sono orgogliosa  dei progressi compiuti. Ci sono novità assolute sia nell’uso delle punte – ho inventato un ciondolo che punge il diavolo ma è inoffensivo per noi -, sia del balsamo di tigre sia di quello dell’aglio. Ho introdotto poi una piastra portatile di acciaio chirurgico antiodore che si è rivelata di grande importanza come difesa.

Dopo quasi un anno e mezzo sono tornata ad aprire il blog e forse non sarei tornata se non avessi raggiuntoimportantissimi miglioramenti nelle misure contro spiriti maligni eccetera.
Rido per i commenti che avete fatto sul mio blog e altrove.. Mi riempie di felicità scoprire quante risate vi ho fatto fare… prima o poi mi darete fiducia.
Ho il dovuto entusiasmo per scrivere un post con l’insieme delle difese rivedute e corrette. Certe sono sostanzialmente nuovo (la piastrina di acciaio ), per certe ho aumentato magari la quantità (punte: e qui ho avuto un piccolo colpo di genio…), per certe ho trovato una applicazione in più… e di certe ho solo scoperto l’importanza decisiva (l’olio di tigre e altri prodotti a base di canfora).

Il pudore mi impedirebbe di dire che ho molto pregato in certi momenti perché la mia ricerca andasse avanti. Ma sarei vigliacca se non lo dicessi: ho pregato la Madonna in particolare e suo figlio. Trovo conforto e aiuto nel pensare a loro. La ricerca è andata avanti in misura sorprendente. Anche se non è finita.

DUNQUE VI INVITO A PROVARE le contro-misure E RACCONTARE GLI EFFETTI, NON IMPORTA SE SIATE O NO TORMENTATI DAL “MALIGNO”. Che può avere un aspetto qualunque..
Dunque comincio.

Si tratta di tutte le difese che io uso al momento. Tutte sono necessarie, cosicché posso raccontarle in qualunque ordine.


1. PIASTRE DI ACCIAIO CHIRURGICO

Piastre di acciaio chirurgico per coprire ciascuno i punti più importanti del corpo. Io ho visto per caso in vendita delle piastre DI ACCIAIO made in China che sono vendute come “saponi anti-odore”. Sulla confezione che le avvolge sta scritto: Odor remover. (Costo: io le ho comperato per quasi sette euro l’una. Vi prego di escludere che io cerchi di fare pubblicità alle suddette piastre). Non mi è capitato di vedere altre piastre DI ACCIAIO vendute in giro –non ho neppure idea di come cercarle, esattamente - e dunque ho provato queste. Vanno appese o fissate in qualche modo a coprire punti  determinanti. IL CUORE, IL BACINO A SINISTRA DELL’OMBELICO SONO I PUNTI PIÙ ESSENZIALI.
Dissolvono l’infestazione di cui il diavolo può essere carico (se fuori non piove o è vento), impediscono che il diavolo entri con forza in quei punti. (I maghi stessi si servono di piastre di acciaio o di ferro per proteggersi dei “colpi di ritorno” .. Suppongo di un altro mago che gli renda la pariglia. Io non ho mai visto partire da me alcun “colpo di ritorno” !).  Mi è parso che renda più difficile al diavolo scovarci, scoprire la posizione dove stiamo (a meno che naturalmente non stiamo in casa o posti dove stiamo di fisso ...)
Sono abbastanza portatili: otto centimetri di lunghezza, quattro di larghezza e due millimetri di altezza. Andando in giro è difficile portarne addosso altre. Ma ricordatevi che al soldato medievale  andava molto peggio …
Prima di dormire invece ne fosso altre, praticamente una la fisso vicino al collo per proteggere la testa, una alla cintura , una la fisso addirittura fuori dal pigiama, proprio sul cavallo dei pantaloni. (Non crediate che vi voglio far ridere apposta..). Insomma usa la tua creatività. Chi più ne ha più ne metta..
Come fissare addosso le piastre? Io le fisso tutte e due agli indumenti intimi con delle calamite. Quella sul cuore la tengo anche appesa al collo con un filo rosso (oltre che fissata al reggiseno con calamite).
Ricordiamoci che queste piastre hanno un buco da un estremità e questo può servire a cucirle in un punto degli indumenti. Certo è pesante, non è come fissare un bottone..

L’uso di queste due piastre ha un’estrema importanza.

ATTENZIONE: l’uso delle calamite può avere controindicazioni serie, soprattutto a chi ha problemi di cuore o ha subito operazioni. So che in questi casi è totalmente da escludere. Inoltre ho l’impressione che faccia salire il battito del cuore, il che non a tutti fa bene. (Io ho la pressione bassissima). Dunque prima di usarle informatevi per bene. Io cercherò anche di farlo, e vi informerò.



2. CALAMITE.


Sto parlando di coppie di calamite che si possono fissare su qualunque punto degli indumenti intimi.
Io ne ho limitato molto il loro numero, per evitare che il lavoro per metterle e toglierle fosse ridotto al massimo. Che si evitasse quel continuo attirarsi delle calamite tra un punto e l’altro, che ovviamente dava fastidio, non escluso qualche livido quando le calamite attraendosi con forza sbattono le une contro le altre. Cosa che porta anche alla loro rottura e dunque a doverle rimpiazzare.

Attenti dunque a maneggiarle con cura, a tenerle ben distanziate. Ad avvicinarle con calma una all’altra, tenendole stabilmente con le mani. Quando si avvicinano tendono a roteare per disporsi l’una sopra l’altra. Assecondate il movimento con grazia. Per staccarle l’una dall’altra fatele scivolare, non cercate di sollevarle l’una dall’altra come su l’una fosse il coperchio dell’altra. Nella pratica si impara.

Ne ho parlato molte volte, non sono diverse da quelle precedentemente descritte, solo il loro numero è inferiore, e semmai aumento la forza di ogni singolo punto calamitato aumentando il numero di calamite, che si sovrappongono naturalmente alle altre. A volte mi capita, in punti che lo permettono, di usarne tre per lato, dunque sei per ogni punto. Sul cuore a volte mi sono trovata con queste piccole pilette di calamite.

Dove e come comperarle? Cliccando su magnets, in Internet se ne trovano. Devono essere comperate preferibilmente senza supporto, poiché nude occupano meno spazio, si vedono meno. Peraltro avere un supporto –che è isolante in qualche modo, essendo per esempio di legno o plastica - significa impedire che per esempio passando vicino a del ferro – la sedia della biblioteca o del bar o il sedile dell’autobus .. - la nostra maglietta scatti con le sue calamite e vi si attacchi… con il relativo piccolo rumore e il nostro cauto sforzo per staccarle… La gente in realtà in generale non ci fa assolutamente caso.

Io  a lungo comperavo delle calamite che si vendono per appendere le tende. Dunque le trovavo nei mercati rionali e nei negozi di ferramenta. Ora ho trovato una donna che le tiene nella sua bancarella senza supporto, e naturalmente costano molto meno.

Più sono piatte e meglio è. Non devono essere troppo piccole.. Devono essere circolari. Che forza devono avere? Ho scelto, come prima, quelle che hanno la forza di tenere sollevati  circa 100 grammi di ferro. Sono forti ma non troppo. Si rischia qualche livido, se non si sta attenti, ma non più di questo.

ATTENZIONE: Non datele ai bambini! Non sono giocattoli. POSSONO COSTITUIRE UN PERICOLO.

Ora posso dire dove fisso io i punti calamitati.

In cima alla testa o verso la fronte se avete capelli forti potete fissare un punto calamitato. O metterlo in un copricapo.

A uno o ai due lati del collo sarebbero appropriati a protezione del collo e della testa.

All’altezza del cuore ho finito per metterne 5 (cinque) distribuendole per tutta la circonferenza del busto. Dipende da quanto larga è detta circonferenza perché si possa diminuire il numero di gruppi calamitati o addirittura, se siete molto robusti, aumentarli.
Io ne metto uno sul cuore, forse un poco più a sinistra. Poi due sotto le ascelle, e due dietro sulla schiena, ai lati della spina dorsale, lontani abbastanza tra di loro da non attrarsi.

La cintura alla vita la porto solo la notte. Fisso 4 punti calamitati, due davanti e due dietro. cerco di fare si che non si attirino con quelle che ho fissato sopra, sul reggiseno. cosi in generale fisso quelle sul reggiseno in alto. Se vedo che si attirano ancora cerco di portare ancora di più verso l’alto le calamite sul reggiseno.

Ora le mutande. Fisso solo tre punti calamitati. Uno sta sul bacino. È all’altezza dell’ombelico, ma oltre l’ombelico stesso, alla sua sinistra.
Del resto è li che ho fissato il punto dove mettere la piastra di acciaio. Questo punto è derivato dalla crescita della mia conoscenza, a seguito della lettura del libro “El fantasma de los vivos” del ricercatore H. Durville, dove si sostiene che le persone che mandano il loro spirito fuori del corpo lo mandano in quel punto. Tutto questo mi ha fatto dare un senso a una cosa che non riuscivo a spiegarmi: da quando il diavolo ce l’ha con me, mi ha sempre massacrato in quel punto. Ho punti rossi frutto di colpi  di “ago” – l’anima del diavolo che si assottiglia tanto da pungere come fosse quasi un vero ago …- e avuto dei dolori che mi costringevano a letto per ore. [Una delle difese che mi diedero sollievo in passato fu bere molta acqua calda bollita per 15 minuti e tenuta nel termos. Di questo ho parlato nel blog ]. Ora ho capito che ciò che il diavolo colpisce in quel punto è l’anima della persona. Colpendo l’anima, colpisce la persona nel modo più completo.
Dunque ora piuttosto che mettere genericamente le difese sull’ombelico le metto spostate più a sinistra. E il vantaggio l’ho visto. Il porre l’acciaio sopra quel punto ha costituito un vero progresso nelle difese.

Il secondo punto calamitato sta a difesa dell’osso sacro. Una difesa in più nello stesso punto che viene difeso dalla supposta d’aglio.
Il punto calamitato si mette dietro, al lato della spina dorsale dal lato destro, non molto lontano dall’osso sacro. Non deve importunarlo, ma stare vicino.
Il terzo punto rafforza il lato in cui sta l’anima (o dove l’anima comincia), ma dietro. E lo metto in quell’incavo che sta nei glutei, ai lati, ma lo metto solo dal lato sinistro. Lontano abbastanza fa ciascuno dei due altri punti calamitati e anche dalle calamite poste sulla cintura.

Un punto calamitato sul cavallo dei pantaloni è a rischio di “attacco” da parte delle altre calamite.

Sulle gambe ho messo un solo punto calamitato dietro un solo ginocchio, e con i supporti di legno in modo che non vadano a attaccarsi in giro..
Sui piedi e le caviglie a volte è necessario fare un notevole sforzo.
Se si è scoperti sul cuore o il bacino, l’osso sacro, il diavolo si accontenta di colpire quelli. Se difendo questi punti chiave allora cerca altri punti da attaccare. Cosi che si possono sentire crampi insoliti nei posti più insoliti.
In linea generale io ultimamente indosso cavigliere e mezze calze, dove metto alcuni punti calamitati. Cerco anche di usare supporti isolanti (come prima accennato) per evitare che vadano a sbattere le calamite di un piede contro quello dell’altro..

Di notte cerco di mantenere le mani  in guanti. Dentro questi guanti che sono semplicemente come sacchetti di materiale sintetico, ma morbidi e comodi, metto un gruppo calamitato per guanto. Metto il gruppo dentro il guanto, attaccato tra il posto per il pollice e il resto del guanto. Cosi che non si attacca con forza all’altro guanto, se le mani si toccano.

Per ciò che mi riguarda, ho notato che un punto è maggiormente difeso se aggiungo calamite in un punto. Invece delle due calamite esenziali a formare un punto, se ne aggiungo anche solo una in più dal lato della pelle, la mia difesa sembra essere più efficace.


PUNTE ! Mia creazione fatelo-da-te: ciondoli a due punte ricavati da spille a balia.

Ho messo a punto, ideato un ciondolo a due punte che chiunque può costruire. Il vantaggio di questo ciondolo è che può essere appeso in ogni parte del corpo ed essere del tutto innocuo per chi lo indossa. Il vantaggio è che il diavolo che si avvicina alla pelle può essere punto e perdere le sue energie. Una cosa che aborrisce.

L’effetto delle punte è di rendere il diavolo molto attento a dove mette i “piedi”. Anche, se si trova dentro il corpo, non può più sgomitare a destra e a manca, ma deve essere delicato, poiché se cozza contro una punta, mentre sgomita appunto perde le forze, è come se venisse ferito. Dunque fa diventare il diavolo più delicato.

Come fare se si sente che il diavolo è dentro il nostro corpo? Ecco cosa si può tentare di fare sapendo che abbiamo sulla pelle le punte: cercare di farcelo finire contro. Come? Muovendoci in ogni modo, rotolandoci sul letto, cosi che lui sia a sua volta sbattuto, scosso, e fatto cadere sulle punte. Credo che serva.

Possiamo anche battere come fossimo un tamburo, ritmicamente, con le mani, sulle parti infastidite.

Ma come si fa a fare il ciondolo?
Occorre avere spille a balia. Che siano di acciaio. Che siano di acciaio perché se fossero di ferro verrebbero a fissarsi sulla prima calamita che incontrassero, e questo non le farebbe più muovere liberamente.

E che siano del tipo che ha un piccolo cerchietto da una estremità. Insomma un buchetto che è necessario per passare il filo per appendere.
Ancora: si comperano due spille a balia di una certa lunghezza. Tagliata la parte della chiusura, la punta che si ottiene deve essere lunga almeno un centimetro.
Dunque ecco l’idea. Si spunta la spilla. Si taglia via il pezzo che forma la chiusura, e poi si spunta anche l’altro lato, il limite della punta viva, che a me comunque fa paura. Ora abbiamo un ciondolo: ci sono due punte e un buchetto da cui possiamo passare un sottile cordino.
Per essere innocuo per noi, il ciondolo deve appunto ciondolare, essere appeso in modo che si muova liberamente, che spontaneamente modifichi la  sua posizione quando trova un ostacolo. Dunque dobbiamo farla pendere almeno di alcuni centimetri da un punto della stoffa.
Siamo all’ultimo problema: come fissare sulla stoffa, sull’indumento stabilito, il ciondolo a due punte? Semplice: cuciamo il filo lungo abbastanza da lasciar pendere il ciondolo di alcuni centimetri.
Oppure, per i pigri e per i primi tentativi: appendere il filo a un’altra spilla a balia, che può essere –anzi è preferibile che sia – piuttosto piccola. Serve solo ad ancorare il ciondolo. si passa il filo nel cerchietto della seconda spilla, quella piccola e intatta, si chiude il cordino o grosso filo, con un nodo, e abbiamo due punte. Possiamo addobbare indumenti intimi o pigiami con quante punte vogliamo. Io comunque evito di fissarle in punti che abbiano il minimo rischio di toccare gli occhi, la spina dorsale…

Naturalmente si usano altre punte a difesa personale, come in particolare le collane a punte, solitamente provenienti da paesi sudamericani Comunque ho trovato una collana che ha tre punte di cui una di due centimetri e mezzo di lunghezza e mezzo centimetro di diametro alla base.
Sono molto utili. Io le uso sia al collo, il che ci assicura che se il diavolo ci attacca, dovuto alla collana non ci attacca sul punto della collana ma sopra o sotto la collana. Ammetterete che è già qualcosa!
Devo a queste collane l’idea di come si costruisce una punta che può stare innocuamente appesa al corpo. Queste punte ruotano intorno al filo della collana liberamente. Non pungono  mai la persona.
Una loro particolarità  è che hanno spesso particolari di ferro, il che le rende un poco inadatte a stare vicino a calamite. per questo evito di mettere calamite sul collo, quando le indosso.

Cercherò al più presto di inserire foto di queste collane. Di fatto ne ho diverse.


AGLIO IN QUATTRO MODI! Una novità di fondamentale importanza.


CREDETEMI, CI HO PROVATO A RESTARE SENZA L’UNO O L’ALTRO modo d’uso dell’aglio, MA TUTTI e quattro sono importanti: la difesa è migliore, vi sentirete meglio quando li usate tutti.
Comincio da quello che ho aggiungo ora. si tratta di un infuso di aglio. la sera mettete dentro un bicchiere d’acqua degli picchi d’aglio tagliati a fettine sottili. Al mattino scolate l’aglio e buttatelo. Ora aggiungete all’acqua il succo di un intero limone. poi se volete diluitelo con altra acqua, aggiungete un poco di miele o del succo di frutta. Lo scopo è renderlo gradevole tanto che lo beviate. Se è troppo concentrato magari non riuscite a berlo.
L’effetto positivo di questo modo d’uso è che velocemente si distribuisce nel corpo. L’effetto su di me è che dopo aver assunto questo infuso ho sentito molto di meno la presenza del diavolo dentro il corpo, magari concentrata in un organo. Non era piacevole e sentivo dolore, come se la parte fosse malata. Ora sento molto meno questa presenza e dunque l’infuso d’aglio è entrato di diritto nell’insieme delle contro-misure. Se prima il diavolo, anche essendo coperta, diciamo, di punte, si asserragliava in un organo, be' ora non lo fa.


E naturalmente la difesa sempre molto importante, che salva il nostro senso dell’equilibrio e la nostra energia sessuale ed è lo spicchio d’aglio come supposta. (Io ritengo che se avessi sempre usato questo metodo ora andrei ancora in bicicletta. Invece non vado perché il mio senso dell’equilibrio è stato cosi compromesso dal vampirismo selvaggio del mago/diavolo che le poche volte che ho inforcato la bicicletta sono caduta. E dire che una volta andavo normalmente in bicicletta da Berkeley a chissà dove…
Logicamente occorre mettere al supposta sempre prima di andare a dormire, poiché è nella notte che gli spiriti si infilano a dormire nei corpi dei vivi (come dice, se non erro, l' enciclopedia britannica.. ma controllo..) e si nutrono delle loro energie. Questo spicchio dice loro di andarsene.

Anche dopo pranzo se si dorme non è affatto una cattiva idea mettere una supposta. Fra l’altro questo è un uso che non da odore.


Sulla quantità da usare non so precisamente.
Comunque mai ho letto di una cura di aglio che superi l’uso di una testa al giorno, perciò direi che questo deve essere il nostro limite massimo, mettendo insieme i diversi sistemi.Personalmente mi sembra di consumarne in totale forse mezza testa al giorno.
Cioè più spicchi per l’infuso –in quantità variabile, dipendendo anche dalla voglia che ho di tagliare le fettine-, due spicchi piccoli da tenere in bocca tra denti e guancia, uno almeno prima di dormire da mangiare col cibo o semplicemente facendolo a pezzi coi denti e buttandolo giù con un po’ d’acqua.
Secondo me l’infuso d’aglio può permettere un consumo di diversi spicchi di aglio, essendo, se l’infuso viene diluito, abbastanza leggero da sopportare. Credo anche che lasci meno odore.
mentre mangiare più di uno o due spicchio di aglio al giorno mi pare sia troppo pesante.  Penso sufficiente mangiare uno spicchio prima della pennichella pomeridiana, magari più piccolo, e uno più grande la sera , prima di dormire. In ogni caso è necessario prenderlo prima di dormire la sera.

Come cavarsela con l’odore? Bevendo Yogurt.
Se interessa posso fornire una ricetta facilissima per farlo in casa, servendosi solo di un po’ di yogurt Yomo, che ritengo il migliore per lo scopo, e del latte intero. È ottimo e si risparmia denaro.
non dimenticate, insieme all'aglio, l'importanza che hanno anche la cipolla e l'aceto crudo.


       Olio di tigre, balsamo di tigre e altri composti scotta-diavolo!

Il balsamo di tigre anche in minima quantità allontanata immediatamente la presenza del diavolo. Cosi fanno anche altri liquidi. L’olio di tigre, l’Essential embrocation.. tutti composti a base di canfora… che tradizionalmente è considerata difensiva rispetto al diavolo.

Mi è sembrato che questi liquidi abbiano l’effetto di impedire che il diavolo si avvicini e si appoggi o entri nel corpo.

Quando siamo in difficoltà perché c’è un punto del corpo che le altre difese non riescono a proteggere, la soluzione è sicuramente di massaggiare la parte con un po’ di olio o balsamo elencati prima. Può servire anche un liquido antizanzara …

Ma attenzione a non avvicinare questi composti agli occhi o alle narici  … avvicinare la mano in cui avevo messo dell’antizanzara mi ha fatto l’occhio molto rosso. Sono andata al pronto soccorso. Tuttavia è poi passato tutto in qualche giorno, senza l’aiuto di alcun collirio.

Si potrebbero anche distribuire minuscole quantità di questi liquidi - o di spray venduti per purificare l’ambiente - sul letto prima di dormire, sulle coperte o anche lenzuola. Io non li amo molto, ma il loro valore protettivo è indiscutibile..
Bisogna solo sapere se possono costituire un pericolo per la nostra salute.

Per ciò che riguarda il balsamo di tigre - che io preferisco perché è forse più persistente degli altri e perché non temo che si rompa come può succedere con una bottiglietta di vetro che contiene un liquido – e altri di questi composti, parrebbe che non si debba eccedere.

Si possono annusare, passare sui vestiti (dove non si possano macchiare, ovvio) e sulla pelle. Anche sui capelli, che però poi appaiono untuosi ..

Si può passarne un poco in cima alla fronte, sotto l’occhio sinistro, sotto le narici –senza assolutamente toccare le narici stesse – dietro le orecchie e in generale usarlo come profumo. Nei punti dove duole.
Occorre però variare, anche di poco, il punto di pelle su cui si applicano.

Comunque è assolutamente necessario portare una confezione sempre con sé e usarli al più presto quando ci si sente anche solo stanchi o infelici. Molte volte mi sono sentita meglio all’istante. E questo mi ha fatto inserire questi liquidi tra le difese maggiori.

Ecco i componenti dell'olio di tigre/Tiger Oil: Methylis Salicylas, Turpentine Oil, Eucalyptus Oil, Clove Oil, Cinnamon Oil, Thymol , Camphor.
L'olio di tigre è proibito per le donne incinte.
Si usa solo esternamente.
Non usare il prodotto sulle mucose, per esempio occhi, cavità orale, sulla pelle escoriata, o un punto infetto.
Ci sono molte altre indicazioni e raccomandazioni denro la confezione che dovete leggere con cura.


Non ho parlato dell’uso del ventilatore -ventilare l'aria - e della plastica - che è l'unico materiale che non può esere attraversato dal diavolo - di cui parlo in altri blog, ma resta invariata la loro importanza. ne ho parlato in diversi post. ne parlerò ancora in un posto sulle difese ambientali, che prensentano alcune positive novità.
Non ho usato le pillole tibetane e la piramide, ma non vanno dimenticati nel panorama di cio che serve.

Ci sono direzioni di ricerca che in questo periodo ho temporaneamente messo da parte: il complesso piia da nove volt - calamita, oppure anche i tessuti a fibra di carbonio.
Ho cercato di pensare come costruire un angolo protetto, ma non ho fatto sufficienti progressi per poterne parlare.
Nota: Durante la mia lunga assenza ho ricevuto mesaggi di persone in pericolo, di persone che mi prendevano in giro, ma nessuno che dicesse. Ho provato! Bene provate. Anche se il diavolo non fosse su di voi, cosa che mi auguro, la cosa sarebbe utile per la ricerca.

postato da: vivamerlin alle ore 22:49 | Permalink | commenti (4)
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