vivamerlin vive

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martedì 31 gennaio 2012

IL MAGO APPARE IN ASPETTO DI “DIAVOLO”: perché?

Mercoledì, 27 Maggio 2009

A distanza di tempo rifletto sul perché il mago Junk abbia fatto apparire figure ( apparizioni ) che evocano il diavolo cosi come lo vediamo nelle rappresentazioni dell’arte. Certamente queste figure simboleggiano la cattiveria del diavolo, ma non sono il suo aspetto naturale. ( Dell'aspetto naturale del diavolo ho parlato in un recente post. )

Credo di avere già accennato a queste apparizioni.
Nella mia vita le apparizioni fecero la loro comparsa solo a 38 anni con la faccia del mago. Mi dava un consiglio.
La seconda, credo qualche anno dopo, fu quella del diavolo.
Mesi dopo vidi in un lampo la faccia stravolta di una strega nella quale era riconoscibile una donna conosciuta sia da me che dal mago.
Solo nel tempo ho capito che la faccia del diavolo o della strega o di qualunque altra cosa mi apparisse era sempre formata dallo stesso spirito del mago, che aveva l’abilità di apparire nella foggia che voleva. Per esempio una volta apparve in forma di un paio di grosse labbra che si muovono nello spazio mentre si sente la sua voce arrabbiata.. una volta fu il viso di mia nonna novantenne che mai era apparsa prima, anche quando vivevamo distanti ed era stata molto preoccupata per me, e ora invece mi appariva senza alcuna ragione, mentre lei in corpo fisico era sveglia e distante di pochi metri!

La seconda apparizione della mia vita accadde quando appunto mi apparve l’immagine di un teschio con barbetta e occhi vibranti dentro il viso di un giovane uomo , che in quel momento si trovava a pochi passi da me. Eravamo in piedi tutti e due in cucina, in mezzo ad altra gente.
Un momento prima dell’apparizione ricordo chiaramente che avevo visto il mago Junk entrare dalla porta d’ingresso, vedere la scena che si svolgeva in cucina e passare oltre. Stava entrando in una stanza tranquilla dove si poteva rilassare e dunque poi concentrarsi per apparire ..


Dopo quell’episodio io non frequentai più il giovane uomo, chiamiamolo Angel. Ora lo trovavo antipatico.
Non sapevo come mai io avessi visto quella cosa. Non ne parlai mai a nessuno. Pochi mesi dopo, vedi le coincidenze, uscivo con il diavolo Junk.
Non ripercorro tutti gli elementi, ma il senso nel tempo mi è apparso chiaro. Junk aveva adocchiato da anni una preda: me! E lavorava su quello. (Per esempio apparire per darmi un consiglio era stato un modo per entrare nella mai immaginazione). Ora vedeva in Angel un uomo molto più giovane e bello di lui, con cui lui anziano con pochi capelli e bellezza tipo statua di Botero, non pensava di poter competere. Negli ultimi tempi Angel e io eravamo andati in giro insieme un paio di volte.
Ecco perché Junk si liberò di un tenuto rivale. Non ho dubbi su questo.
Io non ricordo di aver sentito parole estranee che mi suggerissero l’interpretazione che era meglio evitare Angel.
Ma prima della apparizione dell’immagine del diavolo - e io non ero consapevole che una cosa è l’immagine del diavolo e un’altra cosa il diavolo stesso – avevo l’impressione che Angel mi infastidisse, che mi stesse troppo vicino, come se si prendesse troppa confidenza.
Anche  a questo livello Junk fu attivo, nel manipolare le mie percezioni. E magari anche quelle di Angel, cosi che comportamenti ed emozioni venivano stravolte.
Cosi l’apparizione del diavolo pareva rendere manifesta una impressione negativa che negli ultimi giorni si era formata in me. Che questo mago fosse un diavolo che mette zizzania era vero. Creava dissidi dal nulla.
Ma quell' interpretazione dell’ apparizione era completamente sbagliata. Se Angel fosse stato il diavolo non avrebbe avuto motivi di formare un’immagine di diavolo in sé,   per di più in presenza di una donna che gli interessava. Comunque, è importante puntualizzarlo, io non ho mai detto una parola contro Angel, eccetto che mi era divenuto antipatico. Non ero del resto sicura che la visione/apparizione fosse opera del mio inconscio. Non avendo dimestichezza con la materia tutto era incerto e giustamente non feci parola con nessuno.

Passo alla seconda apparizione del diavolo, anche più inquietante. E qui uno scheletro marrone scuro intero si staccava da Junk a partire dai suoi piedi per scomparire dalla finestra.
Ne ho parlato in questo blog ma di recente ho fatto alcune ulteriori riflessioni su quell’episodio.
Quella sera stavamo chiacchierando tranquillamente quando, entrato nella mia stanza con me si buttò sul mio letto con l’aria di dire: “lasciami da solo”, ma senza dire in effetti neanche una parola.
Andai in cucina per qualche momento, poi mi chiesi: “che fa quest’uomo?” Non telefonava, non aveva cellulare, non era stanco e non aveva dato giustificazione per il suo comportamento.
Ho già raccontato di come lo vidi con la fronte luminosissima, la testa sporgente fuori del bordo del letto, che sembrava parlare, ma senza aprire bocca, con grande intensità. Un'intensità più grande, molto più grande di quando lui parlava, con me o con chiunque. Lo conoscevo ormai da molti anni e mai avevo visto una cosa cosi. Sembrava che lo sforzo di comunicare lo sottoponesse a uno sforzo molto grande. Ma nessuno era presente. Di fatto la sua faccia era rivolta verso il muro. Oltre il quale c’è la strada.
Pensai: “Quest’uomo è un diavolo”. Credo che anche nel Medioevo avrebbero pensato cosi: ma voi che spiegazione avreste dato?
Invece di uscire mi sedetti nella poltrona che stava a mezzo metro dal letto. Da li, guardavo lui, ma non vedevo più il viso, rivolto verso il muro di fronte.
Io credo che concentrato come era nella conversazione con chissà chi, non si rese conto della mia presenza. Comunque deve essersi seccato parecchio. Come avevo osato disobbedirgli e entrare nella stanza?  Quello che ricordo è che sentii un grande odio formarsi attorno al suo bacino. Fu allora che mi alzai e presi il bastone di mio nonno, e con quello in mano mi sedetti di nuovo. E ricordo che tenevo il bastone alle due estremità. Per difesa. Mio nonno era la persona migliore della mia famiglia.
Junk si alzò, sempre col suddetto odio, si alzò in piedi e mi guardava con sommo disprezzo. E li lo scheletro scuro si piegò come fosse dritto come un bastone per avvicinarsi alla finestra (solo il bastone/scheletro marrone scuro e toccò la finestra e scomparve. )
Probabilmente dopo io lo accompagnai meccanicamente alla porta senza una parola e lui se ne andò. E presumo che Junk quella sera abbia molto lavorato per eradere dalla mia mente il ricordo di quel che era successo, evento dopo il quale certamente io non lo avrei più visto, mai più.
Era cosi che era successo, io penso, anche le due volte in cui mi aveva pubblicamente calunniato, in mia presenza. Di questi tre episodi io persi il ricordo. Tanto che rimasi nel gruppo di cui Junk era la guida, e tornai a uscire con lui. io non ricordo di avere mai neppure pensato nulla, semplicemente mi comportavo come chi non lo ricorda affatto. Infatti. Poi lo ricordai. E poi lo dimenticai di nuovo, per anni.
Si potrebbe anche pensare che quella visione -un diavolo che esce dal suo corpo: uno scheletro che richiama la raffigurazione tradizionale del diavolo in diversi dipinti - era troppo scioccante per me e per questo io stessa la avevo rimossa. Però io propendo decisamente per l’altra interpretazione: che Junk avesse poteri ipnotici e li usò per fare si che io non ricordassi un bel nulla. Io nonricordavo proprio nulla.
Di recente di nuovo mi è tornato in mente di colpo. Per via di un fatto recente, probabilmente.
Un giorno trovandomi con un “marchese” che diceva di aver visto un fantasma e altre esperienze dello stesso tipo, raccontai a mia volta il primo episodio che ho raccontato, quello con Angel. Non feci nomi. Aggiunsi che la mia analista forse non era convinta che io avessi veramente vissuto un tale episodio, ma in seguito mi credette, quando accidentalmente venne a scoprire che un pazzo avesse avuto la crisi maggiore di follia dicendo che un certo uomo fosse proprio il diavolo. Aveva visto il diavolo dentro di lui. Il suo cognome era lo stesso di Junk. Passarono mesi prima che venisse fuori chiaro e forte: quell’uomo era il fratello di Junk. Il fratello normale, quello che non aveva le sue doti. (Cosi Junk mi aveva raccontato accidentalmente parlandomi di sé stesso da bambino, una delle prime volte che eravamo usciti insieme).
La mia personale interpretazione è che il fratello gemello fosse oggetto delle invidie di Junk perché era il favorito di suo padre e per altri motivi. Per questo lo aveva attaccato facendolo apparire con "il demonio" in corpo! (Sono certa che il suddetto fratello non avesse alcuno dei poteri di Junk né la sua anima infame. )
         Dopo aver raccontato questo episodio al "marchese", lo spirito maligno che Junk è diventato, mi ha tormentato. Mi ha fatto ripetere molte volte ciò che avevo detto, mi ha strapazzato e minacciato di morte con vari incubi. Parlo di alcune settimane fa. Non gli andava che avessi raccontato l’episodio, poiché c’era un elemento, una coincidenza obbiettiva contro di lui. (Quante volte al mondo si trovano due persone diverse che non si conoscono e che testimoniano una cosa del genere? ). Anche dopo la sua morte ecco che vuole che tutto resti segreto. Ecco che ora batte. Gli dico: “va fuori, va fuori da questa casa. vattene.”

Detto questo, la domanda è: perché Junk volontariamente mi lasciò vedere il diavolo che usciva dal suo proprio corpo?
In passato avevo pensato a questo: egli doveva quella sera far apparire il diavolo in casa di una sua vicina di casa del tutto ignara della vera identità del diavolo. Il diavolo le appariva ogni settimana sempre alla stessa ora. (Io ho saputo che a una certa donna che abitava nel suo stesso palazzo appariva il diavolo da una amica comune, Flora ). Quella sera, questa era la mia ipotesi, egli non poteva mancare, e per questo anche se io ero presente, aveva fatto partire il diavolo.
Ora penso a un’altra ipotesi: egli si rese conto che io lo avevo visto fare una cosa strana, comunicare a distanza con qualcuno. E se io avessi raccontato questo in giro? Forse ha temuto. Forse ha semplicemente temuto che io ricordassi questo.  Forse ha fatto apparire “il diavolo” per sovrapporre alla prima un’ immagine cosi spaventosa che la prima sarebbe passata in secondo piano. Forse vedendo il diavolo mi sarei spaventata cosi tanto che avrei dimenticato sia la prima scena che la seconda..
Non so.
Forse voleva solo che io lo temessi: "Vedi cosa ti succede se ne parli…"

         Aggiungo anche un’ultima possibile interpretazione, che mi è venuta in mente in questi giorni. Ovverosia: io avevo nominato il diavolo dicendo:  “Quest’uomo è il diavolo.”
Può darsi allora che lui abbia pensato, con notevole prontezza di riflessi, di farlo uscire da lui e scomparire per convincermi che il diavolo lo possedeva e a suo piacimento se ne andava, cosi che lui non era responsabile di nulla.  Mi viene in mente un altro episodio –che non so se ha preceduto o seguito quello di cui parliamo adesso - in cui Junk mi apparve in pompa magna, riempiendomi di stupore e ammirazione, e quando lo vidi gli dissi: “ Tu mi sei apparso in questa casa!”(casa mia, stessa situazione, appena entrammo nella mia stanza) e lui negò il fatto dicendo : “Eh!, ce n’è di diavoli in giro!”cioè diceva che lui non ne sapeva nulla. inoltre aggiungeva altre possibili interpretazioni, cioè che forse nel sonno, ovvero per via del suo inconscio era successa l’apparizione.
E chiesi un parere a un suo amico - guarda caso – sulla strana apparizione di mia nonna e lui mi disse che l’apparizione è il risultato del desiderio di due persone.  Cosi insomma io dovevo convincermi che
Io non ero estranea a quei fatti! Che ero responsabile quanto lui, che ero interessata a lui, Junk!
Probabilmente dopo che Junk mi guardò con un senso di superiorità enorme, con sommo disprezzo e una “bomba” di odio, forse senza una parola cambiò e tornò normale, diciamo, mi parlò come se nulla fosse e lo accompagnai all’uscita… come ho detto non ricordo che successe, ma deve essere successo cosi. Dunque, Junk voleva dire che il diavolo lavorava su di lui, magari perché era tanto buono. Lui non era il diavolo, ma era un povero posseduto dal diavolo!


Riflettendo sulla diatriba medievale relativa al legame tra il mago e il diavolo, non escluderei che anche allora i maghi, lungi dal voler nascondere di “evocare il diavolo”, lo facevano apparire accanto a sé, facendo credere che effettivamente il diavolo fosse li. Il poter chiamare in aiuto il diavolo per colpire i nemici era una cosa che la gente temeva. Non avrebbero invece temuto il mago se avessero pensato che l'apparizione del diavolo era un trucco. Un mago, alla fine, avendo un corpo fisico, se lo si prende a coltellate sanguina come un altro.
Nel medioevo si pensava (e questo poteva essere anche ciò che il mago voleva che si pensasse) che si poteva fare un patto col diavolo. I maghi si mostravano in sua compagnia. Li evocavano. Invece il diavolo non fa patti. Junk non avrebbe mai fatto un patto con qualcuno. Ne sono certa. Certo avrebbe anche finto di farlo, avrebbe promesso. Ma anche solo impegnarsi con sé stesso a mantenere questo patto sarebbe stato considerato da lui un segno di debolezza.
Nel periodo in cui io frequentai personalmente Junk il mago, egli mi chiese di procurargli due libri vertenti sul diavolo.
Il primo fu un “bestiario medievale”, cioè rappresentazioni di mostri. Glielo procurai, poiché ingenuamente pensai che lo volesse in quanto interessato all’arte.
A pensarci bene, mi fece anche procurare un libro sui coleotteri, con molti disegni. Anzi si fece anche regalare a Natale un coleottero puntato con lo spillo. (Non mi andava per nulla fare quel genere di regalo, ma glielo comperai, come mi sentivo spinta a fare, letteralmente portata ... ).
Il secondo libro sul diavolo fu “Il Grimorio di papa Onorio”. Fece finta di non sapere che conteneva. Mi accorsi  che mentiva. Erano “evocazioni diaboliche”, come diceva il sottotitolo, che sicuramente aveva letto.
Io feci finta, allora, di non ricordare che lui mi avesse chiesto un libro. E Junk non ne fece più parola.
Credo che tutti e tre i libri servissero suoi scopi sporchi. I coleotteri forse potevano servirgli per farli apparire in incubi o che altro a qualcuno. A me ha fatto apparire cagnolini che annegano nell’acqua, una volta, e un’altra un grazioso musetto di topo…
Gli altri libri gli servivano per fare apparire antichi mostri a qualche ingenuo.
Se si potesse mettere insieme tutto quello che Junk combinava coi suoi trucchetti alle spalle delle persone sarebbe davvero bello. Ma non gli piacerebbe affatto.


Per ogni apparizione che io ho visto, del diavolo del mago o di altro, alla fine potevo vedere un movente che riconduceva il fatto al mago. A un suo scopo.

Ho parlato prima di come Junk abbia fatto apparire in volto da strega una donna che conosceva. Non fui solo io a vederla cosi. Anche due donne che conoscevo mi dissero un giorno che la videro vicino a lui a pareva una biscia, mi dissero. Una biscia, un serpente, il serpente, il diavolo.
Questo faceva perché a quella donna aveva rovinato la carriera, le aveva fatto perdere il lavoro rendendola incapace di farlo.  In questo modo si era poi insinuato nella vita di lei, fingendo di volerla aiutare.
Temeva che se ne sarebbe accorta e lo avrebbe accusato. Cosi la faceva sembrare una che lo dominava, di cui era innamorato, con cui era generoso.
Junk fece apparire anche me come mostro, una volta in cui cominciò a perseguitarmi, dopo che cominciai a parlare di lui, a raccontare in giro tutto quello che sapevo.
I modi in cui faceva questo erano diversi. Mi lavorava le spalle e il collo in modo che io, nel tentativo di liberarmi da quella oppressione muovevo continuamente la testa. Per ore ero in preda a tic. Sicuro suggeriva una interpretazione di me come pazza.
Per due volte mi ha fatto camminare come fossi un nazista… circondandomi di una emozione adeguata al nazista.
Una volta un uomo con cui convivevo mi disse di avermi sognato vestita di bianco, una strega. Un sogno orribile da cui io stessa che ero presente e lo avevo visto come terrorizzato a tale punto che cercava di urlare nel sonno ma non riusciva, lo svegliai. Tutto questo Junk fece –e infinite altre cose ancora, anche infinitamente peggiori - per farmi temere, farmi sentire insicura di tutti, di tutto. Se un giorno una persona mi toglie il saluto mi viene da chiedere: mi hai forse visto con un vestito bianco, una strega?
Un’altra volta mi fece una cosa molto peggiore. Un giorno mentre parlavo con una ragazza cui facevo da tutor una pallina uscì dai miei occhi e colpì il sesso di quella ragazza. Lei non poté che pensare che la stavo sessualmente molestando. Questo tipo di trucco è stato fatto da Gurdjieff, se era lui. Cosi si racconta di lui. Era lui o un diavolo che lo perseguitava, facendolo passare per depravato?
Non ricordo come reagì quel giorno la ragazza, ma un’altra vota che mi incontrò mi fece forse un cenno di saluto e si allontanò correndo, di colpo. Che cosa dovevo pensare? Avendo dovuto fare da tutor a altri studenti, sono stata costretta a controllare la direzione in cui si volgevano i miei occhi. Maledetto Junk!



Post scriptum:
Molti mesi dopo aver scritto questo post ho letto il libro di Hector Durville che contiene i suoi esperimenti di sdoppiamento, ovvero i tentativi con cui cerca di far uscire lo spirito fuori dal corpo di persone che hanno accetato volontariamente di sottoporsi a questi esperimenti. Tra queste persone c’è una donna il cui spirito prende subito la forma di scheletro per poi prendere forma di donna. La donna è sorpresa quanto gli altri di vedere quella forma… Ecco alcuni passi dal testo, originariamente in francese, nell’ edizione in spagnolo:

V. Senora Francois, 28 anos, noviembre 1907. – Muy afectuosa, sonadora, y encerrada en si misma, aunque bastante alegre, la senora Francois […] goza de excelente salud. [… ]
            Un detalle muy curioso, que jamàs he observado en ningun otro sujecto: Este ve primero una forma grosera, de aspecto desagradable, en la que se distingue un esqueleto débilmente iluminado en su interior. Tiene miedo y se vuelve, cubriéndose el rostro con las manos.-  “Es un muerto –dice- lo que hay ahi; es preciso ahuyentarle.” Le tranquilizo, afirmandole que no es eso y continuo la magnetizaciòn. La forma esquelética desaparece paulatinamente, recubriendose de una especie de humo ò vapor grisaceo, y aquella forma toma la apariencia de una mujer […]
            Estas observaciones, recogidas en la primera sesiòn, me han sido echas siempre en las sucesivas, cuando preguntaba al sujeto, pero la vista del esqueleto, por hàbito, se hacìa cada vez menos desagradable.
            La senora Francois jamàs ha asistido à una reuniòn espiritista, ni sabe lo que en ellas sucede...
da Hector Durville, El alma de los vivos …, pagg. 180-181 (grassetto aggiunto).


Nota di vivamerlin: La citazione contiene errori relativi agli accenti, a volte mancanti, a volte diversi da come devono essere …

postato da: vivamerlin alle ore 00:25 | Permalink | commenti (2)
categoria:ricordi, vita, diario, apparizioni, mago e diavolo, mago finge di essere il diavolo, mago e diavolo nel medioevo

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