vivamerlin vive

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martedì 31 gennaio 2012

MISURA ANTI-DIAVOLO CALAMITE-PILE. Informazioni sull’uso delle pile.

Domenica, 02 Settembre 2007

Vi ricordo che in certi vecchi castelli abitati dai fantasmi le folle di visitatori con cellulare hanno prodotto la scomparsa degli stessi spettri.
Qual'è il vecchio trucco per sapere se una pila è carica? Che significa "mAh" ovvero invece "Mah" che si trovano scritte sulle pile? Come evitare i rischi. Sapere queste e altre informazioni rendono più semplice l’uso delle pile a scopo difensivo, anzi credo che il diavolo non stia volentieri vicino a un complesso calamita-pila.


Le informazioni sono state date dal blogger c451n15t4.
Lo ringrazio vivamente.


Io ho disposto le informazioni in forma di domanda e risposta.

DOMANDA: Sulla pila da nove volt ricaricabile Beghelli sta scritto esattamente:

Nickel Metal Hydride Battery
SFRR-NiMH-8,4V-150mAh

Che significa?

RISPOSTA: mA, con la "m" minuscola sta per milli-ampère(millesimi di ampère), mega-ampère (milioni di ampère) si scrive invece con la "M" maiuscola

Le sigle riportate servono più che altro a scegliere il caricabatterie giusto: NiMH sta per "nickel e idruri metallici" e raccomanda un certo andamento per la corrente di carica. 150mAh (150 milli-ampère per ora) indica quanta corrente e/o quanto tempo servono per la ricarica, quindi diciamo che per i tuoi scopi sono informazioni superflue.


DOMANDA: Come fare per vedere se una batteria è carica?

RISPOSTA: un vecchio trucco per vedere se una batteria e' carica consiste nell'appoggiare entrambi i poli alla lingua: se si sente quel forte sapore d'aceto (e' il sapore dell'elettricità), la batteria e' carica. credo che sia quest'effetto che le rende efficaci, quindi penso che qualunque batteria che abbia quel sapore può andare.

Ricorda che il contenuto delle batterie è velenoso, non si possono tenere in bocca, ma solo appoggiare i contatti sulla punta della lingua per un breve istante.
Infine la corrente e' pericolosa quindi non "assaggiare" nessuna batteria che non possa stare chiusa in un pugno. Ad esempio quelle delle moto/automobili sono in grado di provocare gravi ferite, specie in parti umide e delicate come la lingua!
 
DOMANDA: Secondo te è meglio usare le pile da 12 volt ( che io alla fine ho scelto perché più corte delle ministilo e per questo stanno più solidamente attaccate alla calamita) che non fa menzione di mah oppure quelle che hanno un voltaggio di 1 –2 volt ma hanno un “mAh” per esempio di 750, 1000 o più “mAh”?


RISPOSTA: Le tue batterie da 12 volt non menzionano i "mAh" quasi sicuramente perche' non sono ricaricabili, dovresti allora trovarci sopra scritto "alkaline" (alcalina). In realtà non è che non hanno "mAh", ce li hanno, ma è un dato che non importa al consumatore, perché non le deve ricaricare (per completezza, forniscono dai 30 ai 40 mAh).

Le piccole pile da 12 volt vengono usate nei telecomandi per cancelli o negli accendini, quindi si puo' dire che passano la loro vita inutilizzate, tranne che per pochi istanti al giorno. Ecco perche' le fanno solo alcaline e non ricaricabili: sono comode perché vengono sostituite molto raramente (si rimane chiusi fuori casa solo ogni circa 5 anni invece che ogni mese).





DOMANDE:

E’ vero che le pile ricaricabili vanno completamente scaricate prima di  ricaricarle?

E’ pericoloso mettere a ricaricare le pile senza che siano ben scaricate?

A che cosa può essere dovuto il fatto che a volte le pile si surriscaldano? Una volta ho visto una pila da nove volt accartocciarsi un poco, un’altra, una pila da 1 volt e mezzo circa si è talmente surriscaldata che la plastica che l’avvolgeva si è sciolta.
La causa può essere che io le avevo messe a caricare senza essermi assicurata che fossero completamente scariche?
Oppure può essere che io ho lasciato le pile a ricaricare senza badare al tempo in cui si ricaricavano e presumibilmente erano sovraccaricate?
Oppure al fatto che le pile sono di cattiva qualità?

RISPOSTE:

Le batterie alcaline non sono mai ricaricabili, ma sempre usa e getta. Se tenti di ricaricarle potresti provocarti delle ustioni o farle esplodere!

Il vantaggio delle pile alcaline è che mantengono la carica per anni quando non vengono utilizzate (infatti un altro indizio per riconoscerle e' che hanno la data di scadenza stampata da qualche parte). Le pile ricaricabili invece, se lasciate inutilizzate, tendono a perdere la carica dopo circa un mese (e ti tocca ricaricarle).

E' sempre meglio usare le pile finché non sono scariche, alcuni caricabatterie hanno il tasto per fare la scarica qualora si volessero ricaricare pile non del tutto scariche.

Non è pericoloso caricare pile ricaricabili già cariche, solo ne riduce la durata, diciamo che a caricarle inutilmente si rovinano un pochino.

DOMANDA:
Esiste un caricatore perfetto che impedisce questi guai?
 
RISPOSTA:
Secondo me un buon caricabatterie deve sempre avere due cose. La scarica prima della ricarica (automatica o col tasto), e la "protezione contro l'inversione di polarità" (cioè si rifiuta di caricare le batterie se le inserisci al contrario).
Ormai sono caratteristiche molto comuni, e' facile che il tuo le abbia gia'.
Se tendi a dimenticare di togliere le pile quando sono cariche, magari scegline uno di quelli col timer, o di quelli che te le fanno lasciare inserite senza surriscaldarle. li trovi nella grande distribuzione attorno ai 10/15 euro.
Ecco alcuni esempi di buoni caricabatterie sotto i 15 euro:
 http://www.trovaprezzi.it/categoria.aspx?libera=caricabatterie+universale&id=296&prezzoMin=5&prezzoMax=15&sbox=sb

E' molto pericoloso tentare di caricare pile non ricaricabili (come quelle su cui trovi scritto "alkaline"). Durante il tentativo di carica diventano molto calde e potrebbero ustionarti quando le tocchi, in certi casi esplodono.

Fai anche molta attenzione al verso della pila disegnato sul caricabatterie, perché se metti in carica una batteria ricaricabile ma la inserisci al contrario, ottieni un effetto simile a quelle non ricaricabili: prima scottano e poi scoppiano.


NOTA DI VIVAMERLIN:
Io ho usato quasi sempre pile ricaricabili. E queste mi hanno dato guai. Credo sia perché non ho osservato i tempi di ricarica. (E in passato non le scaricavo bene prima di ricaricarle. Ora questo l'ho fatto.)
Ieri per esempio prendendo le mie "rotelle per le mani" - che consistono in una pila di calamite appese a un braccialetto che indosso quando dormo e che avevo abbandonato sul letto quando sono uscita - erano calde. Non riuscendo a capacitarmi di questo ho toccato tutte le pile che stavano sulla rotella quando l'ho sollevata. Una di loro, una ministilo duracell (su cui sta scritto: Japan) era molto calda e la pellicola esterna si stava sciogliendo. L'ho tolta e buttata via ma nel momento in cui ha toccato illenzuolo arancione ha lasciato un po' di questa plastica sciolta che lo ha macchiato.
la pila da nove volt che si è anche surriscaldata era una Varta. Insomma occorre stare attenti ai tempi di ricarica.
Non si può dire nulla verso chi ha prodotto queste pile perché io non ho seguito le norme prescritte... dunque occorre leggere bene le informazioni e seguirle con scrupolo..
Sia detto, che il mio lenzuolo sia arancione non è un caso:  l'ho comperato seguendo il suggerimento di qualcuno esperto di cromoterapia. L'arancione secondo lei mi avrebbe dato energia..

Post scriptum. PROGRESSI NELL'USO DELLE PILE.
Per puro caso mi sono trovata addosso, sul cuore e a cavallo dei pantaloni un complesso con una calamita e due pile da nove volt : una da ogni lato. (Il fatto è che le calamite attirano ogni pezzo di ferzo che passa, e le pile sono piccole scatolette di ferro, cosi col passare dei giorni succedono delle accidentali attrazioni ...)
E' un fatto che l'effetto protettivo è sensibilmente maggiore di quello che avevo usando una sola pila.
E' meraviglioso, ancora un piccolo passo avanti.
Inoltre, altro piccolo progresso, ho pensato che si deve fare attenzione anche alla direzione in cui le pile si posizionano. Ora, utilizzando sullo stesso punto due diverse pile, si può orientare le pile ciascuna in una direzione opposta rispetto all'altra. Anche questo certamente fa la differenza: si è più protetti da ogni lato.

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