vivamerlin vive

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martedì 31 gennaio 2012

DIARIO. SULL’ARTE DI FARE L’ELEMOSINA …

Venerdì, 31 Agosto 2007

L'elemosina è bene
    fatta anche al diavolo.
                 (cosi la madre di un'amica)
 
Due giorni da Margot. LA SUA ARTE NEL FARE L'ELEMOSINA. Un incubo di avvertimento: divieto di “passeggio”.  Ricordi d’infanzia. La prima pagina però è dedicata alle protezioni e gli effetti dell’assenza di una e della presenza di un’altra sul proprio stato psico-fisico e la propria vita quotidiana. Infine una sintesi e finalmente le informazioni in italiano sul Profumo anti-zanzara prodotto in Cina popolare.
 
Ieri mi sono protetta poco [parlo dell’aglio della cipolla e dell’aceto], e ieri sera prima di dormire, non ho voluto farlo.
[Ho usato invece tutte le altre difese, come al post precedente: i due quadrati di neoprene con molte calamite, e diversi complessi- calamita pila da nove volt. Le calamite sulle calze. E anche la testa era protetta al solito modo: una cuffia con tre punti protetti. ]
Poi, quando era già mattino, e mi sono messa a lavorare su Codici e progetti di legge (incombenza del momento) ho passato il liquido cinese passato un pochino sul pigiama (e chissà se serve, messo cosi) e un poco sulla pelle, come al solito. Ho dimenticato di metterlo alla schiena, sotto il collo, come facevo di solito.
La domanda cui volevo rispondere era: se mettessi, per ripararmi dal diavolo, solo un insettifugo, sarebbe sufficiente? Non sarebbe male, se usassi solo questo.. ora sono le NOVE, 24 minuti e 30 secondi e mi sento bene.
Per via di una nuova trovata, che consiste nel mettere le tre collane con punte appese in gran parte tra il collo e il cuore, vedo che non sono assaltata da sopra il cuore, come capitava di solito. Sentivo che lo spirito maligno entrava da li e mi vampirizzata il cuore. Ora invece il mio cuore sta bene.
Credo che la trovata sia buona, che sia per questo.
Lo può comprovare il fatto che in seguito a questa innovazione ho ricevuto gli attacchi non da sopra il cuore ma da sotto il cuore. a essere colpito è il cuore, ma dal lato che ora non è più protetto. Infatti la collana ora non arriva fino a sotto il cuore. Evidentemente ne devo comperare delle altre: nelle bancarelle, in questi giorni però non le ho viste.
Di notte mi sono svegliata e ho sentito che avevo ricevuto colpi da sotto il cuore. Tra il cuore e la cintura non vi era più la collana con punte. E non vi era neppure, alla vita, la solita pila da nove volt. Ho messo a posto la pila a nove volt alla vita. (Era sul letto, sopra il lenzuolo).
Nonostante la mancanza delle punte di collana,  mi sono svegliata bene. Non avevo ricevuto colpi da sotto il cuore, dopo aver fissato la suddetta pila alla vita. Dunque può ben essere che mi sono sentita meglio perché la pila era ora al suo posto, alla vita.
Ieri e avant’ieri ho anche cambiato le due pile da dodici volt sotto le ascelle. (Una per parte.) Ora sono cariche. Sono di quelle che servono al telecomando per aprire le portiere delle macchine. Servono.
Tutto bene dunque?
Si, nonostante il fatto che non ho mangiato ieri sera/notte aglio cipolla e aceto, ma solo delle altre difese delle pile, delle punte e dell’insettifugo, dei quadrati di neoprene con calamite e la cintura calamitata, mi sento piuttosto bene.
     Posso pensare che il liquido insettifugo impedisce il vampirismo dalla pelle, probabilmente il diavolo è respinto da quel profumo dolce efficace contro le zanzare [ per due volte ho avuto l’occhio rosso per avere avuto il minimo contatto con un dito in cui avevo dell’insettifugo. In un caso avevo passato l’insettifugo sulle mani ore prima e non mi aspettavo che avesse ancora valore … invece l’occhio è rosso e proprio sul punto in cui ho passato il dito, sul punto vicino al naso..] e perfino mi sembra che non mi abbia vampirizzata da dentro il corpo, ma può entrare nel corpo per produrre sogni …
Attenzione! Io non ho mangiato aglio, ma ho usato la supposta d’aglio, il cui uso ha datoun inimmaginabile fastidio al diavolo. Tendo a pensare che la ragione del fatto che è uscito fuori di sé per questa scoperta fondamentale è che gli impedisce di dormire comodamente nel corpo delle persone. E proprio questo può aver avuto il risultato di farmi sentire meglio, con più energia. Il diavolo non può sistemarsi comodamente sul punto in cui l’energia sorge nutrendosi a spese della sua vittima che poi al mattino è svuotata e deve dormire di nuovo per sentirsi meglio.
Può ben essere che il mio stato di benessere –nonostante io non abbia mangiato aglio cipolla e aceto - sia il risultato combinato dell’aver messo la supposta d’aglio e passato dell’insettifugo sulla pelle prima di dormire.
(Naturalmente si può anche mettere in conto la possibilità che per suoi motivi il diavolo non abbia potuto agire in un punto o nell’altro. E che dunque in un punto o un altro la mia interpretazione dei fatti sia fallace. E’ un fatto che non è stato del tutto assente, visto che quando mi sono svegliata nel cuore della notte mi sono sentita svuotata da sotto il cuore. la interpretazione dei fatti si basa su anni di osservazione, comunque non parliamo mai di esperimenti di laboratorio.)
Con tutto questo ho avuto un incubo.
Ma.. un momento! Io non solo non ho mangiato aglio cipolla aceto, ma non ho messo l’aglio in bocca.  La cosa diventa rilevante, poiché ultimamente, anche perché ho avuto problemi coi denti, non dimenticavo mai di mettere due piccoli spicchi d’aglio in bocca prima di dormire. E già una volta ho notato di aver avuto un incubo la notte in cui avevo dimenticato di mettere uno spicchio di aglio in bocca.
Ecco dunque che ho avuto un incubo. Non un qualche brutto sogno, ma un sogno del genere brutto che attribuisco sicuramente al diavolo.
Ho sognato che ero in montagna con un collega di lavoro, con cui (nella realtà ) una volta andavamo al cinema a volte. Non ricordo di aver fatto camminate in montagna con lui, ma ho spesso camminato in montagna con gruppi di amici.
Comunque saliamo in un sentiero di montagna, quando per non so che motivo il mio amico (che è anche un collega di lavoro, con cui da anni tuttavia cisiamo persi di vista) - chiamiamoloAdelmo - deve saltare giù da un punto alto. Mi chino a vedere, il punto è alto ma Adelmo è atletico, penso che non è troppo per lui.. ma, appena arriva sotto, la strada di montagna si trasforma in un fiume di fango e pietre.. egli cerca di venire a galla  e vedo con angoscia le sua mani  che cercando di emergere, ma sempre viene portato giù e lontano… io non salto, perché so che non potrei salvarlo…credo che chiamo aiuto, ma ho poche speranze ..
(Tutto questo perché ultimamente ho detto a qualcuno -non adelmo, che, come ho detto, incontro per caso e molto raramente- che mi sarebbe piaciuto fare una passeggiata con lui. L’avviso del sogno è chiaro: non ci provare!
Da notare anche come il diavolo da un’immagine di sé di estrema potenza ma del tutto fallace. Nel sogno riesce a trasformare una normale strada di montagna in un fiume di fanghiglia che porterà la morte. Il diavolo non è minimamente in grado di produrre un effetto del genere. Gli piacerebbe!  Per questo dico che non si può dire nulla sul diavolo a partire dai sogni!)
    Anche la mia amica Margot, giorni prima, ha avuto un incubo: relativo a me! E il diavolo ha un vizio, un’abitudine: quando comincia a usare un suo trucco, in un certo periodo va avanti per un po’ con lo stesso.
Ecco come è stato. Per Ferragosto sono stata effettivamente per due giorni da lei, da Margot. Non le ho detto nulla, ma mentre ero a casa sua ho pensato, vagamente, che magari avremmo potuto vivere insieme, o vicine di casa…sarebbe impossibile di fatto perché siamo entrambe indipendenti … era giusto un pensiero .. io le avevo raccontato che averi voluto vivere nella natura e  lei mi aveva anche detto: magari vengo anche io..
Solo una parola naturalmente. Lei vive in una grande città partenopea e ci vive bene come pochi sanno fare. Penso spesso che Margot ha fatto della sua vita un miracolo, un piccolo capolavoro. Ha un cosi piccolo reddito e non intende lavorare per incrementarlo, io credo, proprio per non sciupare la perfezione. Nel mio romanzo su un piccolo Stato  consapevole del diavolo lei ha un certa parte: questo perché fa un sacco di cose per gli altri, vicini e non, fossero animali o persone o piante.. e inoltre partecipa alle manifestazioni per la pace e da soldi per l’Africa… imparo cose da lei … dovrei dirglielo..: una volta eravamo sedute sul metro ha dato dei soldi a un bambino – uno zingaro, probabilmente - che aveva suonato l’organetto .. glieli ha messi in mano e guardandolo con un’aria di gentile rimprovero gli ha detto: “Però questa volta hai suonato poco… eh! ” infatti aveva fatto poche battute e subito si apprestava a scendere raccogliendo in fretta le offerte al suo passaggio.. il bambino le rispose con serietà sulle ragioni per cui quel giorno aveva fretta…
Mi piace questo di lei. Perché io non sono cosi brava. Certe cose me le devono ricordare. (Per esempio mi hanno dovuto insegnare a Marrakesh che quando si danno i soldi si deve guardare la persona in faccia, non guardare altrove, come facevo). Comunque ha limiti, non crede per nulla al diavolo e non crede che sia vero quello che le dico sul diavolo. Per questo in realtà poi il rapporto con lei è tutt’altro che perfetto. Se non si può parlare liberamente con gli amici non si ha amici. Sono amici, li si vuole bene e si sa che sono bene intenzionati. Che ci vogliono bene come possono. Ma si resta comunque soli. In un deserto.
Comunque giorni dopo la mia visita al telefono –l’avevo chiamata io - mi ha detto che aveva sognato di vivere con me dove abito io, al mio paese. Dovette chiarire: “Però non era un bel sogno!” Ora io non le avevo mai detto nulla di venire a vivere nella mia città. Cosi non c’è aggancio alla realtà. Non c’è motivo, voglio dire, perché lei sognasse una cosa del genere. Non è tanto intuitiva da percepire i miei pensieri. Io ho pensato quelle cose dopo averla vista ed essere tornata a casa. Giusto una fantasticheria.
Ma il diavolo ha sentito il mio pensiero ne ha fatto tesoro e le ha fatto venire un sogno in cui le appare proprio brutto abitare con me nella mia città…
Ho pensato per un istante di chiederle se quel sogno è un sogno che le pare suo proprio, con riferimenti alla sua esperienza e inconscio (lei fa sogni bellissimi che mi ha raccontato più volte visto che da loro molta importanza). Io credo che assolutamente non sia farina del suo sacco. Non è certo un sogno che realizza un desiderio. Lei mai si è sognata di vivere alla mia città. Adora la sua. Comunque non l’ho fatto. Penserebbe che io sto ricadendo in quella vecchia preoccupante debolezza di parlare del diavolo…
Cosi capita che chi, come me, conosce il diavolo e ha imparato a riconoscerlo deve tacere per impedire che quelli che sono completamente ciechi come Margot ci umilino con la loro negazione o altri ci facciano anche di peggio..
         Per fortuna c’è il mio BLOG. In cui trovo anche persone che mi credono –certo è raro-, o quanto meno mi danno il beneficio del dubbio!!!
Per chi pensa che io esagero credendo che un diavolo si occupi perfino delle cose che mi passano per la testa quasi accidentalmente posso ricordare però che ho una lunga tradizione di crudeltà paurose compiute dal diavolo per una parola!
Faccio subito un esempio. Anni fa non ero cosi difesa come ora. Stavo dunque malissimo. Il diavolo voleva che mi uccidessi. È un vecchiorefrain che ripete anche ora. Allora però stavo cosi male che gli avrei dato retta. Ma cercavo di resistere. Una volta ho pensato tra me e me: “Non mi voglio suicidare. Non voglio dare dispiacere ai mie parenti a X.
X sta per il posto in cui ho vissuto l’infanzia tra una pletora di parenti nonni, zii cugini ecc. – mentre i miei genitori non si prendevano cura di me - e ho vissuto un’infanzia abbastanza normale, oserei dire che ero felice.
Dunque pensavo, se i mie cari parenti sapessero che mi sono suicidata darei loro un dolore. “Non voglio addolorarli”. Tempo dopo - molti mesi o addirittura qualche anno, io non avevo certo fissato la data di quei pensieri - due dei suddetti parenti si sono suicidati. Il diavolo aveva avuto modo da lungo tempo di sapere chi erano. A volte ero andata in visita. Per un funerale una volta, mi ricordo, e un’altra volta per una breve vacanza a Pasqua. Tra i tanti parenti, se ne era suicidato uno in ognuna delle due famiglie cui ero più vicina, nelle cui case da bambina entravo e uscivo quando volevo, con rapporti ancora molto forti di amicizia con una delle componenti (una è proprio Margot, cui non ho mai detto nulla in materia ma da cui ho saputo a fondo le circostanze del suicidio di suo nipote. Era un ragazzo gentile ma molto fragile. Il suo carattere era completamente cambiato di colpo…). L’altra, zia della mia stessa età e migliore amica e compagna di scuola nella cui casa passavo interi pomeriggi e magari anche giorni interi e da cui anche da ragazzina, quando ormai vivevo in città, tornavo a passare le vacanze estive, è morta di recente ma ho sempre rapporti di amicizia con la sorella la cognata ecc. Il suicidio di uno dei fratelli avvenne la mia amica, Rachel, era ancora in vita. Conoscevo suo fratello: un uomo sensibile, gentile, attenta agli altri e senza problemi economici. Di colpo la moglie e i figli gli avevano reso la vita in inferno…Il tutto l’avevo saputo sia da lei Rachel, sia da un comune amico americano che aveva passato vari periodi in casa loro.
Non si può immaginare quanto quei parenti abbiano sofferto a seguito di quei suicidi.
In un certo momento mi venne in mente che avevo fatto quel pensiero e capito la logica del diavolo. Era come se mi dicesse: “Vedi? Ora soffrono molto di più che se tu ti fossi suicidata.” Infatti: io ero andata via da molto tempo ormai.
Mentre arzigogolavo nella mia mente su questa devastante coincidenza, devastante anche perché in qualche modo sentivo che se in effetti mi fossi suicidata tutto questo non sarebbe successo, in quella stessa zona ci furono vari altri suicidi di ragazzi che non conoscevo, che mettevano la testa sotto le rotaie.
Il diavolo ancora mi voleva confondere… dopo tutto tanti si suicidano, mica solo i miei parenti… eppure, nella memoria di tutta la mia famiglia ecc non c’è traccia di un solo suicida. Non c’era, prima del mio infausto pensiero…
Cosi in effetti la realtà non è quello che proprio sembra.

Post scriptum. Due giorni dopo aver pubblicato questo post mi è capitato di vedere una vecchina storta, magra oltre ogni dire, con un capellino nero e velette, che chiedeva l'obolo. Aveva la testa curva e non era possibile vederla in viso. Mi sono avvicinata per bene e ho piegato la testa per guardarla e lei ha sollevato il viso: era una donna con le guance lisce, non affatto una vecchia .. comunque sia capivo che si era coperta il viso apposta ... se la incontro di nuovo sicuro non vado a guardarla ..
Post scriptum.

In sintesi: tornando al mio esperimento con le difese direi che dunque si conferma che se io oltre a usare sui piedi, caviglie un po’ su alcuni punti del pigiama ( e non si è macchiato) il profumo antizanzare avessi mangiato per cena un po’ di aglio cipolla e aceto e soprattutto avessi messo aglio in bocca non mi sarei trovata in un sogno tanto angoscioso vedendo il mio caro amico Adelmo essere trascinato irreparabilmente in un fiume di fango.

E per specificare meglio sul come ero bardata. A parte il fatto che non avevo aglio cipolla e aceto io ero bardata con tutte le difese, comprese le mezze calze con calamite in tre punti, ben 5 complessi di calamite con pile da nove volt: sulla coscia sinistra, all’interno, sulla vita, sotto il cuore e sopra il cuore. Una sulla cuffia sopra la testa. Pile che mi sto preoccupando di ricaricare man mano.
Due pile da dodici volt sotto le ascelle (su calamite, naturalmente)

nota successiva (ottobre 15 2007): purtroppo ho fatto un incubo che credo del diavolo in cui ho sognato uno scorpiono che mi stava attaccato al piede e non riuscivo a liberarmene e per terra c'erano tanti altri scorpioni che evidentemente avevoragione di temere.
però, per quel che mi ricordo avevo un piccolo aglio in bocca. ma può essere che le altre difese fossero deboli.


NOTA. Ho scoperto una scritta in italiano su una sola bottiglietta dell’antizanzare e dice:

PROFUMO ANTI-zanzara.
Profumo conservato.
Peso netto: 195ml.
Prodotto in Cina pop.
Importato da D & F Gruppo S. R. L.
Via Valtellina 62 Milano Italia.






postato da: vivamerlin alle ore 18:14 | Permalink | commenti
categoria:diario, , incubo, suicidi, vita col diavolo, sogno crudele, come fare lelemosina, incubi e sospetti

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