vivamerlin vive

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martedì 31 gennaio 2012

IL DIAVOLO CAMBIA FORMA MA NON LA SOSTANZA. CONSEGUENZE PER LA DIFESA.

Domenica, 30 Agosto 2009


Come fu detto di Proteo, Satana “si muta in tutte le forme”, persecutore ostile, soccorritore infido, sempre funesto.
        Agostino, La città di Dio, Libro decimo, cap. decimo, trad. di C. Carena.

Dopo tanti anni e inaspettatamente, ho capito una cosa importante, direi che è più di un’ipotesi.
Ho visto il mago/diavolo sprigionare due fasci di luce, a partire da un unico punto, credo a partire da un punto sulla fronte. Capitò d’improvviso e con questo certo il diavolo mi impressionò. Ripensando a questo episodio di 25 anni fa circa, non so come ho capito. E mi do spiegazione anche di altri episodi. Per esempio la forma, creata dal diavolo-mago a distanza di un minuscolo “soldato” che mi colpisce con la lama della sua spada… mentre sto in cucina a meditare seduta su una sedia. Oppure una forma scura che può apparirmi come due cavalieri che corrono attraverso il tetto e che mi lanciano un doloroso colpo di lama sul cuore. Sono tre episodi diversi che mi sono capitati. Ieri ho letto di un episodio relativo al mago Crowley che avrebbe puntato due dita nella posizione a V contro un cavallo in corsa facendolo imbizzarrire con la conseguente caduta del suo cavaliere.
E di colpo ho capito una cosa. Il mago diavolo non crea qualcosa, ma usa sempre il suo spirito, un “corpicino” di 25/30 grammi di peso, un corpicino molto duttile che può prender molte forme, ma è costituito sempre dallo stesso materiale. La spada non è un diavolo con la spada, ma la spada è la forma che in quel momento ha assunto il diavolo, che consiste sempre nello stesso “corpicino”, è sempre lo stesso materiale. Insomma cosi come le patate che restano patate comunque tu le cucini, anche il diavolo cambia forma ma non la sostanza.
Assumendo diverse forme il diavolo stupisce, terrorizza, come se tutto fosse un miracolo, come se creasse quell’immagine e fosse distinta da sé.
Comunque in forma di ago il diavolo punge, in forma di spada ferisce, e quando si allunga e colpisce pare essere una lama di luce che esce da lui, ma è lui che semplicemente si è allungato e che in effetti brilla.
Ciò che mi ha fatto capire che quella lama di luce che mi ha colpito non era una semplice lama di luce ma lo spirito del mago, la sua anima usata come un’arma, è il fatto che io ho sentito colpire e come rimbalzare quella luce, come fosse il rimbalzo di una palla. Un piccolo colpo, non doloroso affatto, poiché il mago-diavolo non voleva colpirmi ma impressionarmi. Ma anni dopo, quando capii che quel se-dicente ricercatore spirituale non era che un mago che usava al male le sue facoltà e mi misi a raccontarlo in giro, allora divenne ago e mi infilzò il cuore e anche la testa. Tre volte questo accadde mentre ero perfettamente sveglia. Solo qualche centimetro, forse solo uno e mezzo, ma fu tutt’altro che piacevole.
La conseguenza per la difesa è che, in qualunque forma quell’attacco arrivi, si combatte sempre alla stessa maniera.
Il diavolo è un’energia statica che si scarica con le punte.
Inoltre, il “corpicino” non è a suo agio in un luogo ventoso, fortemente ventilato. Le forme con cui il diavolo vuole impressionare, le spade, per esempio, non potranno formare o comunque mantenere la loro forma e quindi fare male.


Lo spirito è la parte più importante della persona. Nel mago, da vivo, lo spirito usciva fuori del corpo. E ho visto che una volta già nell’uscire aveva preso una forma, ho visto bene una volta, e l’ho raccontata con diversi particolari in un post, che si staccava in forma di scheletro marrone. E certo pensai che fosse il diavolo.
A volte ho avuto l’impressione che lo spirito del diavolo fosse più o meno carico, più o meno forte. Come lui diventasse più carico o forte non so. Visto che Junk era un vampiro di energie umana, questo lo so assolutamente, ho dedotto ragionevolmente che più succhiava le energie umane, e più forte era. ma una difesa accurata –ad esempio l’incontro con delle punte- lo indeboliva sempre.

A volte ho anche osservato del materiale che aveva a che fare col diavolo. Ma la differenza tra questo materiale, qualunque fosse la sua origine, e lo spirito del diavolo, è che quel materiale non aveva uno spirito, non si muoveva.
Di questo materiale ho avuto una prima esperienza quando sono andata in casa del diavolo, dove lui stesso mi ha portato.
Junk pareva scorbutico. Ad ogni modo ho visto, per la prima volta nella mia vita, una specie di massa tipo nube –una massa come bianco sporco e priva della armonia che hanno le nubi- che toccava il soffitto, non sopra di noi, ma qualche metro più in là, che stava addossata alla volta della stanza.  Percepii anche un odore brutto e ne parlai. Allora apparve presso la pesante “nube” l’immagine di una strega che aveva il volto di una donna conosciuta da entrambi. Fui scossa da queste immagini e in seguito Junk si guardò bene dal portarmi a casa sua.
Junk mi fece capire che la donna era gelosa di lui e non mi portò più a casa sua. Conoscendo Junk come lo conosco ormai nei suoi continui intrighi, credo che abbia voluto distrarmi da domande relative al mucchio nebuloso. Junk il mago non cucinava nulla (il fornello era chiuso da coperchio e sopra vi erano molte bottigliette che lui mi disse essere dei “dopobarba”), non aveva incensi né candele, mai.
Quando le cose si misero male e il diavolo mi faceva la guerra per impedirmi di aprire bocca su di lui, a volte ho percepito come “untuoso” lo spirito del diavolo che volando si avvicinava a me.

Che poteva fare Junk il diavolo col materiale che aveva presso di sé? Una volta entrai nella mia stanza e vi era uno stupendo mazzo di rose, e un odore che riempiva la stanza. Andai a odorare le rose da vicino ma sentii quella puzza. È possibile che mi abbia spinto lui stesso a odorare direttamente le rose. Per dirmi quante cose poteva fare.
L’odore mi parve simile al suo odore corporeo, anzi dei suoi calzini sudati, tanto era intenso e sgradevole.
Poteva riempire una stanza di quell’odore, con lo scopo di infastidire.
A volte Junk trasportava odori da un punto a un altro. Un profumo di fiori. O anche una volta, in cassa mia, un odore di zolfanello. Insieme a odore di carne bruciata. Scoprii che la stessa esperienza la fece, penso lo stesso medesimo giorno e ora, una mia conoscente e sua conoscente, che abitava a circa un chilometro. Di questo ho parlato in un post. Sono certa che voleva dare l’idea di venire dall’inferno, per farci paura. Non aveva idea che per accidente io avrei parlato con quella donna.
Una volta, di recente, il diavolo mi ha minacciato moltissimo perché avevo trovato una persona con cui intendevo parlare di lui. Pensavo che si conoscessero. Avevano la stessa età sono vissuti nello stesso posto appartengono alla stessa classe sociale e mi aveva detto che aveva partecipato a sedute spiritiche, da giovane. Disse che aveva avuto buone ragioni per smettere. Junk il diavolo mi minacciò variamente di morte, di tagliarmi la lingua e infine di farmela ingoiare. Non fece nulla di tutto ciò, ma d’improvviso, proprio in quei giorni, mi venne una forte raucedine che mi impedì di parlare per diversi giorni. Francamente non escludo affatto che il diavolo abbia trasportato batteri nella mia gola. La credenza medievale non è da scartare affatto, come si fa di solito.

Dopo la sua morte, posso ricordare che Junk depositava in casa mia una massa invisibile. Credo che lì depositasse dei pensieri molto tristi. A volte mi bastava passare in quei punti per cambiare umore. Alla lunga mi accorsi di questo e ogni mattina passavo per la casa con una candela accesa. Una massa di fumo scuro si sprigionava dalla fiamma della candela, al contatto con questa massa.
Per questi fenomeni si usa la parola infestazione.
Dopo la sua morte non ho mai sentito il suo odore corporeo.
Non ho idea di che cosa componga la “nube”.

A volte, in relazione a questi materiali, ho pensato a Sai Baba, che metteva la mano dentro un vaso vuoto, lo rovesciava e poi agitando la mano faceva uscire una polverina in quantità “industriale”. La polverina era distribuita e io stessa ne sono stata omaggiata da due anziane signore che erano sue devote. Sentendomi male, ho aperto la bustina e preso la polvere. Credo che contenga una qualche energia. Era vagamente dolce. Alla vista sembrava cenere.
Da poco, leggendo un libro di Hector Durville, che credo si possa definire un “magnetizzatore”, il quale faceva uscire dal corpo di una persona, col suo consenso, lo spirito. (la parola che viene usata è “sdoppiamento”). L’uscita dal corpo dello spirito era sempre preceduta dalla sortita di due colonne di massa biancastra …
Mi chiedo se il materiale che io ho visto in casa di Junk da vivo fosse qualche cosa del genere, che lui stesso aveva prodotto, oppure se se lo procurava in altro modo.
Non ho mai letto nulla in proposito.
A questo punto cercherò di saperne di più.

CHIARIMENTO: A scanso di equivoci, ricordo che spesso uso la parola “diavolo” o anche l’espressione “mago-diavolo” ovvero il nome inventato “Junk” per parlare sempre dello stesso essere: un uomo in carne ed ossa che ho conosciuto molti anni fa e che dopo la morte manifesta ancora la sua demoniaca presenza.
A chi passa di qui per la prima volta, per una comprensione maggiore consiglio la lettura dei primi post del blog e della bibliografia.  E sopratutto l’ultima versione delle misure antidiavolo, sia fisiche che ambientali.

postato da: vivamerlin alle ore 00:23 | Permalink | commenti (1)
categoria:satana, proteo, agostinosanto, natura del diavolo, duavolo multiforme,diavolo in forma di lancia

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