vivamerlin vive

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martedì 31 gennaio 2012

GLI INDOVINI SONO PER IL DIAVOLO, NON IL DIAVOLO PER GLI INDOVINI.

Giovedì, 24 Settembre 2009

Il diavolo si è servito degli indovini e loro non hanno indovinato chi era lui e cosa voleva da loro.

Leggendo sul Medioevo si viene a conoscere di streghe o di maghi che farebbero appello al diavolo per le loro performance. Sarebbe il diavolo che fa loro indovinare il futuro ecc.
Mi risulta dall’ esperienza che ho fatto personalmente, che è il diavolo che utilizza i maghi e non farebbe una sola cosa per far loro piacere.  Parlo di Junk, che con la sua capacità di uscire fuori dal corpo e le sue azioni –di cui parlo sempre in questo blog- può essere definito un demonio.

            Di colpo ho capito una cosa. Dopo cosi tanti anni ancora non la capivo. L’ho capita ascoltando il diavolo, senza che lo volesse?  O ci sono arrivata da sola? Ma di colpo mi è stato chiaro. Ah !Ahora caigo! Ora capisco le ragioni per le quali La Pizia è stata fatta a pezzi, non letteralmente ma nella sostanza. La sua carriera ignomignosamente distrutta, ogni possibilità di andar via impedite. Non ci arrivavo. Perché proprio lei tra tante persone? Ecco perché! Perché si chiama La Pizia, perché il suo cognome è La Pizia. Nome da profetessa.
Si, nulla delle ragioni di prima mi convincevano appieno, chissà perché. Solo ora ho chiaro.
Quando mi vide da sola, quando cioè uscivamo insieme, avevamo una relazione, mi fece cenno al fatto che “La Pizia” non era solo un nome, ma insomma lei aveva doti da profetessa, era una tradizione familiare … anzi sentii dire che aveva un librettino per aiutarsi a "divinare"…  Perché Junk s'impicciava con piccinerie? Perché fare lo stupido e far notare a me – o ad altri, poiché probabilmente faceva lo stesso in altre occasioni – che La Pizia aveva doti di profetessa? Non vivevamo noi tutti, e “il diavolo” fin dalla nascita, in una città in cui era assolutamente di moda predire il futuro in molti modi e molte casalinghe tentavano di sbarcare il lunario vendendo amuleti di qualche tipo, facendo gli astrologi, con la lettura dei tarocchi, leggendo il tuo futuro sulle mani  o indovinando la tua data di nascita solo guardandoti in faccia …  In questo posto si arriva addirittura, come pratica consueta, tra amici a chiamare gli spiriti… tenendosi le mani sopra un tavolo. 
Un uomo con un ruolo sociale importante riconosciuto, com'era Junk, come è che suggeriva a me in confidenza che La Pizia non era un nome a caso, ma aveva oscure doti di profetessa.. eredità di antenate …
E ora capisco che la vera ragione per cui Junk distrusse La Pizia fu a causa del suo nome, per assicurarsi per sempre la vicinanza di una persona che si mostrasse amica con lui e apparisse con doti divinatorie, che anche solo il cognome suggeriva.
Ecco il segreto finalmente svelato: LA PRESENZA DELLA PIZIA (CHE IL DIAVOLO FACEVA ASSOCIARE A SÉ PARLANDO DI LEI COME SE LA FREQUENTASSE INTENSAMENTE, ANCHE QUANDO NON ERA VERO) ASSICURAVA CHIUNQUE FOSSE NEL GIRO DEL DIAVOLO CHE LUI NON ERA IL DIAVOLO! INFATTI UNA PROFETESSA PER NOME RICONOSCE IL DIAVOLO, SE LO VEDE, GIUSTO? DUNQUE SE “LA PIZIA” ERA AMICA SUA ECCO CHE JUNK NON POTEVA ESSERE IL DIAVOLO. QUASI PER DEFINIZIONE LUI NON ERA IL DIAVOLO!

Si può distruggere una persona, sacrificarla al proprio inflessibile egoismo, solo perché quella persona, anzi il suo nome, ci assicura una protezione contro il pericolo di essere smascherati?
A pensarci bene il diavolo visse tutta la vita con questa esigenza: assicurarsi di non essere smascherato.
La Pizia serviva allo scopo. Senza assolutamente esserne informata, senza averne idea.
Ogni medium, astrologo o maga che legge le carte era una occasione potenziale per fare si che il diavolo non fosse riconosciuto come il diavolo.
Per il diavolo queste arti erano una occasione unica.
Certo, quello che emerge è che queste persone non avevano le facoltà che dicevano di avere.
Junk lo sapeva.
Cosi non criticava mai queste persone.
Io avevo un’amica – una “femminista radicale” a nome Jolanda - che si guadagnava il pane con l’astrologia. Junk si fece fare "il tema natale", come si dice in gergo. Lo ritirò, senza pagare e senza un grazie.
Jolanda non si accorse, nello scrivere il cosiddetto "tema natale", che lui era un demone. Ne tessé le lodi. Una volta, passeggiando al parco, mi disse: "Non ti sei accorta di quanto il livello spirituale di Junk è superiore a quello di “Orazio”? (Orazio è una guida spirituale). "No", ammisi.
Ora io capisco che Junk le mise in mente o anche in bocca che lui era superiore. Sapeva che lei parlava con me, che era amica mia, e dunque aveva voluto che lei mi dicesse questo per influire sul mio giudizio.
Junk faceva questo anche direttamente. Una volta ci trovammo tutti a seguire delle danze di dervisci. Giorni dopo mi disse qualcosa come: “Ti sei accorta che il livello spirituale del derviscio in mezzo era superiore a quello del derviscio di lato?”. "No", risposi.
Anche lì stava cercando di suggerirmi che lui, Junk, era un uomo notevole se poteva stabilire la differenza tra due dervisci che non facevano che roteare in un'uguale ampia gonnella. Nessuno faceva errori, come potevo sapere cosa avevano dentro?
Junk invece era un vero disastro nel ballo del gruppo, me lo dissero una volta.
Comunque, tornando a Clarissa, tempi dopo le raccontai quello che avevo capito di Junk - i particolari di come era un diavolo - e lei mi credette, e rifece il tema astrologico e mi disse che era evidente come lui era un demone ecc.
Se mal non ricordo ammise di essersi lasciata influenzare dalla fama di lui quando aveva fatto il primo.
Junk non criticava mai queste attività.
Anzi teneva in grande stima una medium -a nome Gina- nella cui bocca parlava il suo spirito guida, il suo angelo custode, a suo dire. Io l’ho conosciuta e credo che lei fosse sinceramente convinta di questo.
Junk le faceva pubblicità nel gruppo. Fui portata ad andarci anche io perché gli altri del gruppo, anzi le altre, ci andavano.  Il fatto che lui ci andasse pareva una garanzia di serietà.
Ma ciò che Junk faceva era sostituirsi allo spirito guida nel dare le risposte alla postulante.
Capitò un episodio che lo dimostra:
Io andai da Gina –che leggeva la panchette su dettatura del suo spirito guida, secondo quanto lei diceva convintamente – tre volte. Le dissi subito che volevo chiedere della mia relazione con Junk.
Prima che la vera seduta cominciasse, Gina mi disse che Junk era un uomo elevatissimo spiritualmente, tanto che dopo la sua seduta gli aveva chiesto di tenere una copia della registrazione. Era davvero convinta di quel che diceva.
E durante la seduta, anzi le due prime sedute, di Junk si parlava bene.
Fu alla terza che qualcosa andò storto per Junk. Credo che forse io andai da Gina senza che Junk sapesse, o che all’ultimo momento Junk abbia avuto un imprevisto. solo cosi mi spiego come solo allora lo spirito guida mi parlò di Junk durissimamente, mi parlò del suo inflessibile egoismo, del fatto che non potevo aspettarmi nulla da lui, che mi usava e basta. (Gina diceva queste cose sotto dettatura. Io ho registrato queste cassette. Le ho ancora).
Poi, di colpo, non si sa come, il tono tornò tutto diverso, come quello delle prime due "sedute". La solita solfa sulla superiorità spirituale di Junk. Disse che Junk sapeva distinguere il male dal bene, a differenza di me.
Per più di metà del tempo Gina -o meglio il suo angelo custode- aveva criticato spietatamente Junk, poi di colpo tutto era cambiato.
Io non sapevo allora che Junk poteva entrare nelle persone. Dunque pensai che Gina avesse detto una cosa e il suo contrario e non tornai più da lei.
Ma poi i conti tornano. I discorsi che Junk faceva li nella seduta erano gli stessi che faceva con me a casa mia. Con la differenza che a casa mia io credevo uscissero dalla mia testa. Mi credevo sola e non sapevo, allora, che il diavolo o la magia esistessero. Che lui fosse li. (Una volta Junk mi aveva chiesto espressamente, seduti al ristorante, se credevo nel diavolo o nella magia. Gli risposi che non ci credevo assolutamente. Comunque mi diede poi ogni opportunità di ricredermi). 
Un’amica mia, una “parrucchiera” , che era amica di Junk, andò da uno che veniva pagato per dire il significato del nome delle persone. Era uno che dal nome diceva le qualità della persona.
Lei gli chiese: “Conosco uno che si chiama ‘Junk’: è un angelo vero o un diavolo vero?”
E quello rispose pianamente: “è un diavolo vero”.
In quel periodo, se non ricordo male, Junk era ammalato. Evidentemente non era li a suggerire, quanto meno.
Una volta parlai di lui a un “illuminato”. (La persona che me ne aveva parlato mi aveva detto che era “l’unico illuminato” della regione). E quello mi disse: “è venuto da me una volta. Non è arrivato da nessuna parte” (spiritualmente parlando, evidentemente). Questo capitò durante una cena a casa di amici, al tempo in cui Junk era morto da poco. L'illuminato comunque non arrivò a intuire chi aveva di fronte.
Junk manipolava indirettamente le impressioni che si avevano di lui. Si dava da fare perché si parlasse di lui e se ne parlasse bene. Si dava un gran daffare. Prima che lo si incontrasse, se aveva un appuntamento sugggeriva la sua nobiltà. L'ho sperimentato io stessa, quando lo incontrai la prima volta. Ma successivamente, quando si era distratto, poteva parere invece un "uomo qualunque" -tutt'altro che spirituale-, un pantofolaio, un uomo di grossolanità animalesca. (Questa impressione ultima l'ho avuta durante un week- end con il gruppo, osservandolo camminare a fianco a me). 
Ciò che volevo dire in questo post è che per Junk far parlare di lui era fondamentale.
Se uno non aveva sentito parlare di lui poteva succedere ciò che lui non voleva.
Una volta Junk andò a trovare un’amica sul lavoro e lei – “Mara” - poi raccontò che i suoi colleghi, che non avevano mai visto Junk si sono stupiti che fosse un insegnante spirituale, apparendo loro  pomposo e  grossolano.. "Ivan invece – Ivan era il primo allievo del gruppo e vecchio amico di Mara, cosi che i colleghi lo conoscevano bene- sì, dicevano, che ha un’apparenza spirituale.. "
            In seguito Ivan perse lo statuto di primo allievo del gruppo ...  (A parte l'aspetto ascetico, Ivan in realtà si era opposto a Junk in un moment molto importante. Junk voleva che il gruppo comperasse, per una cifra fra l'altro enorme, una sede per il gruppo in campagna. Mi ricordo che Ivan aveva detto: Non c'è 'l'atmosfera' nel gruppo, per una sfida del genere.." Il gruppo stagnava. Quasi sempre, per esempio, solo due donne -una delle quali io- preparavano la cena per il gruppo, senza che le guide esprimessero mai una critica in proposito.. Inoltre Junk, questo era chiaro, visto che piangeva sempre miseria, non avrebbe contribuito una lira.. Ivan arrivò a non stimare Junk e una volta disse. "Guarda Junk: o aprla di sè o parla male degli altri".) Se il gioco di Junk di impressionare gli altri non riusciva e qualcuno si accorgeva che lui era un demonio, allora Junk usava mezzi pesanti. Un uomo scrisse una lettera alla Civiltà cattolica dove diceva che Junk era un demonio. Da allora Junk fece di tutto per farlo passare per uno squilibrato. E tutti caddero nell’errore. Ma quando io chiesi quando erano cominciate gli scoppi di pazzia, mi fu riconosciuto che fu solo dopo aver scritto quella lettera e mai prima. Inoltre appurai che queste scene non avvenivano mai quando Junk era impegnato a fondo in qualcosa. Junk non aveva alibi.
  
Una cosa è certa: che il diavolo si è servito degli indovini e che loro non hanno indovinato chi era lui e cosa voleva da loro.

So che questo post è scritto in modo noioso.
L’ho pensato da molti giorni ma non ci riuscivo. Al diavolo non piace per nulla che io lo scriva. Sono stanca morta.
NOTA: Stare vicino a una "maliarda", anche inventarla, era molto utile al diavolo. Ci ricorreva nelle emergenze. giocando sull'ambivalenza, presente nella nostra mente, di indovina/fattucchiera/maga e strega, non mancava di far comparire in un istante nella mente l'immagine di quella donna come terrribile strega, come "biscia ripugnante". Suggeriva agli altri che lui, un debole, fosse manipolato e sfruttato da quella. Il tutto in una incredibile confusione di messaggi diretti e invece occulti in contraddizione tra di loro. la confusione era voluta. Lo scopo che voleva raggiungere era stornare sospetti da sè o "mettere le mani avanti", come si suol dire.
Parlo non solo delle impressioni che ho vissuto io e anche di quelle che ho raccolto da altre donne del gruppo.
POST SCRIPTUM
Ho trovato queste illuminanti parole dell'Antico Testamento:
Se uno vuole approfondire le sue esperienze, sappia che la sapienza conosce il passato e prevede il futuro, conosce le sottigliezze dei discorsi e le soluzioni degli enigmi, prevede fenomeni strani e prodigiosi, la successione delle epoche e dei tempi. (Sapienza 8, 8)
postato da: vivamerlin alle ore 07:39 | Permalink | commenti (10)
categoria:
astrologia, medium, diavolo e indovini, la pizia, spirito guida

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