vivamerlin vive

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martedì 31 gennaio 2012

EFFICACI DIFESE AMBIENTALI CONTRO MAGHI E SPIRITI MALIGNI

Mercoledì, 29 Luglio 2009

 Con "difese ambientali" intendo le difese anti-diavolo che non porto sul corpo ma che sistemo  a casa, o sul lavoro, attorno a me.

Per "diavolo" intendo ogni genere di anima, di vivo o morto, che possa essere su di te e che percepisci come negativa.

Tradizionalmente le difese consistevano in candele accese (la fiamma delle candele, che brucia le infestazioni) e il fumo dell' incenso, che avvolge le infestazioni. Se si tenggono le fineistre aperte, il fumo esce dalle finestre cosi portando via le infestazioni.
Io penso sia più praticabile ed efficace semplicemente tenere costantemente l'aria il piu possibile ventilata attorno a voi.  Si può accendere uno o piu ventilatori, orientandoli uno contro l'altro, ovvero tenerne solo uno con il flusso orientato contro una parete il più possibile vicino a voi. Tenere, secondo possibilità,  le finestre e/o porte aperte, in modo da assicurare un costante ricambio d'aria.

Un altro elemento importante che io uso sta nel mettere un telo di plastica morbida ad avvogere o comunque coprire bene il materasso. Sopra la plastica poni un coprimaterasso e poi fai il letto come di consueto.
il diavolo non passa la plastica. Nè lui, nè sostanze che possa portare con sè, come per esempio veleni o cattivi odori o che altro.
In questo modo si evita che il diavolo attacchi da sotto il letto e da dentro il materasso, eventualmente sistemando veleni lì dentro.

Se non volessi ricorrere alla plastica esiste una soluzione, ma molto piu costosa e anche scomoda. puoi farti costruire un letto di legno, con sopra uno strato di almeno tre centimetri di granito e sopra metter uno o piu strati di rame. (Il rame inoltre neutralizza in qulache misura la negatività del diavolo e in questo ha un vantaggio rispetto alla plastica).Poni sopra un coprimaterasso. Questo sistema evita che il diavolo si annidi in un materasso, che ha uno spessore che glielo permette.

Una difesa aggiuntiva che si può mettere per difendere il proprio letto dal diavolo sta nel disseminare delle punte direttamente sul tuo coprimaterasso, sotto il lenzuolo. Scegli punte di acciaio. (Nota 1).

Si tratta di punte non vive, che si possono ottenere semplicemente spuntando delle spille a balia dal lato dove la spilla si chiude. Una volta tagliata, si resta con l'insieme di due punte. diostribuisci un buono numero (decine ) di queste punte sul tuo coprimaterasso. si sa che lo spirito è una energia statica che si scarica con le punte. per tradizione si sono usati pugnali per colpire gli spiriti. si racconta che una volta colpito lo spirito si ferisce l'eventuale corpo della persona cui appartiene, se è un vivo (un "mago", che farebbe sempre meglio a telefonare, o scrivere una lettera, con cui possa essere chiaramente individuato, se fosse un essere decente ). Io non ho prove di questo, ma ho prova che incappare un una punta non è una esperienza piacevole per un demone.
Ora non potrà più poggiarsi con comodità sul letto per colpire su questo o quel punto del corpo.
Certo potrà colpire poggiandosi sul corpo o cercando di entrare nel corpo, ma per quello ci sono le difese che si portano addosso, notte e giorno.

per difendere il mio sgabello di lavoro, che è imbottito, ho inserito delle spille da sarta, di acciaio. le inserisco fino in fondo, tanto da non vedersi, ma si sono rivelate efficaci. un luogo in meno dove il diavolo non si infila.
per terra sotto e davanti al mio sgabello ho messo un mucchio di calamite. anche le calamite on qulche forma disturbano queste presenze, poichè comunque vedo che proteggono, almeno in qualche misura.




Nota 1. Credo che la punta non viva sia riconosciuta come protettiva se si pensa che gli orecchini fissati alle orecchie attraverso un buco sono considerate tradizionalmente protettive. Ad essere protettivo è il metallo sottile che sporge dietro l'orecchia, che non è però una punta viva. Ho trovato diversi riferimenti, tra cui una testimonianza, a pagina 187 ("Riferiscce anche di avver indossato degli orecchini che al proteggevano dalla influenze negative...") del saggio di Mazzone, Marinella e Michele Vanetti: "Culture tradizonali e psichiatria: aspetti generali e considerazioni su alcuni casi clinici." in LA STREGA, IL TEOLOGO E LO SCENZIATO. Atti del convegno Magia stregoneria e superstizione in Europa e nella zona alpina Borgosesia, 1983, a cura di M. Cuccu e P.A. Rossi.
la prima volta in cui ho sentito parlare dle potere particolare degli orecchini è stato attraverso una giovane donna peruviana. lei parlava del fatto che nella sua cultura si ritiene particolarmente protettivo l'acciaio, sopratutto gli orecchini.
Mettendo insieme il tutto possiamo pensare utile di appendere al buco delle orecchie un qualche orecchino con una o due punte, che non sono vive, ma comunque molto sottili. Devo dire che sopratutto provenineti dall'a,merica latina si trovano in vendita collane con punte lunghe un centimetro, la cui punto non è cosi viva come un ago, e tuttavia funzionano.
di recente, prima di mettere insieme tutto questo, mi sono fatta appesa all'orecchio, che ho fatto bucare prima di conoscere il diavolo, con un piercing sottile abbastanza da poter essere fissato. é di acciaio e ha due punte, una per parte. da ogni aprte la punta viene avvitata. mi sembra che funzioni a protezione, ma certo sempre nell'ambito di quel punto in cui è fissata e i suoi dintorni, ma non mi sembra che protegga tutta la testa e il collo.  Il diavolo si ingengnerà di non venire a contatto con quella punta, e dunque si terrà a qualche distanza. se attaccate, si può provare a muovere la testa, in modo da scuotere chi ci attacca, e magari farlo toccare alla nostra punta. Si può anche portarsi dietro una punta di una o due centimetri (meglio di due, credo) e colpire sul punto in cui ci si sente attaccati.
Ho letto molte testimonianze in libri relativi alla caccia alle streghe.
In un libro (di C. W. Leadbeater dal titolo: Il piano astrale. Suo aspetto, suoi abitanti e fenomeni parapsicologici. Editrice Libraria "Sirio", Trieste 1988. prima edizione 1896) ho trovato quando segue (a pagina 129):

Ripercussione: Il principio della vibrazione simpatica descritta più su fornisce anche la spiegazione di un fenomeno strasno e poco conosciuto, chiamato ripercussione, per il quale ogni lesione arrecata o qualsiasi segno fatto al corpo astrasle materializzato, nel corso delle sue peregrinazioni, si produrrà nel corpo fisico corrispondente. ne troviamo tracce in alcune delle prove ammesse nei processi di stregoneria nel Medioevo, in cui non di rado si afferma che qualche ferita inferta alla strega, quando questa aveva assunto la forma di un cane o di un lupo, appariva poi sulla parte corrispondente del suo corpo umano.


Personalmente credo che semplicemente la punta scarichi energie, in misura più o meno grande, come fa il parafulmine col fulmine. (Di questo ho parlato in apposito post). Una volta mi è parso che lo spirito del diavolo con cui io ho a che fare, che allora era ancora un uomo, si sia abbattuto su un mucchio di chiodi che io avevo messo, con le punte in fuori a corolla, come fossero gambi di fiori, su vari punti della mia stanza, in tazze.
mi è parso provato, come se avesse perso tutta l'energia, ma non ho potuto verificare che cosa fosse successo al suo corpo fisico. So che non morì. E continuò in seguito -non so quanto tempo dopo, forse solo ore - ad attaccarmi ferocemente.


C. W. Leadbeater Il piano astrale. Suo aspetto, suoi abitanti e fenomeni parapsicologici. Editrice Libraria "Sirio", Trieste 1988.
prima edizione 1896)
         
A pagina 129:

Ripercussione: Il principio della vibrazione simpatica descritta più su fornisce anche la spiegazione di un fenomeno strasno e poco conosciuto, chiamato ripercussione, per il quale ogni lesione arrecata o qualsiasi segno fatto al corpo astrasle materializzato, nel corso delle sue peregrinazioni, si produrrà nel corpo fisico corrispondente. Ne troviamo tracce in alcune delle prove ammesse nei processi di stregoneria nel Medioevo, in cui non di rado si afferma che qualche ferita inferta alla strega, quando questa aveva assunto la forma di un cane o di un lupo, appariva poi sulla parte corrispondente del suo corpo umano.

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