vivamerlin vive

vivamerlin vive

domenica 29 gennaio 2012

DIARIO. “Get your shit together!

Domenica, 01 Luglio 2007

Un sogno con ricordi di partenze .. Un luogo che ho lasciato for good  … “Get your shit together!"  ..Raccolgo tutte le forze per andare lasciandomi tutto alle spalle.. per non passare tutta la vita a difendermi dal diavolo sapendo che invecchiando non sarò in grado di farlo e le persone attorno a me saranno del tutto incapaci di tener conto del diavolo.. "  
"Dove sta l'inferno? se lo sapessimo potremmo andare e toglierci i dubbi..."  La tentazione "del diavolo" per una ragazzina sta dietro l'angolo ...
           Post scriptum sul modus operandi del diavolo: irritato perché intendo partire minaccia ..
 
Essere sinceri reca benefico al cuore,
non bisogna chiedere una fortuna immensa,
essere sinceri reca beneficio alla mia virtù
                  (I King. Esagramma 42, nove al 5° posto)
 
Un sogno recente, di qualche settimana fa:

sto partendo, nella stanza i bagagli sono pronti, e io sono vestita. Una donna è andata via e mi ha lasciato la bambina, che arriva forte e vivace.. ma la cacca le esce dalla mutande.. mi chino e comincio a  pulirla .. la bambina deve partire con me… io vengo chiamata … arriva qualcuno che si prende cura di lei … in piedi ci sono un uomo e una donna della stessa altezza.. io parto col loro beneplacito, i bagagli sono pronti, anche la biancheria della bambina è riordinata in pile immacolate. Sollevo il vestitino della bambina per controllare che sia pulita: tutto è bianchissimo. Possiamo partire.

Dopo che ho fatto questo sogno non sono riuscita davvero a intendere il senso della bambina del perché è sporca… mi pare un sogno di pessimo gusto ma non posso certo pensare che il diavolo me lo abbia propinato… però mi pare privo di senso… davvero.. cosi lo racconto all’analista. So che devo partire… certo voglio avere un bambino e visto che non sono in età per farlo naturalmente nel sogno trovo una madre che abbandona sua figlia a me… il mio sogno di maternità si realizza.. e anche trovo chi pulisce la bambina.. infatti i bambini, osservo, sarebbero stupendi se non li si dovesse pulire..
Ma nel corso di un po’ di giorni viene fuori il vero senso della cacca.. e quando arriva so che è l’unica interpretazione giusta. mi viene in mente l’espressione texana “ get your shit together”. Questo invito significa: “raccogli tutte le tue forze” ( nel sogno è anche : per uscire dalla “cacca” in cui sono fino al collo?)
L’espressione è sempre rivolta a qualcuno che si lascia andare che può anche essere un drogato o una persona che beve…per uscire dalla situazione di stallo…
L’amica texana che usava questa espressione, “Federica”, era figlia di uno che aveva una pompa di benzina da qualche parte in Texas …

E’ chiaro che io voglio partire…nel sogno parto… non dimentico me stessa e riesco a mettere a posto le cose.. a raccogliere le mie forze per partire avendo fatto tutto quanto è necessario..
Sono nella cacca fino al collo… ecco la verità…
Dopo il sogno, ed è certo in armonia col significato, do via un piccolo letto e altre inutilità della mia casa. più svuoto e meglio è. significa che riduco le cose da fare prima di partire. Perché voglio andare via e for good vale a dire per sempre.

Una volta io vivevo in una comunità di donne…la chiamerei Isola fortuna un luogo mitico dove la gente aveva in testa prima di ogni altra cosa di non dire mai una bugia di rivelare sempre e subito sentimenti e pensieri… Ed è li che ho anche imparato da un gruppo di self-help a usare lo speculum e anche perfino a estrarmi il sangue mestruale.. l’apparecchio manuale era fatto da un barattolo per marmellata col tappo nero e spesso da cui fuoriescono due tubi di plastica. In uno una piccola valvola che impediva che l’aria tornasse indietro causando danni.. il metodo poi rubato da Karmann che divenne famoso con un’idea rubata  a donne di cui era un dipendente.. Poiché ho regalato la valvola a un gruppo di self-help che ne aveva bisogno, ma conservo quello che resta …

E da li una volta sono dovuta partire.. mettere insieme la mia roba e partire.. chiedevo a Federica di aiutarmi a fare i bagagli ma lei obbiettava: “Come: te ne vuoi andare e vuoi anche che ti aiuti a fare i bagagli?”
Volevo che mostrasse che riteneva inevitabile la mia partenza.. infatti capiva che li non avrei potuto fare il mio lavoro. Dovevo tornare a casa .. in Europa. E tornare quando quella oramai era la mia casa… non “Europa”: Katrina, Patrizia lei.. Leah  Micah (nomi spesso addirittura inventati, nomi per l’estate, come si diceva…) e Gilbert, Gerard …

Micah non era Micah in realtà.. infatti Katrina mi diceva che il suo nome nel gruppo di poesia in cui l’aveva incontrata non era Micah e scriveva :

Scorpio Lady
You ingulfed me with your touch
And I wandered were your fingers
would travel next


Infine Federica mi ha aiutato a mettere insieme e trascinare tre sacchi di libri…sono partita.. sono infatti partita.. ho dovuto.. se fossi rimasta li non avrei mai incontrato il diavolo… sono partita .. e sono arrivata..
Ho trovato per caso la lettera di un’amica carissima e l’ho portata dall’analista.
Volevo riportarla qui ma non la trovo.. era una lettera che mostra comunque come vivessimo sempre all’apice delle emozioni, dando loro un valore assoluto…
Sono io quella? certo ero quella.. tra me e quella ci sono i “secoli” del diavolo. Di quella persona forse è rimasto solo l’imitazione…residua ..

Ma chi sono io veramente, chi sarei se fossi senza il diavolo? Anzi non chi ma come..

Ecco che devo partire .. per vivere dove non c’è il diavolo, o c’è il meno possibile…
.. sullo Stretto di Magellano piove più di 300 giorni l’anno..  o invece più lontano del lontano… dall’altra parte del globo che il diavolo dovrà attraversare per l’aria e non per terra e questo vuol dire un sacco di aria... Wellington .. oppure.. a Jakutsk Omsk o Irkutsk ..  (e il russo però? ) mi andrebbe perfino la Germania, nel mare ventoso, se non ci fossero i bordelli…le donne  che vivono in Germania dovrebbero cercare asilo politico in Svezia per non vivere dove si violano i diritti umani.

Forse una settimana dopo il sogno della bambina ho avuto il sogno della mummia che torna in vita e mi minaccia [ne ho parlato nel post: spiriti maligni: misure anche contro gli attacchi peggiori, nell’unica nota verso la fine ]: che ritengo invece un incubo, opera del diavolo. Tempo dopo vado a trovare una cara amica che è appena tornata dall’Egitto, le piramidi non le sono piaciute perché si è sentita seccatissima da persone che premono, vogliono vendere, chiedono l’elemosina…
Forse il sogno era premonitore.. il diavolo mi vuole dire che con questa amica importante per me ci sarà una separazione?
Poiché facciamo un lavoro insieme, a parte tutto, sarebbe seccante… da quanto è tornata il lavoro lo faccio da me…

Aprendo a caso I Ching – e senza prendermi la briga di lanciare le monete -  avendo in mente la partenza. Ecco dove capita il dito:

Esagramma 53, nove al sesto posto.

Monte sotto, vento sopra…

L’oca selvatica si avvicina a poco a poco alla raduna, le sue penne
si possono adoperare per le cerimonie rituali, fortuna.

Per un posto dove non sono mai andata, e dove devo cercare dove stare… cercando il posto dove il maligno non possa raggiungermi facilmente… e possibilmente mai… cosa che mi pare impossibile… preparo armi e bagagli… anzi proprioarmi…: calamite, quarzi a doppia punta…
Mi faccio la promessa, prima di partire, di costruire una gabbia antifantasma ..per me per tutti.

Anche se non la porto con me, saprò che funziona..
Ma qui  dove sto anche se funzionasse, e presumo di si, non sarebbe sufficiente.

Parlando con la mia analista che è anche medico (cui devo incoraggiamento per le mie difese, supporto tecnico, informazioni dove trovare cosa -  e alcune delle idee che ho sperimentato come la pila da nove volt con calamita, l’Autan, informazioni sulle difese ambientali .. devo dire questo prima di partire… altrimenti ho troppo bagaglio da portare..)

Comunque parlando  con l’analista della mia adolescenza.. e del come le cose molto peggiorarono nella mia vita.. viene fuori di nuovo e ancora il fatto dell’inferno.. .

E’ un fatto che successe quando io avevo 13 anni compiuti so questo sicuro… Ero in classe e l’insegnante parlava dell’inferno. Io ascoltavo e chiesi distrattamente: “Ma dove è esattamente l’inferno? “
Allo sguardo dell’insegnante spiegai il perché della domanda: “Se sapessimo dove sta l’inferno potremmo andare e verificare..” .. intendevo dire:  “…ci toglieremmo il pensiero..”
Il luogo dove abitavo allora era molto bigotto. Comunque sia la cosa apparve all’insegnante terribile.. ancora non so perché.. io ero ritenuta una specie di elemento corruttore per le mie compagne di scuola ... non avevo una famiglia perfettamente regolare, ero un’immigrata  .. forse anche quello contava… Comunque ricordo che l’insegnante di italiano leggeva regolarmente i miei temi in classe..

A seguito del fatto dell’inferno l’insegnante s’inerpicò a cercare la mia famiglia –nessuno si faceva mai vedere a scuola – e non so che cosa disse esattamente ma fu proprio il fatto dell’inferno che fu raccontato... Poiché sicuramente mia nonna non capì la cosa e quindi non sapeva come rimproverarmi, ebbe la pessima idea di farmi redarguire da una donna che conosceva: un’insegnante con un paio di occhiali neri spessi e molto arcigna che mi doveva rimproverare. Mi accusò di tutto, perfino di esistere. Mi fu detto che avrei dovuto essere triste invece che allegra …Insomma dire qualcosa che ancora a me può sembrare logico – e difatti qualcun altro mi disse in quello stesso periodo che certi collocano l’inferno al centro della terra.. . ripeto il dire quelle poche parole distratte portò a quei rimproveri feroci  e per effetto di quelli cominciai a pensare di essere in pericolo perché non sapevo le regole del gioco ..  e inoltre di non essere come avrei dovuto. che avrei dovuto conoscere bene i fatti di religione per non essere in pericolo… e avrei dovuto sentirmi una nullità, essere triste e non allegra.. sentirmi sempre in colpa verso gli altri.. ecc. Bisognava aver bisogno di amare qualcuno e sentirsi dipendenti e disperati ..
Cominciò cosi l’impresa di costruire una decente femminilità nei termini del luogo dove abitavo…cosi cominciai a frequentare la Chiesa a vomitare mentre ero li cadere e svenire…colite diceva il medico.. niente di che … Non voglio farla lunga ma fu molto dura e imparai ad avere paura di pensare e allo stesso tempo a studiare per essere promossa. Uno sforzo di volontà molto duro..

Il mio primo ragazzo fu piuttosto soddisfatto di farmi da padre. E io volevo una persona protettiva di sicuro.
La mai analista definì questa svolta della mia vita la tentazione del “diavolo”. Cioè il non avere fiducia in se stessi e invece contare sul riconoscimento altrui. Come per Faust, ha detto. [Il diavolo stesso che io ho conosciuto non fidava su di sé ma su poteri da cui si lasciava dominare ..].

(Il tutto portò a alcuni anni di religiosità forse non molto profonda, seppure direi utile a dir poco – la preghiera, il raccoglimento erano importanti, ma io non ne ero consapevole-, e poi una terribile reazione contro, con il movimento studentesco il ‘68  l’anno più bello della mia vita ecc. : anche io ero avevo subito la repressione emotiva e sessuale contro cui ci siamo ribellati senza capire dove ci andavamo a cacciare. Ma  eravamo ignoranti non conoscevano veramente chi eravamo e come, interiormente parlando. Sia detto che ora, dopo che ho incontrato un diavolo vero ho rivisto le mie posizioni e anche sentito un po’ di riconoscenza per la Chiesa che ha il merito di riconoscere un fatto vero e incontrovertibile: che il diavolo esiste!! Posso discutere il come sia esattamente per diversi aspetti, ma non sul fatto che i demoni ovvero persone o spiriti dotati di poteri particolari e potenti e capaci di delitti atroci senza darsi alcun pensiero esistano.. )

Anche in questo sogno in cui prima di partire immagino la mia analista e un uomo di fede che mi danno la “benedizione” diciamo, che assistono alla mia partenza cosi dimostrando che io sto facendo la scelta giusta è, direi, un’altra tentazione “diabolica” : io voglio piacere loro – che fra l’altro proprio non lo chiedono - e avere il loro avvallo. Ma non sono io, solo io che posso sapere, dentro il mio cuore, che devo andare?
Il mio cuore dice di andare: vai senza pensarci un attimo di più…
La mia essenza, zona bacino, è pigra.. non dice nulla… è il mio cuore che viene più colpito…
Sentendomi in pace con me stessa me ne andrò … con fiducia.


Post scriptum del giorno dopo:  sul modus operandi del diavolo

Ieri sera ho percepito la presenza del diavolo e mi è parso che sapesse che voglio partire e non gli è piaciuto affatto:  andare in un posto lontanissimo, piovoso freddo o ventoso o tutti e tre insieme gli renderebbero molto difficile continuare a darmi il tormento. Cosi mi è parso che volesse che non partissi. Naturalmente l’ho mandato al diavolo. E non me l’ha perdonata perché stanotte ho fatto il seguente sogno, anzi decisamente un incubo o sogno del diavolo.

Un mio conoscente cerca di molestarmi mentre sono in cima alla scala altissima di una biblioteca e io mi scosto, ma cade all'indietro non so come e vola giù per metri battendo la schiena. Guardo per assicurarmi che sia vivo e vedo che è vivo, meno male.. ma i suoi occhi le sue pupille si fanno notare, muovendosi in modo allusivo, non è  cosi che guarda  un uomo che sta male, che ha battuto...è come se il diavolo volesse dirmi: io sono dentro di lui, gli farò fare quello che voglio.
 
Che senso ha il sogno? Nella realtà l’uomo in questione ha tutto l’aspetto di uno che conosco e di cui sono amica. Chiamiamolo Jim. Sono amica soprattutto della moglie Dora. In passato Dora mi diceva a volte che Jim mi trovava antipatica, a volte invece simpatica. Di recente Jim le ha detto di trovarmi “divertente” e  a volte tutti e tre andiamo a zonzo nei paraggi della loro casa. Jim è un intellettuale e lavora per una casa editrice e mostra interesse per un mio manoscritto su cui lavoro da anni e di cui sto scrivendo le ultime pagine (l’argomento non ha a che fare col soggetto diavolo). Io naturalmente ne sono contenta.
Evidentemente, poiché il diavolo mi ostacola, mi aspettavo che le cose non sarebbero filate lisce.
Già tempo fa Jim ha letto la prima parte, la migliore e si è scatenato accusandomi di avere “scopiazzato tutto!” Insomma è impressionato! "E’ un complimento!"  In effetti lui non sa molto dell’argomento da me trattato, e non potrebbe mai sapere se ho scopiazzato o se è originale nelle idee! Si convince poi che il manoscritto è farina del mio sacco ma di colpo ne parla male. Ora è di nuovo interessato e mi ha chiesto spesso di finire in fretta e farglielo vedere.
Forse serve a capire come mi sento ricordando che mesi fa Dora, che è una brava pittrice si è impegnata a fare un disegno per me, che glielo avevo chiesto. Giorni dopo lei mi ha telefonato raccontandomi che era caduta, che era stata derubata e che si era fratturata la mano con cui  dipinge. Il diavolo non mi ha detto nulla direttamente sulla caduta di Dora, né prima né poi. Tuttavia vi erano elementi che mi facevano sospettare che lui c’entrasse in qualcosa. Infatti io intendevo mettere il disegno come mio avatar in questo blog e questo poteva averlo infastidito, e per uno come il diavolo la minima cosa produce vendette sproporzionate e inverosimili.Un altro elemento di sospetto è che Dora mi ha telefonato per raccontarmi la caduta nei minimi dettagli e per chiedermi di andarla a trovare in ospedale dopo l'operazione. Noi eravamo amiche, ma non cosi intime da prenderci cura l’una dell’altra in casi come questi. Lei non mi aveva mai fatto queste richieste. Si rivolgeva ad altri, in questi casi. A volte per settimane, magari mesi non ci sentivamo.  Cosi ho sospettato che il diavolo volesse farmi sapere bene che cosa era successo  e generare quindi in me il sospetto sul fatto che lui stesso il diavolo avesse prodotto la caduta, in modo che questo disegno non venisse mai fatto. In effetti visto che Dora non ha del tutto ripreso l’uso della mano e per via dei miei timori mi sono guardata bene dal parlarle ancora del disegno. Questi antefatti servono a capire la mia interpretazione del sogno:

Il diavolo sta esplicitamente minacciandomi in modo che il progetto di pubblicazione salti: o non mi faccio vedere io per paura che il diavolo danneggi Jim ovvero Jim stesso non sarà più interessato.
Il timore per una vendetta verso Jim è grande, ma non sono timorosa che il manoscritto non venga pubblicato. Ora si può pubblicare ciò che si vuole con Amazon e non c’è diavolo che mi possa impedire di procedere per quella via.

Questo sogno ha la sua importanza perché è cosi che va avanti la mia vita negli ultimi quattordici anni: minacce, spesso mantenute.. ostacolare ogni progetto..
questo è un elemento che spiega la mia solitudine e anche il perché voglio allontanarmi per evitare ogni sua influenza. Questo sogno ecc mostra il modo di lavorare del diavolo sulle persone.


IERI SERA, BREVE LITIGIO CON JUNK, il solito MIO EX “FIDANZATO” E (dopo la sua morte)  SPIRITO MALIGNO

Sento la sua presenza mentre sto sdraiata su un fianco cercando di rileggere delle pagine (del lavoro di cui ho parlato righe fa). Gli dico varie cose cosi:  “Se non vuoi sentire i miei insulti, se ti danno fastidio perché non mi dimentichi? Perché non ti allontani per sempre? ‘Lontan dagli occhi lontan dal cuore’, sai?  [cioè intendo: se non venissi qui  non sentiresti i miei insulti ].
Non hai il diritto di minacciarmi  (mi riferisco al suo minacciare danni sui miei amici, come ha fatto nel sogno, seguito a un giorno in cui ho sentito in casa la sua presenza e percepito che non vuole che io me ne vada via lontanissimo, lontano dal suo controllo plurimo giornaliero… )
“Tu non hai alcun diritto di prendertela per i miei insulti .. tu non sei invitato a casa mia ed entri senza permesso… ho il diritto di insultarti quanto mi pare…”
La reazione che percepisco di un “sorriso” e una ammissione senza parole: “Hai ragione “ Il mio ragionamento non fa una grinza.. Mi sembra una reazione di quando era in vita… un sorriso ironico-falso-saggio per poter comunque fare come gli pare… e ora lo sento qui presente… e reagisco: “ma va al diavolo! “ e infine un: "Hai presente quel che capiterà alla fine? L'arcangelo Gabriele.. tu precipiti all'inferno.. prigioniero sconfitto.. ecco sarà cosi.. e allora che Dio abbia pietà di te... " e poi tra me e me:  "che Dio abbia pietà di me..!"
e non che io possa dire che cosa succederà davvero.. del diavolo sono sicura, perché l'ho toccato con mano,
Dio posso chiamare un'esperienza legata al mio stesso essere.. la senzazione di me connessa al tutto ..
  ... so anche che esiste l'inferno in terra perché l'ho vissuto... ma del resto... non so ancora dove l'inferno sia collocato e non sono andata neppure a cercare .. e non conosco ancora l'arcangelo Gabriele..
 
 
Ho citato I King dal testo di: Giuseppina Merchionne 1997 I King. Un’antica arte divinatoria. Xenia tascabili.

Nessun commento:

Posta un commento