vivamerlin vive

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domenica 29 gennaio 2012

Alla sorgente dell’essere. (pag. 1)

Martedì, 03 Luglio 2007

Alcuni di voi hanno parlato di scienza.
La spiritualità non è qualcosa di scientifico. La scienza
scopre o produce qualcosa e poi vi dice in che modo
fabbricare quello che ha scoperto, come utilizzarlo, come
conservarlo e anche come distruggerlo. Il prodotto che è
stato creato scientificamente è conosciuto perfettamente.
         La spiritualità invece riguarda noi stessi. Noi siamo
apparsi e improvvisamente è apparso il mondo. Perché?
Non lo sappiamo; tuttavia ci sforziamo di scoprirlo.
         Che cosa siamo noi? che cos’è il mondo? E quali sono
le nostre relazioni reciproche? Lo ignoriamo; ciò nonostante
prendiamo per buone le convinzioni di qualcun altro. Oppure
ci limitiamo a credere a quello che ci hanno detto i nostri
genitori: “Tu sei questo, tu sei quest’altro”. E finiamo
per rimanere legati a tutto un sistema di relazioni basato
unicamente sulle parole.
         Questa coscienza di esserci, la constatazione del fatto
“io sono”, è apparsa spontaneamente. Oggi “noi ci siamo”:
 “noi ci siamo” come c’è il sole che sorge. Proprio questo
“essere” è un’esperienza di un certo genere.
         Prima di nascere, non c’era alcuna esperienza; è con
l’apparire dell’”io sono”, di questa coscienza, di questo
senso di essere, che le esperienze hanno inizio. In seguito
scoprite che questo essere, questa esperienza che
percepisce “io sono”, è la causa di tutte le gioie e di tutti
i dolori. E genera anche tutti i vostri bisogni. A questo
livello di essere tutto ciò è inevitabile.
Ma che cos’è questa constatazione “io sono”, questa
conoscenza interiore di un certo insieme di movimenti,
di bisogni, di esigenze? Che cos’è questa identità? Dovete
scoprirlo.


Da: Nisargadatta  Maharaj 1985  Alla sorgente dell’essere.Dialoghi A Bombay 1978-1980 Aequilibrium – Ing. Giovanni Turchi – Milano 279pp.

Dell'autore, chiamato anche "il tabacchino di Delhi" perché aveva un piccolo negozio di tabacchi a Delhi ho sentito una volta un aneddoto. detto da Swami B., un monaco che teneva dei corsi di insegnamento spirituale leggendo testi come "Lo Yoga supremo", la Baghavad Gita e anche un testo di Nisargadatta..
Lo ha raccontato con un sorriso di lato...
Il racconto: un giorno un nuovo visitatore arrivò e vide il maestro che fumava! Stupito a dir poco esclama: "Ah! ma tu fumi!" E lui gli risponde: "'Io' non fumo."
postato da: vivamerlin alle ore 07:35 | Permalink | commenti
categoria:io sono, nisargadatta, alla sorgente dell’essere

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