vivamerlin vive

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sabato 28 gennaio 2012

B. IL DIAVOLO ESISTE? PROGETTO PER UNA DIMOSTRAZIONE EMPIRICA(in progress)

Sabato, 30 Dicembre 2006

Le persone si chiedono ancora e ancora: il diavolo esiste? Non sono stati raccolti elementi sufficientemente chiari, se non dai diretti interessati per se stessi: le vittime. Essi osservano che cosa capita e mettono insieme indizi e alla fine si fanno l'idea, dopo molto tempo, di aver a che fare con il diavolo, o roba simile. Ma il passaggio per provare cio che uno ha visto  è altro...
Le vittime sarebbero -parlo per me- ben disposte a trovare prove... a testare quel poco che hanno raccolto. Io per esempio ho registrato dei rumori che ritengo rumori prodotti dal diavolo e ancora mi chiedo se un'analisi di questo rumore porterebbe da qualche parte... So che ho segni rossi sul corpo -sul cuore, sulla testa, e altrove - di cui sono certa che sono stati prodotti dal diavolo... Ho perfino conservato  a lungo un sacco a pelo adatto per resistere i 25° sotto zero in cui pensavo -avendolo impiegato a lungo per resistere al freddo dei tanti ventilatori-che il diavolo avesse depositato i suoi veleni, per future analisi (poi ho pensato bene di regalarlo a un'amica che voleva darlo a un vecchietto senzatetto che lo gradì moltissimo). C'è anche la possibilità, ne ho parlato, che il diavolo infesti magari coi suoi odori personali (per es. quelli delle sue calze sudate) e che dunque si possa fare a volte l'analisi del DNA.. Perchè non provare...
... le persone vessate dal diavolo dovrebbero essere aiutate da altri, poichè a parte tutto sono troppo stanche per farlo.. ma l'aiuto non arriva. Una volta ho chiesto a un'amica giovane, da poco laureata in medicina se mi avrebbe aiutato a farlo.. e lei d'impeto mi disse: "Vuoi stroncarmi la carriera?" Lei, sia detto, aveva da sempre una apertura su questi argomenti che io non avevo...
Io credo che molto si potrebbe fare per chiarire la questione in modo semplice e concreto.
Si potrebbe partire, per semplicità, piuttosto che dalla disanima dei poteri che i demoni dicono di avere, dalle cure che sono praticate, di qualunque genere siano, per curarsi e ripararsi dal “diavolo”. Insomma si può trattare il diavolo come si tratta una malattia, la cui conoscenza diventa esatta e la ricerca finita quando si trovino metodi sufficienti per debellarla del tutto, o perfino per impedire che compaia.
Procedendo con queste fasi diverse di ricerca:

1)      raccolta di cure pratiche oppure protettive ritenute utili. Ciò che ghostbusters o pratiche popolari. Chiodi e punte debellerebbero , se messe a contatto, il diavolo come energia statica, per esempio. Questo dato scientifico ha riscontro nella tradizione popolare: è un metodo conosciuto in più culture, ritenuto empiricamente utile, da migliaia di anni (per es. a partire dal costume ebraico di mettere piante spinose davanti alle loro porte, contadini etc. per esempio il soffiare,il vento, appare infastidire l’azione delle anime e anche dei demoni…per esempio il potere disturbante sui demoni delle calamite e del magnetismo. Quello delle folle di persone con cellulare si riporta che facciano sparire i fantasmi che le folle vanno a visitare, cosi dipendendo proprio ciò che sono andati a trovare, per es. le diverse medicine specifiche che nei monasteri tibetani si producono per curare una delle 4 cause di malattia: i 360 demoni che ne sono causa. (v i libri tradizionali sulla medicina tibetana.
Cure di erbe scacciadiavolo e simili (v per es. in un piccolo capitolo nel Malleus maleficarum)
Teorie di Ildegarda di Bingen sulle pietre e la fuga del diavolo.
L’uso della piramide praticato negli Ashram indiani.
Uso di incenso candele, aglio (non solo in Transilvania ma come breve messo al collo dei bambini per combattere il male, per es. Rigoberta Menchù).


2)      la raccolta di ogni elemento sul funzionamento dei poteri di maghi di varie abilità, spiriti demoni yogi, santi o demoni pentiti o uomini che raccontano loro esperienze in questo senso (per es. elementi emergono dal testo di R Monroe) . questi elementi sono meno importanti, rispetto all’aspetto pratico rappresentato dalle cure, ma non inutile, pur tenendo presente che le persone che praticano, i maghi spesso poco e nulla dicono su come neutralizzare i loro poteri. Si può dire che hanno interesse a depistare al ricerca.

3)      la terza fase consisterebbe nel cercare di raggiungere le persone che ritengono di avere di che difendersi e le loro opinioni e esperienze in materia di protezione ..

4)      discussione degli elementi emersi tra esperti per la selezione dei metodi. Per se medici, fisici, chimici e biologi, esorcisti, demonologi, antropologi… ghostbusters ricercatori che rilevano infestazioni (v. ricercatori a Bologna). Ritengo tuttavia che possibilmente ogni metodo dovrebbe essere considerato, anche se sembrasse improbabile del tutto. A partire da quelli che appaiano meno improbabili agli altri…

5)      fare ordine tra i vari metodi e decidere il procedimento con cui andare avanti nel loro uso.

6)      La pratica deve, e questo è un punto fondamentale della ricerca, gli stessi ricercatori, questa essendo una condizione per la partecipazione al progetto, in modo da testare su di se gli effetti di ciò che si applica. Questo potrò chiarire gli effetti possibili di un test sia su una persona scelta a caso, magari in ottima salute mentale e fisica, e le altre.

7)      la popolazione di cui si tratta dovrebbe essere scelta in rete, e coinvolgere luoghi molto distanzi e città diverse, attraverso una connessione in rete, per dare difficoltà alle forze occulte se esistenti, e noi dobbiamo agire come se potessero comunque esserlo, agissero per far fallire il progetto o per falsificare i risultati.

8)      trovare la popolazione disposta ad applicare su di sè i metodi cosi selezionati. Potrebbero essere le file di persone che aspettano di visitare una o un esorcista, che sono lunghe, i gruppi di preghiera che praticano esorcismi e che potrebbero essere disponibili a contribuire a questo.

per ciò che riguarda l’ano che segue continuerò raccogliere documentazione relativa ai metodi impiegati in ogni parte del mondo a protezione.

Intendo come scopo di scrivere le linee su cui la ricerca si potrebbe fare, usando io stessa protezioni che man mano scopro, per sperimentare in primo luogo su di me, comunque siano gli effetti, supponendo che il diavolo sia quello che persone informate hanno detto.


postato da: vivamerlin alle ore 13:50 | Permalink | commenti
categoria:ghostbusters, infestazione

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