vivamerlin vive

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martedì 31 gennaio 2012

ANCHE GLI ESORCISTI HANNO BISOGNO DI AIUTO

Sabato, 04 Agosto 2007

Breve excursus sulle mie richieste di aiuto e i risultati.
Mentre vado alla ricerca di aiuto e incontro esorcisti, una casalinga esorcista, Sai Baba, il Llama guaritore che effettivamente mi aiutò, la mia analista che è stata anche di grande aiuto, ecco che la mia ricerca di cure e difese pratiche comincia e si arricchisce…COSI SCOPRO CHE SIA GLI ESORCIZZATI CHE GLI ESORCISTI POSSONO NON FARCELA E ADDIRITTURA MORIRE nella guerra col diavolo.
Quando mi sono accorta che un uomo che conoscevo era un mago nero, ovvero faceva pratiche di magia nera, a tale punto da cercare di intervenire sulla mia essenza ... manipolando le mie percezioni, e vampirizzando la mia forza vitale, e molti altri trucchi per i quali direi che mi aveva ridotta in schiavitù.. solo un post apposito potrò parlare adeguatamente di questo...
Decisi che la prima cosa che avrei fatto era di non frequentarlo mai più.. e di non andare più neppure nel gruppo di cui entrambi facevamo parte.. gruppo che certi chiamano "una nuova religione" e altri "una setta". Io ho incontrato li il mio guru, e dopo anche il diavolo... il tutto mi ha fatto capire nel tempo -e spero di aver modi di dire come, di averne il tempo e soprattutto il coraggio e la capacità - che il diavolo sa davvero abilmente camuffarsi da angelo della  luce.. o comunque sa indebolire gli altri al punto, come faceva con me, che benché mi rendessi conto di che cosa facevo non reagivo normalmente come avrei fatto prima...
Volevo dire che decisi di non frequentare più quel gruppo poiché nessuno era stato all'altezza di capire che cosa succedeva... di chi era veramente questa persona...
Comunque ora torno al momento in cui ho capito.. in primo luogo avevo capito certe cose, non altre, che capii nel corso del tempo, dei mesi e anni successivi...
Sul momento io non gli davo il nome di diavolo  ma di mago nero  ma devo dire che la fiducia che io ho nel genere umano era tale per cui mi era impossibile arrivare a concepire la sua malvagità.. osai chiedergli di interrompere l'uso dei poteri e di confessare agli altri le devastazioni compiute..
Non pensavo che la sua capacità di fare il male fosse cosi grande.. l'avevo gia intuito e anche visto, ma mi era impossibile crederlo continuativamente.. del resto io restavo senza alcuna difesa ... e per questo posso mettere in conto che non rimanesse inattivo di fronte a una persona che ha capito ..
Lui fece sforzi anche peggiori per danneggiarmi per manomettermi. Egli mi torturava ... mi rivolsi a quelli che gli stavano intorno cosicché egli smettesse, ma senza esito. Scrissi lettere alla organizzazione di cui facevamo parte. Alcuni suoi amici nel frattempo gli si erano rivoltati contro, per loro ragioni..
Un’amica, Dagmar, scrisse a un uomo che avrebbe portato una mia lettera al vero top della organizzazione. Poco dopo la lettera il mago nero si ammalò. Dagmar commentava che forse qualche persona della stessa organizzazione che aveva i suoi stessi poteri lo aveva colpito, per impedirli di continuare a fare del male..
Non so nulla di queste cose.. comunque nel momento in cui si ammalò erano già passati tre anni in cui io ho vissuto l’inferno… e avevo chiesto aiuto ad altri. Uno fu Sai Baba. Due anni prima io ero stata per due giorni in un Ashram di Sai Baba e un momento so che aveva poggiato gli occhi su di me.. io avevo in braccio una montagna di dolciumi e salivo una scaletta ed ecco che Sai Baba passava. Si fermò per un attimo e mi guardò. Non mi disse una parola. Anche io guardai lui, in mezzo tra le sue quattro robuste guardie del corpo (fosse quelle che persero la vita per salvargli la sua tempi dopo )  e mi sembrò un essere fragile ..come trasparente.. è passato tanto tempo.. non ricordo troppo bene..)
Diedi la lettera ad una donna russa molto simpatica che parlava bene tante lingue ed andava spesso a trovarlo e ne parlava  con entusiasmo ... Prima che scendessimo dal treno -in cui ci eravamo per caso incontrate - le avevo dato una breve lettera--
Non sono riuscita neppure a sapere se la lettera ha raggiunto Sai Baba.. E mi sono chiesta se lui mi abbia aiutato, in un modo o in un altro, anche senza farmelo sapere..
L’attacco demoniaco che io ebbi appena qualche giorno dopo aver scritto a Sai Baba del diavolo fu violentissimo, il più duro che mi fosse capitato fino a quel momento. Evidentemente temeva uno i cui poteri erano manifesti. L’attacco avvenne dopo che il diavolo capì che io avevo mandato la lettera. Per questo io ho pensato che la causa dell’attacco era la furia contro di me per aver inviato la lettera.
Dopo aver chiesto il suo aiuto, ho saputo che Sai Baba aveva pubblicamente espresso un’opinione negativa dei gruppi di lavoro spirituale della zona di cui diavolo in questione faceva parte e di cui avevo parlato nella lettera.
Fino a quel momento io non avevo mai sentito che Sai Baba fosse oggetto di accuse di pedofilia. Dopo invece, per caso scoprii questo e mi sono chiesta, visto che un pezzo fortissimo delle azioni del diavolo è  produrre stupri stravolgendo gli incontro, producendo atti sessuali umilianti e in particolare facendo provare interesse perverso –che è poi quello che lui stesso prova - contro bambine e bambini, francamente mi sono chiesta se non si fosse vendicato contro di lui producendo forse fatti e forse anche solo false accuse.
       Ancora prima di rivolgermi a Sai Baba,  appena capito che mi trovavo di fronte a un demonio, dal mio parroco…chiedendogli di mandarmi da un esorcista…
Il diavolo mi seguiva ovunque andassi, con grande forza…
La conversazione tra il parroco e me fu stravolta dal diavolo stesso, credo.. io raccontai con sincerità tutta la faccenda e incidentalmente raccontando cose della mia vita, e mi sentii dire: “Perché chiedi aiuto alla Chiesa se vai in India ad adorare gli idoli?” [Accusare gli indù di adorare gli idoli fra l'altro è scorretto, poiché essi credono nell'assoluto, di cui i vari dei sono come per noi Gesù, la Madonna e i santi... e, cosa che mi piace, in India nessuno ha mai detto nulla contro la mia religione, cattolica, anzi ho cantato le loro canzoni religiose in cui cantano anche delle righe di preghiera a Mary, di fila dopo  o prima dei versi per la dea Sarasvati...]
Questa è una cosa davvero crudele e insensata da dire a qualcuno che sta male…
Io stessa ero terrorizzata. Non dicevo il nome del diavolo, per esempio.. perché avevo paura del male che avrebbe fatto a me e non solo, per vendicarsi.. d’altro canto non c’era nessun male che lui non avesse fatto o facesse…
Me ne andai dicendo che forse le cose si sarebbero aggiustate.. anche lui mi disse che per il momento la cosa non era grave…. Era già gravissima, invece…
Fu in questo vero vuoto di aiuto che io cominciai per caso a difendermi in modi pratici…
Io ero molto dedita alla ricerca spirituale e mi trovai in un posto in cui un giorno un’infermiera francese, anche lei dedita al lavoro spirituale e alle tecniche di autoguarigione (con un interesse anche professionale in questo, che io non avevo) mi disse che invero esisteva una tecnica della medicina tradizionale cinese che consisteva in una posa delle mani e del corpo che aveva come effetto del sentirsi liberare da influenze negative.. lei diceva che a volte quando stava davanti alla Tivù e non riusciva ad allontanarsene, come fosse dominata, faceva questa posa …
Mi feci insegnare per bene la posa, la praticai con lei. E anche feci delle variazioni. Ho cercato di raccontare tutto questo nei riferimenti e anche nei post, chiamando liberamente la posa “mani a doppie corna” (non ho idea del nome originale, ma la posa lo ho imparata bene).
         Una mattina in cui non riuscivo neppure ad alzarmi dal letto, tanto ero svuotata e stanca, e avevo male al cuore, ho provato da sdraiata quella posa. Sentii energie sibilare verso e dal cuore. Sentii la presenza del diavolo che si metteva al lato di me, che era presumo uscito da me e chiedeva. Che hai fatto?
Sentii l’energia circolare e piano piano mi ripresi e in circa, credo 20 minuti ero in grado di alzarmi. Per otto mesi questo è l’unica cosa che ho saputo di protezioni dal diavolo…
Lo scoprire qualcosa di pratico che poteva avere un effetto curativo o protettivo mi rese davvero felice. Pensavo. Se esiste una cosa, ne esistono altre, il diavolo non è imbattibile…non so a che punto ma credo a breve, entravo piena di vergogna in una libreria e chiedevo se avevano libri di protezione dalle influenze negative .. e ne uscii con due libri di cui non capii nulla, ma trovai una interessante posa, con qualcosa di simile alla posa a doppie corna che avevo già imparato. Di questo anche ho parlato nei riferimenti. Poi per una serie di fortunate coincidenze, una mia amica ricchissima e piena di interessi sia esoterici che sociali mi chiese se andavo con lei a seguire delle conferenze sull’uso curativo della piramide e poi la comprò e me la imprestò. Io non credevo affatto alla faccenda –anche se in fondo non avevo alcun argomento valido né per credere, né per non credere..-, e non volevo spendere soldi invano, ma ero ben felice di provare .. infine vidi che serviva veramente e la comprai e ne comprai anche altre più grandi. ..
           Per via della mia amicizia con questa donna fuori del comune andai anche a vedere un "gigante" che sosteneva di essere stato rapito dagli UFO e che vendeva enormi quarzi a doppia punta e da cui personalmente comperai una sfera medio - piccola di quarzo violache a suo dire avrebbe protetto la mia intera casa da ogni negatività..  Mi aiutava un pochino, devo ammettere.. e sull'onda di queste rivelazioni strepitose comperai un piccolissimo quarzo a una punta e una piramidina di quarzo ialino che mi davano un qualche senso di essere... per via del diavolo io non sapevo se avevo un centro, se esistevo.. meglio di niente...
            Anche, nel frattempo, essendo disperata in India, e avevo anche un fidanzato che veniva tormentato più di me addirittura… chiesi a una ragazza amante del lavoro interiore – che seguiva diversi buoni insegnanti attorno all'Himalaia - se conosceva tra i vari guru di cui vedevo le foto nel suo altare ce ne’era uno in grado di aiutarmi. Le raccontai di che si trattava e fu allora che venni a sapere di un Llama guaritore e mi rivolsi a lui. Ho parlato un pochino di lui quando ho parlato delle pillole tibetane. Non so se lui mi credette ma è certo che mi aiutò in quel momento. Credo che sbattendo le sue mani contro le mie mi abbia dato parte della sua grande energia .. inoltre da allora in poi potei contare sulle cure tibetane, e questo fu un inestimabile aiuto. Devo dire che questo Llama fu quello che mi aiutò, sia lui di persona (e non mi chiese se adoravo o no gli idoli…. Quando il Llama entrò mi apparve come un essere imponente, molto alto.. io ero accasciata seduta ... Anni dopo, quasi a caso, in una cerimonia pubblica, in cui baciava uno per uno i presenti mi resi conto che forse era più basso di me.. anche lui, Come Baba, mi ha dato una forte sensazione di grande energia e di leggerezza insieme )
         Qualche anno dopo una mia cara amica mi chiese se l’accompagnavo da una esorcista donna. Un suo amico le aveva detto che era molto valida… Forse non sapete, ma un mucchio di persone, un grandissimo numero di persone temono il diavolo, e credono che esiste.. i guaritori, esorcisti o supposti tali hanno la fila davanti alla porta..cosi assicuro che c’era una fila da questa casalinga esorcista, tanto lunga che aspettammo ore, benché l’amica mia avesse un appuntamento.
C’era un prete vero che aveva portato da questa donna delle donne bisognose della sua parrocchia. Era li con loro, in attesa.. le gente che era li posso dire che era gente normale.. anche meglio della media . . . parlai con persone gentili, solari, persone con cui avrei facilmente stretto amicizia. L’esorcista trovava sempre delle fatture, dicevano, nei cuscini.. la gente arrivava con cuscini candidi su richiesta della donna e lei trovava la fattura, poi non so come e dove la fattura trovata (composta, se ma non mi ricordo, di un mezzo limone guasto, di calze da donna aggrovigliate..) veniva bruciata..
         Visto che c’ero, chiesi di entrare anche io… mi disse che se avessi fatto una serie speciale di messe, in numero di 33, e se avessi portato una candela alla tomba del tipo, che nel frattempo era morto, ma continuava a tormentarmi, mi sarei sentita, disse, sicuramente meglio. Ero ben felice di fare un’offerta per essere liberata da un tale male.. ma non successe nulla di meglio anche dopo che seguii ogni istruzione con cura.. Andai a chiedere per le messe in una Chiesa famosa per queste cose, e mi dissero che avrebbero fatto tutto, senza dirmi né dove né quando. Io avrei voluto esserci, pensavo che fosse rilevante per allontanarlo da me, il partecipare.. chiesi informazioni e mi dissero che le messe sarebbero state fatte in un luogo lontano.Pagai diverse centinaia di mila lire (mi pare 500 mila lire). Che probabilmente andarono a qualche parrocchia povera. Il tutto va bene, ma comunque io non ebbi alcun miglioramento.
Chiesi anche tre messe in quella chiesa, cui avessi potuto andare.. e ci andai.. devo dire che la cosa appariva piuttosto formale..
            Cercai di telefonare alla esorcista, ma non rispose mai e poi mai…
           
             Non ricordo a che punto della storia mi capitò anche questo: il diavolo mi minacciò di fare del male a una persona che conoscevo, un parente molto giovane. ero sconvolta. entrai in una chiesa e aspettai che arrivasse un prete, che doveva avere un bel seguito di parrocchiani e aveva l'aria molto simpatica. Mi parlò a tu per tu e gli spiegai il problema.. Mi disse: "Che importa se il tuo parente muore? Vuol dire che Dio vuole cosi. " Uscii da li stravolta... " Intendeva certo farmi un discorso altamente filosofico, ma ...
        nel corso del tempo ebbi a conoscere un vero artista e ingenuamente gli raccontai che per difendermi dal diavolo usavo dei pezzi di plastica bucherellata, che mi mettevo attorno.. non poteva crederci. Gli feci molta pena… Comunque la plastica aiuta...
            Mi disse che conosceva un vero esorcista…e mi diede l’indirizzo. L’esorcista era un parroco, un tipo intellettuale e di bell’aspetto, che mi piacque.. ma la cosa fu che comincio anche lui a obbiettare sul fatto che io avessi praticato nei monasteri indiani.. mi chiese di portargli dei libri sugli insegnamenti che avevo praticato nel mio gruppo, e mi chiese di tornare tre settimane più tardi. Si arrabbiò molto all’idea che potessi credere che esista una esorcista donna. Ebbe anche modo di ridere dell’artista che mi aveva mandato da lui…e mi osservava in chiesa forse aspettandosi che alla vista del sacro mi buttassi a terra muggendo.. ma quando gli telefonai per fissare l'appuntamento mi disse che ero in ritardo, che avrei dovuto telefonare prima. Invece Avevo telefonato al momento previsto... E quando andai li all’appuntamento che lui aveva fissato, mi disse che di domenica non si lavora.. Allora decisi di non andare più. mi aveva accompagnato sempre un'amica, Silva, che era una psicologa, ma anche lei mi disse che non avrei dovuto tornare… capivo che il diavolo era troppo forte per quell’uomo.. io non osavo dire che impiegavo vari metodi protettivi che mi permettevano di no stare tanto male…(usavo anche i ventilatori, per esempio.. gli strati di rame sotto la piramide, di cui avevo saputo da un'amica che ne aveva sentito parlare da un uomo che diceva di avvolgerli nella lana, mi ricordo.. )
Comunque non ci tornai né lui mi telefonò.
           Poi andai dall’analista e questo mi diede la possibilità di parlare di questa cosa e questo è stato molto molto importante. Avevo bisogno di parlare…
nel periodo che andavo dall’analista lei stessa mi ha parlato, ad un certo punto, dopo più di un anno, mi pare di ricordare, di una chiesa dove avrei trovato un gruppo, di esorcisti e anche psicologi che lavorano su questo. Fanno un gruppo di preghiera…c’era un mucchio di persone e seguivano tutti i riti previsti dagli esorcisti cattolici. Rivolgendovi a loro saprete tutto nella maniera migliore.
Mi piacque molto l’esorcista. E' un essere puro. Ero cosi fiduciosa che gli mostri un segno rosso sulla pelle che il diavolo mi ha fatto (neppure la mia analista lo ha mai visto). Ho raccontato la mia storia ed è stata annotata su un quaderno.
Mi piacque anche il luogo… l'atmosfera. L’esorcista Don ... passando durante la funzione mi passò una mano sulla guancia con uno sguardo di sincera pietà e simpatia..
In quel momento dovevo prendermi cura massimamente di un familiare ammalato, e non tornai.. spesso poi temo che il diavolo mi segua ovunque vado, danneggiando il lavoro che fanno gli altri. Ho sentito che l’esorcista che ho conosciuto non occupa più quel posto, non lavora piu li...   non so perchè ...Mi spiace questo —
Non sono tornata. Non mi sarebbe dispiaciuto farlo. Forse andrei più facilmente se ne trovassi uno lontano dalla mia provincia addirittura.. è buffo, ma sarei imbarazzata. Che vergogna.. vergogna su di me per essere cosi poco coraggiosa...
Questo è un breve excursus degli aiuti che ho chiesto e dei risultati. Non sono incredula verso gli esorcisti. Ho letto che a volte gli esorcismi hanno successo e a volte no. Le testimonianze degli stessi esorcisti testimoniano del fatto che in certi casi ci fu successo, che questo successo non raramente è il prodotto di un lavoro di anni, e che in certi casi le persone non sono state salvate, a volte sono morte dopo anni di atroci sofferenze. Anche gli esorcisti vengono messi molto in difficoltà dal diavolo, quando hanno a che fare con il diavolo potrebbero essere aiutati grandemente dai miei sistemi...
Anche io ho sofferto atrocemente, ma grazie alle protezioni pratiche sono sopravvissuta ... Si vede che il mio destino era diverso, e ora vorrei più di tutto che anche altri  provassero i miei sistemi che credo aiutino grandemente a superare grande parte delle sofferenze.  
           Ora ho preso come compito di perfezionare le difese e prego il cielo  di poter migliorare ulteriormente le difese.

Questa è solo una parte di ciò che feci e che provai... infatti provai immagini e disegni protettivi, anelli magici ecc.; ho perlustrato un negozio dove hanno un grandissimo daffare a eseguire gli ordini: inviare a domicilio  ogni genere di cose intese come protettive... ciondoli,  chiodi incrociati e legati da un filo rosso ... ogni sorta di cose che ho provato senza alcun effetto ...Il numero di persone bisognose di aiuto è molto grande ...
Cercai libri in materia di protezioni...e questo è durato anni e anni, dopo i quali, non sulla base di un qualche certificato accademico ma di un continuo processo di prova ed errore ho messo insieme la serie di protezioni pratiche di cui parlo...        
Ora scrivo qui nel modo più semplice tutto quello che so. Non ci sono misteri, segreti, bugie, magie ...

NOTA. DI QUANDO IN QUANDO MI VIENE IN MENTE QUALCOSA CHE HO DIMENTICATO.
Per esempio un'amica - che credeva cosi di essermi utile-  mi ha condotto  da una donna che sosteneva che in casa sua il diavolo non entrava.
Ma entrambe, dopo poco cercarono di convincermi che il diavolo ha il suo destino da compiere e io dovevo accettarlo, farmi vessare. Risposi che anche io seguivo il mio destino, che era di difendermi ... insomma il diavolo era li...Questa donna voleva che io tornassi in certi giorni connotati da una determinata posizione della luna.. e avrei dovuto pagare, non ebbi fiducia e non andai.
Un'altra volta che ho dimenticato di riferire, all'inizio della ricerca di salvezza, ho parlato a un olandese incontrato per caso, in india, un ricercatore spirituale, dei miei problemi. le sue intenzioni erano ottime, ne ero certa. mi disse che a Bombay esisteva un uomo molto potente, che, pagando, avrebbe ucciso il mago nero di cui parlavo (che allora era vivo e vegeto). Per darmi maggiori delucidazioni il giorno dopo alle sei del mattino apri la porta della mia stanza, che la mia amica aveva lasciato aperta per dirmi di andare con lui a parlare con un insegnante di yoga indiano dei miei problemi.. Non accettai perché allora io non riuscivo a riconoscere che il tipo con cui avevo a che fare fosse quello che era un mago nero, un mostro assassino.. pensavo ancora che tutto si sarebbe potuto risolvere.
Cosi non andai, e non presi alcun indirizzo, neppure quello dell'olandese. Tempi dopo capii che il tipo, il diavolo, mi avrebbe ucciso. venivo torturata sempre, era una situazione impossibile...  era una questione di vita o di morte. mi pentii di non aver accettato l'aiuto offertomi. di pagare con mi preoccupavo.. valeva la pena. Cercai in ogni modo di recuperare l'indirizzo... ma non fu possibile.. ora sono contenta di non aver ucciso il diavolo quando era in vita, poiché se lo avessi fatto mi sarei sentita comunque colpevole, o responsabile del suo destino, comunque ritengo che uccidere simili persone, a ragion veduta, come nel mio caso, non è che legittima difesa. ciò che lui faceva a me era peggio che uccidermi..


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