vivamerlin vive

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venerdì 27 gennaio 2012

BIBLIOGRAFIA RAGIONATA e con citazioni

Sabato, 16 Settembre 2006

[IN FONDO AL POST TROVI ANCHE LE DIFESE CHE USO ADESSO, CHE SONO LE PIÙ  SEMPLICI DA TROVARE, REALIZZARE E APPLICARE.(5 gennaio 2008)
Ritengo la lettura di questo post necessaria per la comprensione dell'intero blog. Lo pone in rapporto ad un contesto, alla realtà di una conoscenza tramandata, che io ho cercato di raccogliere per anni. Ci sono soprattuttoriferimenti bibliografici relativi alle protezioni, che mostrano in qualche misura lo stato dell'arte, le conoscenze ereditate in materia e le ragioni per le quali si può ritenere che siano efficaci (aglio, cipolla aceto magneti, pillole tibetane, il soffio, piombo, acciaio, rame, l’olio canforato e l’olio d’iperico, essenza di verbena ecc, pietre dure tra cui in particolare il quarzo ialino a una o due punte, candele, incenso, campanella ecc.)
E' da queste letture e informazioni che sono partita, per arrivare poi a proporre delle applicazioni pratiche più dettagliate - aglio, calamite, in modi e quantità specifiche rispetto alle genericissime indicazioni ereditate - e alcune cose nuove, come per esempio la plastica e il ventilatore.
I riferimenti ai film affrontano soprattutto la questione del come l’occulto si vede, si mostra..
Ci sono anche testi che parlano dei poteri, della "magia": come funziona...
Inoltre ho ora aggiunto un riferimento alle sofferenze di chi ha a che fare col diavolo, argomento di cui inizialmente non ho parlato per pudore. Ora invece lo ritengo necessario alla comprensione.
Jean de Blanchefort (1993) Guida all’autodifesa magica. Milano Ed. Armenia ed. 294pp.
[L’autore non lo dice, ma si può presumere che abbia fatto esperienza diretta di alcune cose di cui parla. Le difese di cui parla sono tuttavia ancora avviluppate nel magico, sono troppe e hanno indicazioni vaghe. Eppure, questo testo e quello di Spinardi sono i testi meno fumosi in circolazione.]
Franco Spinardi (1994) Introduzione all’esorcismo. Milano, Armenia editore 173pp. Il libro, con contenuto identico, è stato anche pubblicato con il titolo “L’esorcismo”.
[ La prima parte si occupa di preghiere. La seconda riprende anche argomenti trattati anche da de Blanchefort. Parla inoltre del potere protettivo delle punte. Ecco le esatte parole di Spinardi:
La tavoletta con chiodi
Ecco un metodo di difesa permanente, assai diffuso proprio in virtù delle sue basi fisico-scientifiche.
In una tavoletta di legno pulito, dello spessore di circa 5 cm., rotonda o quadrata (di circa 20 cm. di lato o di diametro) si conficcano dei numerosi e lunghi chiodi, fin quasi alla testa: essi devono trapassare completamente la tavoletta. Ci si procura un filo di rame della lunghezza di alcuni metri; si annoda un capo, strettamente, alla testa del primo chiodo, lo si fa passare attorno al secondo, poi al terzo e cosi via. L’estremità del filo di rame deve prolungarsi fino al di fuori della camera in cui si pone la tavoletta chiodata: estremità che si deve far penetrare nel suolo (giardino, cantina, ecc.) o, meglio, in un vaso di terracotta sotterrato fino al suo orlo e riempito di acqua (in un vaso di fiori si pone uno strato di terra, vi si depone un altro vaso più piccolo – al quale si è chiuso il foro di drenaggio –si circonda quest’ultimo di terra ben pressata e lo si riempie di acqua: è cosi pronto per accogliere l’estremità del filo di rame).
La tavoletta chiodata, vero e proprio “parafulmine” dell’occulto, si deve poi collocare, in modo permanente, con i chiodi all’aria, sotto il letto o sotto una sedia.
Non comprate in ogni caso l’anello che Spinardi consiglia come protettivo, che non è efficace. Non è brutto, però! ]
Henry Durville (1988) Trattato pratico di alta magia difensiva. Rituali magici segreti di protezione occulta.Viareggio. Edizioni rebis.
Questo è stato il primo libro in materia da me letto. Per chi ha urgente bisogno di protezione è davvero frustrante. Le indicazioni sono vaghe, il linguaggio fumoso, le cose consigliate sono cosi numerose da far pensare che nessuna funziona veramente. Questi difetti sono presenti in tutti i libri di difesa “magica”. Magico, in fondo, è solo ciò che non si è ancora capito, e “occulto” è ciò che non abbiamo ancora “colto”, cioè visto.
Riporto qui una cosa che ho trovato interessante: 3° Sigillo. Produzione del mondo della legge. Vedi la foto 1 (che nel libro corrisponde alla fig. 26) e sotto la foto la descrizione del gesto o posa, riprodotte fedelmente dal libro (Durville 1988 pagg. 70-71). Si addebita al Giappone questa posizione di protezione.
Un medico allopatico francese specializzato in medicina tradizionale cinese e insegnante spirituale Jean-Marc Eyssalet – autore di molti libri – ha insegnato un gesto delle mani per difendersi da influenze psichiche. Egli diede tutte le informazioni necessarie. Il gesto che ho imparato è quello fotografato in basso, che io chiamo:
Figura 1. Posa a doppie corna. Stiamo seduti rilassati. Occorre mettere ogni mano nella posa del “fare le corna” e poi appoggiarle una contro l’altra, come quando abbiamo “le mani giunte”. Dobbiamo tenere le mani all’altezza del cuore, parallele al corpo, al cuore.
Figura 2. Io ho creato una variazione efficace: tenere la posizione, ma da coricati, per il caso che vi sentite troppo stanchi per stare seduti. Poggiate i polsi sul corpo.
Figura 3, che è una variazione di ciascuna delle prime due. Ciò che facevo era chiudere i mignoli, restando nella stessa posizione, per un poco. Il flusso di energie diminuiva, tanto da non essere più doloroso. Dopo un certo tempo provavo con la posa completa, come insegnata da Jean-Marc. Quando ritornavo alla posa completa, di solito non sentivo più fastidio e mantenevo quella completa fino alla fine. Tutte queste pose, secondo ciò che ho potuto osservare, hanno l’effetto di purificare il cuore e inoltre fanno accorrere energie al cuore. A volte solo dopo essere rimasta in questo posa per 20minuti circa ero in gradi di alzarmi dal letto.
C’è più di una ragione per cui riporto queste pose. È stata la prima difesa efficace che ho imparato. E inoltre non occorre nulla per farla, dunque è un’ottima posa per quando non potessimo ricorrere ad altro, nelle emergenze. Impara l’arte, e mettila da parte. Ora non faccio più questa posa, e se la faccio pare non funzionare. Ma ora non vengo più svuotata come allora: molto meno, in effetti. [nota 2]
GIAN PIERO BONA 1977 MAGIA SPERIMENTALE. Manuale pratico. Roma Edizioni Mediterranee:172pp.
L’autore ritiene importanti due elementi protettivi: l’acqua e il piombo.
La protezione, secondo l’autore, difende dai “colpi di ritorno”, cioè una specie di meccanico contraccolpo alla sua azione di magia (nera). La vittima non è consapevole del colpo di ritorno. Ho parlato estesamente di questo autore e delle difese in un post intitolato:
Qui riprendo solo alcune parti del post:
I pentacoli di piombo proteggono l’operatore [cioè il mago nero o bianco che sia] durante i suoi esperimenti. Il piombo è impermeabile ai raggi X, e le forze occulte possono essere paragonate a questi raggi.
( Bona: pag 114)
Bona scrive che le “forze occulte” possono essere paragonate, dunque non sono identiche, ma quale è la differenza?
Negli ospedali si usano contenitori o anche armadi di piombo per proteggerci dalle sostanze radioattive, gli oggetti che s’impiegano…
Dunque, non c’è da sorprendersi se nel libro di BONA – che si rifà in questa informazione al testo di J. B. 1941 MAGIE PRATIQUE  Paris Ed. Niclaus - troviamo un elemento interessante per la nostra protezione dalle forze occulte paragonabili ai raggi X:  Il piombo
Il piombo è il più importante elemento protettivo, “indispensabile” …nel paragrafo intitolato Confezione dei pantacli (a pag 75) scrive:
il piombo è indispensabile. Lo si troverà in smercio in fogli sottili che si ritaglieranno secondo la spiegazione che daremo in seguito.
Ancora a  pag 114 -115 troviamo:
Avvertenza:
I pantacli di piombo devono sempre essere portati durante ogni tipo di esperimento. …J.B. [v sopra riferimento] racconta alcuni seri incidenti accorsi a persone superficiali e negligenti. Egli spiega che questi pantacli possono paragonarsi alla maschera dell’apicoltore; attraverso il piombo  la fauna astrale non ci può pungere.
Inoltre le forze che colpiscono al centro i pantacli vengono scaricate all’esterno delle punte delle stelle.
Si tratta di due pantacli essenziali che egli chiama cosi:
il pettorale  …  “che protegge il plesso al cavo dell’epigastrio…”
il dorsale   …  “che conferma questa protezione”..
Ciascuno di essi è costituito una forma stellare inserita in un cerchio.
“Le punte della stella devono aderire al cerchio.”
Il diametro di ciascuno è di 20 centimetri. Il suo spessore è di circa 10 mm.
“Sono assai pesanti da portare.” ..
Per tenere fermi il pettorale e il dorsale  si fisseranno l’uno all’altro  mediante un cordino rosso che si aggancerà sui fianchi”. (ib.)
Questi pantacli sono intesi a protezione del nostro plesso solare.
Il pentacolo va indossato assolutamente fin da prima di “operare”. Il diavolo che ho conosciuto ha detto “lavorare”.
Evidentemente va messo prima perché il colpo di ritorno che teme pensa che possa arrivare cosi veloce che lui non abbia il tempo di proteggersi …
A pag 136 troviamo un ulteriore uso protettivo del piombo nel momento in cui il magista –cosi lo chiama- si aspetta un colpo di ritorno. Oltre al piombo egli fa riferimento all’acqua.
L’autore scrive che il “magista” dopo aver fatto la sua magia, per proteggersi dall’eventuale “ colpo di ritorno”, deve, oltre a tenere addosso i pantacli, tenere le mani dentro un recipiente pieno  d’acqua per 5 minuti, e anche questo recipiente deve essere coperto da piombo, e  un foglio ulteriore di piombo deve essere disposto a fare da schermo protettivo tra lui e l’acqua, in modo che il colpo sia neutralizzato dall’acqua …
Questa protezione mi ha dato qualche pratica soluzione sul come fissare il pettorale e dorsale che io uso, costituito dai quadrati fhytofix.(Sono quadrati di materiale sintetico su cui sono fissate delle calamite, poi potenziate con altre ..)  Ne parlo nei post sulle calamite. Suppongo che questi quadrati, pure ingombranti (ma è comunque possibile portarli con vestiti larghi senza che si noti veramente..)  siano più leggeri del piombo… Io, che no ho da temere colpi che durano 5 minuti ma sempre uso anche due quadrati per la protezione del bacino.
Nota. Si è parlato del potere protettivo del piombo nel post sulledifese ambientali …  Il piombo proteggeva dal fluido di una donna dotata di poteri particolari: Kulagina..
Bona scrive che il trattato ha seguito in linea generale l’impianto di Magie pratique di J. B. Ed. Niclaus, Paris, 1941.
Tra  i titoli in bibliografia scelgo:
DENECHEAU H. Abbé: Contre les mauvais esprits et les maléfices, Vaillé-Neuil-sur-Lyon,1959.
H. Kramer e J. Sprenger (1977) Sul modo di togliere e curare le stregonerie., in: Il martello delle streghe. Venezia, Marsilio: pp. 273-332 (tit. orig. Malleus Maleficarum prima ed. anni 1486-1487)
[ La parte citata fa riferimento a rimedi popolari “scacciadiavolo”.
Con questo termine a volte ci si riferisce alla cosiddetta “pianta di Sant’Antonio”, ovvero all’iperico, ma a volte anche ad altre... ]
Nel corso delle mie perlustrazioni ho trovato anche questo testo che parla di cure vegetali. La copertina del libro mostra questo:
Del modo DI CONOSCER ET SANARE
I MALEFICIATI,
et dell’antichissimo, e ottimo vìo del benedire:
TRATATTI DUE
A’ quali sono aggiunte varie Congiurationi,
e efsorcismi contro la tempesta,
e cattivi tempi mossi da maligni spiriti.
Di nuovo aggiuntone alcui
benediitioni.
Opera di nuovo estratta da libri dal R.P.D. Floriano Canale.
1987 ARNALDO FORNI EDITORE
Ristampa anastatica dell’edizione di Trento,1638
L’editore confessa di aver pubblicato un testo che reputa un coacervo di superstizioni. Perché pubblicarlo, allora? Evidentemente occorrerebbe un’edizione critica, che faccia comprendere tutto quello che nel testo è dato per scontato, forse perché scontato ai tempi in cui è stato scritto. Risulta impossibile a capire il modo d’uso concreto di erbe, radici ecc. per esempio.
Un esperto cui ho chiesto come di potrebbe capire questo mi ha detto che si trova tutto nella farmacopea. Per farmacopea s’intende:
1.    elenco ufficiale che registra i nomi di tutti i preparati medicinali in uso, con le formule, i requisiti analitici, i metodi di preparazione, ecc.
2.    arte di preparare i farmaci.
Purtroppo dai libri citati e qualcun altro, personalmente non ho tratto difese efficaci, forse per i limiti della mia stessa comprensione. Ho parlato con alcuni erboristi, e ne ho tratto che il massaggio con olio d’iperico in cui si sono mescolate gocce di essenza di verbena [100 mml diolio d’iperico con un numero variabile di gocce di verbena, da 5 a un massimo di 30 ] è utile per i nostri scopi. È anche utile il massaggio corporeo con olio canforato.
Dopo aver impiegati entrambi direi che i due oli hanno utilità diverse. L’iperico risolve questioni di depressione tensione ecc, come vedremo nel libro specifico sull’iperico, mentre l’olio canforato –che ha un odore più forte, pungente- pare più utile per massaggiare parti dolenti. Sia un tipo di olio che l’altro possono essere spalmati con vantaggio su tutto il corpo. È cosi che se ne può apprezzare il valore.
Ho trovato un liquido cinese in vendita, che è molto utile:Essential Embrocation.Contiene canfora, ma ancora di più essenze ecc. Ne ho parlato in diversi post,ma in particolare su un post intitolato: estreme efficaci contromisure. Questo liquido si usa per i dolori.
Il massaggio in genere è decisamente efficace, in particolare se fatto con un po’ di vigore. Io ho tratto grande utilità da questa pratica. La mia massaggiatrice, una ex fisioterapista molto energetica, era anche una cara amica, cosi il tempo passava molto piacevolmente. Poiché al tempo non conoscevo l’utilità dell’olio d’iperico o dell’olio canforato non li ho utilizzati, ho lasciato che la mia amica utilizzasse i suoi oli … In ogni modo dopo il massaggio mi sentivo meglio, mi sentivo più in armonia. Io credo che un poco della energia della mia amica, che aveva una grande energia, passava a me.
Ho trovato utile massaggiare su un punto dolente una o due gocce di essenza di Neroly (Zagara) [ Si riferisce all'arancia amara, e Zagara è il tipo che cresce in Sicilia ]. Credo che gocce di un’essenza, per il suo intenso profumo, possa essere efficace in ogni caso.
Queste difese non sono le più importanti tra quelle impiegate, come sono invece le calamite o le medicine tibetane. Ma fanno parte dell’insieme delle difese significative per il risultato finale. Fanno la differenza.
In due pagine prima dell’indice, il libro fa la lista di ben 16 testi, che spiegano più diffusamente il suo trattato, che egli dice di aver scritto volendo essere breve. Si fa riferimento anche al Malleus maleficarum, che definisce “opera utilissima”.
Tutti i libri citati sono questi ( al foglio 3):
Il Sacerdotale Romano Ordinario.
Il Sacerdotale Romano di D. Francesco Samarino nel fine della prima parte
P. Pietro Tireo. de apparitionibus
P. Martin Delrio, disquisitionum magicarum, ambidue Giesuiti
La pratica delli Essorcisti, di F. Valerio Polidoro.
La fuga di Satana, di Pietr’Antonio Stampa.
Il fustis Daemonum, del P. Girolamo Menghi
Il Compendio dell’arte essorcistica divisa in due parti, del medesimo.
Il libro intitolato Malleus maleficarum, nel qual sono ridotti diversi trattati in questa materia, opera utilissima
Il libro Fuga Daemonum
Il Compendio Maleficarum, del P. Fran Francesco Maria Guaccio stampato in Milano.
Et il Complemento dell’arte essorcistica, del P. Zacharia Visconti pur stampato in Milano.
La Summa Silvestrina.
La Summa Astefana
Giouan Nider, nel libro, che si chiama Praeceptorium Divinae Legis, de decem praeceptis.
Maria Sofia Messana 2007
Inquisitori, negromanti e streghe nella Sicilia moderna (1500-1781), Palermo, Sellerio editore, 653pp.
L’autrice insegna Storia Moderna nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Palermo. Il libro è ben documentato.
C’è un capitolo particolarmente importante: VIII Guarigione e magia: pp. 479-519
Uno dei paragrafi interessanti è:  La farmacopea esorcistica. Viene citato G. Menghi: Flagellum Daemonum. Si danno i componenti di varie ricette.
Nel capitolo conclusivo vi è un paragrafo dal titolo: Medicina magia ed esorcismo. Maghi medici esorcisti sono comparati tra di loro da diversi punti di vista.
Sven-Jorg Buslau e Corinna Hembd 1999  Iperico. La natura contro la depressione. Milano, Tecniche Nuove. 131pag.
Il libro è ben comprensibile e di carattere pratico. Utile.
Dalla Back cover:
L’erba di san Giovanni un altro dei tenti nomi con cui è conosciuta questa pianta, è famosa soprattutto per al sua efficacia contro i disturbi di origine nervosa, come ansia e depressione.
A pag VII:
L’iperico è .. un
Antidepressivo
Disinfettante
Antinfiammatorio
rinfrescante
antidolorifico
antispasmodico
sedativo senza effetto narcotico
Nel libro, per l’insonnia e il nervosismo consiglia l’infuso.
E’ compresa nel libro una ricetta–che non pare difficile – per fare da sé l’olio di iperico impiegando l’olio d’oliva. (Si trova comunque anche in vendita in erboristeria e credo anche in farmacia. La prestigiosa Dr. Hauschka Kosmetik vende una confezione da 100ml per 18 €. Più del doppio del solito prezzo.
Sulla pianta come scacciadiavoli, sempre nella back cover :
Conosciuto nel Medioevo come erba magica contro i fantasmi e il maltempo, oggi l’iperico ci può ancora aiutare a scacciare gli spiriti della depressione e del cattivo umore.
All’interno si racconta una leggenda: ..
un giorno il diavolo decise di attentare alla virtù di una vergine che nel tentativo di sfuggirgli andò a nascondersi in un campo di iperico. Per trovarla Satana perforò con un ago tutte le foglie della piante, senza per riuscire a trovarla.
Pag 1
Un fatto è certo, perché l’ho sperimentato di persona e anche gli esorcisti lo hanno testimoniato, che il diavolo punge come un ago.. tuttavia, come ho gia scritto, solo un colpo d’ago alla volta, cosi almeno è successo con me.. perciò non so se sarebbe stato in grado di pungere più di una foglia…
Un demone, che è vampiro, stanca le vittime a tale punto che evidentemente può sorgere depressione, che l’erba di San Giovanni cura. È normale che una persona si rattristi infinitamente se non riesce più a vivere, ridotto come è a un morto vivente. La fama dell’iperico di scacciare i Demoni può semplicemente essere dovuta al fatto che chi ne è colpito e si cura con l’iperico nelle varie forme in cui si può fare sta meglio.
Un fatto che deriva dalla mia –però breve- esperienza è che il massaggio su tutto il corpo con dell’olio di iperico. Riduce la mia insonnia. Per più di una notte non sono stata svegliata dal diavolo che lo fa sempre. Eppure sento che sono stata colpita nel sonno. Probabilmente il mio corpo è cosi rilassato da non svegliarsi per il fastidio. Dunque l’olio di iperico è importante. Per questo cito il libro, che mi sembra di facile comprensione. Mi sembra renda meno forte l’estrazione di energie da parte del diavolo sulla pelle.
Hans Peter Bleuel  Aceto di mele. L’elisir di salute per ogni giorno. Milano, Tecniche Nuove. 112pag.
Aspetto di leggere il libro, che ho già visto in biblioteca. Visto che nel corso del tempo ho capito che l’aceto è una contromisura fondamentale contro la possessione, inserisco questo volume con piacere. Sono felice di sapere che l’aceto di mele è salutare, poiché il sapore è buono, da un poco lo impiego ed è efficace. Se annacquato si può bere. (Credo che basti qualche sorso.) Non si può assolutamente bere puro – è troppo forte -, a meno di non tenerlo in bocca goccia a goccia per un po’.
Io credo che sia ottimo l’abbinamento cipolla e aceto, che può essere impiegato in insalata con tonno, verdure o altro..
Elena Bortolini 2003 Curarsi con l’aglio. Uso terapeutico e gastronomico. Roma. Hermes edizioni: 158pp.
Secondo l’autrice non bisogna mangiare più di tre spicchi d’aglio al giorno.
Non so se questo sia il libro migliore delle cure con l’aglio, ma è certo una miriade di informazioni che non ho trovato altrove. Straordinario il fatto che ha una messe di indirizzi di feste dell’aglio nel mondo, di ristoranti dell’aglio in America e Inghilterra, di siti Internet dedicati all’aglio e chissà che altro. Potremmo avere il piacere di frequentare persone che lo amano, non importa il motivo, e mangiare aglio senza dovercelo portare in tasca e soprattutto curarci dell’odore. Le pagine 119-158 sono dedicate alla bibliografia e siti Internet in lingua italiana e inglese!
Deepak Chopra 1995   Boundless Energy. The complete mind-body programme for overcoming chronic fatigue.USA, 134pp.
In pratica ho trovato di grande efficacia la cura dell’acqua bollita, una tradizionale cura indiana per curarsi da malattie di lungo corso, per dare energie e purificare. (Inutile dire che Chopra non fa riferimento al nostro specifico caso, ma è certo che nessuno come chi viene vampirizzato e infestato ha bisogno di energie ecc). Si tratta di mettere a fuoco vivace dell’acqua. Una volta che raggiunge il bollore, si abbassa la fiamma e si lascia ancora bollire da 5 a 10 minuti. (Non di più: cosi secondo le indicazioni di un medico). Poi si mette in un thermos e si beve nel corso della giornata, sempre calda. Si può bere una certa quantità, se si ha sete, altrimenti un sorso ogni mezzora. Il libro consiglia, per purificarsi, un giorno settimanale di dieta liquida vegetale, comprendendo, se ci si sente deboli, anche il latte.
Trovo particolarmente sbagliato nel nostro caso il consiglio di digiunare, che a volte viene ammannito da chi si occupa di posseduti. Il diavolo toglie energie, si nutre della nostra energia, e il digiuno non può che peggiorare le nostre sofferenze. Se vi sentite deboli non digiunate.
Clotilde Visco 1998 Allium ovvero aglio cipolla e cuor contento.Valentano (VT) Scipioni
L’autrice presenta ricette facili e utili con aglio scalogno cipolla porri, a volte anche con aceto che paiono buone e facili. Insegna come produrre l’Aceto agliato e quella del macerato di aglio (dalle montagne del Tibet)!
Anche la cipolla è molto importante  per le difese e si dovrebbe, io credo, consumare su base quotidiana. E’ valida di per sé come contromisura e valida in particolare combinata con l’aceto. Delle cipolle tagliate a metà da sole o in un piatto di aceto lasciate negli ambienti  con il fine di combattere le infestazioni sono consigliate nei testi di Spinardi e De Blanchefort.
il risultato non mi parve importante. Pensai che invece nutrirsi di questi elementi avrebbe potuto avere più valore. In effetti servono molto per combattere l’infestazione personale poiché in effetti si sa che la cipolla ha il potere di assorbire veleni. L’aceto si usa anche come detersivo per pulire. Non essendo nocivo per il nostro corpo possiamo impiegarlo per noi.
Inoltre ho visto che è molto efficace contro la possessione.
Mai dimenticare queste difese, che sono anche facilmente reperibili.
ANNA LAMBERTI-BOCCONI  2000 La forza della preghiera. Il potere terapeutico della fede. Milano, RCS Libri, 216pp.
Il lavoro interiore o spirituale da un grande contributo alla difesa dal diavolo. Sia a livello fisico che psichico.
Il lavoro spirituale è necessario per condurre una vita in cui il diavolo fortunatamente, nel caso abbiamo a che fare col diavolo credo che la pratica spirituale sia una questione di vita o di morte per la nostra sopravvivenza. Elenco alcuni elementi: in generale credo che radichi il nostro senso morale, e questo renderà più facile resistergli quando volesse farci fare cose illegali o sbagliate comunque.
In secondo luogo aumenta la nostra capacità di osservazione su di noi e sugli altri, e questo potrà farci vedere o sentire più chiaramente una eventuale influenza, presenza ecc.
Risparmieremo molte energie, e questo ci renderà meno deboli.
Rafforzerà con l’esercizio la nostra forza di volontà poiché persisteremo nella pratica del silenzio,dell’immobilità ecc.
Il diavolo che io ho conosciuto aveva una volontà inflessibile, era capace di farsi del male per fare del male agli altri..
Poteva stare 10 minuti senza esprimere un pensiero, mi disse una volta. Provate a farlo e vedrete come è difficile..occorre tentare e tentare, senza sforzo mentale.. occorre un apprendimento, una pratica…
Sarà comunque molto dura tenergli testa e tuttavia potremo essere in controllo, in qualche modo..
Credo che la lettura di questo libro possa essere di stimolo ad intraprendere o approfondire la ricerca spirituale, da spazio a confronti tra vari metodi di varia tendenza, “occidentali” e “orientali” ecc.
I riferimenti bibliografici -circa 40- appaiono di tutto rispetto. Mi permetto di riportare alcuni titoli:
Detti dei Padri del Deserto 1997 Piemme, Casale Monferrato
Larry Dossey 1996 Guarire con la preghiera e la meditazione.
Milano, Rizzoli
Thomas Merton 1970 Il clima della preghiera monastica.
Milano,Garzanti.
Claudio Lamparelli 1987 Tecniche della meditazione cristiana.
Milano,Mondadori.
Ronda De Sola Chervin 1995 Le preghiere delle grandi mistiche.
Libreria Ed. Vaticana, Città del Vaticano.
Giovanni Vannucci 1978 Il libro della preghiera universale.
Firenze Libreria, editrice fiorentina.
Carlo Maria Martini 1992 Itinerario di preghiera con l’evangelista Luca.Milano, ed. Paoline
Elémire Zolla 1997 I mistici dell’Occcidente., Milano, Adelphi
Preghiere e canti liturgici. Ares Milano 1994
Antonhy De Mello 1996 Istruzioni di volo per aquile e polli. Piemme, Casale Monferrato
Alla lista aggiungerei alcuni testi (non elencati nel libro di Lamberti-Bocconi) che sono stati importanti per me a diversi livelli:
Sigmund Freud L’interpretazione dei sogni.
Baruch de Spinoza  Etica.
Ouspensky  Frammenti da un insegnamento sconosciuto
Ouspensky  La quarta via.
Il Gospel di Sri Ramakrisna
Vita di Milarepa. I suoi delitti, le sue prove, la  sua liberazione. (a cura di Jacques Bacot) Milano, Adelphy ed, 1971, 228pp
Tit. orig. Le poète tibétain Milarépa. Ses crimes, ses épreuves, son nirvana.
Milarepa parlando di suo padre racconta:
Il padre … veniva chiamato dagli abitanti per leggere i libri sacri .. Proteggere contro la grandine, salvare i bambini minacciati dai vampiri. Molto richiesto, accumulava numerose offerte. ..
[Devo dirlo, non per spaventare, ma un giorno ho espresso questa idea alla mia analista – l’unica ormai cui racconto le cose che penso, visto che gli altri addebiterebbero subito ogni riferimento al diavolo a una mia “fragilità” – che per i bambini il vampirismo sarebbe davvero devastante. Non oso pensare a cosa potrebbe succedere a bambini non ancora nati.. e alle madri incinte.. Non ho mai sentito che i medici dicano mai: questo è un problema di vampirismo…Non è certo un vantaggio…]
Questi demoni che vivono tra gli uomini sono i Kuei, fantasmi di morti che, invece di trasmigrare, rimangono legati alle forme di vita terrestri ed errano tra i vivi.
Nota di Bacot, curatore della versione francese della Vita di Milarepa. I suoi delitti, le sue prove, la  sua liberazione, a pag. 11
[Concordo con questo: il tipo che ho conosciuto da vivo è tornato da morto, in modo del tutto evidente a me dopo sei mesi dalla morte. Il giorno in cui morì sentii la sua presenza alle stesse ore in cui di solito la sentivo, ma molto più debole. Pensavo che la sua malattia si fosse aggravata e che fosse per questo che sentivo le sue solite vessazioni (il vampirismo in primo luogo e la grandissima stanchezza che ne seguiva. ) Mi sentii cosi tanto meglio il giorno della sua morte che uscii due volte dopo cena, mentre di solito non uscivo per nulla. Cosi non mi stupii affatto quando il giorno dopo venni a sapere che era morto… Come prima detto però nel tempi successivi, io, convinta che tutto fosse finito smisi e addirittura regalai le mie protezioni : due aspiratori che purificavano l’aria, la struttura di alluminio necessaria alla mia piramide di rame, eccetera…Perfino smisi la base di rame su cui dormivo, e comperai un grosso e comodo materasso. Poi smisi di accendere il ventilatore a soffitto che di solito impiegato a difesa… al mattino vidi che mi sentivo molto male.. cosi mi resi conto. Probabilmente arrivò a una tale malizia da farmi credere che non sarebbe più ricomparso appunto per disfarmi delle difese. ]
Non ho alcuna prova che i morti che in vita non mostrano poteri occulti facciano danno ai vivi. Non disturberei mai i miei cari morti, mai, comunque loro mai si sono fatti vivi a me.
Solo una persona è stata capace di fare tanto e non era una persona che avesse motivo di vendicarsi, poiché faceva del male a persone buone che si comportavano nella maniera migliore.
Milarepa racconta alcuni particolari utili a prendere le misure del diavolo, a individuare i suoi limiti, le debolezze e dunque a metterci in grado di combatterli.. neutralizzarli…
Alcuni passi mostrano che la magia implica energie e tempo ..
[Che cosa si fa con la magia nera? Ecco un esempio dal racconto di Milarepa]
Pag. 46:
Gli domandai [all’uomo che gli aveva insegnato la magia nera]:
“Maestro, perché questo silenzio e questo viso cupo?”
Il Llama mi rispose:
…dalla giovinezza dai denti bianchi fino alla vecchiaia dai capelli bianchi io non ho fatto che nuocere per mezzo di malefici, affatturamenti e grandine. Tu pure, benché giovane , hai accumulato i crimini della magia e della grandine. Questi stessi crimini ricadranno sulla mia testa.
[malocchio, arma dei poveri]
Pag. 32:
“Una volta lo zio e la zia ci dicevano: madre e figli, se siete numerosi, fateci dunque la guerra. Se siete poco numerosi, gettateci il malocchio.“
Gli zii erano lungi dall’immaginare che il loro nipote sarebbe diventato un grande mago e avrebbe ucciso tutti i loro figli e fatto crollare la loro casa, e non solo:
Pag. 38:
[il Llama ]mi domandò: “Sei riuscito nella magia?”
“Ho avuto completo successo con la magia. Trentacinque uomini sono stati uccisi..”
[Milarepa non da spiegazioni sul cosa veramente significhi gettare il malocchio. Io sono vissuta in un luogo in cui le persone, se vedevano un bel bambino temevano di gettare accidentalmente il malocchio, perciò usavano molto le parole: “Che Dio lo mantenga!” Per esempio dicevano:
“Che bel bambino, che Dio lo mantenga!" ]
[In realtà per gettare il malocchio, termine che non viene mai meglio spiegato, Milarepa dovette imparare da un mago nero esperto. Non è una cosa semplice.
Prima  di officiare la magia occorre costruire una fortezza, di 3 piani sotto terra, di pietra, per essere protetti dai nemici. Non dice quale tipo di nemici, se altri maghi o solo uomini. ]
Pag. 30:
Costruimmo una casa che aveva tre piani sotto terra e uno solo al disopra del suolo. Fornimmo questo piano di solide travi legate tra di loro. Lo circondammo di un muro continuo in blocchi di pietra grossi come yack, non lasciando intervalli, in modo che nessun altro potesse scorrere un’entrata della casa né scoprire il modo di assalirla. Allora il Lama ci diede l’incantesimo magico.
[Per compire un sortilegio si lavora con concentrazione continua. Occorre un certo tempo, qui sette giorni, anzi 14 per via delladistanza]:
Dopo che ebbimo compiuto il sortilegio, passarono sette giorni. Poi il Lama venne e disse: “Una volta sette giorni bastavano; anche adesso devono bastare”. Risposi: “Siccome la mia magia deve prodursi lontano, ti chiedo di continuare per sette giorni ancora. Il lama rispose: “Ebbene, continuate.” E noi continuammo.
Effetti:
Pag. 56:
“Dopo che ebbi gettato il malocchio, i montanari si batterono tra di loro e molti tra i più litigiosi perirono di spada. “
[Qui si nota che ci sono persone che possono più facilmente essere condotte a fare ciò che il diavolo vuole.. o magari anche oltre.. ]
[ Per produrre la grandine nel luogo stabilito era necessario essere sul posto in questione.
Per questo in entrambi i casi in cui Milarepa produce la grandine deve spostarsi sul luogo, che era distante]:
A pag. 42
dopo esserci travestiti da monaci erranti, partimmo”:
A pag. 77
… dopo aver riunito le cose necessarie, le caricai di potere magico e le portai con me. Giunto nella regione di Dol, mi sistemai per il mio lavoro e mi preparai a far cadere la grandine.
[Fu in quel luogo infatti che Milarepa conobbe una vecchietta e impietosito dalle sue lacrime risparmiò il suo terreno. ]
Da quanto segue si evince che non basta una formuletta per fare una magia:
Pag.38  [Il Llama ] mi diede la formula [per produrre la grandine]
Andai a officiare nella mia antica cella.
Il settimo giorno, una nuvola invase la cella magica. Il fulmine balenò..
Pag.39
Dopo che ebbi enumerato gli incantesimi, una nuvoletta accorse, grande appena come il corpo di un passerotto. Rimasi deluso. Invocai i santi con il loro nome. Li scongiurai in nome della verità dei cattivi trattamenti che avevo ricevuto dalla gente del paese, getti il mantello e mi misi a piangere. Precipitarono in una sola massa e, in un istante, la grandine si abbatté sul raccolto e su tutta la vallata…la gente del paese, non vedendo più messe, singhiozzava.
Pag.42
E’ in questo modo che ho accumulato le azioni nere per rispondere ai miei nemici.
Paul Huson 1971 Contromagia e protezione, in Il dominio della magia nera. Guida pratica per streghe e stregoni.Roma, Casa Ed. Astrolabio –Ubaldini: pp.130-163
al titolo Amuleti da portare addosso, p 137 leggiamo:
Per ultima, ma tutt’altro che meno importante, viene la famosa siderite. È una pietra fatta di ossido magnetico, nota anche come calamita o magnetite. Da tempo immemorabile le streghe hanno fatto incetta di sideriti, e mai vi trovaste a dover scegliere tra il portare una di queste o una delle 4 precedenti vi consiglierei decisamente di scegliere la siderite, severo sia leggermente più complicata da confezionare e conservare, molte streghe trovano che ne vale bene la pena.
… la siderite dovrebbe esser appesa al collo o tenuta in tasca.
Occorre una forza magnetica molto grande per contrastare il diavolo. Non penso che una siderite possa contrastare il diavolo. Perché dunque dicono questo? Dai maghi o dal diavolo o da chi usa poteri non ci si può aspettare che vengano a dire che cosa li ostacola veramente. Al contrario ci si può aspettare che raccontino che la magia si combatte proprio con le cose più inutili, numerosissime e con indicazioni vaghe e confuse e discorsi che paralizzino la vittima. Questa probabilmente è la seconda attività del mago. Cosi la persona da loro offesa passa anni a cercare qualcosa di utile provando questo e quello…
Cosi ho fatto anche io.
Le persone che scrivono libri, anche in buona fede, finiscono per riportare per centinaia di pagine la spazzatura messa in giro dai maghi.
Tra le idee tese a paralizzare la vittima è che la magia si combatte con la magia. Che perché un metodo funzioni occorre crederci. Che ognuno di noi è in grado di combattere la magia con le sue sole forze, basta concentrarsi un pochino, o avere fede, anzi la giusta fede, che non è mai giusta visto che il diavolo continua a farci del male. Cosi la vittima si trasforma in colpevole del suo proprio male.
Tutto questo fa comodo al diavolo. Nessuno merita di essere vampirizzato, posseduto dallo spirito di un altro ecc. non più di quanto meriti di essere ucciso o stuprato… Personalmente equiparerei la possessione e il vampirismo alla tortura.]
In questo elenco di titoli trovate anche qualche altro libro che da idea di cosa arrivi alle persone come difese, a volte qualcosa anche di (forse) utile in mezzo a una miriade di cose.]
La Bibbia concordata. Milano, Mondadori.
Tradotta dai testi originali con introduzione e note a cura della Società Biblica di Ravenna.
Il libro di Giobbe descrive stati d’animo di chi sia invasato o maleficato…E’ di molto conforto.
Mi ricordo quando mi arrabbiavo quando leggevo, su un tempio indiano: “Ciò che Dio fa per te è bene per te”. E ancora adesso, se torno a quando non ero protetta, a ciò che ho provato, non posso accettarlo.
Al tempo della peggiore oppressione pensavo di soffrire come un bonsai cui tagliano le radici, se il bonsai fosse stato un essere umano cui è impedita la crescita, le radici tagliate ogni giorno; o come quello che spingeva un masso lungo il pendio di un monte, e appena arrivato in cima cadeva di nuovo giù e doveva sempre spingere il masso, senza tregua. Oppure la figura di quell’altro essere cui un’aquila mangiava il fegato, di nuovo e di nuovo…
Di Giobbe una cosa invidio: che gli era concesso il lamentarsi, che lui si lamenta ad alti lai. Le sue sofferenze erano visibili. I danni erano materiali, la malattia era sulla pelle.
Parole che esprime che anche io ho pensato è il cercare di dare senso alla propria sofferenza: chiedersi: Dio sapeva già il mio futuro quando io ero nella culla? Forse mi ha fatto cosi stupida -direi innocente, distratta, buona, credulona - (il diavolo che ho conosciuto in carne ed ossa mi ha detto un giorno, parola per parola, che ero “cosi intelligente da essere stupida” e un altro giorno mi ha detto  ”Tu sei la donna più stupida che conosco” ) proprio come un tranello ben organizzato in cui il diavolo sarebbe caduto, nonostante la sua astuzia, per poter vedere chi era e come.
Mi sono chiesta, come Giobbe, se tutto questo mi è successo per gli errori o peccati, anche inconsapevoli dell’infanzia, adolescenza o dopo..
Altre reazioni erano diverse. Per esempio il problema del conoscere il male. Il dilemma : devo cercare di capire, o devo invece proteggere la mia innocenza cercando di non pensarci?
Su questo mi hanno aiutato I Ching. Il libro dei mutamenti, poichè alla domanda hanno risposto:
“Trame oscure temono la luce.” Ho inteso che solo conoscendo il male si può vincerlo. Ho dunque deciso di rivangare ogni minimo evento, ogni dettaglio, ogni fatto che potesse aiutarmi a ricostruire che cosa mi era successo…
[Voglio chiarire in che modo però I Ching mi hanno risposto: io ho posto a me stessa, una sera prima di dormire, la domanda, chiedendo a me stessa di trovare una risposta, e l amattina dopo ho "visto" scorrere su uno "schermo mentale" le parole "temono la luce". Io consultavo spesso I Ching e dunque ero in grado di completarla.. erano le parole finali di "trame oscure temono la luce". E un fatto che mi ha stupito, poichè non mi è mai capitato prima. E neppure dopo. Ho letto però di altri cui è successo di vedere frasi su uno "schermo" della mente]
Un altro esempio: la visione, per esempio, di ciò che si può fare con i poteri, mi ha reso evidente il fatto che il diavolo è in una situazione in cui è soggetto a una tentazione fortissima: quella di impiegarli.  Potremmo resistere alla tentazione di sapere perché chi amiamo non ci scrive, o di sapere che cosa pensa entrando nella testa,,, per questo, per mesi dopo aver visto che cosa i poteri sono, quale tentazione rappresentino, come riducano un uomo (di fatto schiavo dei suoi propri poteri),  pregavo Dio di farmi morire piuttosto che darmi quei poteri…
Carlos Castaneda. A scuola dallo stregone. Ho letto questo e tutti quelli della serie fino al quarto, L’isola del tonal. Questi appassionanti romanzi mi preparavano purtroppo (non è colpa loro) ad associare magia e poteri al bene. Le manifestazioni di magia mi colpivano, impressionavano come fossero prova di spiritualità. Quel mondo lo vedevo come un mondo di superiori conoscenze. Ho visto bene, nel caso specifico che io ho conosciuto, come attraverso un sipario strappato: cosi non è.
Gurdjieff. Racconti di Belzebù a suo nipote. Dove appunto Belzebù è un uomo buono, quindi Belzebù non esiste. Anche Omero talvolta dorme, ma qui forse Monseur Gurdjeff dormiva per tutta la stesura: oppure scriveva inconsapevole sotto possessione? Ho scritto un post sul dilemma.
Corrado Balducci (1990) Il diavolo. Piemme Casale Monferrato (Al) 380pp.
[Un libro utile a capire, per esempio, come si deve fare a comprendere se il diavolo si occupa di noi. Inoltre dopo averlo letto saprete tutto ciò che la Bibbia e il Vangelo hanno detto sul diavolo].
Swami Sivananda (1988) Thought-Power. Dp. Tehri-Garhwal, U.P., Himalayas, India, A Divine Life Society Publication., 144pp.
[titolo ed. it.: Il potere della mente.]
Questo libro –scritto da una “grande anima”- è di immediata comprensione, utile.
I.   K. Taimni (1970) La scienza dello yoga. Commento agli Yogasutra di Patanjali alla luce del pensiero moderno.Roma, Ubaldini ed., 400pp.
[nella Sezione IV Kayvalia Pada si parla dei poteri occulti.]
(Tit orig.: The Science of Yoga.)
Alexandra David – Neal (1965) Mistici e maghi del Tibet. Roma Astrolabio, 243pp.
I tibetani sanno che se una persona usa poteri magici al bene, per esempio per dare energia a qualcuno,sa anche come toglierla. Attenzione!
[Ma uno degli episodi che Alexandra David - Neal racconta, io lo interpreterei diversamente, proprio sulla base di questa conoscenza:
Si racconta di alcune persone che assistono esterrefatte a un atto di vampirismo: un uomo viene baciato da un fantasma e svuotato in quell'attimo di tutte le energie. L'uomo è pallido, sta male.
A seguito di questo fatto ci si occupa di trovare persone che possano convincere il fantasma a non tormentare più quell'uomo.
Vengono a sapere che ci sono persone cui possono rivolgersi per questo. Vanno, pagano, e tutto finisce qui.
Potrebbe essere cosi come si racconta, ma è più facile che la verità sia un'altra. I salvatori sono potenti maghi. Essi pensano a un facile modo di fare quattrini. Fingono di essere lo spirito di un morto o qualunque altra cosa sembri credibile alle vittime (in questo caso, egli crede sia il proprio padre, che è morto e che la vittima crede che lo odi visto che poco si è occupato di lui ) .
I due maghi sono ben conosciuti in zona per aver fatto altre cose del genere. Cosi le vittime si rivolgono a loro per la salvezza. I due semplicemente fanno un qualche rituale, si fanno pagare, e poi smettono di farsi vedere da lui, smettono di vessarlo, e lui crede che è stato da loro salvato.
Ho conosciuto una persona fatta cosi, dotata di molti poteri, che ha cercato, secondo quanto ho potuto ricostruire, di farsi dare del denaro per far tornare a lei un uomo che si era allontanato.
In questi casi i maghi possono davvero farsi una strepitosa fama da guaritori, visto che sono loro a distruggere, e poi tutto ciò che devono fare, e farsi anche al fama di potenti guaritori, è di smetterla di tormentare. Spero di essere stata chiara. ]
Alexandra David-Neal (1988) Magia d’amore e magia nera. Genova, Fratelli Melita ed, 254pp.
[Faccio presente che questa donna francese è diventata, unica donna, Signora Lama in Tibet, superando il regolare esame per diventare Lama]
Richard Cavendish 1972 I signori delle tenebre. In La magia nera. Roma Edizioni Mediterranee, 216pp. (tit. orig.The Black Arts )
pag. 111
Nello Zohar e nei testi cabalistici successivi, gli spiriti del male sono chiamati spesso Kelipoth, cioè” gusci” o “conchiglie”. Sono i rifiuti e i detriti, il materiale di scarto che lascia dietro di sé il vasto organismo universale.
Nel capoverso successivo si parla di :
…arci-demoni sotto il comando supremo di Samael, il caduto Angelo dei Veleni.
Ho solo sfogliato questo libro, letto qua e la. Mentre lo leggo noto una cosa precisa, probabilmente cosi scontata che l’autore stesso non pare notarla: al diavolo al mago nero è estranea l’idea di reciprocità. Egli semplicemente pensa che può fare tutto quello che vuole agli altri, senza che gli venga in mente che gli altri siano dunque liberi di fare le stese cose a lui. E’ stupidità molto diffusa. … anche le formiche s’incazzano… e possono farla pagare .. cercare di fare giustizia..
TIBETAN MEDICINE. Illustrated in Original Texts Presented and Translated by The Ven. Rechung Rimpoche Jampal Kunzang, University of California Press, Berkeley and Los Angeles 1973: 337pp.
Nel testo ci sono diversi riferimenti ai demoni. Per es.:
a pag. 51 si dice che ci sono 4 diversi “ways by which disease is contracted..”. Il secondo della lista è rappresentato da “The three hundred and sixty evil spiritsattacking living beings with diseases”.
a pag. 54: Diseases due to unbalanced humours are expressed as diseases caused by indulgence in irregular habits, by poison, by weapons and by demons”
Non ho studiato certo questo libro, non avendone la competenza, ma una cosa la so: che le medicine tibetane mi hanno difeso efficacemente dalle possessioni anche molto gravi, hanno eliminato il dolore (fino al successivo attacco), curato l’insonnia o il mal di pancia permettendomi di sopravvivere. Credo che i tibetani abbiano una conoscenza pratica del funzionamento dei poteri occulti, e sanno anche come curarli. Tra loro curarsi dai mali prodotti dal diavolo non è un tabù.
IAN A. BAKER 1998 L’arte tibetana della salute.Presentazione del Dalai lama. Prefazione di Deepak Chopra. Illustrazioni di Romio Shrestha. Milano. Mondadori:191pp.
Tit orig.: The Tibetan Art of Healing
Il dottor Yeshy Donden affermò: “Io non posso neppure contare il numero di persone che sono state affette dagli spiriti…anche se non possono essere visti. Gli spiriti esistono davvero e portano con sé sofferenza.
pag. 82
Le tradizioni sciamani che del Tibet pre-buddista popolano la mente e le naturali invisibili forze ed energie. Quantunque il Buddismo liquidi i demoni come proiezioni della mente, gli spiriti maligni rimangono il simbolo di un’ampia gamma di emozioni.                         pag. 84
Avversari ignoti.
..
I demoni possono essere la causa di molti tormenti della mente e del corpo. ..
Ibidem
Posseduti dagli spiriti
In un sottocapitolo di sfigmologia i Tantra medici descrivono le improvvise ed erratiche irregolarità del battito associate a stregoneria e possesso demoniaco. In questo caso, in breve, debole e indistinto battito del polso indica possessione da parte di un demone femmina, concretizzazione di emozioni predatorie.
pag 101
Influenza di spiriti.
..
Simboleggiando un’ampia gamma di energie psichiche rinnegate, i demoni possono essere diagnosticati in base a normalità nel fluire, nella tensione e nella forza del polso e nelle propria relazione con l’elemento prevalente in una particolare stagione. Se nella stagione primaverile il battito del rene mostra irregolarità che indicano possessi demoniaci, esso suggerisce la pericolosa influenza di spiriti antenati che si aggrappano alla casa e ai beni di una vita precedente.
Ibidem
Esorcismo.
..
Le preghiere e un tambureggiare ritmico aiutano a tranquillizzare mente e corpo in uno stato di equilibrio.
pag 158
[Anche i suoni delle campane o delle campanelle sono ritenuti protettivi rispetto al diavolo, nella nostra tradizione...
In libri sulle pietre il suono di un campanello è impiegato per purificarle, facendo uno scampanellio su ciascuna pietra. Una volta ho comprato un campanellino per questo scopo.
Ho anche preso in un negozio tibetana una specie di “scodella” (sono sicura che ha un nome preciso…) di ottone, poggiata su un sostegno di legno, munita di un batacchio di legno: muovendo il batacchio sull’orlo della “ciotola” si produce una bella e intensa vibrazione ..La ragazza che lo vendeva diceva che era protettivo. Almeno cosi ho capito.]
Nei casi di malattia causati da spiriti maligni. Le medicine avranno un effetto temporaneo, ma la malattia sempre ritornerà.
dottor Lobsang Dolma cit. a pag.158
[Questo è molto vero. io ho sofferto per anni di stanchezza continua e l medicine portavano un effetto solo per qualche giorno.. alla fine mi arresi e mi abituai al mio stato…]
Ingannare la morte.
..
Nelle pratiche sciamaniche pre-buddiste la forza vitale di un paziente è rigenerata attraverso l’assoggettamento e al pacificazione rituale di entità responsabili della malattia.
Croci di filo, pugnali magici, effigi simboliche, preghiere e invocazioni vengono impiegate per convertire energie demoniache in forze curative.
Uno dei metodi per il riscatto della vita dell’ammalato tramite la librazione di animali destinati al macello; questo è il riconoscimento che la compassione e la generosità. Non la paura e la coercizione sono le forze che attivano il processo di guarigione.
pag 160
T. Lopsang Rampa (1958) Il terzo occhio. L’iniziazione ai misteri del mondo dei lama tibetani. Milano Mondadori, 239pp.
[Autobiografia il cui autore si nasconde dietro uno pseudonimo.Può essere anche considerata una lettura per ragazzi, piacevole e istruttiva. Scopriamo anche che il corpo astrale può trovarsi in balia del vento.
Ne deduco che i luoghi ventosi sono da tenere a mente, per trovare un certo sollievo. ]
“Se dai un occhiata su windfinder.com ti potrai regolare sui luoghi ventosi nel mondo.” [ 1]
Robert A. Monroe (1974) I miei viaggi fuori dal corpo.Padova Editrice MEB ; 217pp.
È un libro importante, che è stato meritatamente tradotto molte volte in molte lingue.
A pag. 200 Monroe parla di un classificatore di rumori.
A pag. 208 parla della pericolosità di poteri occulti, con cui si può anche uccidere o salvare una vita. la vita di chiunque, anche la mia, la tua.
Egli parla anche di una possibile trappola per fantasmi. Cito solo alcuni passi, rimandando alla lettura completa del testo:
7 luglio 1960 – pomeriggio
Ecco un esperimento che non vorrei ripetere. Ero nella gabbia Faraday, carica (schermo di rame, 50KV in corrente continua). Cercai di muovermi nella gabbia. Uscii dal fisico senza difficoltà, poi mi sembrò di essere prigioniero in una grande rete fatta di filo flessibile. La “rete” o sacco cedeva sotto la mia pressione, ma non riuscivo a perforarla. Lottai come un animale preso in trappola e infine tornai nel fisico. Evidentemente, non fui trattenuto dal filo in se stesso, ma dalla corrente elettrica che aveva più o meno la forma delle gabbia, ma più flessibile. Forse potrebbe essere la base per costruire una“trappola per fantasmi!”
(Monroe. 136: )
Nel corso di un esperimento già citato nel libro, fu tentata la dissociazione di Faraday carica, dove il corpo fisico era circondato completamente da un forte campo di corrente continua. Fu constatato che il movimento attraverso le pareti della gabbia, in Secondo Corpo, era impossibile; quando fu tolta la carica elettrica, non ci fu alcun problema. (ib.: pag. 209)
Parla anche di radiazione elettromagnetica. (ib.: pag. 211)
Scrive anche che la corrente d’alta tensione disturba i poteri para psicologici.
Elvira Marteles 1993 Fantasmi: leggenda o realtà? Hobby & Work Italiana Editrice S.r.l. 112pp. Un libretto divulgativo, come si dice, ma scritto con serietà e intelligenza. Non avendo io alcuna esperienza di cacciafantasmi e della letteratura annessa, l’ho apprezzato. L’autrice parla anche di metodi per dimostrare la esistenza dei fantasmi, dell’atteggiamento della Chiesa cattolica verso questi fenomeni e anche, in due punti, dei metodi di difesa. Li ho citati sotto Andrew Green, qui di seguito.
Andrew Green (1998) A caccia di fantasmi. Manuale per principianti. Casale Monferrato (Al) Edizioni Piemme 221pp.
Un libro che pare interessante, se pure un po’ datato. La prima edizione è del 1974.
Ho cominciato la lettura dall’ultimo capitolo, in cui Green dedica diverse pagine all’esorcismo.
Anche in questo testo –come in quello di Marteles - è dichiarato come non ci siano differenze in realtà tra fantasmi e demoni. C’è il momento in cui non si riesce a fare nulla per risolvere il problema e ci si affida all’esorcista. ( Green: pag. 194)
Mi sono accorta leggendo alcune pagine di E. Marteles sui fantasmi e del manuale di acchiappafantasmi di A. Green (v entrambi ai riferimenti) del come alcuni elementi generalmente considerati come protettivi ( a volte senza riferimento alla benedizione) sono stati o sono ancora impiegati durante gli esorcismi, dopo essere stati benedetti con le preghiere di rito. Per esempio l’acqua: Il modo per scacciare i fantasmi, in genere, passava per i buoni uffici del parroco o del sacerdote più vicino, che benediceva  il luogo o lo cospargeva di acqua benedetta. (E. Marteles: 67) L’acqua e il sale vengono “esorcizzati e benedetti” separatamente e poi mescolati insieme. (Green: p. 198) Green nomina anche l’insufflare, soffiare cioè il proprio alito..               p 196 Il soffiare sul viso del posseduto. [I monaci tibetani benedicono soffiandoci sopra, tutte le medicine, prima cha vengano confezionate. Tra loro evidentemente le pillole di cui ho parlato.] Green nomina anche l’imposizione delle mani.  “’Campanella, libro e candela’ non sono più usati” [negli esorcismi], osserva Green (pag. 196). I rami di olivo benedetto che vengono distribuiti nel giorno della domenica delle Palme sono oggetti molto efficaci per liberarsi della presenza di questi esseri spettrali. (Marteles pag. 57) Ho parlato altrove del come sia considerato utile aggiungere all’incenso una foglia di olivo. (Di fatto una volta con un’amica li prendemmo –dopo aver chiesto al parroco – nel cortile di una chiesa, dove finite le celebrazioni i rami di olivo erano ammucchiati). Concludendo le pagine sull’esorcismo Green conclude: “Va rilevato che, sebbene il rito venga compiuto solo ‘su richiesta’ e dopo un’attenta indagine ecclesiastica, la percentuale di casi in cui sortisce il suo effetto  sta diminuendo. In sette dei dodici casi riferiti dalla stampa nel 1972 non ebbe alcuna efficacia sui fenomeni, che continuarono a prodursi.(Green: 199) Le preghiere sono certo utili a confortare e pacificare la vittima che si sente curata e aiutata a pregare lei stessa. La preghiera in qualche modo cura.   Non ho mai presenziato all’esorcismo in alcuna forma e qui non sono entrata nel merito delle preghiere, come si è visto. Volevo solo parlare di elementi utili. Una volta un Llama tibetano ha battuto le mani sulle mie mani giunte e mi sono sentita bene. Stavo malissimo, prima. Anche, il massaggio con abbondante olio di una fisioterapista che aveva molta energia mi sollevava parecchio. Mi viene in mente che l’iperico, chiamato scacciadiavoli perché previsto protettivo è anche detto, non so come, Erba di San Giovanni. Io mi ricordo una festa di san Giovanni in cui i ragazzi saltavano sui fuochi accesi con prodezza, io ero troppo piccola avevo paura e stavo a guardare vicino al fuoco seduta con altre bambine mentre vicino gli adulti parlavano tra loro amabilmente, nel buoi della notte. Ci si faceva anche amici compari si diceva, o comari, vicino a quel fuoco. Era un’occasione per la suffumigazione collettiva.. o era solo un caso? I fuochi d’artificio forse sono stupendi, e forse gli scoppi fanno allontanare i diavoli (non ho esperienze da raccontare in materia) .. Dal poco che ho capito, credo che la chiesa creda superstizione l’uso della candela o altro, a meno che non siano benedetti. Secondo quanto io ho compreso tutto può essere benedetto e diventa efficace unicamente se benedetto. Forse per questo si può trascurare elementi che una volta erano ritenuti protettivi. Perché usare la campanella, se ciò che serve è benedire? Non ci sarebbe nulla di male nell’introdurre consapevolmente elementi protettivi, accettare di considerare il loro valore anche in sé per se, che nulla toglie al valore dell’esorcismo.
Adria Tissoni 1991  Sciamanesimo ed altro. Etnomedicina in Unione Sovietica. Udine, Campanotto editore: 108pp.
A pag. 74-5:
… quando la Kulagina [ la sensitiva] stendeva le mani sul corpo di volontari produceva, a seconda dell’intensità del potere, una sensazioni di lieve calore, un bruciore marcato o, talora, anche dolori acuti. In alcuni casi la cute dei soggetti presentava pure bruciature. Tali effetti non si verificavano, invece, se fra le mani della sensitiva ed il corpo del volontario si poneva una lamina sottile di piombo, quasi questa fungesse da protezione nei riguardi del fluido della guaritrice.
A pag. 43:
Gli Sciamani siberiani applicano ai loro costumi ornamenti metallici raffiguranti il sole, la luna, le stelle. Questi sono quasi sempre di ferro in quanto detto metallo è ritenuto capace di allontanare gli spiriti malefici.
Gli Osseti… ritengono che, piantando chiodi di ferro ai quattro angoli della casa, di tengano lontani diavoli e spiriti delle malattie. Presso i russi gli aghi di questo materiale scacciano le russalke, spiriti dotati di sembianze femminili che vivono principalmente nell’acqua, come i campanelli applicati al gioco del bestiame allontanano entità malefiche, malattie e morte. Il ferro funge dunque da amuleto, utilizzato non tanto quale “portafortuna” quanto “preservatore da tutto ciò che è male.”  [ Mi viene in mente che il ferro di cavallo ...]
Talora, come si osserva presso gli Jacuti,  lo sciamano porta sul petto due dischi piuttosto grandi… [di ferro? ]
[So che i Brujos peruviani ritengono protettivo l'acciaio... tanto che si fanno foderare i denti con tale materiale..]
James  Hastings (ed. ) 1930 Encyclopaedia of Religion and Ethics, vol. VIII Great Britain
L’ enciclopedia in questione ha voci molto lunghe sui demoni e sul magico. Alla voce Magical Circle  di A. E. Crowley troviamo come le piante spinose in certe culture erano considerate proteggere dai fantasmi :
Among the Shuswap Indians the bed of a mourner is surrounded by thorn-bushes, the object being to ward off the ghost of the dead person. The Bellacoola Indians, also of British Columbia, have e similar practice. Besides surrounding the bed with thorns, mourners cleanse their bodies while standing in a square formed by thorn-bushes , as a protection against the ghost.
Gottfried Hertzka e Wighard Strehlow 1999 Medicina delle pietre preziose di Santa Ildegarda. Tavagnaccio (UD) Edizioni Segno. 117pp.
Ildegarda di Bingen ha scritto che “Di fronte alle pietre preziose il diavolo retrocede spaventato” (la citazione proviene da: Santa Ildegarda (1992) Il libro delle pietre. Rivarolo (To) Ed. Centro di Benessere psicofisico: p. 13)
Le pietre fanno parte delle difese tradizionali.
Ci sono persone che si appendono un quarzo ialino al collo, un quarzo con due punte che fanno pendere sul punto del cuore. O comprano pietre che contengono rame, che è protettivo (una volta si vendevano cornetti di malachite, da appendere al collo, per es. ).
Secondo la mia personale e limitata esperienza ho trovato che le pietre offrono una difesa debole, non facile da capire e attuare, né sicura né affidabile o efficace come le difese che ho elencato ai numeri 1-7.
La ho usata nel tempo in cui non avevo altre difese.
Un libro che ho sentito consigliare è anche Gurudas 1983Gem Elixirs and Vibrational Healing, vol. I San Raphael, Ca. 94915 Cassandra Press. P.O.Box 868. 297pp.
Il libro è ricco anche di riferimenti alla letteratura scientifica relativa a ogni singola pietra. Vedi in particolare la loadstone, la magnetite, le calamite. Ci dice qualcosa sul come le calamite curano, e dunque sono utili anche nel nostro caso, indipendentemente dal fatto che il diavolo non le ama proprio.
Peter Brown 1989 L’energia dei cristalli. Roma, Manilo Basaia ed.:155pp.
Il libro insegna, alle pagine 151-155 come curare la crescita dei propri cristalli in casa, con un’attrezzatura consistente in un tegame, un piatto in vetro a bordo alto e un barattolo da conserva. [Non ho provato. Il libro pare possa spiegare la materia in materia semplice ]
Anche spesso ho visto usare un libro che del diavolo però non si occupa: Michael Gienger 1997 L’arte di curare con le pietre. Un manuale. Spigno Saturnia (L.T. ) Edizioni Crisalide: 423pp. , che del diavolo però non si occupa. Il libro va bene perché ha foto di pietre molto belle e chiare.
Informazioni sull’uso protettivo dell’incenso. Nella VoceIncenso (dalla Enciclopedia cattolica. Ente per l’ Enciclopedia cattolica e per il libro cattolico. Città del Vaticano 1951) leggiamo:
Già nel Tabernacolo mosaico vi era un apposito altare dei profumi, nel quale mattina e sera il sacerdote faceva ardere un miscuglio di sostanze aromatica, cioè storace, onice, galbano ed incenso. Questa miscela era riservata all’uso cultuale sotto pena di morte…
Nel tardo Medioevo …[all’incenso] venne dato l’Ufficio “ut omnis nequitia daemonis propellatur; fumus enim incensi valere creditur ad daemones effugandos.”(Innocenzo III, De sacrificio Missae)
[Si aggiunge nella voce in questione che il valore di allontanare i demoni era ritenuto dipendente dal fatto che l’incenso veniva benedetto].
Dalla Voce Incenso in La piccola Treccani (1995) si legge:
Si usava un tempo in medicina (per empiastri, fumigazioni, ecc.)
Le spiegazioni più comuni dell’uso dell’incenso sono quelle di far cosa piacevole alla divinità e quella di allontanare i demoni o, comunque, purificare il luogo dell’azione sacra.
E’ bene notare come, originariamente [si parla della Liturgia Cristiana], l’incensazione dei sacri ministri e dei fedeli si compisse accostando ad essi l’incensiere in modo che potessero aspirare il profumo come un sacramento.(Ordo V)
Rispetto all’impiego protettivo delle candele si legge allavoce Purificazione (dalla Enciclopedia cattolica prima cit.) :
… i ceri benedetti, specie nelle campagne, ma anche tra il popolino della città, vengon custoditi gelosamente, spesso assai bene in vista, nelle camere da letto, perché ad essi si attribuiscono particolari poteri contro le forze malefiche della natura e contro gli spiriti maligni. Per questo il popolo li accendeva…
dalla stessa voce prendo dei frammenti:
… La benedizione delle candele … è un’invenzione franco-germanica dei secc. IX-X.
…Il Papa, seduto davanti alla Chiesa di S. Adriano, distribuiva le candele al clero e al popolo; nella processione egli procedeva, con tutti gli altri, scalzo, in parametri neri…. In seguito [la benedizione delle candele] fu del tutto tralasciata.
…Oggi… il papa invia qualche cero… a personaggi famosi…; distribuendo gli altri a chiese povere.
Ritengo l’impiego dell’incenso – e anche delle candele – a fini protettivi del tutto insufficienti se impiegati da soli.  Aggiunti alle altre difese (e cioè alle calamite -che si portano addosso-, aceto e cipolla e l’aglio o le pillole tibetane impiegati come cibo e cura… o la piramide di rame…) allora danno un contributo decisamente utile sia contro la infestazione che la possessione.
Fred Wollner 1998 Incenso e benessere spirituale. Guida all’utilizzo pratico delle essenze naturali e dell’incenso. Milano Ed.Tecniche Nuove:140pp.
Julien Tondriau 1965 Guida all’occultismo. Un’enciclopedia delle scienze e delle tecniche magiche.Milano SugarCo ed. 307pp. (tit. orig.: L’occultisme).
Tondriau non ha mai avuto a che vedere con il diavolo, che lui sappia. Tuttavia a lungo ha raccolto informazioni. Cito da alcune delle sue voci:
Fare le corna: Ripiegare le dita, lasciando l’indice e il mignolo alzati, è un segno di riconoscimento per gli iniziati, che si ritiene allontani il diavolo.
Rame: Metallo benefico in magia. Gli spartani credevano che allontanasse gli spiriti impuri e i fantasmi.
Bronzo argentato: Lega di rame argento e   stagno che si ritiene abbia il potere di purificare dalle contaminazioni. È utilizzato da diverse religioni, che se ne servono, ad esclusione di ogni altro metallo, per fabbricare campane e campanelle. … Il Tabernacolo ebraico comprende un bacile di bronzo argentato, contenente l’acqua lustrale.
Calamita: La magia popolare le attribuisce la proprietà di preservare dai fantasmi.
[Di recente ho saputo che in certi paesi del Centro America i monili di acciaio sono considerati protettivi. (E perfino che i brujos di fanno i denti di acciaio per protezione. Non per fare spavento, come io penserei? ) Ho trovato che nelle bancarelle sulle strade si trovano anche in Europa. Uso due bracciali e due anelli. Orecchini a forma di stelle (con le punte!) e ho anche comprato due "collari" di cui uno ha una punta, e l'altro due. Qual'è l'effetto? è presto per dirlo, ma mi sembra che gli attacchi siano meno efficaci in prossimità dell'acciaio. Che i colpi siano meno pesanti. Osservo soprattutto gli effetti sulle mani, che sempre sono oggetto di specifici attacchi. (Visto che amo scrivere su di lui, è logico.)
Carl Decroix 1996 L’aglio che guarisce: come prepararlo per curarsi e guarire da …Milano, De Vecchi.
C. Capucci e A. M. Antoni 1994 Erbolario familiare. Storia e magia delle erbe. Firenze. Ponte delle Grazie.
Da notare:
Mostarda del diavolo. Era cosi chiamato un impasto di aglio pestato e di grasso che veniva impiegato, con risultati sorprendenti, nelle malattie nervose e negli attacchi epilettici. ( Capucci e Antoni: pag. 232)
[Ciò che sempre mi colpisce è il fatto che spesso si trovino, in una forma o nell'altra, elementi simili: le mani a corna, la piramide, il rame etc. Ci si può spiegare questo sia col fatto che le informazioni spesso circolano, sia il fatto che nel tempo tuttavia se ne perde la nozione esatta].
Lelord Kordel 1980 L’aglio: un antibiotico naturale. , inRimedi popolari naturali. Milano, Rizzoli, pp.125-135.
le pagine del capitolo specifico sull’aglio sono importanti a mio vedere perché fanno notare l’uso tradizionale dell’aglio in diversi paesi del mondo. E’ un uso che noi definiremmo pesante ma che è adeguato al nostro malanno. il diavolo è la peste di cui ancora non ci siamo liberati, anche perché lui stesso mette in bocca alle persone che non esiste, l’aglio puzza troppo. “Come ti permetti di usarlo?”
Cosi scopriamo gli usi efficaci le dosi consigliate.
Per proteggersi dell’epidemia della spagnola, ecco come si procedette: non solo nei pasti si impiegava aglio a tutto spiano, ma “tra un pasto e l’altro ne masticavamo dei pezzetti e di notte ne tenevamo uno spicchio tra la guancia e le gengive.” (pag. 125)
Questa famiglia non si ammalò.
“Quando poi nel XVIII secolo la peste colpi Marsiglia, venne usata come cura profilattica una mistura di aglio e aceto, chiamata l’aceto dei 4 ladri.” pag. 127
Ciò che noto è l’impiego continuo dell’aglio, ma poco alla volta. “Un antico rimedio in Medio Oriente consigliava contro la difterite di tenere in bocca, giorno e notte, uno spicchio d’aglio cui ogni tanto l’ammalato doveva dare un morso e inghiottire il succo. Quando il succo veniva ridotto in poltiglia veniva subito sostituito con un altro.”(pag. 127)
E non solo e non tanto come cibo (che può risultare indigesto) ma in gocce. Si passa le fette d’aglio sulla pelle, si mescolano le gocce al miele…(ib.)
Si parla di inalazioni di estratti di aglio in Russia (p 128)
L’autore racconta di aver incontrato perfino individui “con le guance gonfie come scoiattoli”: si trattava di aglio.
Si cita un uso dell’aglio come supposta…(pag. 134)
[ Nel testo si parla anche dell'utilità dell'aglio per la memoria, e questo è di particolare rilevanza per noi. se tieni un aglio in bocca ti accorgi della differenza. l'unico rimpianto che ho è il fatto che l'odore dell'aglio non sia socialmente accettato. se tutti lo prendessero nessuno si accorgerebbe. ]
voglio citare la frase finale di Kordel (p. 133):
Dopo quanto detto, come potremmo meravigliarci se nel cuore della Romania (la leggendaria Transilvania) la popolazione locale attribuisce all’aglio addirittura il potere di scacciare i lupi mannari?
Una cosa è certa: la prossima volta che sentite una zaffata d’aglio, non arricciate il naso a meno che non siate voi stesso un lupo mannaro!
Guido Guerrera 1988 Il libro dei rimedi magici. Riti, scongiuri, formule. Roma., Hermes edizioni: 126pp.
Il libro raccoglie “preghiere scongiuri incantesimi tuttora messi in atto … da santoni, maghi e fattucchiere..)
Alle pp. 83-4, al titolo: Rimedio contro l’astenia e il malocchio., si legge:
“Ecco una ricetta ritenuta molto efficace per combattere il malocchio e gli stati di spossatezza non attribuibili ad alcunché di oggettivo. …
Vanno pestate sette pillole di chinino in quattro dita di alcool denaturato quindi servendosi di un batuffolo di cotone, si bagneranno i seguenti punti del corpo della persona: l’attaccatura delle orecchie, le cosiddette “saliere” del collo, le giunture delle braccia, le palme delle mani. Le ginocchia, le ascelle e le piante dei piedi.” Si precisa nel testo che è indispensabile, al termine di ogni massaggio serale, bruciare il cotone di cui ci si è serviti per la pulizia magica, mentre una volta completato il ciclo si provvederà a bruciare anche la residua mistura di alcool e chinino. Senza dimenticare che l’operazione va eseguita per sette sere consecutive, cominciando di venerdì o di martedì, preferibilmente in periodo di luna calante.
Io non ho provato. Una volta ho preso una pillola di chinino consigliata per poter andare in un paese orientale, non ricordo per quali rischi di malattie. Mi fece molto male alla pancia e smisi. Qualcun altro mi consigliò di limitarmi a prendere uno spicchio d’aglio prima di ogni pasto e tutto andò benissimo. È meglio evitare metodi dannosi per la salute.
Questo libro racconta anche di un rito che serve a capire se si è fatturati e nel caso a liberare dalle fatture. Il rito consiste nel gettare delle gocce di olio d’oliva in un catino d’acqua ecc. Una volta mi è capitato di essere a cena con una ragazza simpaticissima che aveva ereditato dalla nonna la capacità di fare questo rito… Lo ha fatto per me. Non è cambiato nulla rispetto al mio problema. Della serata ho un ricordo piacevolissimo.
A pag. 71 parla di un rituale con l’aglio, l’olio e il sale (al titolo Contro la “stregheria”). Cito solo qualche passo:
… preso un grosso spicchio d’aglio, dopo esserselo stropicciato tra le dita, comincia a sfregarlo o più volte alla gola, alle tempie e sotto il naso della persona che intende “liberare”.
Un’assistente trita minutamente l’aglio residuo, gettandolo in una catinella piena d’acqua …
Quindi l’ammalata viene spogliata completamente degli abiti, mentre le comari cominciano la loro cantilena di esorcismo lavandole contemporaneamente le giunture…
Ciò che mi pare significativo è l’uso dell’aglio, il cui succo viene passato puro sulla pelle, e evidentemente inalato … e poi passato sul corpo mescolato a acqua alcune gocce d’olio e tre pugnelli di sale. Per tutto il rito serve solo un grosso spicchio d’aglio …
Ma altrove nel libro abbiamo (a pag. 72 al titolo Ancora contro il malocchio e la jettatura.), una filastrocca in cui si parla di “aglio a tre spicchi”. Riporto solo alcune parole della filastrocca, che di fatto riporta molti degli elementi ricorrenti protettivi (punte, piante spinose, corallo, ferro):
corni e cornicchi, l’aglio a tre spicchi …
l’agave in un vasetto …
un cornetto di corallo ed un ferro di cavallo..
Faccio notare che non c’è riferimento al fatto che l’olio il sale e l’acqua siano benedetti..
Io una volta, seguendo un suggerimento trovato da qualche parte, ho messo un pizzico di sale a ogni angolo della mia stanza, senza ottenere alcun risultato.
Ecco ancora nel libro, a pag. 109
Un altro esempio di impiego scaramantico contro le streghe è quello di portare un sacchetto di seta verde con una calamita naturale dentro.
Per questo e altri riferimenti ho cominciato a lavorare sulle calamite e aumentando di molto la dose, ho trovato che sono effettivamente efficaci. Insieme all’aglio (impiegato in  tre e più modi), le pillole tibetane, i ventilatori sono le contromisure fondamentali contro ogni attacco di origine occulta alla propria persona.
Amorth, Gabriele (2000) Psichiatri ed esorcisti. Bologna, Centro editoriale devoniano., 229pp.
Amorth, Gabriele (2001) Un esorcista racconta.[Presentazione di P. Candido Amantini] Bologna, Centro editoriale devoniano. 249 pp.
In quest’ultimo testo l’autore (che è presidente della associazione internazionale degli esorcisti) scrive che “altri [demoni] non resistono al soffio in faccia”. (pag. 114)  Tengo a questo punto, naturalmente, poiché ho personalmente constatato che la ventilazione è una buona difesa, se non dalla possessione, almeno dalla infestazione, e da certi attacchi fatti dall’esterno, come le punture d’ago per es.
Ad un certo punto scrive una cosa che è ripetuta da molti esorcisti: che il diavolo ha paura del sacro, riferendosi a immagini sacre. Non posso naturalmente parlare di diavoli che non conosco, ma quello che conosco non ne aveva paura. Parlava di santi per mettersi al riparo da sospetti (gli altri non sospettavano, ma lui sapeva e in fondo temeva di essere scoperto). Io ho al collo appesa una croce. Nella mia casa c’è una statuetta sacra, che mi è stata regalata da una persona di fede.
Su questo forse è bene ridimensionare la portata dell’affermazione, per il bene di tutti ( a parte il diavolo). Una cosa su cui riflettere -spero sia concessa a tutti la libertà di pensare- è il fatto che nel terzo segreto di Fatima (che è stato reso pubblico) la Madonna ha detto che il maligno attaccherà agli alti vertici della Chiesa. Una implicazione che vedo in questo fatto è che, nonostante il sacro sia sicuramente parte della vita delle persone religiose, questo non sarà sufficiente per impedire al diavolo di attaccare. Ecco come penso che forse la Madonna avverta anche di questo.
Un argomento di grande importanza trattato da Amorth è l’effetto della caccia alle streghe, di ciò che successe ma soprattutto della sua interpretazione, per l’attuale rifiuto di riflettere sul diavolo, fino a negare perfino la sua esistenza.      Personalmente mi sono chiesta come mai io abbia negato, fino a quando negare non era più possibile di fronte alla evidenza di esperienze prolungate e molto chiare,  che il diavolo potesse esistere, che il vampirismo fosse una fantasia di persone in vena di darsi arie etc. E ho effettivamente trovato che nella mia mente, a livello inconscio c’era l’insegnamento scolastico della caccia alle streghe, l’interpretazione storica  che ne è stata fatta. E’ cosi che associamo, tutti quanti, all’idea del diavolo, le povere perseguitate streghe. Non è cosi anche per voi?
Purtroppo c’è un’ipotesi possibile: che il diavolo fosse esistente, ma agisse in coloro che contribuirono, in diversi modi, al massacro. È cosi che nel parlare della caccia alle streghe, correttamente la parola demoniaco viene impiegata per descrivere il comportamento disumano dei torturatori. ( v. in Paul Carus 1989 Storia del diavolo e dell’idea del male. Genova , ECIG – Edizioni Culturali Internazionali, 478pp. prima ed. 1909? )
Del modo in cui il diavolo ha potuto fare la sua parte in momenti particolarmente drammatici della storia, vedi, rispetto al nazismo Pauwels Louis e Jacques Bergier Il mattino dei maghi. Milano, Mondadori …
Rispetto al razzismo e il colonialismo negli USA vedi  Paul Jacobs, et al. To Serve the Devil. Natives and Slaves.Volumes1 and 2.
Marc Alexander  1980 La mia vita col diavolo. Torino Mediterranee 203pp. (tit. Orig. To anger the devil) Torino Editrice MEB pp. 50-65
a pag 40 si da una definizione di vampiro citando l’Oxford Dictionary. Un vampiro è “un fantasma o un cadavere rianimato che si nutre del sangue di persone addormentate; una persona che vive alle spalle altrui.”
Nella stessa pagina si descrive i modi con cui si neutralizzano i vampiri. Nessun dato sulla effettiva efficacia dei metodi.
Nel capitolo Il Dracula del ventesimo secolo., sempre in Marc Alexander (a cura di) 1980 La mia vita col diavolo, l’autoreracconta la vicenda di un uomo che fu esorcizzato. L’esorcista sottomette a prova sia l’idea che il diavolo abbia paura del sacro, sia dell’aglio.  Egli può verificare che il diavolo ha paura dell’aglio, ma non del sacro:
pp. 57-8:
Un’altra delle più radicate credenze sui vampiri, come tutti i lettori di Bram Stoker e di Dennis Whetlej sapranno perfettamente, è la loro viscerale avversione per l’aglio. Visto il risultato dell’esperimento dello specchio [cioè che i vampiri non si vedono allo specchio], Donald si aspettava che anche questo avrebbe avuto esito altrettanto negativo; ma quando si presentò davanti al ragazzo con un piatto contenente alcune teste d’aglio egli reagì come se gli fosse stato offerto un potente veleno. Ilfenomeno ovviamente no poteva essere definito determinante in quanto molte persone perfettamente normali non possono sopportare l’odore dell’aglio e Donald si ripromise di effettuare nuovamente tale esperimento ad esorcismo avvenuto.
[dopo essere stato esorcizzato]
Pag. 62
Quando gli portammo alcuni spicchi d’aglio che egli assaggiò dicendo: “mangiato cosi è troppo forte, ma sarebbe ottimo in    insalata”
[Personalmente posso aggiungere che il diavolo che io ho conosciuto aveva reazioni  fortissime rispetto all'aglio, mentre cose che ognuno reputerebbe ben peggiori gli erano del tutto indifferenti. Un giorno mi disse, toccandosi la pelle del braccio, con un senso di vera ripulsa, che "l'aglio resta sulla pelle 3 giorni".. Non ho conosciuto nessuno che fosse cosi preciso in materia... ]
Simone Morabito 1995 Uno psichiatra all’inferno. Reportage scientifico. Ora anche tu non “non sapevo”edizioni segno s. r. l. , Tavagnacco (UD) 285pp.
Fassino, Secondo ed altri. 1990 Quadri Psichiatrici e Possessione Diabolica: Valutazione Diagnostica e Trattamento., in Barbano Filippo e Dario Rei ( a cura di) 1990 L’autunno del Diavolo. Milano Bompiani. 2° vol.: pp. 473-489
Una volta ho chiesto al diavolo che cosa pensava degli studiosi che si occupavano del diavolo. In quel momento stavamo guardando – accidentalmente – la locandina di un convegno internazionale sul tema. Conoscevo uno di quegli studiosi. Risposta lapidaria:  “Non capiscono nulla”. Non chiesi altro, perché ciò che diceva cadeva spesso dall’alto, e pareva voler implicare: “Non dico di più perché non capiresti.” E poi allora non sapevo ch’era un tal esperto in materia e infine l’argomento non m’interessava veramente.
Mi piacerebbe dire a tutti gli studiosi che il diavolo è un’entità che esiste, e che per diagnosticare chi sia il posseduto si dovrebbe prima metterli in un ambiente protetto, cosi che si può vedere che cosa succede. Curare una persona per possessione senza allontanare il diavolo fa si che ciò che le persone misurano è il diavolo in quella persona, e non la persona. Chi è posseduto, infestato e vessato non può essere curato se non, in primo luogo, impedendo al di volo di arrivare, cosi come la migliore cura di una persona violentata è essere al riparo dallo stupratore.
Se non si allontana il diavolo il fatto può ripetersi, e la cura per il primo danno si ripete e peggiora.
E l’osservazione non può essere chiara. Chi fa ricerca inoltre, il gruppo e ogni singolo può essere influenzato dal diavolo stesso in molti e sottili modi. Cosi il gruppo di studiosi non meno che l’esorcista il terapeuta lo psichiatra vanno protetti, non meno che il posseduto. Prima occorre metterlo in un luogo protetto, e si vedrà che cosa succede.
Frate Guaccio 1988 Vari morbi provocati dal demonio., in Trattato di demonologia per riconoscere e individuare ogni malefizio. Genova, Fratelli Melita Editori, pp. 160-169 (prima ed 1608)
Da questo libro (di qualcuno che ha letto molto e riporta da ciò che ha letto, non ha un’esperienza personale) ho tratto questo passo che mostra come medici di grande prestigio nell’antichità dessero per scontata l’esistenza del diavolo
Avicenna e Galeno d’accordo con Ippocrate . Dicono che i Demoni non possono provocare malattie mortali: seguono questa opinionePomponazzi, Levino e Lemnio, non perché credano che i Demoni non vogliono (la loro malvagità è fuori dubbio) ma perché tutte le malattie nascono da cause naturali. Ma se le malattie nascono da cause naturali, i Demoni non possono infliggerle e provocarle?Codronco, Cesalpino, Fernelio, Valescio e altri ottimi medici insieme a Gerolamo, Crisostomo,Tommaso e altri teologi sono d’accordo. Anche i giuristi e tra questi Burcardo, approvano. Ma stimo di più la più solida testimonianza della Sacra Scrittura.
Il Diavolo non piagò orribilmente Giobbe dalla testa ai piedi? Il Diavolo non tolse l’uso della lingua e delle orecchie a colui che Matteo chiamalunatico? Forse che il demonio non tormentava Saul con una profonda malinconia? Lo tormentava infatti uno spirito malvagio, che si allontanava quando David suonava la cetra.
Ora vedremo in che modo il Demonio produca le malattie. In Francesco Valesio si legge che, dal momento che le malattie dipendono dalla materia, suscita delle cause interne e cosi eccita unamalinconia patologica: dapprima agita la bile che sta dentro il corpo e sospinge come una nebbia nel cervello e nelle cellule dei sensi interni. Poi aumenta ancora la bile rimovendo le cause che la essiccano o trattenendo l’umore perché non possa spurgare. Provoca l’epilessia, la paralisi e mali analoghi, (come si deduce dalla presenza di un umore più denso) ostruendo il ventricolo del cervello o le radici de nervi.
[pag. 160. I riferimenti ai testi degli autori citati si trovano riportati nella stessa pagina ]
Non essendo un medico non so che dire. So per esperienza che il diavolo si può raggomitolare in un solo angolo del corpo e questo fa male. Che può circolare contro la volontà della persona che viene invasa, e che questo spirito estraneo può sgomitare e correre attraverso da ogni lato, e questo produce molta sofferenza spirituale e fisica. So, come ho detto, che vampirizza muscoli e ogni parte del corpo dovunque può e che per effetto di questo si producono effetti spesso solo temporanei, come per esempio diventare stonati e con una brutta voce anche se la si ha naturalmente intonata e argentina. Dopo essersi difesi, o non essere più vessati, la voce torna come prima. Il diavolo potrebbe anche far apparire un viso brutto anche se brutto non è. (Questo l’ho letto nel testo di un esorcista contemporaneo e ha riscontri nella mia esperienza. L’espressione viene distorta o anche si diventa del tutto privi di espressione… Non è divertente, no? )
Conosco bene anche il cadere in una profonda depressione ovvero malinconia o infelicità -parole per dire la stessa cosa- e sentirsi incapaci di fare uno sforzo, anche sul lavoro. A volte basta che un’altra persona ci sproni per farci reagire e superare quella azione paralizzante.Naturalmente questo recupero è possibile se la nostra situazione non è disperata, se mettiamo in atto delle difese, perché se veniamo svuotati e feriti ogni tentativo proprio o altrui per uscire dalla inattività e malinconia è del tutto impossibile. Anzi possiamo sentirci ancora peggio, per l’impossibilità di reagire.
A pag. 129 leggiamo i consigli di frate Guaccio per la difesa :
Pertanto prima di addormentarsi ci si premunisca conorazioni recitando:”Santa Maria, madre di misericordia. Padre nostro. Ave Maria ecc.” se ci si vuole salvare da quelle insidie. Anche tenendo vicino della cera benedetta dell’anello papale o delle reliquie. Le devozioni sono infatti una sicurissima difesa contro tutte le insidie del principe delle tenebre.
Preghiamo, ma se non basta, dobbiamo ricorrere ai metodi di altro genere che nel tempo sono stati messi insieme. Anche da me.
Grillot De Givry 1988 Le virtù curative delle forze invisibili. in Il tesoro delle scienze occulte. Il mondo della stregoneria, della magia, dell’alchimia. Milano. Sugarco edizioni. (tit. orig.: Le musée des sorciers, mages et alchimistes. ) pp. 265-283.
a p 274 :
…Le pietre preziose sono state considerate presso tutti i popoli come talismani naturali; la loro durezza e la loro densità dimostrano che sono state formate da forze d’affinità e di coesione estremamente potenti.. deriva da ciò che le influenze radioattive che sa esse si sprigionano devono essere considerevoli. Né dobbiamo stupirci di vedere gliscrittori antichi –Aristotele, Teofrasto, sant’Isidoro di Siviglia, il vescovo Marbodo, sant’Ildegarda, Carlo Dolci, Camille Leonard, Pierre de Scudalupis, Boetius de Boot –assegnare a ciascuna pietra una virtù curativa speciale. I cristiani, sollecitati dall’importanza annessa dallaBibbia nella descrizione dei paludamenti del gran sacerdote, accolsero con entusiasmo tutte le tradizioni pagane relative al loro uso.
Secondo Camille Leonard, nello Speculum lapidum, Parigi, 1610, lo smeraldo, portato addosso, frena la lascivia, dissipa le illusioni demoniache..
Personalmente non pongo le pietre tra le contromisure rilevanti nella difesa dal diavolo. [Pongo invece come contromisure, al primo posto l’impiego dell’aglio in tre modi, le pillole tibetane, la ventilazione e le calamite nel numero adeguato cfr. ]. Il diavolo non ne ha affatto paure, come disse invece sant’Ildegarda. Comunque non ho mai impiegato uno smeraldo.
Voglio far notare una volta di più che i libri in cui si parla di scienze occulte si occupano poco per non dire nulla dei pericoli che l’occulto rappresenta e del come proteggersi.
Nel libro da 1075 pag. Paranormale. Dizionario enciclopedico. Milano, Armenia 1986 ho trovato soltanto queste parole relative alle difese (alla voce Maleficio):
Per togliere il maleficio esiste una doppia terapia: soprannaturale e naturale. La terapia soprannaturale è data da quei mezzi generali e anche particolari, di cui si parla a proposito della possessione diabolica; quella naturale consiste nelladistruzione dei segni malefici (particolarmente temuti sono gli intrecci di piume, le cosiddette corone, che da un giorno all’altro si ritrovano in cuscini, materassi e trapunte esternamente intatti) ed eventualmente nel ricordo a quelle persone a cui si attribuiscono poteri in proposito.
E’ bene infine ricordare che mentre la terapia soprannaturale, specie nell’uso dell’esorcismo, è subordinata alla certezza morale dell’intervento diabolico. Quella naturale non esige una diagnosi certa del maleficio.
A queste parole possono aggiungere solo un commento: che il diavolo da me conosciuto diverse volte faceva riferimento alle fatture, cioè a malefici che hanno un supporto materiale, implicando che esistessero. Una volta ha perfino osato accusare qualcuno di aver fatto fatture contro di lui.
Io dormo da sempre senza cuscino e sono stata vessata per anni anche quando dormivo solo su un leggero coprimaterasso: non ho mai trovato una sola “fattura”. Ho sentito odori e rumori, ma non ho mai trovato cose. Ritengo che per il diavolo che conosco il parlare di fatture fosse semplicemente un modo per stornare l’attenzione dai suoi poteri e dai mali orrendi che poteva produrre senza mezzi platealmente visibili ( come per es. bambole di cera infilzate da un ago, o che altro). Se le persone si fossero mai aspettare il male dalla vista di una bambolina allora non avrebbero sospettato di lui …
Usava spesso ingannare con queste e altre informazioni false e tendenziose. Con questo, se un giorno troverò un mezzo limone marcio sotto le coltri, o un mucchio di calze di nailon arruffate –come ho sentito – vi assicuro che non mancherò di bruciarle. Oppure no, ne terrò una in visione, e ogni giorno ne toglierò un pezzettino per vedere come butta… non riesco a credere …fino a che non ho “visto coi miei occhi”.
ISODORE FROC 1993
Esorcisti. Esorcisti chi sono e cosa fanno. Come si insegna a combattere satana. Piemme. Casale Monferrato (AL)
Mi sembra il libro più completo sull’esorcismo che ho visto finora. Parla di tutti gli aspetti importanti e positivi del compito di esorcista: la comprensione e il conforto ecc. E’ certo che oggi molto più del Medioevo il posseduto si sente solo…  non manca il bisogno di comprensione conforto morale e spirituale ecc. da parte di persone che sanno di che si tratta…
Il libro non parla di protezioni pratiche. L’autore ritiene l’esorcismo l’unica e sola cosa utile..
Naturalmente questo lo vedo come un grave limite. Non sempre l’esorcismo riesce, questo lo si sa e inoltre occorre molto tempo, eventualmente, perché l’esorcismo faccia effetto, perciò cure che liberino dalla possessione anche solo temporaneamente,  sono essenziali. Di possessione si può morire, questo è stato affermato da esorcisti  e io so che può certamente essere cosi.
Max Toth e Greg Nielsen 1977 L’energia della piramide.Edizioni mediterranee.
(Tit. orig. Pyramid power.) 230pp.
[Il libro contiene informazioni su come orientare la piramide e comprende anche una piramide di carta per esperimenti pratici. Propone una serie di facili esperimenti. Dedica un capitolo alle ricerche sulla piramide. (pp.149-162). Ha anche un capitolo intitolato: Trasformare se stessi con l’energia della piramide.
Nel retro copertina riassume cosi : …
piante e fiori hanno uno sviluppo eccezionale, anche in assenza di luce…
La piramide.. costruita in qualsiasi materiale o dimensione, ha benefici effetti anche sull’uomo: dona calma, benessere e serenità, aiuta a vincere l’insonnia, è utile contro alcuni disturbi psicosomatici e “energizza” tutte le cellule e gli organi del corpo umano, apportando all’organismo una rinnovata e straordinaria vitalità” …
A me sembra che dimensione o materiale contano, perciò, se il suo modellino di carta non da risultati soddisfacenti, direi di volgervi alla piramide di rame come quella che ho usato io.]
Dion Fortune 1999 Come difendersi dagli influssi negativi. Un manuale pratico di difesa psichica per sconfiggere il malocchio, le fatture, la magia nera, il vampirismo e la stregoneria. Milano, Armenia, 252pp. (tit. orig.: Psychic Self-Defence )
Cito da pagina 209-10:
“Esistono certe sostanze che l’esperienza concreta ha dimostrato efficaci nell’impedire la condensazione di energia eterica, che non riesce quindi a stabilizzarsi. Sali consacrati dissolti nell’aceto e posti in piatti tutt’intorno alla stanza affronteranno efficacemente forze di livello abbastanza basso, ma per trattare energie più forti la cosa migliore è servirsi di acido nitrico, di cui bisogna mettere una piccola quantità in un piatto che deve poi essere lasciato esposto all’aria. E’ meglio utilizzarlo ben diluito per evitare ogni pericolo di incidenti, in quanto non è la forza corrosiva dell’acido che è importante, ma la sua evaporazione nell’aria, e l’acido evaporerà indipendentemente dal grado della sua diluizione. Non ho la minima idea del perché questo acido funzioni, ma la sua efficacia è ben nota tra gli sperimentatori psichici”. (il corsivo è mio)
Non ho provato. Pare anche pericoloso.
L’autrice parla anche dell’utilità della cipolla a scopo difensivo.
Darde Jean-Noel e Juliette Kahane   Paesi e climi: Guida per il viaggiatore. Vallardi editore (ed. francese, editions Balland)
Testo sulle condizioni climatiche dei luoghi, da cui dedurre il posto ideale per un viaggio protetto. (Naturalmente questo non era il fine che gli autori si proponevano). I luoghi ventosi sono da preferire agli altri, i luoghi in cui si trovano facilmente ventilatori nelle camere. E consiglierei i luoghi il più lontano possibile dal luogo dove state. Per il diavolo la distanza è significativa, al contrario di ciò che viene detto. Certo è difficile accorgersene, poiché possono volare per grandi distanze più velocemente di un aereo. Ma non è affatto irrilevante. Occorre energia. Non tutti i demoni hanno la forza o la volontà di andare molto distanti. [Un diavolo personale, cioè un diavolo che ha ancora un corpo fisico, in particolare, non può stare a lungo col suo spirito fuori dal suo corpo, poiché lo spirito gli serve per le cose della propria vita. Invece lo spirito disincarnato potrebbe in teoria anche trasferirsi del tutto... ] Ho sentito dire che il freddo protegge dal diavolo. Credo che protegga più del caldo, e posso dire che, la volta in cui mi sono trovata per una settimana in un luogo che dava 17 gradi e più sotto lo zero, all’aperto non ho sentito la minima presenza del diavolo. Al chiuso tuttavia non posso affermarlo con sicurezza….
La pioggia anche protegge. Cosi pioggia e vento insieme, se molto forti possono arrivare a proteggerci del tutto. Non sono sicura perché mi baso su una sola situazione in cui sono stata in una piccola casa e fuori, in un’isola battuto da forte vento e pioggia (in Irlanda ) continue e in effetti mi è parso di non sentire alcuna presenza e la mia energia era molto forte.
Sigmund Freud 2000 Sogno e occultismo. Scritti 1921-32., Torino, Bollati Boringhieri ed.: 96 pp.
Jacob Needleman 1986 Sorcerers. A novel. USA Penguin, 235pp.
Racconta per esempio come un uomo che ha acquisito “poteri occulti” violenti una persona (una cugina che non lo desidera e non lo vuole) usando i poteri magici. Segue pentimento.
Swami Shwaranand Sarasvati  Questo uomo, che ha dedicato allo yoga l’intera vita, è detto in India “realizzato in vita”.  E’  l’autore di ”Science of soul” e altri testi, corredati da figure meravigliose, che rappresentano appunto l’anima, il suono divino ecc., che lui ha visto dettagliatamente in stato di Samadhi cioè ”lo stato di immobilità in cui lo yogy diviene uno con l’oggetto della propria meditazione, lo Spirito  Supremo che pervade l’Universo” (dalla voce Samadhi, in ParanormaleDizionario ..). Swami Shwaranand racconta nel primo dei due volumi di cui è composta la sua Autobiografy del come abbia cercato di mettere a frutto i poteri della sua mente per fini positivi. Intervenne cosi in qualche causa di tribunale. Egli non era però certo che il risultato (anche se la causa andò nel senso da lui voluto, a favore di persone ingiustamente accusate) sia stato effettivamente ottenuto coi suoi poteri. Qui voglio riferire un fatto importante ai nostri fini. Ha raccontato di avere con continuità impiegato il potere mentale per lavorare sulle menti dei maggiori leader allora implicati, per fermare l’invasione del Tibet da parte della Cina. Egli, anche qui, non sa se i suoi sforzi abbiano avuto un qualche effetto, ma, e questo è il punto, dice che dopo un mese di sforzo mentale continuato e intenso, la sua mente non fu più quella di prima. In sostanza lo sforzo gli fece male. Che l’uso dei poteri possa danneggiare chi li usa non è un’idea nuova. Ci si può anche gravemente ammalare. La lettura di questo libro mi ha portato ad un’idea di difesa: se si riesce a portare un ”energumeno” o “diavolo in persona fisica” a sforzare la sua mente,  possiamo indebolire la sua capacità …
Paramahansa Yogananda Autobiografia di uno Yogi. In questo bellissimo libro  si racconta come uno yogi crea un fiore nella sua mano e lo porge all’autore.  Mi par proprio di ricordare che si trattasse di un fiore, e non solo del suo profumo. L’autore commenta che, quando ricevette il fiore, ne fu felice, poiché penso che si potesse cosi, per miracolo, curare la fame del mondo. Aggiunge però che, in seguito, comprese che quel miracolo era il frutto di un grande sforzo. Questo racconto ci ricorda una cosa: gli sforzi del diavolo gli costano fatica. Buono a sapersi.
Sottolineo anche che, cosi come si può spostare un profumo (qui parlo di ciò che io ho sperimentato molte volte), cosi anche un veleno, e la infestazione può essere in effetti anche questo…
Apuleio. Sulla magia. 1994 Milano Mondadori: 195 pp. (tit. orig.: Pro se de magia liber , noto anche comeApologia)
Si tratta dell’orazione che Apuleio compose per difendersi dall’accusa di magia presentata contro di lui dai parenti della moglie Pudentilla e che lui stesso, more Graeco, pronunciò in tribunale. Il processo si tenne nella provincia d’Africa nel 158-159 d.C.
Egli fa notare che se avesse avuto poteri magici non avrebbe dovuto trattare bene sua moglie, poiché con questi poteri da soli avrebbe potuto dominarla. Il fatto che l’abbia sempre ben trattati è un fatto che depone a suo favore. Egli non è in possesso di poteri magici.
Somerset Maugham Il mago.1995 Roma Newton Compton 191pp. (tit. orig. The magician)
Il libro è ispirato a un mago che è realmente esistito.
Mi è rimasta impressa la moglie del mago. Ella si è suicidata poiché evidentemente era molto infelice, ma era convinta di essere essenzialmente -come un destino- legata al mago. Penso che non lo era affatto, ma non è riuscita ad accorgersi di questo, a liberarsi se non con la morte.
Fallen (tit. it. : Il tocco del male) è un film del regista Gregory Hoblit. (Usa: 1998) Starring: Denzel Washington e altri famosi attori. “Il detective John Hobbes sta cercando un criminale che ha gia incontrato… gia catturato… e gia ucciso.” E un film che mi ha confortato. Tutto quello che c’è non è sempre vero (per esempio non credo vero che il diavolo muore se si trova da solo in un ampio spazio non abitato da esseri viventi, e neppure è vero che il diavolo ha bisogno del contatto fisico per passare da un corpo all’altro.. ) ma ci sono episodi che sono molto vicini a quelli che si possono sperimentare davvero. Qui solo leggermente esagerati, cosi che chi guarda lo intenda. Nella realtà occorre un’attenzione più sottile e una certa abitudine a osservare certi fatti.
Il film è tratto dal romanzo di Dewey Graham 1998 Il tocco del male. Milano, Mondadori: 260pp.
La Casa 1 di Sam Raimi (USA 1983 ) ( tit. orig. Evil Dead)
Questo è un film che il diavolo particolarmente ama ( e ha visto tutta la sequela che è di tre ). Non ha espresso il perché, ma essendomi sforzata di vederlo per capire [non amo i film horror] posso capire perché:
1: il film inizia con due o tre coppiette che scelgono di passare insieme un weak end. il diavolo rappresentato da una specie di folgore comunica una grande potenza, gli ostacoli sono irrilevanti, è del tutto indifferente agli alberi, che passa attraverso. (Nella realtà invece mi risulta che il legno gli si oppone, assorbendo almeno parzialmente i suoi poteri).
Quell’ immagine iniziale è potente e paurosa. Le vittime scelte, con la loro bontà, non sono un ostacolo di alcun peso per lui. Al diavolo piace cosi.
Nella realtà il diavolo si infilerebbe dentro una delle vittime e fa un bel viaggio al calduccio dentro il loro cuore.. capita. Oppure, se non ha tempo fa dei giri come un uccello dall’alto e ti individua con sicurezza, fossi anche un ago in un pagliaio, se ti ha visto anche solo una volta di persona o mentre era in spirito. Solitamente comunque va sul sicuro cercando sui posti che frequenti: la biblioteca, il posto di lavoro e casa tua.
2: il diavolo sta addormentato, ed è un serpente enorme, un demone da molto molto tempo. Ha un corpo ingombrante, è un animale, un serpente enorme.
3: i giovani che arrivano lo chiamano leggendo delle antiche formule. Dunque è confortante per chi guarda il film il fatto che il diavolo non arriva se non è chiamato. Ma la verità è ben diversa. Il mago/diavolo (spirito di vivo o di defunto) s’infila dentro la persona da cui vuole apparire, magari mentre è a teatro con un’amica, distratta, e gli fa credere che desidererebbe vederlo. Di solito il diavolo si assicura che voi siate quel tipo di persona, innocente e un po’ cretina. Se non ci credete ecco che non fa certi scherzi.
Questo film distorce la realtà su ciò che un demone può fare e chi è. Fa sentire sicuro il demone in corpo umano perché non dice nulla di vero su di lui, nulla di utile a riconoscerlo eventualmente come qualcuno dall’apparenza di un uomo.
Ma ciò che deve essere proprio piaciuto al diavolo è come lui avesse tanto potere reale e ce l’ha, per rendere la vita di quei ragazzi un incubo, un inferno. La capacità che ha il diavolo di fare questo è reale. Perciò il film è consigliato, per avere un’idea di come il diavolo funziona possedendo i diversi ragazzi. E se questi stanno vicini, essi sono coppiette di fidanzati, ecco che può possederli tutti e due insieme: cosi il diavolo può farli diventare tutti e due arrabbiati, per esempio, anche se i loro caratteri sono molto diversi, poiché è in realtà sempre il diavolo il principale e quasi unico protagonista.
Non tutto ciò che il diavolo fa per operare cosi bene si vede: il fatto per esempio che li svuota, vampirizza.
E’ cosi che può poi renderli più deboli. Se quei ragazzi non fossero stati lavorati uno ad uno per indebolirli forse le cose non andavano cosi male per loro.
La scena finale poi deve aver prodotto un orgasmo nel diavolo: alla fine, di tutti i ragazzi solo uno, il più buono, il migliore, sopravvive. Lacero, si vede il ragazzo fuori dalla casa. Tutti gli altri sono morti.
Per un attimo il ragazzo può illudersi che sia, quanto meno, tutto finito. Ma il diavolo, con la più grande potenza, lo invade! Nessuno, anche l’essere migliore, potrà mai resistere alla forza del diavolo. È evidente che il ragazzo verrà sconfitto. Ecco un finale di grande felicità per il diavolo. Finisce bene! Happy end!
Non voglio ripetermi, ma se quei ragazzi fossero andati in montagna, avessero chiamato il diavolo e recitato ogni assurdità, ma la casa fosse stata situata in un posto ventosissimo, anzi se solo uno o più ventilatori accesi avessero assicurato una bella ventilazione e purificazione dell’aria, se tutti avessero mangiato aglio  - e tenuto in bocca uno spicchio e usato  un altro, il più costantemente possibile, come supposta – e cipolle e profumato il loro alito per esempio con un goccia di essenza di violetta o ginestra o melissa messa su un po’ di zucchero,   e  avessero gettato sulla loro pelle delle gocce di olio canforato con essenze il diavolo non avrebbe neppure osato avvicinarsi a loro!
Il diavolo sarebbe andato a fare questi trucchi in un’altra casa, con gente che non si protegge!
Franco Porsia (a cura di) 1976 Liber monstrorum Bari Ed. Dedalo 304 pp. 16 figure
In copertina Cerbero, guardiano dell’inferno. Nella retro copertina la Manticora: rappresenta la testa di un uomo con una enorme dentatura e un corpo di animale e una coda attorcigliata per tre volte. La 16esima rappresenta la Chimera, tratta dal “bestiario di Westminster”.
Una volta il diavolo mi chiese se potevo procurargli un libro sui bestiari medievali. Trovai questo. Avevo inteso che il suo era un interesse per l’aspetto artistico della cosa. Non sospettai che invece questo era un libro cui si ispirava, come dai film dell’orrore, per le sue azioni da demone. Non sospettai di questo perché, fra l’altro, mentre solitamente non mi restituiva mai i libri che gli davo, neppure se glieli imprestavo, ecco che questo me lo restituì dicendomi che non era interessante. Al che io pensai che almeno un grazie poteva dirlo e non ci pensai più. (Invece proprio questa esibizione di disinteresse è in effetto sospetta, col senno di poi. Evidentemente non voleva che io credessi che l’argomento lo interessava più del dovuto…) Ma, solo meno di due anni dopo io scoprivo che Junk era un demone e siccome mi bersagliava come solo i demoni sanno fare andai alla ricerca di un esorcista. Chiesi a una mia carissima amica che mi disse come fare: bisognava chiedere l’indirizzo al parroco della propria parrocchia… Cosi un giorno uscii coll’intento di entrare in chiesa a chiedere… Lungo la strada sentii come se avessi dietro una coda di fumo, diciamo, ma comunque visibile, che arrivava fino a terra e che mentre camminavo sbatteva contro il pavimento della strada. Mi sentivo piena di vergogna, all’idea che si potesse vedere… Non sapevo allora, che sono soffiando, se ci fosse stata, l’avrei dissolta…
Ecco a cosa serviva questo libro…
L’avvocato del diavolo, del regista Taylor Hackford  (USA 1997)
Il diavolo, nel film è un uomo in carne ed ossa. (Al Pacino, nella parte del diavolo). Egli dice di sé che arriva inaspettato e “nessuno mi vede arrivare”. Dice questo con evidente soddisfazione.Questa affermazione corrisponde a ciò che veramente capita e può farci capire come sia importante prevenire il diavolo, e non aspettare che abbia attaccato. Allora le nostre forze saranno scemate…
Un altro aspetto importante è l’effetto che la vessazione ha su una vittima: il suo equilibrio psicofisico viene scosso. Questo è ciò che il diavolo può deliberatamente fare, o un effetto delle sue azioni.
C’è anche un’altra cosa che si può notare. Il diavolo qui non ha paura del sacro. Egli compie un omicidio servendosi di altri mentre ficca il suo dito nella acqua santa. Dice una cosa. Il diavolo non ha paura del sacro.
Voglio dire quello che io ho visto: il diavolo che ho conosciuto io non aveva paura del sacro. Che ne abbia paura credo sia un fatto che lui stesso può aver fatto credere per non essere combattuto con armi più efficaci che le immagini sacre. Mi dispiace dirlo, ma sono certa di ciò che dico. Della Chiesa, del sacro, il diavolo che ho conosciuto non ha paura. Solo… si annoia. Per questo, se si vuole ammazzare di noia il diavolo, è bene essere religiosi…
Altre due cose mi vengono in mente nel film:
Il diavolo si presenta, come nel mazzo dei tarocchi, come una persona dotata di una sessualità smodata.. Nel film si fa vedere con due belle ragazze, una delle quali nella versione originale parla italiano (nel doppiaggio per l’Italia parla spagnolo), che paiono anche loro assatanate..un’orgia? Nella realtà il diavolo personale è invece un assoluto disastro.
Che cosa intendo? In un libro intitolato Il Tao del Sesso fa capire che il mago quando usa i suoi poteri a letto sta fermo. Egli non è nel suo corpo … Ma da molto tempo circolano notizie false in materia, una specie di pubblicità che dice il contrario del vero. Egli vuole nascondere la verità … vuole che lo si consideri un uomo potente anche a letto, ma …
Un altro elemento falso nel film sta nel rappresentare il diavolo che in piedi, mentre mette il dito nell’acqua santa, grida forte mentre guida due poveracci a pugnalare nel parco, mentre fa jogging, un uomo che il diavolo vuole morto. Ciò che so è che il diavolo guida le persone a fare il male mentre sta sdraiato, mentre finge di meditare, mentre finge di dormire, ma il suo spirito vigile è fuori. Non in piedi urlando forte in presenza di altre persone.. Tutto qui. Il diavolo che urla ha un alibi, a mio vedere. Il diavolo che fa finta di pregare ecco che un alibi non ce l’ha, le sue forze possono essere concentrate ben altrove.
Dracula di Bram Stoker. (Bram’s Stoker Dracula) diFrancis Ford Coppola. Il film rappresenta il diavolo in forma di vapore o di lieve nuvola colorata.Il diavolo/nuvola parla con qualcuno che dai presenti è reputato pazzo. Noi vediamo che il diavolo è li, in forma di vapore, ma i presenti non se ne accorgono. Non ho mai visto il diavolo in forma di colore vivace e piacevole comenel film ma nero, grigio, bianco sporco, bianco. Anche, ho visto un genere di materia tipo aureola. È stato scritto da testimoni che il diavolo si può presentare come angelo della luce. Coi il film rappresenta il diavolo disincarnato in una forma che è stata sperimentata, se pure non so se è stata vista cosi colorata. Nel film la ragazza bellissima che viene tormentata dal diavolo soffre enormemente (e questo è ciò che capita in realtà) e credo che muoia. Nel mobile vicino al suo letto è posto dell’aglio, ma non la aiuta. Invece l’avrebbe aiutata se avesse posto l’aglio dentro il proprio corpo nelle tre forme che ho detto. Un gran peccato.
Un film che ho visto da bambina e mi fece ridere fino alle lacrime era “Tempi duri per i vampiri” (Italia/Francia 1956) con Renato Rascel e Christopher Lee. In questo film i vampiri avevano dei canini giganteschi ma fuggivano terrorizzati quando le vittime, lungi dallo spaventarsi, li inseguivano “brandendo” corone di aglio.
Un fantasma per amico, film del regista  James D. Parriot (USA    )  tit. orig. Heart condition,  con Denzel Washington. Un onesto poliziotto muore anzitempo e il suo spirito torna sulla terra e  parla con la nonna (che si occupa del bambino). Le fa una domanda. La donna pensa di essere stata lei stessa a formulare la domanda e addebita questo al fatto che pensa molto a suo figlio morto di recente. Questo è ciò che probabilmente succede quasi sempre col diavolo. Solo che il diavolo è uno spirito maligno ). Il diavolo appare e noi reagiamo a ciò che dice (per esempio forniamo le informazioni che ci chiede ) senza riflettere. Poiché non immaginiamo che un estraneo invisibile è lì).
Blade, del regista.. Ho visto un solo film di questa serie, forse il terzo. Non mi è piaciuto (nonostante Wesley Snipes, bello e bravo).  Voglio ricordare che il protagonista – un uomo diventato vampiro dopo essere stato vampirizzato – ha, inserite nella propria armatura, delle fiale ottenuta dall’aglio che servono da antidoto. Quando gli occorrono ne estrae una e se la inietta. Sarebbe bello avere in corpo sempre una certa quantità delle sostanze dell’aglio, in modo da essere sempre protetti. Ultimamente ho pensato a un metodo collaudato in società tradizionali per curare delle malattie (V. su Kordel quivi): “…tenere in bocca, giorno e notte, uno spicchio d’aglio cui ogni tanto l’ammalato doveva dare un morso e inghiottire il succo. ..” Ho provato e non mi da fastidio. Posso dire: è un brodo di giuggiole comparato al subire il diavolo…
Primo Levi Se questo è un uomo.
Quando ero adolescente, e ancora non conoscevo il male, il libro, che pure mi era stato fatto conoscere come un grande libro, non mi aveva colpito. Ma dopo aver fatto la dura esperienza della persecuzione e tortura da parte di un demone (o una sua imitazione cosi perfetta che ritengo debba per forza essere l’originale) ho trovato la lettura molto importante. Da un lato mi sono riconosciuta nelle figure, morti viventi, che non mangiano ma continuano a lavorare. Il vessato dal diavolo mangia, ma viene totalmente succhiato. Non resta nulla delle sue energie, e si trascina, guardando l’orologio e desiderando di dormire e di essere morto.
Anche, mi sono riconosciuta nel fatto che le persone che vedevano il male si sentivano colpevoli perché non lo impedivano. Anche se non erano in grado di farlo, si sentivano colpevoli per ciò che avveniva. Per questa ragione alcuni a volte non tornarono a casa, si suicidarono.
Una notazione di Levi che trovo molto importante è che le persone che non hanno vissuto l’esperienza non sono in grado di capire che cosa veramente sia, quanto è dolorosa.Per questo egli dice che va descritta in tutti i particolari, per farla conoscere. Credo che anche sui vissuti dei vampirizzati, vessati, posseduto ovvero invasati, non si ha la minima idea dell’estensione delle sofferenze.
Primo Levi ha scritto: “Se sono stati possibili i campi di concentramento, Dio non esiste.” Anch’io ho pensato cosi per ciò che ho conosciuto. Mentre ero in un (invisibile agli altri ma reale ) inferno. Ma a volte, nonostante tutto, quando mi alzo e non sono stata tormentata, sento una gioia in me, una gioia senza causa. Giusto la gioia che è in me. Che sono io?
Alcatraz. L’isola dell’ingiustizia, del regista Marc Rocco. (Usa 1994) Questo film parla di un carcerato che è vissuto per due anni in cella d’isolamento. Egli parla a voce alta e ricorda minuziosamente eventi della sua vita, come per es. un evento sportivo. O parla con un topo. E’ il modo che ha trovato per sopravvivere. In questo film ho trovato molto della mia vita, nel periodo peggiore da me vissuto, per via del diavolo. Anche  se apparentemente non si è soli, si è soli nel senso più vero: la assoluta incapacità delle persone che ci circondano di ascoltare e anche peggio. Allora ho cominciato a parlare con le pietre, e con me stessa, cominciando i discorsi con: “Tu non hai idea di cosa il diavolo ha fatto a me!” Dopo aver imparato a difendermi le cose sono molto migliorate. Ho anche trovato l’analista (come lo ha trovato il carcerato di cui il film tratta) e ho raccontato e raccontato…
Kenneth McAll 1999 La guarigione dalle infestazioni. I suoi incontri straordinari con gli spiriti. Chi sono. Come egli vi pone rimedio. Come opera per liberare dall’infestazione luoghi e persone.,Tavagnacco (UD), Edizioni Segno: 155pp.
a pag. 110
… ero stanco e mi addormentai subito. Alle 3,55 del mattino fui svegliato improvvisamente da una grossa cosa nera che si appoggiava sul mio petto; il mio allarme fu tale da non riuscire a respirare, in quanto il peso che sentivo era fortissimo. Lottai per ripetere il Padre Nostro, ma continuavo a bloccarmi. Dopo aver dato una forte spinta e cercato di pregare ad alta voce, finalmente raggiunsi l’ultima frase, “ma liberaci dal male”; molto lentamente ripresi a respirare normalmente e poi finalmente mi riaddormentai.
[Io ho avuto un’esperienza consimile: solo che il peso era come di un mattone pesante, e l’ho immaginato cosi, ma non direi che posso dire il colore. Mi ero svegliata a seguito di un incubo in cui d il diavolo mi minacciava rispetto a un mio familiare. Ero devastata e mi sentivo sporca. Restai a letto in distress fino a mezzo giorno.. ero svuotata, avevo fame….
Ero al momento in un Ashram in India e decisi, per non sporcare il sacro luogo di andare via dalla zona.
Quando uscii fuori dalla stanza un ragazzo indiano mi disse: non hai fatto colazione, motherj? (“motherj” significa “onorevole madre”. Cosi gli indiani si rivolgono a ogni donna, anche ad una bambina piccola. Trovai la cosa molto confortante). Mi disse: "Io ho portato una scodella in più…." me la diede e cosi mi rifocillai…
Andai per avvertire alla reception, ma prima che arrivassi uno della reception che io ricordavo bene perché avevo sentito che era diventato Svami (monaco, il che significa che ha recitato per otto anni e otto ore al giorno il Gayatri mantra –preghiera all’assoluto- e ha fatto un definitivo voto di castità) dopo essere stato un guerrigliero Tamil, mi venne incontro e mi disse: “Oggi era la festa del guru… Svami XXX mi ha chiesto perché tu non hai partecipato…”
Cosi decisi di restare, che Svamij doveva aver visto che cosa mi era successo e dunque mi accettava lo stesso… [ Alcuni elementi mi fecero pensare cosi: da un lato lo Svami in questione non aveva mai mostrato un qualche visibile interesse per me, cosi il suo fare una domanda relativa a me era quanto meno sorprendente, speciale… Inoltre il suo primo allievo, un occidentale mi aveva raccontato che Svamij di notte controllava l’Ashram – parlava evidentemente di poteri non comuni, non di girare a piedi nella notte...- e che per questo, a differenza di quelche succedeva in altri Ashram, lì non si verificavano mai furti… cosi questo mi aiutò a pensare che Svamij potesse aver visto quello che era capitato, che sapeva che non avevo colpa ...Altra cosa che mi faceva pensare che le guide spirituali in quel luogo sacro ai piedi dell'Himalaja, potessero avere capacità inusuali lo avevo pensato più di una volta a seguito di qualche esperienza personale, se pure relativa a un altro maestro spirituale i cui insegnamenti seguivo religiosamente mattina e sera: una volta, per esempio questo maestro un giorno aveva detto, nel corso di una lezione dal Mahabarata (esattamente Il canto del beato), en passant guardando me – ma si sapeva che non era mai casuale -: “quando tu nella tua stanza mangi un dolce dopo l’altro...”Ahimè io sono golosa, ma in quei giorni in particolare mangiavo nella mia stanza dei dolci di zucca, proprio uno dopo l’altro … E nessuno avrebbe potuto vedermi poiché abitavo da sola e la mia stanza era la più elevata di tutto il luogo! ]
Milovoj Bolobanic 2002 Come riconoscere le trappole del demonio.
Presentazione di Don Gabriele Amorth. Tavagnacco (UD), Ed Segno:190pp.
L’autore è un sacerdote. Non approvo il  passo in cui considera male lo yoga le arti marziali.. ecc
a pag. 16 scrive:
La vittoria del mondo [ composto ampiamente, secondo l’autore, di figli o servi di satana o indifferenti a Dio]… è spegnere la luce nell’anima dei santi.
[Non so se ho capito, ma sarei d’accordo se volesse dire che l’azione diabolica può danneggiare lo spirito di chiunque, anche un santo..]
Lotta contro Satana. Messaggi dal Cielo per le persone colpite dai malefici e per coloro che vogliono liberarle., Tavagnacco (UD), Ed Segno, 1997: 90pp.
Non c’è l’autore o curatore, ma la presentazione è diFr. Giovanni M. Cavalcali, OP.
Riporto da questo libro principalmente per un fatto formidabile: che le descrizioni delle sofferenze dei maleficati è coincidente del tutto con l’esperienza che io ho fatto per anni e anni. Tuttavia ho dato un po’ di posto ai consigli dati. E anche ad espressioni elevatissime, come quando si ha riferimento al bene totale.. in India dicono: “il bene di tutti gli esseri viventi”
A pag. 29-30-31:
5 ottobre 1985
MESSAGGIO DI N. S. GESU’ CRISTO
[Passato attraverso una carismatica, di cui si dice in ib..: …Una carismatica non vive per se stessa, ma per servire .. è totalmente donata a Dio e Dio la usa come Suo strumento…”. ]
Pregano, coloro che ricevono questi malefici, di essere liberati, ma ciò non basta giacché le potenze infernali, scagliate su di loro, comprimono le forze umane, causano un senso di profonda amarezza e solitudine, e solo gli spiriti più forti riescono a resistere.
… la pietà è una bella cosa, ma non serve molto con costoro…
…la persona colpita è come… una casa infestata da nemici terribili; come dunque cacciarli?
La prima cosa è dimostrare, colle parole e i fatti, che non aderiamo a loro neppure nelle più piccole cose, idee e comportamenti; insomma bisogna avere un atteggiamento irreprensibile, che non ceda giammai a lusinghe, timori né imposizioni.
E la parte più importante è compiuta.
Passiamo ora all’aspetto fisico, giacché anche il corpo è coinvolto e soffre sotto l’azione delle forze infernali. Ebbene, i malesseri che si provano, piccoli o grandi, possono essere allontanati dalla preghiera fervorosa, dalla partecipazione ai Santi sacramenti e dall’uso di tutti, proprio tutti quei segni spirituali che sono i sacramentali. Quali il segno della Croce, l’acqua benedetta, l’oli benedetto, il suono delle campane, la lettura dl S. Evangelo e molti altri.
La prima cosa però è un animo sgombro dal peccato e ben deciso a non ricadere nella mancanze quotidiane. …
Crediamo, fratelli, di poter saper aiutare costoro e di avere da Dio tutta la capacità per far rinverdire la speranza incoloro che soffrono per la più atroce delle persecuzioni: il maleficio, o la fattura, se volete.
Non ci sono nomi per definire le persone che ricorrono a questi metodi, perché sono persone che hanno ormai ben poco di umano…
All’animo umano occorre un certo “respiro” per avvertire la presenza di Dio nel creato, nei puri di cuore, nell’unione sacramentale, ma si può dire che esso è quasi spento quando si è schiavi delle forze malefiche.”
In ib. pag. 46:
… la cosa più importante per un sacerdote è quella di salvare le pecorelle che sono in pericolo di perdersi. Chi più dei maleficati e degli ossessi è tentato dalla disperazione? E allora, prodighiamoci per loro. …
contenti sono quelli che hanno potuto dire: “Ho ridato la vita a una povera creatura oppressa e martoriata, e debbo dire che non solo gli ho ridato la vita normale del suo corpo ma anche la vita spirituale in grave pericolo di perdersi.”
a pag. 36-37-36
13 ottobre 1985
MESSAGGIO DI MARIA SANTISSIMA.
Il perdono dei peccati è indispensabile per coloro che vogliono liberarsi dai malefici. Oh, non servono formule particolari, ma piuttosto un atteggiamento predisposto al bene, ma attenti,. Al bene totale.
tutta la legge e i profeti si riassumono con questa, l’Amore! si, vivere l’amore à l’ancor di salvezza per i poveri maleficati, questi esseri tormentati fin nel profondo, per gravissime giustizie subite per l’opera di fratelli indegni e precipitati molto, molto in basso.
ricomponiti in te stesso, non pronunciare parole inutili e resta raccolto in te stesso e ben deciso a realizzare questo piano…
A pag. 54:
10 0ttobre 1985
MESSAGGIO DI MARIA SANTISSIMA.
Sopporta, amor mio, non ti agitare, respingi il maligno, credi di ottenere tutto dalla misericordia di Dio e spera e prepararti, perché presto vedrai la tua liberazione da tanti guai.
Sono tua madre Maria e pace auguro al tuo cuore stanco ma non piegato nelle prove della vita. coraggio, sono con te e rispetto i tuoi desideri pregando incessantemente secondo le tue intenzioni.
pag. 76:
ESTRATTO DA UN MESSAGGIO DI GESÙ
AD UNA PERSONA VITTIMA DI UN MALEFICIO.
…”La Croce del tuo Signore fu soprattutto quella di subire gli affronti dei dèmoni che si erano impossessati dei suoi persecutori e agivano attraverso di loro con le torture più ignominiose.
… Non angosciarti più perla mia, riconosciti umilmente povera creatura umana che anela alla pace e rispendi chi ti vorrebbe far credere pazza o peggio ancora cattiva.
Tu sei un’anima di Dio e presto sari liberata…
[Mio piccolo commento personale che in nessun modo intende sostituire il libro.
Questo è un libro straordinario. Occorre coraggio per fare alle stampe un libro in cui si afferma: Dio, oggi, ha detto… Gesù e Maria parlano direttamente … attraverso delle carismatiche e devo dire che c’è una semplicità e intelligenza nei messaggi che non è comune …nella stessa Chiesa …
Io non ho mai sentito direttamente messaggi. ..
Che Gesù e Maria si occupino di noi perseguitati dal diavolo mi commuove. Mi ha fatto bene ricopiare le frasi…
Mi è stata regalata dell'acqua di Lourdes e dopo la meditazione ne ho preso qualche goccia. I miei desideri sono di risolvere concretamente le sofferenze…e penso che rispetta il desiderio.
(scrivo queste righe alla vigilia di Natale 2006)
Quando il diavolo era in vita, con un corpo umano, “faceva a pezzi” il mio corpo e sopportavo. Ma ad un certo punto vidi che quelle sofferenze mettevano a rischio non solo il mio corpo, il che potevo accettare, ma la mia stessa anima. Di conseguenza presi in considerazione di uccidere il diavolo. Morire va bene, ma non perdere l’anima… pensai questo… ma non ero in grado non avevo la forza per ucciderlo… avrei pagato altri, ma non conoscevo alcuno che per paga o per amore lo facesse… parlavo del diavolo a un uomo indiano e lui, che sapeva leggere tra le righe mi disse seguendo i dettami della sua religione: se uccidi qualcuno prendi la responsabilità del destino della sua anima… e tu sei in grado?
Il tempo passò e pensai che per legittima difesa lo avrei ucciso e ritengo che avevo il diritto sacrosanto di farlo. Era peggio di uno stupro o un omicidio, quello che mi si faceva. ma lui si ammalò e io mi sentii fortunata.. ora ho scoperto che anche dopo la morte si comporta come prima, cosi anche uccidendolo non avrei risolto la cosa…
Invece se fosse stato possibile arrestarlo e sottoporlo a una certa situazione carceraria, è un fatto che non avrebbe potuto fare nulla. .. per esempio incarcerarlo in luoghi dove si abbiamo frequenti tempeste, mettere un ventilatore acceso in modo che la cosa sia ben ventilata e costringerlo a tenere una radio o meglio anche televisore acceso a buon volume tutto il tempo…sarebbe quanto basta per ridurre un Satana in un povero diavolo. Farli dividere la cella con i pari suo ... ecco l'inferno dei diavoli come potrebbe essere... potrebbero sentire desiderio per le regole cui finora non hanno badato: non fare agli altri quello che non vuoi che sia fatto a te...
[nel mio caso il diavolo la disperazione era terribile, ma la mia forza mi volontà mi ha fatto sopravvivere.
Ho resistito e ho detto al diavolo: “Uccidimi tu, io non lo farò”.
A un cero punto voleva che mi suicidassi, mi faceva pressioni, e mi sarei uccisa per terminare le mie sofferenze (sto parlando di anni di torture fisiche e psicologiche), ma ho pensato tra me e me: “Non voglio uccidermi. I miei parenti si dispiacerebbero se lo facessi.” Qualche anno dopo un giorno non so come mi ricordai questo pensiero: e mi resi conto che nel frattempo due miei parenti si erano suicidati. Questi suicidi coinvolsero due diverse famiglie di parenti che io consideravo la mia famiglia perché da bambina entravo e uscivo dalle loro case non meno che in quella dei mie genitori.- La sofferenza di tutti fu enorme, certo più grande che si mi fossi tolta la vita io, che non mi vedevano da moltissimo tempo. Nessuno dei miei parenti si era mai prima suicidato…non c’è memoria di un atto del genere, mai. quando mi venne in mente quel pensiero cercai di credere che il suicidio dei mie parenti era una coincidenza, solo una coincidenza ma … nulla esclude che sia stata la vendetta di un mostro: “Non ti suicidi per evitare loro la sofferenza? Posso farli soffrire più che se ti fossi suicidata tu…” ]
Ho cercato di liberarmi dal diavolo in ogni modo, dicendogli che era un corruttore ecc. e anche prendendolo in giro, mostrando le sue debolezze e dicendogli che è fuori di testa … Il giorno che gli ho detto precisamente che aveva bisogno di uno psichiatra – nella sostanza non era la prima volta che glielo dicevo … - è stato seguito solo qualche giorno dopo dall’omicidio di uno psichiatra da parte di un altro… -persone che non ho mai visto né conosciuto, solo letto il fatto nei giornali: è anche questa una coincidenza? O un pazzo come lui, che pensa (e lo pensa) “Se posso ucciderti sono certo migliore di te.” Uccidere uno psichiatra significa per lui dimostrare che è superiore… Come effetto di questi e altri fatto ho cominciato a evitare la lettura dei giornali… e cercati di creare una distanza tra me e il mondo..]
Minois, Georges 1994 Piccola storia dell’inferno, Bologna, il Mulino, 126pp.  A pag. 28 scrive:  Nell’Odissea, quando visita gli inferi, Ulisse assiste ai supplizi di alcuni eroi famosi:
E vidi Tizio, figlio gloriosissimo di Gea; era disteso per terra, e occupava nove jùgeri; due avvoltoi messi ai suoi fianchi gli rodevano il fegato, affondando il becco nei suoi intestini, ed egli non poteva con le mani allontanarli;..
E Tantalo scorsi, che subiva un destino crudele, ritto in un lago; l’acqua gli arrivava al mento; avido di bere l’acque, egli non poteva berne…
Vidi anche Sisifo, che pativa pene tremende: spingeva con le sue braccia una pietra enorme verso la cima di un colle, e, mentre stava per superare la vetta, la mole lo trascinava con sé all’indietro: di nuovo, la maliziosa pietra rotolava verso il piano. A viva forza egli ricominciava a spingerla, e il sudore colava dalle sue membra,. E un nembo di polvere si levava alla sua testa. (Canto XI)
.
Voglio aggiungere un commento personale a queste immagini. Nel periodo peggiore dei miei tormenti –durato molti anni, nei quali le protezioni che trovavo mi aiutavano a restare in vita, ma soffrivo terribilmente- mi venivano in mente questi tormenti per rappresentare i miei.- Non ricordavo che queste fossero immagini dall’inferno greco.- Io mangiavo o dormivo, ma ero sembre stanca debilitata come se non avessi dormito, o mangiato. E nonostante questo dovevo uscire di casa, lavorare, fingere di vivere.. ero un morto vivente. Tutto questo poteva essere prodotto anche solo per via del vampirismo portato all’estremo
Sheila Ostrander e Lynn Schroeder 1975 Scoperte psichiche dietro la cortina di ferro. URSS/Bulgaria Cecoslovacchia.
8tit orig.: Psychic Discoveries behind the iron curtain.MEB. Torino, 407pp.
[Ho letto solo in parte questo libro. Leggendo nel punto in cui si parla di ipnosi i ricercatori rivelano di non sentire alcun dovere specifico di avvertire la persona da ipnotizzare –si trattava di due ragazze consenzienti– di quando esattamente si facessero gli esperimenti… Il diavolo che ho conosciuto mi ha fatto correre fino a un cinematografo dove evidentemente si annoiava –il film era pessimo - senza dirmi nulla: quando ero dentro la sala l’ho visto… Mi ha voluto salutare e dopo il cinema abbiamo parlato per un po’.. sapevo che l’essere corsa li, era strano, il film non era del mio genere… ma si tende a pensare che un proprio impulso possa portare verso il luogo dove sta un altro …  una volta di più venivo portata a credere di essere interessata a lui ].
Riporto alcuni passi:
Pag.136
… quando veniva stabilito il contatto, nella trasmissione telepatica di emozioni c’era una perfetta sincronizzazione del ciclo di attività cardiaca fra trasmittente e ricevente, come fu rilevato dall’encefalogramma a cui entrambi erano collegati. C’era un aumento simultaneo dei rumori cardiaci. ..
[Questo passo mi fa venire in mente che il diavolo da me conosciuto diceva di soffrire di tachicardia. Potrebbe aver relazione con quanto sopra? Ma forse la tachicardia può essere dovuta al fatto che l’uscita fuori dal corpo e la pratica per riuscire a farlo mettono a dura prova il cuore ...  ]
Pag.137
I Sovietici sembrano convinti che le forze naturali, le stesse che agiscono su tutti noi, possono contribuire ad accendere la psi o la spegnerla. [Per psi intendono una forza psichica latente, la forza telepatica, ipnotica…] Mikhail Kuni ricorda una sera particolarmente sfortunata per il suo spettacolo, l’8 luglio 1966. “ Quella sera feci più errori di quanti non ne faccia normalmente in mesi e mesi di rappresentazioni. Dovetti ripetere alcuni esperimenti tre o quattro volte perché riuscissero.”
“Mi sentivo bene, ma non riuscivo a manovrare i miei poteri di concentrazione e di volontà. So anche perché. Quella sera a Mosca c’era un tremendo temporale. Quando c’è tempesta, tuoni, lampi, è sempre difficile per me lavorare, ma cosa posso farci”, scherza Kuni ”il programma della turnée viene preparato senza consultare l’ufficio meteorologico e io sono come un calciatore, devo giocare con qualunque tempo”.
Il tempo non influisce solo sulla telepatia; il dr. Sergeyev dice: “i temporali con lampi diminuiscono la forza PK di Nelya Mikhailova”. A differenza degli impresari teatrali, i parapsicologi ora si accertano bene che i loro soggetti non debbano lavorare se il tempo è avverso.
[Questi passaggio sono molto importanti per il riferimento al fatto che le condizioni atmosferiche influenzano questi poteri. E’ una cosa che io ho scoperto da me. Non ho letto questo libro che nel 2002 e da anni sapevo questo con sicurezza. In primis avevo notato che quando c’era vento mi sentivo bene, avevo energie, mi veniva voglia di uscire e stare all’aperto, perfino prima di essere consapevole che fuori c’era vento…Poi mi sono accorta che il corpo astrale è instabile se l’aria è mossa, e che i veleni depositati dal diavolo possono essere dispersi dal vento come ogni altro veleno..
Qui ci si limita a dire che le tempeste tuoni e fulmini disturbano l’uso dei poteri. Sono poteri che in questo caso si esercitano su persone vicinissime, nella stessa stanza, e vengono disturbati… ]
[In questo libro si parla anche con orgoglio della capacità di svegliare o fare addormentare le persone.. proprio le azioni attraverso le quali si può torturare una persona.. Io lo so proprio per esperienza  ].
D. Scott. Rogo. 1997 Possono le condizioni atmosferiche influenzare le facoltà psichiche? in La nuova parapsicologia., Roma, Mediterranee: pp. 90-98 (ed orig. 1987)
Nello stesso libro vedi il capi. intot.: La minaccia della guerra psichica. pp.133-150
J. Collin de Plancy 1976 Il diavolo. Con una premessa di Paolo VI, un’intervista di Baudelaire e l’organigramma di J.M.Cayla.Torino, Fogola ed. 157pp.
Elenca più di cento demoni, con disegni che li rappresentano uno ad uno.
Spesso le immagini sono enormi e si ha idea che non sono spiriti, a volte, ma veri e propri esseri fisici. Tanto che a volte sono detti aver ingravidato donne…
Non avendo che l’esperienza di uno, da vivo e da morto, mi permetto solo di dire, con la modestia dovuta, che forse queste immagini non sono state viste da svegli ma in sogno..
Si può anche discutere se ciascuno dei demoni non possa anche presentarsi in varie fattezze, senza che la forma corrisponda a un essere specifico. Visto che il diavolo che conosco, pur essendo molto rovinoso per gli uomini si mostrava in tutte le possibili fogge..
Ecco una delle volte un cui lo ha fatto:
Una volta è apparso come il viso di un operaio che era venuto a fissare delle scaffalature. Vedendo quell’uomo lavorare mi è passato un mente che avrei preferito avere per fidanzato un uomo qualunque, come per es. quell’operaio che probabilmente aveva una vita normale, una famiglia ecc, che non lui, il diavolo. L’operaio mi fece pagare una cifra oraria di 4 volte quella dovuta, mi disse che dovevo pagarlo di più perché era più forte degli altro e aveva fatto in due ore quello che altri avrebbero fatto in molto più tempo. Non mi fece ricevuta. Nel frattempo, l’”operaio” mi appariva, al contrario di prima, un essere che faceva paura.. non ebbi il fiato di obbiettare, e non telefonai all’azienda in cui lavorava (cui avevo telefonato prima perché mi mandassero qualcuno, e appunto era arrivato questo uomo, un arabo )..
Mentre ero sdraiata ho visto apparire, alla stessa altezza del mio viso il viso dell’operaio, che subito dopo si è modificato nel viso di J. stesso.. La scena fu velocissima, ma la ricordo. Credo che fosse un messaggio per dire: io sono un uomo come quello, qualunque…
O voi come lo interpretereste?
Per il momento mi sfuggiva il nesso tra le cose, a quel tempo. Dopo tempo ricollegai che fece in modo che quell’operaio mi apparisse pessimo.. raggiunse lo scopo, poiché appena incontrai J. ebbi ingenuamente modo di parlare di quello che mi era successo… Non aveva nulla da aggiungere, naturalmente…
Di nessuno si dice che possano dare la vita, solo toglierla. Di certi dicono che conoscono presente passato e futuro..
Per il momento voglio solo aggiungere che il demone che ho conosciuto non conosceva, a differenza di quanto detto di questi, il suo avvenire. E sicuro il passato .. infatti altrimenti avrebbe evitato me, che gli avrei causato guai .. né previde la sua morte.. mi disse esattamente quando sarebbe morto, e come, e tutto successe in modo opposto e contrario..
Di certi dicono che sono musici ecc. che sanno le lingue.. o la matematica o altra arte… il diavolo che ho conosciuto non cantava mai.. una volta si è presentata l’occasione in cui avrebbe potuto almeno ricordare un motivetto, ma non lo ha fatto…
Non so se dopo la morte possono conservare le doti che avevano da vivi..
Sulle protezioni non ha molto.
a pag 56, dedicata al demone Asmodeo ricorda un episodio presente nella Bibbia Secondo gli stessi rabbini, Tobia… scacciò [ il demone Asmodeo], con i vapori del fiele d’un pesce, dal corpo della giovane Sara, ch’egli possedeva, e l’angelo Raffaele lo imprigionò in fondo all’Egitto. … Quando … si esorcizza [Asmodeo], bisogna tenersi saldamente in piedi, e chiamarlo per nome.  A pag. 58, dedicata al demone Astaroth:Chi lo fa venire, deve stare attento a non farlo avvicinare troppo, a causa del suo insopportabile fetore. Per questo è prudente tenere sotto le narici un anello magico d’argento, che è un preservativo contro gli odori fetidi dei demoni.  Astaroth figura nei casi di molti posseduti. [Se l’anello è “magico”, naturalmente inutile capire come è fatto.. per farcene uno anche noi..] A pag. 42 , dedicata al demone Alastor : Gli antichi chiamavano Alastores  i geni maligni, e Plutarco dice che Cicerone, per odio contro Augusto, aveva progettato di uccidersi presso l’abitazione del principe, per diventare il suo alastor.   David Larkin (a cura di) 1997 Fate.Milano. (Testo e illustrazioni di Brian Froud e Alan Lee.(pagine non segnate: circa 150)NOTA in progress. Per cercare testi o voci di enciclopedie sugli argomenti qui trattati tieni a mente i termini demonologia - che fa riferimento al diavolo - edemologia ovvero folklore, nelle quali puoi eventualmente trovare notizie sulle protezioni popolari. Le difese si trovano a volte sotto la voce esorcismo.( l’esorcismo è anche considerato antidoto al diavolo.. )
Questo libro mi fu nominato dal tizio che ho conosciuto che somiglia al “diavolo” come una goccia d’acqua. Mi ha detto che era il genere di disegno che preferiva. Che c’era da apprendere, sul disegno.
I disegni rappresentano spesso mostri, anche una normale rana è disegnata in modo inquietante.
Vi è un elenco di difese tradizionali, le stesse impiegate per “il maligno”. Per esempio chiodi, ferro …
Il sorbo è una pianta spinosa, cosi non sorprende di trovarla qui:
Anche il sorbo selvatico è considerato efficace contro gli spiriti del male:
“Sorbo selvatico e filo rosso
fan correre le streghe a più non posso”.
(Molte delle difese elencate in questo libro le ho copiate sul postrelativo all’immagine del diavolo).
L’idea ovvia è che tutti gli spiriti sono entità intelligenti, con caratteristiche simili. Debolezze, capacità.. cosi possiamo anche difenderci da loro allo stesso modo..
Jeffrey B. RUSSELL 1989 Il diavolo nel mondo antico. Roma-Bari, Laterza: 215pp.
Tit. orig: The devil. Perceptions of Evil from antiquity to Primitive Christianity.

Jeffrey B. RUSSELL 1989 Il diavolo nel medioevo.
RUSSELL oltre a nominare la grande popolarità di preghiere ed esorcismi scrive che a quel tempo per difendersi dal diavolo si arrivava a “picchiarlo materialmente”. Si ritenevano protettive
le campane della chiesa fischiare in faccia al diavolo o sputargli (i Padri del deserto preferivano il primo antidoto), l’uso di bronzo ferro fuoco aglio cipolle maiali e sale.  Si tratta di magia in larga misura apotropaica nella quale proprio le cose connesse con il diavolo sono le più efficaci contro di lui: associato com’è al fetore e al fumo, il diavolo può venir affumicato con l’incenso, il fumo del ceppo di Natale o, meglio ancora, con l’assafetida (Teufeksdreck: “sterco del diavolo).
pag. 64
La scatologia ha indubbiamente delle qualità apotropaiche, specie nel folklore, dove il diavolo può essere allontanato con erbe urticanti o maleodoranti come l’aglio (da masticare o appendere al collo) o l’Assafetida (nota in Germania come Teufeksdreck).
Ib.: pag 183
Forse perché pensa che non abbiano un valore obbiettivo non ci racconta come la cipolla o altri antidoti debbano essere impiegati. Probabilmente la cipolla, come l’aglio, si consumava come cibo.
Mi sembrano significativi, per i riferimenti a diversi elementi protettivi i seguenti passi:
A scopi e in contesti liturgici venivano direttamente esorcizzati l’acqua santa, l’incenso, il sale e l’olio santo”.:” Io esorcizzo te, creatura di sale…”
pag 91
Gli esami prebattesimali includevano la exsufflatio, mediante la quale il prete alitava sul volto del candidato; elemento ricorrente in molte liturgie a partire dal IV secolo, la exsufflatio voleva essere una dimostrazione di disprezzo nei confronti dei demoni e si pensava che li scacciasse via; era molto simile all’usanza dei Padri della chiesa di fischiare o sputare all’indirizzo dei demoni. Il prete toccava anche con la saliva le orecchie dei catecumeni. Ancora per mostrare disprezzo verso il diavolo, ma anche perchéla saliva ha proprietà terapeutiche.
… veniva quindi unto con l’olio santo come pegno contro i futuri attacchi del Maligno. Nell’atto battesimale propriamente detto la discesa nell’acqua simboleggiava la discesa agli inferi, mentre l’uscita dall’acqua significava la rinascita e la risurrezione. Il battesimo era l’apogeo della vittoria su Satana e si pensava avesse poteri terapeutici per i mali fisici e psichici, oltre che spirituali; alcune antiche liturgie accennavano esplicitamente alla malattia come a una manifestazione dell’oppressione diabolica.
pagg. 91-2
Russell racconta del come nel medioevo si “conviveva col diavolo”. Non ci si faceva ingannare, lo si ingannava, gli si rideva dietro.
Tuttavia
…alla fine del Medioevo si eresse tutta l’impalcatura della stregoneria, struttura che fino alla fine del XVIII secolo dominò in gran parte della società europea.
pag 230
la caccia alle streghe ebbe il suo apice durante il Rinascimento e al Riforma, sia nei paesi cattolici che i quelli protestanti…. fra il 1550 e il 1650, scomparve infine…
pag. 235
Gli elementi conosciuti in quel tempo come contromisure, che abbiamo visto, sono anche stati impiegati da me e sono in generale in uso ancora oggi. Russell non pare avere fiducia alcuna nelle protezioni di cui parla, cosi non ci sono tutti i dettagli sull’uso, e per questo motivo probabilmente nell’indice analitico non c’è riferimento a cipolla o altre protezioni..
La possibilità di convivere col diavolo poteva essere fatto solo se le persone avevano difese che rendevano il diavolo tollerabile almeno un poco. Credo che anche allora fossero impiegate perché servivano..
Posso pensare che al diavolo non piacesse che ci si proteggesse e lo si prendesse poco sul serio, dando anche sempre per scontato che anche le persone più stupide potessero sfuggirgli, imbrogliarlo..
La caccia alle streghe, per il diavolo, avrebbe potuto essere una buona mossa..
Jeffrey B. RUSSELL 1988 Il diavolo nel mondo moderno. Roma-Bari Editori, Laterza: 347pp
Tit. orig.: Mephistopheles. The devil in the modern World. (Prima ed. 1986 Cornell University press, Ithaca and London. )
In un punto ho trovato l’impiego della  parola “antidoti” per indicare l’acqua santa, il segno della croce, il Padre Nostro le benedizioni o l’esorcismo. Antidoti contestati dai protestanti che pensavano che:
“… il clero poteva soltanto pregare sulla vittima implorando la misericordia di Dio. Come osservava Keith Thomas, tutto questo lasciava i protestanti in una situazione penosa: le loro chiese confermavano tutte le dottrine tradizionali sulla ossessione e la possessione diabolica ma ne eliminavano i tradizionali antidoti. I protestanti invero seppero quantomeno risparmiarsi la maggior parte degli aspetti foschi degli esorcismi cattolici e dei loro usi polemici.”         Pag. 72
Qui ci troviamo davanti a un salto logico. Tra la penultima riga e la precedente: si salta dal tema degli antidoti al fatto che i protestanti non hanno fatto errori politici in merito. Non si addentra nella questione se l’esorcismo sia stato almeno in certi casi di aiuto, sollievo o liberazione,per le vittime. Può essere che “butti via il bambino con l’acqua sporca”?
QUEL PAZZO VENERDI. (Freaky Friday) del regista Mark Waters,  con Jamie Lee Curtis.
A me il film è piaciuto, del resto amo Jamie Lee Curtis. E’un “filmetto”,  forse, ma non resisto dal porlo comunque qui.
Si parla di una madre e una figlia adolescente che non vanno troppo d’accordo.
Cito dalla presentazione nel retro della cassetta:
Un giovedì sera la tensione è al limite, ma due biscotti cinesi portafortuna causano un bizzarro incidente: la mattina successiva le due si svegliano l’una nel corpo dell’altra costrette a scambiarsi letteralmente le parti – vivere cosi le porterà ad avere un pizzico di rispetto in più per i panni dell’altra.
Questo film (prodotto da Walt Disney) racconta in modo giocoso e divertente di uno scambio di corpi… Le due protagoniste si rendono conto prestissimo di ciò che è successo e nonostante le incomprensioni si amano molto. Dunque cercano di fare la parte dell’altra, per non danneggiarla, fin dove  riescono … la situazione drammatica finisce presto, senza troppi danni. Ben diverso nella possessione.. in cui un altro occupa un corpo occupato e vi si sovrappone e domina con una volontà ben allenata.. a insaputa di quello col fine di danneggiarlo in ogni modo e non finisce mai…
LA CITTA’ PROIBITA: è un film ambientato nell’antica Cina. La famiglia reale si fissa sulle reali corone un rametto di rosse bacche di corniolo e relative piccole foglie. Il re diceva che teneva lontani gli spiriti maligni. E’ un fatto che non bastavano, posto che ci fossero spiriti maligni. Mentre le rosse bacche erano sulle loro teste il re costringe la regina a bere un veleno, la regina concupisce un poco il figliastro che si era appena innamorato senza saperlo della propria sorella; il principe più giovane che pare un ingenuo e affettuoso inaspettatamente …
Joe H. Slate 2002 Vampiri della mente. Come proteggersi dai predatori di energie e dai “parassiti della mente”, Milano, Armenia, 251pp.
Non ho avuto modo di leggere il libro. L’ho acquistato perché sfogliandolo ho trovato un capitolo sul vampirismo psichico e l’aura. È fotografato un apparecchio per fotografare l’aura e ci sono foto che mostrano che l’aura di una persona vampirizzata è visibilmente molto ridotta rispetto a quella di una persona non vampirizzata. Non so se veramente la cosa abbia valore, ma certo trovare prove del vampirismo sono importanti. Inoltre importante sarebbe allora verificare i cambiamenti nell’aura dopo aver impiegato le misure anti-fantasma. Sarebbe anche una prova evidente del potere delle difese.
In generale le difese mi sono sembrate basate sul potenziamento del proprio potere psichico. Devo dire che sono interessata piuttosto a sistemi di difesa pratica come i miei, che non richiedono sforzi da parte della vittima. Per ciò che io ho sperimentato la persona vampirizzata è l’ultima a poter contrastare coi suoi poteri psichici quelli di un vampiro. Le indicazioni di protezione dovrebbero essere brevi e semplici. Parlo della mia esperienza personale. Comunque ritornerò sul punto quando il libro lo avrà letto. Scriverò del resto quando avrò avuto modo di leggere il libro.
Amadeus Voldben 2000 Le influenze negative. Come combattere, neutralizzare e annientare malocchio, iella, iettatura, fatture, magie, stregonerie. Roma, Mediterranee, 165pp.
A un primo sguardo il libro appare contenere delle difese di tipo simile al libro precedente. Comunque ci sono consigli che potrebbero rivelarsi interessanti. Per esempio, a pag. 92:
“Massaggiate il plesso solare in senso inverso alle lancette dell’orologio: ne sentirete un beneficio quasi immediato.
Così, se avere i piedi freddi, il vostro stato generale ne risentirà negativamente. Se immergete i piedi nell’acqua calda, il plesso solare si dilata e avrete una sensazione di benessere.”
J. Finley Hurley  1986 Stregoneria. Esiste realmente la magia nera? Cosa sono e perché funzionano le formule magiche? Una spiegazione scientifica del potere che uccide e che guarisce. Milano, Armenia, 268pp.
Anche qui, non ho letto il libro, che mi sembra contenga anche informazioni interessanti. Una frase (a pagina 236) mi lascia concorde:
“Gli stregoni hanno sempre tenuto l segretezza, e sono sempre rifuggiti dal riconoscimento e dalla popolarità come i musulmani dalla carne di maiale.”
Note.
[1] Per regolarsi sui luoghi ventosi nel mondo si può dare un’occhiata a windfinder.com.
Ringrazio lo – chef,  cui avevo scritto chiedendo informazioni  sui luoghi ventosi dopo aver visto il suo blog multidimensione,  per avermi fornito questo indirizzo.
[2] Ho trovato esattamente questa posa [delle "mani a doppie corna": questa espressione per indicarla è però solo mia ] impiegata in un film americano, intitolato : Soldato americano, che ho visto per tivù nel 2000 o 2001. (Non è il film Il soldato americano, di Fassbinder RFT 1970) Si racconta di un soldato americano biondo buono e bello che ha perso la memoria, ma che consoce molto bene le arti marziali. Egli viene aiutato da un misterioso uomo orientale, che poi si rivelerai come colui da cui lui ha imparato quello che sa. Ad un certo punto, credo a fini di concentrazione, il soldato fa questa posa che io ho descritto. Un medico di medicina cinese certo deve conoscerla, o anche, come nel film, un esperto in arti marziali.
NOTA in progress. Per cercare testi o voci di enciclopedie sugli argomenti qui trattati tieni a mente i terminidemonologia - che fa riferimento al diavolo – e demologiaovvero folklore, nelle quali puoi eventualmente trovare notizie sulle protezioni popolari. Le difese si trovano a volte sotto la voce esorcismo. ( L’esorcismo è anche considerato antidoto al diavolo.. ). Anche la parolasciamanesimo e sciamano può essere utile.
LE DIFESE CHE USO ADESSO, CHE SONO LE PIÙ SEMPLICI DA TROVARE, REALIZZARE E APPLICARE.(5 gennaio 2008)
Parlo delle difese che uso adesso, che sono le più semplici da trovare, realizzare e applicare.
Il ventilatore: comperarlo tra quelli che hanno un gettito più potente, orientarlo contro il soffitto o una parete è un sistema d’impiego abbastanza efficacie contro la infestazione. Si tiene porta e/o una finestra almeno un poco aperta, per un ricambio d’aria sempre. È facile. Per combattere anche l’azione diretta su di noi, penso all’impedire che il diavolo ci punga,  o che ci vampirizzi conducendo l’azione dall’esterno, azioni che richiedono un’aria calma, questo sistema di ventilazione può non essere abbastanza forte. Occorre che tutto intorno a noi ci sia una forte ventilazione. L’uso di due diversi ventilatori, per esempio di due. Come sistemarli? Potrebbe essere utile il gettito di uno contro il gettito dell’altro, sopra di noi… il freddo aumenta e anche il rumore… soprattutto per via del ventilatore che poniamo vicino alla testa.. Comunque forse un vero esperto di ventilazione potrebbe trovare il modo più silenzioso e ventilato possibile..
Quando c’è freddo naturalmente occorre anche avere una temperatura più alta… che combatta il freddo prodotto dalla ventilazione..
Per non essere colpiti da sotto il letto o dal materasso è buon a norma mettere un telo di plastica sotto il lenzuolo di sotto.
Se non vi piace potete sempre dormire sul pavimento, usando per base solo un tappeto e/o un materassino leggerissimo. Per difendervi dal diavolo che si mette sotto le coperte si possono mettere sotto le coperte una o più calamite ognuna attaccata a una pila da nove volt. Di questo parlo a breve.  ( Però dormire sul duro è difficile se userete le calamite e pile di cui parlo sotto).
Per ciò che riguarda l’alimentazione aglio cipolla e acetosono le parole chiave. Si usano i tre elementi come cibo, in ogni forma possibile, non cotti..
L’aglio si usa con grandissima efficacia anche usando uno spicchio come supposta, e uno tenuto in bocca. questo modo.
Profumo antizanzara, o un altro prodotto antizanzara. Se si passa su tutto il corpo è più efficace, ma in ogni caso va passato sotto le piante dei piedi, alle caviglie, ai polsi e dietro le orecchie, suo cuore, schiena e bacino… (il profumo che uso io è made in china e costa 3 oppure 4 euro nei negozi di prodotto cinesi).
Fin qui il segreto sta nel ripetere le operazioni di difesa, cioè usare più volte nelle 24 ore aglio cipolla aceto e passare sulla pelle il profumo antizanzara. Dopo poche ore il profumo diventa poco efficace, e cosi anche l’aglio, la cipolla e l’aceto.
Sia il profumo antizanzara sia l’aglio nelle tre forme insieme, cipolla e aceto combattono la possessione.
Ciò che dovete fare, anche qui, è aumentare la dose, se quella presa non vi  è sufficiente.
Per combattere l’odore di aglio e cipolla è il mangiare in generale nel modo più semplice (cosi non aggravate la condizione, vi fate una doccia con sapone prima di incontrare altre persone, e inoltre prendete delle pillole vendute in farmacia (tipo Alitosan, solo per fare un esempio) che lavorano a livello interno e sono efficaci in due ore, e anche uno spray da spruzzare in bocca tipoPuralit, solo per esempio.
La cosa più difficile da spiegare, da procurarsi e da usare, e anche la più costosa e più complessa da usare è l’uso di calamite con pile.
La difesa delle calamite è efficace, ma ben più efficace è quando è associata, attaccata a una pila da nove volt.
Cosi occorre usare a volte da sole le calamite, a volte, dove il corpo lo consente, insieme alle pile da nove volt.
Le pile in presenza delle calamite sono attratte, poiché dentro le pile c’è del ferro, tutto qui.
Per rafforzare le difese in posti dove una pila da nove volt, essendo una piccola scatoletta, è troppo scomoda da usare, si possono usare pile di dimensione più piccola.
(Finora ho usato sia le varta che le beghelli e le ultime sono più adatte al nostro uso, anche se occorre maneggiarle con cura perchè non sono molto forti, ma le Varta sono coperte da una scatoletta di plastica e mi è capitato che, forse perchè sovraccaricate, si sono “aggrinzite”.
È meglio usare pile ricaricabili, per risparmiare, poiché ho idea che le pile usate in questo modo si scaricano abbastanza in fretta e forse nel giro di una settimana o due, forse anche sono di qualche giorno, si scaricano. Occorre che siano invece cariche al massimo.
Ci sono apparecchi che si vendono, mi dicono, in negozi di elettronica, che sono molto più costosi dei soliti ma hanno il vantaggio di segnalare quando una pila è carica e si spengono quando lo è. Credo che il costo sia di 150 euro, ma finora non ho provato questo sistema personalmente. Ma intendo certamente acquistarlo. non si richia di sovraccaricare le pile. é importante.
Il principio base sta nel fissare dei punti calamitati (due calamite che si fissano insieme se messe a contatto da una  parta all’altra di un tessuto) nella biancheria a contatto con la pelle, possibilmente.
Occorre non fissare troppe calamite perché se sono vicine, o se nel movimento del corpo si avvicinano, si attraggono tra di loro ed è seccante poi staccarle.. meglio dunque, specialmente se le si porta in pubblico, non avere incidenti del genere, usarle in numero ridotto.
Ho detto i principi generali, e ingegnarsi per usarli nel maggiore numero possibile ma non troppe è quanto occorre fare.
Parlo del come io le uso di notte, in cui si può usarne di più, potendo stare soli. Io uso solo calamite –sopra sotto il piede e alla caviglia – sulle calze, metto qualche complesso sotto le coperte quando dormo, due punti calamitati nelle mutande a calzoncino, ai fianchi, all”inizio delle gambe, sul sesso (a cavallo dei pantaloni del pigiama), alle mutande sotto l’ombelico, alla vita dietro due pile più pillole, davanti anche due da nove volt.. le fisso a una cintura di neoprene larga 8 cm. e ne metto più che posso. Perché non si attraggano tra di loro, o si attraggano meno, certo di fissarle ponendole tutte orientate allo stesso modo, per esempio tutte col lato nord orientato verso il corpo.
In testa metto tre punti calamitati sul berretto e solo uno con pila, proprio al centro della testa.  Si possono anche fissare ai capelli.. ma alla lunga è un po’ fastidioso staccarli e rimetterli.
Attenzione: ogni calamita non deve essere capace di sostenere più di 100gr. di peso, poiché se fosse più forte potrebbe essere rischiosa. Prendete confidenza con le calamite, avvicinatele le une alle altre tenendole saldamente ciascuna in una mano e avvicinandole con calma, e poi quando solo vicine accompagnate il loro naturale movimento con cui ruotano per attaccarsi l’una all’altra..  prendete confidenza perché potreste trovarvi con qualche leggera abrasione o livido.
Io aggiungo a tutto quanto detto due quadrati di neoprene, di cm 20 circa, con sopra delle calamite. l’uso del neoprene è simile a quello della plastica: il diavolo non ci passa attraverso. Riservo questi due quadrati alla schiena e al bacino, dietro. metto uno dei due in corrispondenza del cuore.
I due quadrati di cui parlo sono già forniti di 16 calamite ciascuno, calamite molto deboli. Esse sono equamente distribuite per direzione: 8 orientate nel lato positivo, otto negativo. Venendole e provando ad avvicinare una calamita potete capire subito di che parlo.
Poiché le calamite che il quadrato ha sono robuste ma leggere (non so se sosterrebbero 20 gr., appoggio quelle che io uso sopra di loro, su 8 punti, equamente distribuiti, stando attenta a attaccarle con lo stesso orientamento. Questo punto è importante poiché se si usano di orientamenti diversi le calamite si attrarrebbero tra di loro, e il quadrato si ridurrebbe a un groviglio. Provare per credere.
Per procurarmi i due quadrati ho comperato due pancere magneto terapiche di marca phitofix made in China, che ho trovato in negozi di articoli farmaceutici, di fronte a un ospedale. Dentro ciascuna si trova un quadrato. I quadrati sono morbidi eppure stabili. Non mi è parso possibile costruire da me questi quadrati. Ogni pancera costa circa 65 euro, ma forse ora è aumentato il prezzo..  comunque vederle può dare l’idea di come farsele  da sé. Sono previste essere a contatto col corpo e il neoprene ha 3 strati di cui l’ultimo è costituito da una stoffina bucherellata. Si può anche fissare le calamite sul retro del quadrato, sul lato cioè esposto all’esterno, ma non tutte e otto, per me almeno il quadrato diventa troppo pesante.
Comunque sia fisso questi due quadrati al corpo: uno lo infilo semplicemente nelle mutande, che devono essere non piccole e un po’ solide. L’altro lo fisso al reggiseno, ma se fossi un uomo non so bene come potrei fissarlo …
Fisso al reggiseno, sul davanti, in corrispondenza del cuore, uno o due pile da nove volt attaccate al punto calamita, una da un lato, l’altra dall’altro. Anche al punto del bacino di cui ho parlato, uso due calamite, è più sicuro.
Fisso anche un altro punto con pila a un solo lato tra il cuore e il collo, più vicino al collo. Metto due punti con pile sotto le ascelle, fissate sempre al reggiseno.
Credo di aver detto tutto..
Anzi, dimenticavo:
Al collo porto una collana peruviana con punte. Sono lunghe 2 cm circa, con base più larga. Collana corta, solo per il collo.
Per le mani: di notte porto dei bracciali che hanno del ferro e cosi li fisso due punti calamitati, stando attenta a che una calamita sia coperta (il supporto è di legno, nel mio caso).
Nelle dia porto due anelli d’acciaio, ognuno dei quali ha un piccolo pezzo di ferro agganciato, e fatto in modo da formare due punte. Alla vista non si notano, anche perché posso portare questo pezzo di ferro arcuato sotto la mano. Di notte uso appendere a ogni bracciale una piccola “rotella formata al’interno di calamite” che finisce nel palmo della  mano. Alla rotella attacco qualche pila. Pare che il sistema funzioni. Credo si potrebbe costruire degli anelli con una piccola calamita dalla parte interna. Sarebbe più semplice..
Ho dimenticato di dire che le calamite si comperano in rete nude, mentre si comperano fissate in supporti e vendute per l’uso di appendere le tende nei negozi di ferramenta. Naturalmente avendo un supporto vanno svitate e tirate fuori, visto che raramente si usano con supporto per l’uso che ne faccio io. col supporto sono più deboli, mi pare.
Avendo un supporto, le calamite sono anche molto più costose che comperate nude e crude in rete.
Questo è l’insieme di difese, da usare tutte insieme, più semplice che io ho trovato.
Mi chiedo se tutte queste calamite e pile possano danneggiare la salute. Finora io non ne ho risentito, per ciò che ne ho capito. E decisamente le calamite e pile hanno molto migliorato il mio stato fisico e psichico.
POST SCRIPTUM ottobre 2010
Le difese sono migliorate nel tempo. Cercherò al più presto d’ inserire qui uno schema aggiornato.

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